La notizia della "morte"del Kodachrome e' solo l'ultima picconata al mondo della fotografia tradizionale.....preghiamo che le case produttrici di pellicola continuino a fornirci i supporti, magari li facciano in Cina, va bene lo stesso.....
La notizia della "morte"del Kodachrome e' solo l'ultima picconata al mondo della fotografia tradizionale.....preghiamo che le case produttrici di pellicola continuino a fornirci i supporti, magari li facciano in Cina, va bene lo stesso.....
Per noi "analogici" la notizia non è positiva.
Credo che tra la "morte" del Kodachrome 64 e la morte della pellicola in generale un po' di differenza ci sia (anche in termini di anni).
Anche la mitica Velvia 50 era stata ritirata dal mercato e poi è tornata a furor di popolo.
Le case produttrici guardano ai loro bilanci, noi, finchè ce lo consentiranno, andiamo avanti con i nostri amati supporti chimici. Senza guerre di religione con il digitale.
Buona luce a tutti.
Salve,
posso confermare che Kodachrome 64 e 25 erano il top tra le pellicole diapositive: le uniche accettate da riviste come il Nationl Geographic statuniense e anche dall'italiana "Airone" in tempo di analogico. Tra i fotografi naturalisti era la scelta obbligata.
Vorrei evidenziare un aspetto positivo ed uno negativo di questa pellicola (parere personale, ovviamente).
Negativa era la tendenza di questa pellicola a scivolare verso tonalità magenta e a volte verdoline che spinsero la Kodak a produrre una versione professionale dal costo di parecchio superiore alla versione normale per cercare di ovviare a tale fenomeno.
Positivo era invece la tenuta dei colori nel tempo: ho diapositive di 20 anni fa che tengono il colore in maniera eccellente, frutto del particolare tipo di sviluppo.
Sulla resa del colore concordo con chi mi ha preceduto che era strepitosa; ma a condizione di non usarla nelle ore centrali della giornata. I colori di albe e tramonti erano assolutamente incantevoli.
Peccato che scansionarla richieda effettivamente una dose di pazienza fuori dal comune....
Fabio
posso confermare che Kodachrome 64 e 25 erano il top tra le pellicole diapositive: le uniche accettate da riviste come il Nationl Geographic statuniense e anche dall'italiana "Airone" in tempo di analogico. Tra i fotografi naturalisti era la scelta obbligata.
Vorrei evidenziare un aspetto positivo ed uno negativo di questa pellicola (parere personale, ovviamente).
Negativa era la tendenza di questa pellicola a scivolare verso tonalità magenta e a volte verdoline che spinsero la Kodak a produrre una versione professionale dal costo di parecchio superiore alla versione normale per cercare di ovviare a tale fenomeno.
Positivo era invece la tenuta dei colori nel tempo: ho diapositive di 20 anni fa che tengono il colore in maniera eccellente, frutto del particolare tipo di sviluppo.
Sulla resa del colore concordo con chi mi ha preceduto che era strepitosa; ma a condizione di non usarla nelle ore centrali della giornata. I colori di albe e tramonti erano assolutamente incantevoli.
Peccato che scansionarla richieda effettivamente una dose di pazienza fuori dal comune....
Fabio