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Prime Scannerizzazione Di Dia
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vvtyise@tin.it
Messaggio: #1
dopo la teoria, compresa la lettura di vari post qui sul forum, sto passando alla pratica.
Vorrei riassumere qui le varie impostazioni che è consigliabile adottare per fare fin da subito il migliore lavoro ed evitare di dovere ripetere la scanerizzazione per nuove e necessità.

1- salvataggio del file in TIFF a 16 bit;
2 - risoluzione 4000 dpi;
3 - Image Enhancer: attivo;
4 - Digital Roc: disattivo;
5 - Digital Gem: disattivo;
6 - Digital DEE: disattivo;
7 - curve: da fare successiviamente con Capture.

E' corretto e congruente quanto sopra?

Aspetto i vostri consigli e suggerimenti, nel frattempo Vi ringrazio.

P.S. - Mi riferisco all'utilizzo del Super Coolscan 5000.
vajra77
Messaggio: #2
Ciao a tutti,
questo e' il mio primo post ... provo a fare un confronto con la mia esperienza: ho iniziato da qualche mese a digitalizzare diapositive a colori, non piu' vecchie di 5-6 anni, in massima parte Velvia 50, con un Coolscan V ED. Non ho ancora individuato un procedimento costante e ripetibile, ho l'impressione che ciascuna dia abbia una storia a se':

1 - TIFF 16 bit, spazio colore AdobeRGB
2 - risoluzione 4000 dpi
3 - Image Enhancer disattivato: molto spesso mi sembra di ottenere risultati peggiori con questa funzione attivata
4 - Digital ROC disattivato
5 - Digital GEM impostato a 2, altrimenti la macro-grana della pellicola risulta troppo evidente nelle aree a colore uniforme (es. cieli)
6 - Digital DEE, attivato a tentativi nei casi in cui si rivelino delle ombre troppo chiuse in anteprima

per quanto riguarda Curve, Livelli e bilanciamento del colore: cerco di aggiustare tutto in fase di scansione, in modo da ottenere da subito un file "accettabile" evitando ulteriori manipolazioni con altri software. Ho il dubbio che questo approccio non sia ottimale, in quanto in fase di pre-scansione non si ha a disposizione la dia originale e la finestra di anteprima non e' sufficientemente precisa e dettagliata.

Non di rado devo intervenire per tentativi anche sull'Analog Gain, nei casi in cui la dia sia troppo "densa" (non necessariamente sottoesposta), non ho ancora ottenuto risultati soddisfacenti sotto questo punto di vista.

Saluti,
Francesco
toad
Messaggio: #3
Personalmente, utilizzo quasi le medesime impostazioni di Francesco, con particolare riguardo al punto 3. Finora non ho ancora trovato né una dia, né un negativo BN dove l'Image Enhancer produca risultati positivi. Forse sui negativi a colori, ma ho scarsa esperienza.
Il GEM generalmente lo imposto su 1, spingendomi oltre solo su originali molto datati o di elevate sensibilità.
Consiglio inoltre di non disattivare del tutto i controlli GEM, DEE e ROC, ma di tenerli impostati a valore 0. Ciò consentirà di non dover fare una nuova prescansione nel caso in cui si valutasse necessaria la loro appllicazione.
Anche per quanto riguarda l'applicazione di Curve e Livelli intervengo in fase di prescansione. Per la verità agli inzi operavo diversamente limitandomi a fare una scansione "neutra" e intervenendo successivamente con Photoshop. Tuttavia, seguendo anche i consigli letti sul forum, ho modificato l'operatività, perché così facendo si opera sui dati prima della loro "normalizzazione" nel formato prescelto (tiff o jpg che sia) a beneficio della qualità. Con le dovute approssimazioni è un po' come se si lavorasse su un raw.
Jana
Iscritto
Messaggio: #4
QUOTE(vajra77 @ Jun 12 2009, 03:44 PM) *
Ciao a tutti,
questo e' il mio primo post ... provo a fare un confronto con la mia esperienza: ho iniziato da qualche mese a digitalizzare diapositive a colori, non piu' vecchie di 5-6 anni, in massima parte Velvia 50, con un Coolscan V ED. Non ho ancora individuato un procedimento costante e ripetibile, ho l'impressione che ciascuna dia abbia una storia a se':

