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Sviluppo Pellicola Casalingo
, diapositive e negativi colore
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simonemgn
NPU
Messaggio: #1
Vorrei creare una discussione dove chi come me si sta affacciando al mondo dell'analogico possa chiedere a chi è più esperto alcuni chiarimenti.
Prima di tutto ringrazio chi ha la pazienza di insegnare anche i rudimenti di questo mondo.

volevo iniziare con tre domande:
La prima era un consiglio sulla sensibilità di una pellicola da utilizzare in interni (Casa). 400 ASA possono essere sufficienti?

Poi volevo chiedere un'informazione sullo sviluppo casalingo delle diapositive.
Metodo e6 e C41, sono intercambiabili o si devono scegliere in base alla pellicola che si compra? Danno gli stessi risultati?

Ci sono posti dove si possono comprare ed eventualmente sviluppare le pellicole ad un prezzo ragionevole?

Grazie ancora.

Messaggio modificato da maxiclimb il Feb 5 2013, 05:22 PM
 
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Risposte
Antonio Canetti
NPU
Messaggio: #2
QUOTE(simonemgn @ Jan 30 2013, 08:50 PM) *
La prima era un consiglio sulla sensibilità di una pellicola da utilizzare in interni (Casa). 400 ASA possono essere sufficienti? vengo anche io dal vecchio mondo degli ASA&DIN, ma sono decenni che e stato sostituiti con la solo sigla ISO e i giovani conoscono solo questa

Poi volevo chiedere un'informazione sullo sviluppo casalingo delle diapositive.
Metodo e6 e C41, sono intercambiabili o si devono scegliere in base alla pellicola che si compra? Danno gli stessi risultati? lo sviluppo del colore e diapositive per via dei costi [ altamente sconsigliato sviluppare in casa, pochi decimi di gradi Celsius per cambiare intonazioni di colore e non se sono reperebili stazioni termocontrollare, mentre il classico bianconero si sviluppa senza problemi.

Ci sono posti dove si possono comprare ed eventualmente sviluppare le pellicole ad un prezzo ragionevole? se dici dove abiti forse qualche utente ti potradare la dritta giusta



Antonio
simonemgn
NPU
Messaggio: #3
QUOTE(Antonio Canetti @ Jan 30 2013, 08:59 PM) *
Antonio


Ammetto che anch'io uso il termine ISO, arrivo dal digitale anche se ormai non sono un giovincello biggrin.gif .
In ogni caso sto informandomi anche sull'analogico, sopratutto dopo che mio padre mi ha regalato la sua F2 photomatic, una macchina che ho sempre adorato.

L'idea dello sviluppo casalingo mi affascina, mi sembra di calarmi in altri tempi, ha un calore che non vedo nell'elaborazione digitale (nonostante il digitale faccia parte della mia passione fotografica).
Mi sono informato in rete sullo sviluppo delle diapositive a colori in casa (mi piacerebbe fare delle diapositive di mio figlio). Ho visto che molti usano la Jobo cpe2, altri non la ritengono necessaria anche se come dicevi la temperatura di sviluppo ha range di un decimo di grado.
Non so bene se attrezzarmi o lasciar perdere perchè la cosa mi interessa molto e vorrei provarci, ma non vorrei impegolarmi in qualcosa di impossibile sprecando denaro.

A proposito, io abito in provincia di Milano.
vajra77
NPU
Messaggio: #4
QUOTE(simonemgn @ Jan 30 2013, 09:25 PM) *
L'idea dello sviluppo casalingo mi affascina, mi sembra di calarmi in altri tempi, ha un calore che non vedo nell'elaborazione digitale (nonostante il digitale faccia parte della mia passione fotografica).
Mi sono informato in rete sullo sviluppo delle diapositive a colori in casa (mi piacerebbe fare delle diapositive di mio figlio). Ho visto che molti usano la Jobo cpe2, altri non la ritengono necessaria anche se come dicevi la temperatura di sviluppo ha range di un decimo di grado.
Non so bene se attrezzarmi o lasciar perdere perchè la cosa mi interessa molto e vorrei provarci, ma non vorrei impegolarmi in qualcosa di impossibile sprecando denaro.


