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...che silenzio...
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gtd
Messaggio: #37726
QUOTE(alcarbo @ Jan 15 2024, 10:42 PM) *
Un commento LAMPO

Ok senso del DOVERE gtd. Concordo con te.
Comporta però SENSI DI COLPA
Segue (domani o stanotte)
Ciao

Seguo...
Senso del dovere = responsabilità
L'atto responsabile porta alla pace interiore di aver fatto il proprio dovere
Non c’è colpa morale nello sbaglio in buona coscienza, quindi nessuno scrupolo, nessuno senso di colpa, solo la necessità di chiedere perdono dei propri errori

L'atto intenzionale contro il prossimo, o la natura o se stessi è invece un fallimento della realizzazione del proprio sé, della propria responsabilità
In questo caso, ben venga un tardivo cosiddetto senso di colpa, o meglio, un risveglio della propria coscienza che percepisce un fallimento.

Ok, ottenuto il perdono, c'è chi reagisce incamminandosi avendo capito la giusta via, c'è chi si ferma e ancora non si perdona...
ma solo dovrebbe incamminarsi per la giusta via,
carico di una esperienza da non ripetere (prima ricchezza) e di un perdono la cui preziosità può meglio comprendere (se onda ricchezza)
alcarbo
Messaggio: #37727
Grazie gtd
Ottimi
Utili
CONSIGLI e suggerimenti
Ci rifletto
(sono spunti per ulteriormente approfondire la riflessione in corso... WAIT ONE MINUTE ONE DAY ONE WEEK ONE MONTH .... INSOMMA ... ARRIVO)
Grazie ancora

CHE RIFLESSIONI PROFONDE NEL NOTTURNO, SCATENATE DA DAVIDE grazie.gif guru.gif messicano.gif

Messaggio modificato da alcarbo il Jan 15 2024, 11:21 PM
Maurizio Rossi
Admin
Messaggio: #37728
Ricordate che dormire il Giusto, fa bene alla salute wink.gif
gtd
Messaggio: #37729
Per una serata più leggera mi sono trasferito nel fuso caraibico, st. lucia, mi pare.
Bei panorami e belle spiagge... e senza il fastidio dei moscerini e zanzarine biggrin.gif
gtd
Messaggio: #37730
Forse sì tratta di st. Marie, va beh per noi fa lo stesso
alcarbo
Messaggio: #37731
Sono le 4 e rotti, e tutto va bene.
Dormite tranquilli.
Veglio io sul Forum

Pensavo di essere l'unico attivo a quest'ora.
Invece c'è un altro.
Poi ci sino 698 visitatori



QUOTE(gtd @ Jan 17 2024, 10:24 PM) *
Per una serata più leggera mi sono trasferito nel fuso caraibico, st. lucia, mi pare.
Bei panorami e belle spiagge... e senza il fastidio dei moscerini e zanzarine biggrin.gif



Beato te

QUOTE(Maurizio Rossi @ Jan 17 2024, 10:21 PM) *
Ricordate che dormire il Giusto, fa bene alla salute wink.gif



Dormo male, ma recupero "DORMENDO IN PIEDI"

Messaggio modificato da alcarbo il Jan 19 2024, 04:36 AM
alcarbo
Messaggio: #37732
E fu notte e fu mattina
Chi lo dice ?
Vedete Genesi by Bibbia

Ma perché lo dice ?
Forse solo gdt o gtd lo può dire
gtd
Messaggio: #37733
QUOTE(alcarbo @ Jan 19 2024, 09:34 AM) *
E fu notte e fu mattina
Chi lo dice ?
Vedete Genesi by Bibbia

Ma perché lo dice ?
Forse solo gdt o gtd lo può dire

opinione personale: non si lavora nelle tenebre, ma nella luce
... e venne la luce, la luce vera ...
ma questo avvenne molto più recentemente
alcarbo
Messaggio: #37734
La luce la inventò edison ?
Yes edison con eni ed enel

Così risponde intelligenza artificiale
gtd
Messaggio: #37735
QUOTE(alcarbo @ Jan 20 2024, 04:08 AM) *
La luce la inventò edison ?
Yes edison con eni ed enel