1 - TIFF 16 bit, spazio colore AdobeRGB
2 - risoluzione 4000 dpi
3 - Image Enhancer disattivato: molto spesso mi sembra di ottenere risultati peggiori con questa funzione attivata
4 - Digital ROC disattivato
5 - Digital GEM impostato a 2, altrimenti la macro-grana della pellicola risulta troppo evidente nelle aree a colore uniforme (es. cieli)
6 - Digital DEE, attivato a tentativi nei casi in cui si rivelino delle ombre troppo chiuse in anteprima

per quanto riguarda Curve, Livelli e bilanciamento del colore: cerco di aggiustare tutto in fase di scansione, in modo da ottenere da subito un file "accettabile" evitando ulteriori manipolazioni con altri software. Ho il dubbio che questo approccio non sia ottimale, in quanto in fase di pre-scansione non si ha a disposizione la dia originale e la finestra di anteprima non e' sufficientemente precisa e dettagliata.

Non di rado devo intervenire per tentativi anche sull'Analog Gain, nei casi in cui la dia sia troppo "densa" (non necessariamente sottoesposta), non ho ancora ottenuto risultati soddisfacenti sotto questo punto di vista.

Saluti,
Francesco

ciao Francesco,
sono alle prese da non molto tempo con la digitalizzazione delle mie DIA (alcune ultraventenni), uso Coolscan V ED e sono ancora alla ricerca delle impostazioni ottimali.
Vorrei chiederti un chiarimento sul primo punto delle tue impostazioni, su cui probabilmente mi sfugge qualcosa blink.gif :
1 - TIFF 16 bit, spazio colore AdobeRGB
Potresti spiegarmi cosa intendi esattamente? Non credo ti riferisca all'impostazione dello "scan bit depth" perché, se non sbaglio, i valori possibili con Coolscan V ED sono 8 o 14 come massimo.

Grazie e ...porta pazienza per la probabile banaltà wink.gif
vajra77
Messaggio: #5
Ciao,

QUOTE(Jana @ Jul 8 2009, 01:18 AM) *
Vorrei chiederti un chiarimento sul primo punto delle tue impostazioni, su cui probabilmente mi sfugge qualcosa blink.gif :
1 - TIFF 16 bit, spazio colore AdobeRGB
Potresti spiegarmi cosa intendi esattamente? Non credo ti riferisca all'impostazione dello "scan bit depth" perché, se non sbaglio, i valori possibili con Coolscan V ED sono 8 o 14 come massimo.


nel mio caso, l'impostazione della profondità di scansione è 14 bit (la massima supportata dal modello di scanner), mentre il salvataggio dell'immagine finale è effettivamente in formato TIFF a 16 bit per canale.

Saluti,
Francesco

fantuzzi
Messaggio: #6
Ciao a tutti.
sono d'accordo con Toad su Image Enhancer.
Di default tengo ICE su normal e GEM a 1 perchè sto scansionando dia di 30 anni fa, ma anche su quelle sviluppate recentemente spesso ci vogliono entrambi: che sia peggiorata la cura messa dai laboratori nello sviluppo?
Poi aggiusto le curve operando su ogni singolo canale colore per il bilanciamento e su RGB per luminosità e contrasto.
Non uso DEE (se serve, trovo migliore il luci ed ombre di Photoshop) ed utilizzo Analog Gain con parsimonia.
Se avete qualche suggerimento per migliorare o velocizzare il metodo, vi ringrazio fin da subito.

saluti,
paolo
toad
Messaggio: #7
QUOTE(vajra77 @ Jul 8 2009, 08:58 AM) *
mentre il salvataggio dell'immagine finale è effettivamente in formato TIFF a 16 bit per canale.


hmmm.gif non credo. Per quanto ne so, l'immagine salvata è sempre a 14 bit, solo che, se la apri con Photoshop, ti risulterà a 16 bit, in quanto il programma assume di default i 16 bit per tutte le immagini con profondità di colore superiore a 8 bit.