Io il C-41 (processo di sviluppo per i negativi colore) lo faccio in una bacinella che entra nel lavandino, usando un kit di sviluppo (Rollei Digibase) che può essere utilizzato anche a 25ºC e un semplice riscaldatore per acquari. I bagni (sono quattro: sviluppo, sbianca, fissaggio e stabilizzatore) li tengo in bottigliette dell'acqua da 500ml, la stessa quantità richiesta dalla tank per coprire una spirale con pellicola 120.

Sto per iniziare anche l'E-6 (per le diapositive) sempre in bacinella, ma con una sonda termostatata che mantiene la temperatura entro i limiti di tolleranza del processo.

Un paio di scatti da negativo colore:

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Nikorra
Banned
Messaggio: #5
QUOTE(vajra77 @ Jan 31 2013, 08:23 AM) *
Un paio di scatti da negativo colore:


http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?...l&id=790764]Visualizza sul GALLERY : 918 KB


http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?...l&id=780539]Visualizza sul GALLERY : 1.1 MB


Splendida resa, complimenti!

Ottimo sviluppo e ottime scansioni.

Se posso permettermi, che scanner usi?

grazie.gif
vajra77
NPU
Messaggio: #6
QUOTE(Nikorra @ Feb 1 2013, 03:48 PM) *
Splendida resa, complimenti!

Ottimo sviluppo e ottime scansioni.

Se posso permettermi, che scanner usi?

grazie.gif


Per il medio formato l'Epson V700, per il 35mm il Nikon Coolscan V ED (LS-50). Come software uso Vuescan.

QUOTE
Dal momento che vorrei fare un po di diapositive a colori, oltre alla fuji velvia e provia (che sono una fucilata) potete consigliarmi dell'altro? Qualcosa di buona qualità e qualcosa di qualità accettabile un po economica, visto che con la pellicola mi sto riavvicinando ora e vorrei fare delle prove.

Pensavo di fare dei ritratti a colori (solo diapositive)


Per i ritratti prova la Fuji Astia 100F, come diapositive economiche direi invece la Fuji Sensia (se ancora se ne trova) e la Kodak Elite Chrome.

Ciao a tutti,
Francesco
vajra77
NPU
Messaggio: #7
Rieccomi, come promesso: nel primo pomeriggio ho sviluppato il primo rullo 120 di Fujichrome Velvia 100, in Tetenal Colortec E-6. Come detto sopra ho usato una bacinella per i panni con un riscaldatore termostatato, sviluppo in tank con agitazione mediante rotazione della spirale (ogni 15"). I risultati mi sembrano molto buoni, soprattutto privi delle sporcizie e delle sbavature che normalmente mi restituiva il laboratorio.

Ecco qualche scansione:

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Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #8
Grande! Che bei risultati! Pollice.gif
Il metodo McGiver è un valore aggiunto. Due domande. Che sia colore (come te, non uso cpe), che sia b/w ho sempre problemi a mantenere omogenea la temperatura per l'intero volume di liquido in vasca (sviluppo, bagnomaria ecc.) .Come hai risolto? Pompa a ricircolo..
Molto interessante anche la potronic. E' precisa? Quanta isteresi ha?

Messaggio modificato da DDS il Feb 3 2013, 08:24 AM
vajra77
NPU
Messaggio: #9
QUOTE(DDS @ Feb 3 2013, 08:23 AM) *
Grande! Che bei risultati! Pollice.gif
Il metodo McGiver è un valore aggiunto. Due domande. Che sia colore (come te, non uso cpe), che sia b/w ho sempre problemi a mantenere omogenea la temperatura per l'intero volume di liquido in vasca (sviluppo, bagnomaria ecc.) .Come hai risolto? Pompa a ricircolo..
Molto interessante anche la potronic. E' precisa? Quanta isteresi ha?


Inizialmente avevo provato con una "vasca" troppo grande e mi sono reso conto che era difficile portarla a una temperatura omogenea (ho sviluppato prima un C-41 a 38°C, per essere sicuro). Poi sono riuscito a infilare tutto in una bacinella circa 30x30 e ho visto che la temperatura si mantiene molto stabile, il tutto è molto compatto quindi non ho bisogno di far circolare l'acqua (è sufficiente il trambusto del togliere e rimettere la tank ogni volta che va svuotata).

