Dedicato a un grande personaggio, della cui intelligenza si sente la mancanza: Giorgio Gaber.
Roberto
La libertà non è star sopra a un albero
non è neanche avere un'opinione
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.
Roberto
La libertà non è star sopra a un albero
non è neanche avere un'opinione
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.
Bella idea per una canzone che è un mito!
Ottimo.
Nell'ultima mi sarei aspettato di trovarci delle persone, però trovo sia significativa la tua scelta.
Bravo.
Ottimo.
Nell'ultima mi sarei aspettato di trovarci delle persone, però trovo sia significativa la tua scelta.
Bravo.
Per la serie, finche si tratta di parlare.......
Ancora una tua chicca Roberto; Grande!!!
Ancora una tua chicca Roberto; Grande!!!
A tanti ho invidiato la tecnica, a te invidio le idee...
Idea stimolante Roberto!
Fotografie a complemento di versi: una sinergia veramente efficace.
Me gusta!
Ciao
Fotografie a complemento di versi: una sinergia veramente efficace.
Me gusta!
Ciao
Grazie, signori...
Pensavo che questo 3d stesse sprofondando nel dimenticatoio invece evidentemente stava maturando...
come le nespole
Ahimè...
lo dico sempre anch'io che sarebbe ora che imparassi a fare le fotografie...
È una cosa che ho sperimentato nell'ultimo portfolio che ho esposto ("ai piedi della mole", venti tavole abbinate ad altrettanti brani di poesia o letteratura) e ha funzionato abbastanza bene...
a dire la verità non è piaciuta molto ai "fotografi" ma il pubblico dei "normali" ha gradito gli abbinamenti...
Non ho intenzione di farla diventare una cifra stilistica ma sicuramente la utilizzerò ancora...
In fondo a me quello che interessa è che arrivi il "racconto", se per far questo devo mescolare "linguaggi" o tecniche differenti, poco mi importa...
Io non mi sono mai considerato un fotografo... semmai un narratore...
Grazie ancora,
Robi
Pensavo che questo 3d stesse sprofondando nel dimenticatoio invece evidentemente stava maturando...
come le nespole
finche si tratta di parlare.......
Ahimè...
a te invidio le idee...
lo dico sempre anch'io che sarebbe ora che imparassi a fare le fotografie...
Fotografie a complemento di versi...
È una cosa che ho sperimentato nell'ultimo portfolio che ho esposto ("ai piedi della mole", venti tavole abbinate ad altrettanti brani di poesia o letteratura) e ha funzionato abbastanza bene...
a dire la verità non è piaciuta molto ai "fotografi" ma il pubblico dei "normali" ha gradito gli abbinamenti...
Non ho intenzione di farla diventare una cifra stilistica ma sicuramente la utilizzerò ancora...
In fondo a me quello che interessa è che arrivi il "racconto", se per far questo devo mescolare "linguaggi" o tecniche differenti, poco mi importa...
Io non mi sono mai considerato un fotografo... semmai un narratore...
Grazie ancora,
Robi
lo dico sempre anch'io...
Rileggendomi mi sono accorto di aver costruito la frase in modo un po' infelice...
Magie di congiuntivi e condizionali biscardiani...
Tanto per spruzzare un po' di DDT su eventuali equivoci o malintesi:
sono evidentemente io quello che deve decidersi a imparare a fotografare
R.
Messaggio modificato da tide il Sep 15 2007, 12:26 AM
Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Vorrei essere libero come un uomo.
ciao.
Vorrei essere libero come un uomo.
Io, nell'ultima, avrei sperato di trovarci delle persone...
beh, dai... qualcuna in giro c'è. sono evidentemente io quello che deve decidersi a imparare a fotografare
il messaggio arriva sempre forte e chiaro..... direi che sei a buon punto.ciao.
Scusa d'ovè che devi imparare a fotografare?, tutt'al più puoi migliorare la tecnica.
Vado un pò controcorrente...
Di effetto sicuro l'accoppiamento testo/foto, poi Gaber è un grande.
Invece i B/N ,a mio parere, sono davvero troppo grigi o forse mal si prestano le foto ad una buona conversione in B/N.
Saluti, Matteo
Messaggio modificato da ANTENORE il Sep 15 2007, 01:32 PM
Di effetto sicuro l'accoppiamento testo/foto, poi Gaber è un grande.
Invece i B/N ,a mio parere, sono davvero troppo grigi o forse mal si prestano le foto ad una buona conversione in B/N.
Saluti, Matteo
Messaggio modificato da ANTENORE il Sep 15 2007, 01:32 PM
il messaggio arriva sempre forte e chiaro...
Grazie... questa per me è la cosa più importante: parlare forte e chiaro!
Un linguaggio che si richiude in ambito elitario, ha completamente fallito il suo target di comunicazione
Musica per le mie orecchie... peccato che in certi ambiti siano parole vane...
ma se ne accorgeranno... uh, se se ne accorgeranno...
VERRÀ UN GIORNO...
puoi migliorare la tecnica.
Invece...
Eh... questa è la nota dolente... lo so. Caspita se lo so... ho anch'io gli occhi per vedere e passo molto tempo a studiare le foto altrui...