Così risponde intelligenza artificiale

E' unc indizio che l'I.A. sia capitalista
alcarbo
Messaggio: #37736
Anche
Ma secondo me più che intelligenza è ignoranza artificiale (o naturale se c'è dietro un uomo)
Davvero
Io la sto testando (come ho scritto altrove) e mi dà spesso risposte clamorosamente errate
Inventando fatti passati (o addirittura futuri)
e sbagliando tanti fatti storici o comunque concreti
E' ancora INAFFIDABILE
gtd
Messaggio: #37737
volevo comporre una sintesi ed invece mi è sorto uno sproloquio che provo ad esprimere:
deriva naturale in ignoranza in quanto gestita da umani inaffidabili comandati da chi pone priorità al denaro al di là di ogni ragionevole etica
gtd
Messaggio: #37738
ho provato a chiedere... ecco il risultato
Ricerca in corso per: relazione tra scienza e fede

Generazione delle risposte per l’utente in corso…

Il rapporto tra scienza e fede è un tema che ha suscitato molte discussioni e dibattiti nel corso della storia. In generale, la scienza e la fede sono considerate due approcci diversi alla conoscenza del mondo e dell’universo. La scienza si basa sull’osservazione, l’esperimento e la verifica empirica delle ipotesi, mentre la fede si basa sulla rivelazione divina e sulla fede in Dio 1.

Tuttavia, non tutti vedono la scienza e la fede come due approcci incompatibili. Alcuni sostengono che la scienza e la fede possono coesistere e addirittura arricchirsi reciprocamente. Ad esempio, il Papa Giovanni Paolo II ha affermato che la scienza e la fede possono collaborare per promuovere la verità e il bene comune 1.

In ogni caso, il rapporto tra scienza e fede rimane un tema complesso e controverso, che richiede un’analisi attenta e approfondita.

Se hai altre domande, non esitare a chiedere!
...
Appare ragionevole, peccato che si basa su una fonte indiretta che riporta in modo dubitativo delle affermazioni di un'enciclica che a loro volta provengono dalla Summa di san Tommaso, che a sua volta riprende frasi ancora anteriori.
Peraltro noto che tutta la comunità cristiana è definita come "alcuni", che un'un'enciclica non rappresenta un'analisi attenta e approfondita, ... e il tutto è solo riportato dalla A.I., sono fonti della cultura scolastica oggi prevalente che relativizzano tutto pur di poter negare tutto ciò che appare contrario al secolarismo, o altre correnti in voga.
L'A.I. sta solo raccogliendo frutti malati da rami culturali malati.
alcarbo
Messaggio: #37739
gtd ?
devo meditare a fondo, molto a fondo
lanci temi non poco complicati
ma nel contempo sono temi intriganti

a lunedì

p.s. anzi, non a lunedì; facciamo a febbraio
lunedì è troppo vicino (mi impicco da solo, a porre un termine così breve)
a febbraio invece è un termine più lungo
stavolta febbraio è persino BISESTO (febbraio va al 29) messicano.gif

Messaggio modificato da alcarbo il Jan 20 2024, 01:30 PM
gtd
Messaggio: #37740
Emendo "solo" dalla mia ultima riga. Qualcosa di buono, in campo esclusivamente scientifico, sta facendo.
gtd
Messaggio: #37741
secondo round con AI:

è corretto riferirsi ad una fonte della quale non si ha certezza della correttezza?

Ricerca in corso per: è corretto riferirsi ad una fonte della quale non si ha certezza della correttezza?

Generazione delle risposte per l’utente in corso…

No, non è corretto riferirsi ad una fonte della quale non si ha certezza della correttezza. Quando si fa riferimento ad una fonte, è importante assicurarsi che sia affidabile e che le informazioni riportate siano accurate. In caso contrario, si rischia di diffondere informazioni errate o fuorvianti. Prima di citare una fonte, è quindi necessario verificarne la correttezza e l’affidabilità, ad esempio consultando altre fonti o verificando la reputazione dell’autore o dell’editore 1.

terzo round:

se non è corretto riferirsi ad una fonte della quale non si ha certezza della correttezza, perché tu lo hai fatto nella risposta sulle relazioni tra scienza e fede?

Ricerca in corso per: è corretto riferirsi ad una fonte della quale non si ha certezza della correttezza?

Generazione delle risposte per l’utente in corso…

Mi scuso per la mia risposta precedente. Ho commesso un errore nel fornire informazioni inesatte. È importante citare fonti affidabili e verificare la correttezza delle informazioni prima di utilizzarle. Nel caso in cui abbia commesso un errore o abbia fornito informazioni inesatte, ti prego di farmelo sapere in modo che possa correggere il mio errore. Grazie per avermi fatto notare questo punto.