Per agitare la pellicola ho usato il bastoncino per girarla dentro la tank: 15" iniziali e poi ogni 15".

Sulla precisione della sonda posso dare un giudizio qualitativo: non mi sembra uno strumento super-raffinato, la scala del termostato non è affidabile, va tarata con un termometro esterno, tuttavia mi pare che agisca abbastanza prontamente al variare della temperatura, sia a salire che a scendere (nei dati tecnici c'è scritto che mantiene una precisione di circa 0.25°C intorno alla temperatura impostata). Di fatto, nella mezz'oretta che è durato il procedimento ho tenuto sempre d'occhio la temperatura dell'acqua, e non ha mai schiodato dai 39°C (si è spenta e riaccesa diverse volte).

In definitiva, considerando che la mia manualità è assai limitata e che ho usato tutto materiale improvvisato (la sonda, un termometro a mercurio, una bacinella), secondo me è una cosa abbastanza fattibile, non escludo che prima o poi ne sbaglio qualcuno però non mi sembra un processo così rigoroso come si sente dire in giro (su youtube ho trovato anche il video di uno che sviuppava in cucina utilizzando l'acqua di un bollitore!). Semmai ci sono due aspetti che non vanno sottovalutati: 1) i chimici in soluzione durano al massimo 2 settimane, quindi bisogna prepararli quando si hanno 5-6 rulli pronti (se si ragiona sui 500ml) e sbrigarsi a svilupparli tutti nel giro di una settimana; 2) i chimici sono vagamente tossici, nello stabilizzatore Tetenal c'è persino la formaldeide, quindi è bene prendere tutte le precauzioni del caso.

Nel frattempo ho sviluppato un altro rullo (Velvia 50), l'impressione è che il risultato sia più brillante e vivace di quello che ottenevo dal laboratorio, forse perché sto usando dei chimici freschi freschi.


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simonemgn
NPU
Messaggio: #10
QUOTE(vajra77 @ Feb 3 2013, 11:37 AM) *
Inizialmente avevo provato con una "vasca" troppo grande e mi sono reso conto che era difficile portarla a una temperatura omogenea (ho sviluppato prima un C-41 a 38°C, per essere sicuro). Poi sono riuscito a infilare tutto in una bacinella circa 30x30 e ho visto che la temperatura si mantiene molto stabile, il tutto è molto compatto quindi non ho bisogno di far circolare l'acqua (è sufficiente il trambusto del togliere e rimettere la tank ogni volta che va svuotata).

Per agitare la pellicola ho usato il bastoncino per girarla dentro la tank: 15" iniziali e poi ogni 15".

Sulla precisione della sonda posso dare un giudizio qualitativo: non mi sembra uno strumento super-raffinato, la scala del termostato non è affidabile, va tarata con un termometro esterno, tuttavia mi pare che agisca abbastanza prontamente al variare della temperatura, sia a salire che a scendere (nei dati tecnici c'è scritto che mantiene una precisione di circa 0.25°C intorno alla temperatura impostata). Di fatto, nella mezz'oretta che è durato il procedimento ho tenuto sempre d'occhio la temperatura dell'acqua, e non ha mai schiodato dai 39°C (si è spenta e riaccesa diverse volte).

In definitiva, considerando che la mia manualità è assai limitata e che ho usato tutto materiale improvvisato (la sonda, un termometro a mercurio, una bacinella), secondo me è una cosa abbastanza fattibile, non escludo che prima o poi ne sbaglio qualcuno però non mi sembra un processo così rigoroso come si sente dire in giro (su youtube ho trovato anche il video di uno che sviuppava in cucina utilizzando l'acqua di un bollitore!). Semmai ci sono due aspetti che non vanno sottovalutati: 1) i chimici in soluzione durano al massimo 2 settimane, quindi bisogna prepararli quando si hanno 5-6 rulli pronti (se si ragiona sui 500ml) e sbrigarsi a svilupparli tutti nel giro di una settimana; 2) i chimici sono vagamente tossici, nello stabilizzatore Tetenal c'è persino la formaldeide, quindi è bene prendere tutte le precauzioni del caso.

Nel frattempo ho sviluppato un altro rullo (Velvia 50), l'impressione è che il risultato sia più brillante e vivace di quello che ottenevo dal laboratorio, forse perché sto usando dei chimici freschi freschi.