Ci lavoro, ma i progressi sono lenti... sarà l'età...
Le idee, la composizione sono importanti, secondo me più della perfezione tecnica, però la tecnica è il nostro "linguaggio" e più lo si padroneggia meglio ci si esprime...
Poche scuse: mi piacerebbe riuscire a fotografare meglio...
Meno male però, perché, di solito, quando non ho più stimoli a migliorare una cosa smetto di farla...
Grazie a tutti dell'attenzione,
Roberto
...
Poche scuse: mi piacerebbe riuscire a fotografare meglio...
Poche scuse: mi piacerebbe riuscire a fotografare meglio...
Io non la vedrei così tragica. Avere già in mente un progetto ben chiaro aiuta molto .
La tecnica è solo questione di tempo mentre le idee o si hanno oppure è difficile "imparare" ad averle.
Saluti, Matteo
Io non la vedrei così tragica.
Neanch'io, per carità!
Semplicemente non mi considero "arrivato" e vorrei migliorare un po'...
a dire il vero anche un po' di più di un po'
l'importante è non arrendersi...
le idee o si hanno oppure è difficile "imparare" ad averle...
a questo non ci voglio credere! non mi rassegno proprio...
altrimenti la vita che senso avrebbe?
"magnar, bever e ciavar", come recitava uno slogan di qualche tempo fa?
no, mi spiace, io non mi accontento.
l'importante è non arrendersi...
Grazie Matteo,
Robi
appena ho letto il titolo del post ho cominciato a canticchiarmi in testa la cazone del sig. G, sono rimasto un po' sorpreso nel vedere che le foto si riferivano proprio a quella.
chissa perchè nella mia mente la parola libertà si lega immediatamente all'idea espressa nella canzone...
sarà che aveva davvero ragione lui?
peccato per l'ultima, sarebbe stato bello vedere una combriccola in qualche accesa discussione
Messaggio modificato da G.L.C. il Sep 16 2007, 03:47 PM
chissa perchè nella mia mente la parola libertà si lega immediatamente all'idea espressa nella canzone...
sarà che aveva davvero ragione lui?
peccato per l'ultima, sarebbe stato bello vedere una combriccola in qualche accesa discussione
Messaggio modificato da G.L.C. il Sep 16 2007, 03:47 PM
Eh... questa è la nota dolente... lo so. Caspita se lo so... ho anch'io gli occhi per vedere e passo molto tempo a studiare le foto altrui...
Ci lavoro, ma i progressi sono lenti... sarà l'età...
Le idee, la composizione sono importanti, secondo me più della perfezione tecnica, però la tecnica è il nostro "linguaggio" e più lo si padroneggia meglio ci si esprime...
Poche scuse: mi piacerebbe riuscire a fotografare meglio...
Meno male però, perché, di solito, quando non ho più stimoli a migliorare una cosa smetto di farla...
Grazie a tutti dell'attenzione,
Roberto
Ci lavoro, ma i progressi sono lenti... sarà l'età...
Le idee, la composizione sono importanti, secondo me più della perfezione tecnica, però la tecnica è il nostro "linguaggio" e più lo si padroneggia meglio ci si esprime...
Poche scuse: mi piacerebbe riuscire a fotografare meglio...
Meno male però, perché, di solito, quando non ho più stimoli a migliorare una cosa smetto di farla...
Grazie a tutti dell'attenzione,
Roberto
La tecnica è il linguaggio della fotografia, ma non basta padroneggiare il linguaggio per riuscire a comunicare.
La tecnica si impara, ma il desiderio e la capacità di esprimere e di esprimersi con la fotografia non si compra al supermercato.
Vedo spesso fotografie fatte con buona tecnica ma assolutamente vuote di contenuti, altre magari imperfette ma con forte valenza espressiva.
Le prime le ammiro ma le dimentico in fretta, le seconde mi restano dentro.
aveva davvero ragione lui?
Ha avuto ragione in più di un'occasione
sarebbe stato bello vedere una combriccola in qualche accesa discussione...
Ho cercato ovunque, ma niente....
La tecnica è il linguaggio della fotografia, ma non basta padroneggiare il linguaggio per riuscire a comunicare...
Su questo sono perfettamente d'accordo con te; fra l'altro ho notato anche in altre occasioni che abbiamo un modo piuttosto simile di leggere le immagini...
Però la padronanza del linguaggio ti aiuta ad esprimerti meglio, quindi a comunicare in modo più efficace.
Se poi si riesce (anche all'interno della stessa forma espressiva) a padroneggiarne più di uno diventa anche possibile adeguare, di volta in volta, il codice comunicativo all'interlocutore cui hai scelto di rivolgerti.
Questa è la ragione che mi spinge, a rischio di sembrare un pasticcione, a sperimentarmi con stili e tecniche diverse... non ho mai capito chi appiccica addosso un'etichetta e si fossilizza in un "genere".
Sono un po' meno d'accordo con te (se ho ben compreso) sugli aspetti relativi alla "comunicazione".