QUOTE(fantuzzi @ Jul 8 2009, 10:12 AM) *
che sia peggiorata la cura messa dai laboratori nello sviluppo?


Questo è fuor di dubbio, ahimé... mad.gif

QUOTE(fantuzzi @ Jul 8 2009, 10:12 AM) *
Non uso DEE (se serve, trovo migliore il luci ed ombre di Photoshop)


In quanto a "potenza" dell'applicativo, senz'altro. Ma, come detto prima, operando con il DEE, lavori, in sostanza sui dati prima della loro normalizzazione in TIFF e questo a vantaggio della qualità, soprattutto se l'intervento non è molto spinto, come sempre dovrebbe essere.
vajra77
Messaggio: #8
QUOTE(toad @ Jul 8 2009, 10:41 AM) *
hmmm.gif non credo. Per quanto ne so, l'immagine salvata è sempre a 14 bit, solo che, se la apri con Photoshop, ti risulterà a 16 bit, in quanto il programma assume di default i 16 bit per tutte le immagini con profondità di colore superiore a 8 bit.


si, chiaramente il convertitore A/D produce in uscita campioni a 14 bit e quello è il massimo contenuto informativo che si ha a disposizione, ma il file TIFF deve organizzare i campioni su parole che sono multiple del byte, quindi necessariamente da 16 bit (cfr. http://cool-palimpsest.stanford.edu/bytopi...std/tiff4.html) :

QUOTE
1 = No compression, but pack data into bytes as tightly as possible, with no
unused bits except at the end of a row. See also FillOrder. The bytes are
stored as an array of type BYTE, for BitsPerSample <= 8, SHORT if BitsPerSample
> 8 and <= 16, and LONG if BitsPerSample > 16 and <= 32. The byte ordering of
data >8 bits must be consistent with that specified in the TIFF file header
(bytes 0 and 1). Intel format files will have the least significant bytes
preceeding the most significant bytes while Motorola format files will have the
opposite.

If the number of bits per sample is not a power of 2, and you are willing to
give up some space for better performance, you may wish to use the next higher
power of 2. For example, if your data can be represented in 6 bits, you may
wish to specify that it is 8 bits deep. If you take this approach, you should
be sure that MinSampleValue and MaxSampleValue are given correct values
(probably 0 and 63 for intrinsically 6-bit data.) TIFF file readers should use
MinSampleValue and MaxSampleValue to determine the range of values in the data
rather than BitsPerSample.

Rows are required to begin on byte boundaries.


toad
Messaggio: #9
Ottimo. Hai riportato una perfetta descrizione di quello che io avevo esposto in maniera molto abboracciata. biggrin.gif

grazie.gif
pes084k1
Messaggio: #10
QUOTE(toad @ Jul 8 2009, 01:15 PM) *
Ottimo. Hai riportato una perfetta descrizione di quello che io avevo esposto in maniera molto abboracciata. biggrin.gif