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Mi ero già chiesto se i chimici fossero tossici, mi sembrava strano vedere filmati di persone che sviluppavano le loro pellicole in cucina e poi versavano gli acidi nello scarico del lavello.
Vuoi dire che sarebbe meglio raccogliere tutti i chimici per poi smaltirli in discarica?

QUOTE(vajra77 @ Feb 3 2013, 11:37 AM) *
Inizialmente avevo provato con una "vasca" troppo grande e mi sono reso conto che era difficile portarla a una temperatura omogenea (ho sviluppato prima un C-41 a 38°C, per essere sicuro). Poi sono riuscito a infilare tutto in una bacinella circa 30x30 e ho visto che la temperatura si mantiene molto stabile, il tutto è molto compatto quindi non ho bisogno di far circolare l'acqua (è sufficiente il trambusto del togliere e rimettere la tank ogni volta che va svuotata).

Per agitare la pellicola ho usato il bastoncino per girarla dentro la tank: 15" iniziali e poi ogni 15".

Sulla precisione della sonda posso dare un giudizio qualitativo: non mi sembra uno strumento super-raffinato, la scala del termostato non è affidabile, va tarata con un termometro esterno, tuttavia mi pare che agisca abbastanza prontamente al variare della temperatura, sia a salire che a scendere (nei dati tecnici c'è scritto che mantiene una precisione di circa 0.25°C intorno alla temperatura impostata). Di fatto, nella mezz'oretta che è durato il procedimento ho tenuto sempre d'occhio la temperatura dell'acqua, e non ha mai schiodato dai 39°C (si è spenta e riaccesa diverse volte).

In definitiva, considerando che la mia manualità è assai limitata e che ho usato tutto materiale improvvisato (la sonda, un termometro a mercurio, una bacinella), secondo me è una cosa abbastanza fattibile, non escludo che prima o poi ne sbaglio qualcuno però non mi sembra un processo così rigoroso come si sente dire in giro (su youtube ho trovato anche il video di uno che sviuppava in cucina utilizzando l'acqua di un bollitore!). Semmai ci sono due aspetti che non vanno sottovalutati: 1) i chimici in soluzione durano al massimo 2 settimane, quindi bisogna prepararli quando si hanno 5-6 rulli pronti (se si ragiona sui 500ml) e sbrigarsi a svilupparli tutti nel giro di una settimana; 2) i chimici sono vagamente tossici, nello stabilizzatore Tetenal c'è persino la formaldeide, quindi è bene prendere tutte le precauzioni del caso.

Nel frattempo ho sviluppato un altro rullo (Velvia 50), l'impressione è che il risultato sia più brillante e vivace di quello che ottenevo dal laboratorio, forse perché sto usando dei chimici freschi freschi.

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Mi ero già chiesto se i chimici fossero tossici, mi sembrava strano vedere filmati di persone che sviluppavano le loro pellicole in cucina e poi versavano gli acidi nello scarico del lavello.
Vuoi dire che sarebbe meglio raccogliere tutti i chimici per poi smaltirli in discarica?
vajra77
NPU
Messaggio: #11
QUOTE(simonemgn @ Feb 3 2013, 02:42 PM) *
Mi ero già chiesto se i chimici fossero tossici, mi sembrava strano vedere filmati di persone che sviluppavano le loro pellicole in cucina e poi versavano gli acidi nello scarico del lavello.
Vuoi dire che sarebbe meglio raccogliere tutti i chimici per poi smaltirli in discarica?
Mi ero già chiesto se i chimici fossero tossici, mi sembrava strano vedere filmati di persone che sviluppavano le loro pellicole in cucina e poi versavano gli acidi nello scarico del lavello.
Vuoi dire che sarebbe meglio raccogliere tutti i chimici per poi smaltirli in discarica?


Il primo problema è proteggersi bene quando si lavora: quindi locale ben ventilato, guanti, occhiali protettivi ed eventualmente maschera per i fumi. La formaldeide è considerata cancerogena, mi piacerebbe trovare un kit che non ne contiene (tipo quello della Fuji, che però è a 6 bagni!). Comunque, per quanto possano essere pericolosi penso siano niente in confronto a quello che mangiamo e respiriamo per una vita intera ...