Se hai altre domande, non esitare a chiedere!
alcarbo
Messaggio: #37742
Esatto
Condivido
Preciso che con ignoranza mi riferivo solo ad intelligenza artificiale, che dà risposte strampalate, palesemente errate
alcarbo
Messaggio: #37743
... ciao

Messaggio modificato da alcarbo il Jan 22 2024, 03:35 PM
davidebaroni
Messaggio: #37744
Ciao Alcarbo! smile.gif

Sono un appassionato del Signore degli Anelli... Il libro, non tanto il film. È lunga da spiegare, e se non avete letto il libro anche difficile da capire. biggrin.gif

In questi giorni, una pagina "dedicata" su Facebook sta postando dei brevi brani nella vecchia traduzione, nella nuova traduzione, e in lingua originale.
E io non riesco a capire con cosa si siano drogati quelli di Rusconi per decidere di fare una ca...volata simile. La nuova traduzione, per me, fa cag... Ehm, stimola fortemente la peristalsi intestinale. 🤦🏼‍♂️

Un esempio QUI.
Perché? cerotto.gif
gtd
Messaggio: #37745
Interessante, ma non posso leggere perché non ho e non voglio avere fb
Puoi farmelo avere in altro modo questo brano in più versioni?
Peraltro quando lessi alcuni sf di Asimov comprati in US mi meravigliai che avessero quasi il doppio di pagine e comunque migliori da leggere e gustare, e così continuai a comprarne ad ogni viaggio, nuovi od usati, come li trovavo.
P.s. le ultime traduzioni saranno per caso sintesi fatte con i.a.?

Messaggio modificato da gtd il Jan 23 2024, 12:04 AM
davidebaroni
Messaggio: #37746
QUOTE(gtd @ Jan 23 2024, 12:00 AM) *
Interessante, ma non posso leggere perché non ho e non voglio avere fb
Puoi farmelo avere in altro modo questo brano in più versioni?
Peraltro quando lessi alcuni sf di Asimov comprati in US mi meravigliai che avessero quasi il doppio di pagine e comunque migliori da leggere e gustare, e così continuai a comprarne ad ogni viaggio, nuovi od usati, come li trovavo.
P.s. le ultime traduzioni saranno per caso sintesi fatte con i.a.?

A parte che dovresti poterlo leggere tranquillamente lo stesso, come tutti quelli a cui l'ho inviato (molti dei quali, pure, non hanno fb)... hmmm.gif
In ogni caso, eccoti quello linkato:

Prima di valicare le montagne, gli Hobbit erano già divisi in tre razze: i Pelopiedi, gli Sturoi ed i Paloidi. I Pelopiedi erano i più scuri, bassi e minuti; non portavano barba né scarpe; avevano mani e piedi piccoli ed agili, e preferivano la montagna alla pianura.
Gli Sturoi, al contrario, erano tozzi e ben piantati; avevano mani e piedi più grandi e prediligevano la campagna e le rive dei fiumi. I Paloidi infine, chiari di pelle e di capelli, erano i più alti e magri; essi amavano i boschi e le foreste.
I Pelopiedi erano stati in passato, allorché vivevano ancora sulle falde dei monti, grandi amici dei Nani. Furono i primi a emigrare verso ovest, attraversando l’Eriador per giungere fino al Colle Vento, mentre gli altri erano rimasti nelle Terre Selvagge. Erano la razza più tipica e caratteristica, e di gran lunga la più numerosa. Inclinavano a stabilirsi definitivamente in un posto, e conservarono a lungo l’antico costume di vivere in caverne e gallerie sotterranee.
{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Traduzione di Vittoria Alliata di Villafranca}

Prima di valicare i monti gli Hobbit erano già divisi in tre ceppi alquanto diversi: Pelòpedi, Nerbuti e Cutèrrei. I Pelòpedi erano di pelle più scura, più piccoli e più bassi, non portavano la barba e neanche le scarpe; avevano mani e piedi proporzionati e agili; e preferivano gli altopiani e i pendii. I Nerbuti erano ben piantati e di corporatura più massiccia; avevano mani e piedi più grandi; e preferivano la pianura e le rive dei fiumi. I Cutèrrei erano più chiari di carnagione e anche di capelli, erano più alti e magri degli altri; amavano le piante e i terreni boschivi.
Nell’antichità i Pelòpedi erano stati a stretto contatto con i Nani e a lungo avevano vissuto alle pendici dei monti. Dapprima si erano spostati verso occidente, errando per Eriador fino a Svettavento, mentre gli altri erano ancora nella Selvalanda. Erano la varietà più comune e rappresentativa di Hobbit e senz’altro la più numerosa. Erano quelli più portati a insediarsi in una località e preservarono più a lungo l’atavica usanza di vivere nelle gallerie e nelle buche.
{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Traduzione di Ottavio Fatica}