grazie.gif


Per quanto riguarda la scansione dia o negativi, oggi uso la seguente tecnica:
1 - Attivare solo l'ICE (oggi preferisco quello di Vuescan, con esposizione IR fissa a 1.0 e trattamento light). Evitare GEM (obsoleto) e SHO (meglio da Photoshop e simili). ROC va bene solo per vecchi negativi. Nessuno sharpening (quello incorporato è quasi ridicolo. Le buone dia Fuji e KR sono stabili da oltre vent'anni.
2 - Effettuare la messa a fuoco in auto su almemo 4 punti distanti fra loro e ricchi di dettagli ad alta frequenza (scritte, fogliame, antenne,...), prendere nota nelle misure e impostare a mano sul cursore la media delle due più distanti fra loro: questo assicura la massima robustezza dell'analisi.
3 - Scegliere, se possibile con il restante software, uno spazio colore iniziale ProPhoto o Wide Gamut (RGB ampia gamma) o CieLab: gli altri saturano verdi, rossi e violetti come le DSLR.
4- Regolare il punto di nero e di bianco (estremi della dinamica) con uno scarto massimo dello 0.5%. Le DSLR Nikon usano lo 1.5%, troppo per i miei gusti: tutte le code degli istogrammi R, G, B devono essere conservate. Bisogna tagliare solo gli estremi rumorosi.
4 - Regolare i livelli (o gamma) per luminanza e RGB, senza toccare luminosità, contrasto, hue e saturazione, meglio manovrabili in seguito su un buon programma.
5 - Scansionare a 4000 dpi e 16 bit in TIFF senza perdite (LOSSLESS), con 16 esposizioni: il rumore dello scanner viene mediato e appare quasi gaussiano, semplificando la riduzione di rumore (denoising). Salvare il file "raw" e conservarlo inalterato.
Il post processing deve comprendere, nell'ordine tassativo seguente:
1 - Riduzione di grana con un programma esterno o plug-in di Photoshop. Mai convertire lo spazio colore prima di questo step, se non si vogliono compromettere resa e far apparire artefatti. Io uso oggi Neatimage (il più preciso, ma di difficile calibrazione per i meno esperti), Nik Dfine 2.0 (il più facile da usare, ma con qualche artefatto, perdita di risolvenza e lento nel calcolo) e Picurecode Noise Ninja (rapido, solitamente non molto preciso, ma mi ha risolto diversi casi difficili). Occorre molta esperienza per ottenere risultati validi. Non spianare mai completamente sabbia, onde marine, fogliame e non tagliare troppo colore: questi sono i punti di forza della dia ibrida sulla DSLR e lo sanno anche i professionisti del cinema e TV. Salvare una nuova copia TIFF filtrata a 16 bit. Tranne che con Noise Ninja, NON APPLICARE SHARPENING. Con NN uso talvolta uno sharpening al 100-150%, 0.5-0.9 pixel.
2 - Aprire il file, convertire lo spazio colore in quello di stampa (sRGB di solito, o Adobe RGB se si controlla tutto il processo di stampa) e ritoccare livelli colore e luminosità.
3 - Applicare uno sharpening per compensare le perdite ottiche e film con un programma di Deblur. Io uso Focusmagic (magnifico per paesaggi e foto a mano libera, con "blur width" tra 2 e 3 sul Coolscan e MTF recovery 100-125%) o Focalblade (agendo solo su dettagli molto fini, 0.5 pixel ca., al 100-150% texture e al 250-400% per gli edge: attenti a selezionare la maschera di edge!). Riappare una piccola quantità di grana, ma il dettaglio deve esplodere in una buona dia fino al pixel, se si è lavorato bene.
4 - Aggiustare i livelli e il colore generali e salvare il TIFF, ancora a 16 bit.
5 - Ridimensionare una copia alla dimensione di stampa, con risoluzione di 254, 300 o 400 dpi: informarsi dal rivenditore fotografico.
6 - Applicare uno sharpening finissimo con Focalblade o similia (io uso 0.3 pixel, 120-140% su edge, la metà sulle tessture, per compensare la perdita di MTF del ridimensionamento.
7 - Ritoccare colori, saturazione, occhi rossi, ecc... e ridurre la profonditò di colore a 8 bit.
8 - Salvare un file TIFF a 8 bit, da usare per i vari fototaxi via Web. Oppure con il programma Irfanview, convertire il file TIFF in JPEG da inviare per la stampa disabilitando il "sottocampionamento colori" e con qualità 95-100%. Il sottocampionamento colori è quello che fa sembrare il digitale puro artificiale e con colori scadenti nel paesaggio: le DSLR con tecnica Bayer purtroppo sottocampionano in ripresa, gli scanner buoni, per fortuna, no.
9 - Se a questo punto non "tritate" come qualità di stampa la foto fatta da un Hasselblad al vostro matrimonio o quella di una digitale 24 Mp, prendetevela con voi, con le tecniche di ripresa e con le apparecchiature (nell'ordine). I migliori risultati si apprendono con una buona scuola e uno studio profondo dell'elaborazione delle immagini, a livello universitario o più.

Il Coolscan 5000 ED è un magnifico strumento, nelle mani giuste! Il Minolta Elite 5400 II era ancora significativamente migliore.

A presto telefono.gif

Elio
 
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