Per lo smaltimento, quando avrò finito il C-41 ed E-6 penso di mettere tutto insieme per poi trovare il posto dove andare a smaltire il tutto.

Questo è l'accrocco che ho creato :-)


Immagine Allegata
simonemgn
NPU
Messaggio: #12
QUOTE(vajra77 @ Feb 3 2013, 04:41 PM) *
Il primo problema è proteggersi bene quando si lavora: quindi locale ben ventilato, guanti, occhiali protettivi ed eventualmente maschera per i fumi. La formaldeide è considerata cancerogena, mi piacerebbe trovare un kit che non ne contiene (tipo quello della Fuji, che però è a 6 bagni!). Comunque, per quanto possano essere pericolosi penso siano niente in confronto a quello che mangiamo e respiriamo per una vita intera ...

Per lo smaltimento, quando avrò finito il C-41 ed E-6 penso di mettere tutto insieme per poi trovare il posto dove andare a smaltire il tutto.

Questo è l'accrocco che ho creato :-)


Immagine Allegata



Un paio di domande.
Pensavo di dedicarni alle diapositive, ma sto cambiando idea, vorrei provare anche il negativo.
Non so quanti rullini potrei fare per cui mi chiedevo:
Per conservare la pellicola dovrei tenerla in frigor. È giusto conservarla in frigor, usarla e rimetterla in frigor o è una cosa da non fare una volta che il rullino è stato usato?
Se prendo i chimici per lo sviluppo e li apro, quanto tempo ho prima che il rimanente non diluito non sia più utilizzabile?

Mi rendo conto che possono essere domande da principiante, ma effettivamente sull' analogico è quelli che sono biggrin.gif
vajra77
NPU
Messaggio: #13
QUOTE(simonemgn @ Feb 5 2013, 10:10 PM) *
Un paio di domande.
Pensavo di dedicarni alle diapositive, ma sto cambiando idea, vorrei provare anche il negativo.
Non so quanti rullini potrei fare per cui mi chiedevo:
Per conservare la pellicola dovrei tenerla in frigor. È giusto conservarla in frigor, usarla e rimetterla in frigor o è una cosa da non fare una volta che il rullino è stato usato?
Se prendo i chimici per lo sviluppo e li apro, quanto tempo ho prima che il rimanente non diluito non sia più utilizzabile?

Mi rendo conto che possono essere domande da principiante, ma effettivamente sull' analogico è quelli che sono biggrin.gif


Ti dico come faccio io, conservo i rulli in frigorifero fino a quando non li devo usare (li tiro fuori almeno un'ora prima di inserirli in macchina). Una volta impressionati non li rimetto in frigo, per paura che eventuale umidità incamerata con l'uso possa poi condensare e macchiare la pellicola. La durata dei chimici varia da marca a marca: in genere il concentrato aperto dura di più della soluzione diluita (es. il Tetenal E-6 dà due settimane per la soluzione e sei mesi per il concentrato aperto). Si può prolungare la durata del concentrato usando dei prodotti a base di gas propano (es. Tetenal Protectan) che si soffia nella bottiglietta e va a sostituire l'aria (il propano è un gas inerte).

Per il C-41 (negativo colore) sto usando il kit Rollei Digibase C-41, ho preparato le quattro soluzioni quest'estate e ancora funziona bene (l'ho scelto apposta perché non faccio molto negativo colore). In genere ti accorgi che stanno andando a male perché mutano colore per via dell'ossidazione.

A presto,
Francesco
vajra77
NPU
Messaggio: #14
Giusto un update: ho sviluppato un totale di 6 rulli (5x120 e 1x35mm) con il primo frazionamento da 500ml del kit 1L di Tetenal ... avrei voluto spremerlo di più ma mi sono accorto che ora il primo sviluppo tende a formare una sorta di fanghiglia al suo interno (un precipitato ?), anche filtrandolo dopo un po' si ricrea, per cui ho deciso di non proseguire. Lo stato dello sviluppo colore e della sbianca-fissaggio mi sembra ancora buono, ma tant'è ...

Mi pare che il primo sviluppo sia più o meno uno sviluppo b/n, sarebbe interessante capire come ricrearlo con ingredienti meno deperibili. Importante anche rispettare l'aumento progressivo dei tempi di sviluppo (ogni due rulli sviluppati) consigliato dal produttore. Nell'ultimo che ho fatto non ho seguito il consiglio e mi sono ritrovato con un po' di sottosviluppo e dominanti magenta.