Before the crossing of the mountains the Hobbits had already become divided into three somewhat different breeds: Harfoots, Stoors, and Fallohides. The Harfoots were browner of skin, smaller, and shorter, and they were beardless and bootless; their hands and feet were neat and nimble; and they preferred highlands and hillsides. The Stoors were broader, heavier in build; their feet and hands were larger; and they preferred flat lands and riversides. The Fallohides were fairer of skin and also of hair, and they were taller and slimmer than the others; they were lovers of trees and of woodlands.
The Harfoots had much to do with Dwarves in ancient times, and long lived in the foothills of the mountains. They moved westward early, and roamed over Eriador as far as Weathertop while the others were still in Wilderland. They were the most normal and representative variety of Hobbit, and far the most numerous. They were the most inclined to settle in one place, and longest preserved their ancestral habit of living in tunnels and holes.
{J. R. R. Tolkien, The Lord of the Rings}
victorzero
Messaggio: #37747
QUOTE(davidebaroni @ Jan 23 2024, 09:42 PM) *
A parte che dovresti poterlo leggere tranquillamente lo stesso, come tutti quelli a cui l'ho inviato (molti dei quali, pure, non hanno fb)... hmmm.gif
In ogni caso, eccoti quello linkato:

Prima di valicare le montagne, gli Hobbit erano già divisi in tre razze: i Pelopiedi, gli Sturoi ed i Paloidi. I Pelopiedi erano i più scuri, bassi e minuti; non portavano barba né scarpe; avevano mani e piedi piccoli ed agili, e preferivano la montagna alla pianura.
Gli Sturoi, al contrario, erano tozzi e ben piantati; avevano mani e piedi più grandi e prediligevano la campagna e le rive dei fiumi. I Paloidi infine, chiari di pelle e di capelli, erano i più alti e magri; essi amavano i boschi e le foreste.
I Pelopiedi erano stati in passato, allorché vivevano ancora sulle falde dei monti, grandi amici dei Nani. Furono i primi a emigrare verso ovest, attraversando l’Eriador per giungere fino al Colle Vento, mentre gli altri erano rimasti nelle Terre Selvagge. Erano la razza più tipica e caratteristica, e di gran lunga la più numerosa. Inclinavano a stabilirsi definitivamente in un posto, e conservarono a lungo l’antico costume di vivere in caverne e gallerie sotterranee.
{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Traduzione di Vittoria Alliata di Villafranca}

Prima di valicare i monti gli Hobbit erano già divisi in tre ceppi alquanto diversi: Pelòpedi, Nerbuti e Cutèrrei. I Pelòpedi erano di pelle più scura, più piccoli e più bassi, non portavano la barba e neanche le scarpe; avevano mani e piedi proporzionati e agili; e preferivano gli altopiani e i pendii. I Nerbuti erano ben piantati e di corporatura più massiccia; avevano mani e piedi più grandi; e preferivano la pianura e le rive dei fiumi. I Cutèrrei erano più chiari di carnagione e anche di capelli, erano più alti e magri degli altri; amavano le piante e i terreni boschivi.
Nell’antichità i Pelòpedi erano stati a stretto contatto con i Nani e a lungo avevano vissuto alle pendici dei monti. Dapprima si erano spostati verso occidente, errando per Eriador fino a Svettavento, mentre gli altri erano ancora nella Selvalanda. Erano la varietà più comune e rappresentativa di Hobbit e senz’altro la più numerosa. Erano quelli più portati a insediarsi in una località e preservarono più a lungo l’atavica usanza di vivere nelle gallerie e nelle buche.
{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Traduzione di Ottavio Fatica}

