Immaginate una ragazza che rincasa a notte fonda nella periferia estrema di Venezia e si accorge di non essere sola...
Ingrandimento full detail : 240.3 KB
Non so se "vi arriva", ma il mio intento è quello di comunicare l'inquietudine, non necessariamente per un pericolo reale, ma anche per uno stato interiore.
Consideratelo un esperimento.
Ciao
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Non so se "vi arriva", ma il mio intento è quello di comunicare l'inquietudine, non necessariamente per un pericolo reale, ma anche per uno stato interiore.
Consideratelo un esperimento.
Ciao
Credo la foto sia un po' debole perchè per reggersi con quel titolo hai dovuto aggiungere altre parole per spiegare il motivo dello scatto: immaginatevi una ragazza...
Perchè? Quali sono gli elementi presenti nella foto che mi devono far pensare inequivocabilmente ad una ragazza e non ad un maestro di karatè, una coppia di adolescenti che si fumano una sigaretta, un ragazzo che fa jogging con le cuffie nelle orecchie, un signore a spasso col cane?
L'ansia non viene trasmessa proprio per la mancanza del soggetto. A mio avviso la ragazza la dovevi far vedere e allora ci si poteva calare meglio in un contesto d'ansia.
Così non va, per me. Altra cosa il taglio: è sicuramente particolare e forse era in funzione del titolo ma così non rende o meglio non ha motivo di essere.
Ultima cosa: anche se vi fosse stata una ragazza in atteggiamento impaurito la scena è comunque ben illuminata per essere di notte. 2 lampioni ben in evidenza, sfondo illuminato, atmosfera pulita, dettagli sulle pareti che comunicano comunque una presenza di luce sufficiente.
A mio avviso sei da premiare per l'esperimento. Hai cercato di comunicare un qualcosa che ti si muoveva dentro e questo è sempre un bene. Anzi per questo sei stato coraggioso e bravo e ti faccio tutti i miei più sinceri complimenti, ma rivedrei qualcosa.
Per me la foto è street, il conceptual fondamentalmente è tutta un' altra cosa.
Perchè? Quali sono gli elementi presenti nella foto che mi devono far pensare inequivocabilmente ad una ragazza e non ad un maestro di karatè, una coppia di adolescenti che si fumano una sigaretta, un ragazzo che fa jogging con le cuffie nelle orecchie, un signore a spasso col cane?
L'ansia non viene trasmessa proprio per la mancanza del soggetto. A mio avviso la ragazza la dovevi far vedere e allora ci si poteva calare meglio in un contesto d'ansia.
Così non va, per me. Altra cosa il taglio: è sicuramente particolare e forse era in funzione del titolo ma così non rende o meglio non ha motivo di essere.
Ultima cosa: anche se vi fosse stata una ragazza in atteggiamento impaurito la scena è comunque ben illuminata per essere di notte. 2 lampioni ben in evidenza, sfondo illuminato, atmosfera pulita, dettagli sulle pareti che comunicano comunque una presenza di luce sufficiente.
A mio avviso sei da premiare per l'esperimento. Hai cercato di comunicare un qualcosa che ti si muoveva dentro e questo è sempre un bene. Anzi per questo sei stato coraggioso e bravo e ti faccio tutti i miei più sinceri complimenti, ma rivedrei qualcosa.
Per me la foto è street, il conceptual fondamentalmente è tutta un' altra cosa.
sono d'accordo con Maurizio!
un bel tentativo!!
..ma aspetto la versione "remake"!!!
ciao
Bianca
un bel tentativo!!
..ma aspetto la versione "remake"!!!
ciao
Bianca
Anche io, a parte il taglio claustrofobico, non riesco a collegarlo ad uno stato d'ansia. Un bel bn però.
Ciao
Attilio
Ciao
Attilio
ma perchè dover fare immaginare la ragazza e tutto il resto del film?!!! è la foto ,gradevole, di una via di notte illuminata dalla luce artificiale,io l'apprezzo così,
Ciao, vi ringrazio per i commenti, alcuni molto construttivi.