Qualche altro esempio:

Rolleiflex SL66, Zeiss Planar 80mm, Fujichrome Velvia
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Rolleiflex SL66, Zeiss Sonnar 250mm, Fujichrome Velvia
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Nikon F4, Nikkor AF 24mm D,Fujichrome Velvia
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Nikon F4, Nikkor AF 70-210, Fujichrome Velvia
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Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #15
Gran bel lavoro Francesco! wink.gif

QUOTE(vajra77 @ Feb 17 2013, 10:27 PM) *
mi sono accorto che ora il primo sviluppo tende a formare una sorta di fanghiglia al suo interno (un precipitato ?), anche filtrandolo dopo un po' si ricrea[/url]


Non sono un grande appassionato di 'colore' ma provo a ragionare con te sperando di non dire scemenze. Il primo è un bagno di sviluppo b/n però (mi sto aiutando con i miei manuali) in concentrazione molto più elevata (molto più energico) e più ricco di sostanze alcaline rispetto ai comuni sviluppi.
Mi viene da credere quindi che i precipitati cui fai riferimento siano normali sottoprodotti della reazione tra riduttore e alcali la cui formazione non è rallentata dalle bassi dosi in soluzione di conservante.
Tant'è che nelle formule che ho io per la preparazione del primo bagno il sodio solfito (conservante) è presente in quantità insufficienti a contrastare appunto la massiccia dose di carbonati. E in assenza di SS (o chi per lui) che renda solubili i prodotti generati dall'ossidazione, ecco che si posano sul fondo della soluzione questi precipitati densi e colorati. Filtrandoli dovresti risolvere un minimo, ma il problema non sono tanto i composti che si depositano sul fondo piuttosto quelli più leggeri in sospensione che potssono danneggiare la superficie dell'emulsione.
Se vuoi io un pò di formule le ho. Sono un pò datate e vanno certamente sperimentate. Le ricette sono comuni e non è difficile reperire i singoli prodotti: metolo, idrochinone, fenidone borace, potassio bromuro, potassio ioduro. C'è del tiocianato di sodio (solfocianuro) che dovrebbe essere un pò più difficile da trovare. Purtroppo non sono un chimico, e non conosco canali particolari.
Il problema sta tutto a monte: se per ovvie ragioni di trattamento non si possono modificare le concentrazioni dei singoli prodotti e cercare di tamponare l'ossidazione sarà difficile rallentare la formazione di precipitati. Sarebbe buona cosa risalire alle formule di tetenal, buttando un occhio sul safety sheet.
Io sono un pò incastrato con i tempi e non ho una sonda che mi tenga i 38 gradi altrimenti ti avrei aiutato volentieri a fare qualche prova. Tanto più che la prox settimana devo prendere un mare di chimica sfusa.
Prova a scovare qualche informazione in più in rete. Ti pare che qualcuno non abbia già trovato una soluzione al problema, o perlomeno non ci abbia già provato.
Facci sapere che è molto interessante. Ciao smile.gif
Enrico

Messaggio modificato da DDS il Feb 18 2013, 08:22 AM
vajra77
NPU
Messaggio: #16
Ciao Enrico, grazie dello spunto !

Mi sono posto il problema perché a occhio le altre soluzioni sono ancora integre e potrebbero essere sfruttate ulteriormente (abbassando il costo di sviluppo a rullino!), l'ultimo rullo che ho sviluppato presentava qualche deposito sull'emulsione, che poi è lo stesso tipo di sporco che notavo sui rullini sviluppati in laboratorio (ergo, anche loro usano sviluppi semi-esauriti).

Proverò a cercare qualcosa in rete, finora ho trovato qualcuno che le ha sviluppate col Rodinal ottenendo delle belle foto in bianco e nero smile.gif

Saluti,
Francesco

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simonemgn   Sviluppo Pellicola Casalingo   Jan 30 2013, 08:50 PM
Antonio Canetti   <...   Feb 5 2013, 05:25 PM
simone_chiari  
QUOTE
  Apr 22 2013, 11:05 AM
simone_chiari  
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