Before the crossing of the mountains the Hobbits had already become divided into three somewhat different breeds: Harfoots, Stoors, and Fallohides. The Harfoots were browner of skin, smaller, and shorter, and they were beardless and bootless; their hands and feet were neat and nimble; and they preferred highlands and hillsides. The Stoors were broader, heavier in build; their feet and hands were larger; and they preferred flat lands and riversides. The Fallohides were fairer of skin and also of hair, and they were taller and slimmer than the others; they were lovers of trees and of woodlands.
The Harfoots had much to do with Dwarves in ancient times, and long lived in the foothills of the mountains. They moved westward early, and roamed over Eriador as far as Weathertop while the others were still in Wilderland. They were the most normal and representative variety of Hobbit, and far the most numerous. They were the most inclined to settle in one place, and longest preserved their ancestral habit of living in tunnels and holes.
{J. R. R. Tolkien, The Lord of the Rings}


Thank you Sir rolleyes.gif
Ciao

Alessandro
gtd
Messaggio: #37748
QUOTE(davidebaroni @ Jan 23 2024, 09:42 PM) *
A parte che dovresti poterlo leggere tranquillamente lo stesso, come tutti quelli a cui l'ho inviato (molti dei quali, pure, non hanno fb)... hmmm.gif
In ogni caso, eccoti quello linkato:
:::

mi dà errore, forse dipende dai permessi quasi nulli del mio pc. proverò da tablet
ho dato una prima veloce occhiata... mi pare che nessuna delle due sia esente da pecche
quasi mi verrebbe voglia di dare in pasto l'inglese a un translator automatico e vedere cosa ne viene fuori.
Forse hanno utilizzato due traduttori automatici differenti, con qualche aggiustatina evidente e senza mai leggere l'originale?
grazie, interessante!
davidebaroni
Messaggio: #37749
QUOTE(gtd @ Jan 23 2024, 10:31 PM) *
mi dà errore, forse dipende dai permessi quasi nulli del mio pc. proverò da tablet
ho dato una prima veloce occhiata... mi pare che nessuna delle due sia esente da pecche
quasi mi verrebbe voglia di dare in pasto l'inglese a un translator automatico e vedere cosa ne viene fuori.
Forse hanno utilizzato due traduttori automatici differenti, con qualche aggiustatina evidente e senza mai leggere l'originale?
grazie, interessante!

Oh no... La prima, che è la traduzione originale, è stata fatta MOLTI anni prima che i traduttori automatici fossero concepiti biggrin.gif . E, soprattutto dopo aver letto tutte le "Note del Traduttore" all'inizio del libro che spiegano le ragioni di quella modo di tradurre, ha tutto il senso del mondo. Non a caso, era stata approvata senza riserve da Tolkien stesso, da suo figlio, e dalla Società Tolkieniana Italiana. smile.gif
E no, da traduttore io stesso, non ci trovo pecche degne di nota. In nessuna delle 1400 pagine del libro (sì, l'ho letto e lo leggo anche in originale). 🙂
Non è letterale, certo. Ma una traduzione letteraria letterale sarebbe una pecca di per sé biggrin.gif .
gtd
Messaggio: #37750
QUOTE(davidebaroni @ Jan 23 2024, 11:42 PM) *
Oh no... La prima, che è la traduzione originale, è stata fatta MOLTI anni prima che i traduttori automatici fossero concepiti biggrin.gif . E, soprattutto dopo aver letto tutte le "Note del Traduttore" all'inizio del libro che spiegano le ragioni di quella modo di tradurre, ha tutto il senso del mondo. Non a caso, era stata approvata senza riserve da Tolkien stesso, da suo figlio, e dalla Società Tolkieniana Italiana. smile.gif
E no, da traduttore io stesso, non ci trovo pecche degne di nota. In nessuna delle 1400 pagine del libro (sì, l'ho letto e lo leggo anche in originale). 🙂
Non è letterale, certo. Ma una traduzione letteraria letterale sarebbe una pecca di per sé biggrin.gif .

Onore al parere dell'autore, un dilettante come me non può che arrendersi.
Lasciami giustificare la mia prima impressione data dalla seconda riga
... and they preferred highlands and hillsides
... la prima ha una traduzione assolutamente non letterale, che a me, di mentalità scientifica, ha fatto sollevare le sopracciglia.
... la seconda assomiglia alla traduzione automatica: e preferivano gli altopiani e le colline
A me pareva che si poteva salvare sia lettera che stile, per esempio: preferivano lande alte e scoscese oppure alture e colline, senza inventare un termine di paragone in opposizione. Ma ho una mente che stima la precisione più dell'eleganza, per cui sovente mi perdo la bellezza delle cose, ahimè.
Grazie per la tua spiegazione e ciao !
 
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