Se è vero che la "voglia" di comunicare è, in gran parte, un sentimento innato è però anche vero che le varie modalità comunicative si studiano e si imparano esattamente come le diverse tecniche espressive (personalmente ho sempre dedicato più tempo alle prime che alle seconde, forse solo perché mi affascinavano di più, ed è innegabile che questo divario di preparazione nei miei lavori si noti).
Nessuno, quindi, si deve illudere: per "raccontare" (esattamente come per "scattare") il talento innato non basta... se ti affidi esclusivamente a quello, in tutti e due i casi, prima o poi incontri ostacoli che si riescono a superare solo con lo studio e l'esercizio.
Il problema vero è che il campo di studi della "narrazione" è molto meno circoscritto che quello della "tecnica fotografica": si spazia dall'antropologia alla storia delle religioni, dalla filologia alle fiabe di tradizione popolare, dalla semiotica alla fonetica, dalla psicologia all'agraria.
Il vantaggio, invece, sta nel fatto che questa componente del racconto è assolutamente indipendente dalla tecnica che uno si è scelto per raccontare e funziona esattamente nello stesso modo per un violinista, per un fotografo o per uno scrittore.
Bella questa discussione...
Sarà merito del Signor G ?
R.
Messaggio modificato da tide il Sep 16 2007, 10:33 PM
…
non ho mai capito chi appiccica addosso un'etichetta e si fossilizza in un "genere".
…
non ho mai capito chi appiccica addosso un'etichetta e si fossilizza in un "genere".
…
Nemmeno io.
…
Nessuno, quindi, si deve illudere: per "raccontare" (esattamente come per "scattare") il talento innato non basta...
…
Nessuno, quindi, si deve illudere: per "raccontare" (esattamente come per "scattare") il talento innato non basta...
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In effetti sono stato troppo “sintetico” (maledetta deformazione professionale).
Ovvio che la comunicazione (in fotografia in particolare) sia un processo complesso, ed affinché possa essere perfezionato debbano concorrere più componenti.
Due in particolare: tecnica e quella che chiamo, in modo poco ortodosso, volontà (o desiderio) di comunicare.
La prima dà efficacia alla comunicazione ma senza la seconda si rischiano solo sterili esibizioni ovvero diligenti ma perenni esercizi di imitazione.
debbano concorrere più componenti...
Eh si. E sono ben più di due...
Provo a semplificare, schematizzando:
Soltanto la fase del "sentire" è, in qualche modo, riconducibile ad una sorta di predisposizione naturale del soggetto: istinto, carattere, sensibilità, etc...
Il resto è tutta "tecnica" e risponde a meccanismi e regole precise che hanno origini altrettanto precise.
Sapere cos'è, a cosa serve e come funziona l'immaginario è importante quanto sapere cos'è, a cosa serve e come funziona il diaframma.
Quella che noi, normalmente, chiamiamo "tecnica fotografica" altro non è che la componente sintattica (che si abbina alla componente simbolica) del linguaggio che utilizziamo per realizzare il media.
Tutto questo, ovviamente, solo se lo scopo per il quale si fotografa è quallo di comunicare.
Con ciò sembrerebbe che uno, prima di scattare una fotografia, debba ragionare per tre mesi, cosa che non è del tutto vera. Esercizio e pratica innescano ovviamente degli automatismi.
D'altronde se uno dovesse sempre "ragionare", diventerebbe lunga anche solo regolare una reflex e finiremmo tutti col fotografare solo più monumenti, perché stanno fermi tutto il tempo necessario.
R.
per la lezione.
Pensiero/Immagine....Immagine/Pensiero
Mi piace molto!
Fabio
Mi piace molto!
Fabio
Pensiero/Immagine....Immagine/Pensiero
Mi piace molto!
Mi piace molto!
Eh si... è un campo di studi molto affascinante...
E se ci fai caso è la sola vera differenza fra uomo e bestia: la capacità, comunicando con linguaggi astratti e simbolici, di trasmettere conoscenza senza bisogno di fare esperienza. La capacità di imparare e di insegnare.
Uscendo dal terreno della logica per entrare in quello dell'escatologia, dove in luogo del come si ricercano i perché e dove ai termini "comunicazione" e "narratore" occorre sostituire i termini "arte" e "artista", si può ben pensare a quest'ultimo come a una sorta di "conduttore" che meno "resistenza" riesce ad opporre al passaggio del pensiero, tanto più riesce ad essere efficace.
In pratica come una lente F1:1
per la lezione.
Ma smettila!!
Altrimenti va a finire che mi esiliano in "culture" e le fotografie non le vede più nessuno
E io come faccio a comunicare, poi? Mi comunico addosso?!
R.
Ma smettila!!
Altrimenti va a finire che mi esiliano in "culture" e le fotografie non le vede più nessuno
E io come faccio a comunicare, poi? Mi comunico addosso?!
R.
Altrimenti va a finire che mi esiliano in "culture" e le fotografie non le vede più nessuno
E io come faccio a comunicare, poi? Mi comunico addosso?!
R.
Potresti cominciare partecipando ai prossimi incontri a Torino.
Così ne parliamo davanti ad una birra, che pare aiuti parecchio la comunicazione...