Ho sempre qualche difficoltà nel concept...
Allora, l'idea è nata un po' per caso, quando, maneggiando un crop di una foto insignificante, chiesi a mia moglie che cosa provasse guardando l'immagine. Ebbene, si sentiva a disagio, ed era lo stesso disagio che provavo io, trovandomi lì, se fossi stato nei panni di una donna sola.
La sensazione probabilmente, più che dalla foto, proviene dalla conoscenza di questi luoghi, ai margini delle ricche zone turistiche, soggette a degrado e storicamente centro della microcriminalità veneziana (ora l'area è abbastanza bonificata per fortuna).
Mi rendo conto della difficoltà di trasmettere, ma almeno mi auguro di aver chiarito un po' la genesi di questa foto.
Comunque, se passate per Venezia, avventuratevi in quei luoghi, rigorosamente di notte...da provare!
Ciao e grazie ancora, da voi c'è sempre qualcosa da imparare.
Ho sempre qualche difficoltà nel concept...
Allora, l'idea è nata un po' per caso, quando, maneggiando un crop di una foto insignificante, chiesi a mia moglie che cosa provasse guardando l'immagine. Ebbene, si sentiva a disagio, ed era lo stesso disagio che provavo io, trovandomi lì, se fossi stato nei panni di una donna sola.
La sensazione probabilmente, più che dalla foto, proviene dalla conoscenza di questi luoghi, ai margini delle ricche zone turistiche, soggette a degrado e storicamente centro della microcriminalità veneziana (ora l'area è abbastanza bonificata per fortuna).
Mi rendo conto della difficoltà di trasmettere, ma almeno mi auguro di aver chiarito un po' la genesi di questa foto.
Comunque, se passate per Venezia, avventuratevi in quei luoghi, rigorosamente di notte...da provare!
Ciao e grazie ancora, da voi c'è sempre qualcosa da imparare.
Ciao, vi ringrazio per i commenti, alcuni molto construttivi.
Ho sempre qualche difficoltà nel concept...
Allora, l'idea è nata un po' per caso, quando, maneggiando un crop di una foto insignificante, chiesi a mia moglie che cosa provasse guardando l'immagine. Ebbene, si sentiva a disagio, ed era lo stesso disagio che provavo io, trovandomi lì, se fossi stato nei panni di una donna sola.
La sensazione probabilmente, più che dalla foto, proviene dalla conoscenza di questi luoghi, ai margini delle ricche zone turistiche, soggette a degrado e storicamente centro della microcriminalità veneziana (ora l'area è abbastanza bonificata per fortuna).
Mi rendo conto della difficoltà di trasmettere, ma almeno mi auguro di aver chiarito un po' la genesi di questa foto.
Comunque, se passate per Venezia, avventuratevi in quei luoghi, rigorosamente di notte...da provare!
Ciao e grazie ancora, da voi c'è sempre qualcosa da imparare.
Ho sempre qualche difficoltà nel concept...
Allora, l'idea è nata un po' per caso, quando, maneggiando un crop di una foto insignificante, chiesi a mia moglie che cosa provasse guardando l'immagine. Ebbene, si sentiva a disagio, ed era lo stesso disagio che provavo io, trovandomi lì, se fossi stato nei panni di una donna sola.
La sensazione probabilmente, più che dalla foto, proviene dalla conoscenza di questi luoghi, ai margini delle ricche zone turistiche, soggette a degrado e storicamente centro della microcriminalità veneziana (ora l'area è abbastanza bonificata per fortuna).
Mi rendo conto della difficoltà di trasmettere, ma almeno mi auguro di aver chiarito un po' la genesi di questa foto.
Comunque, se passate per Venezia, avventuratevi in quei luoghi, rigorosamente di notte...da provare!
Ciao e grazie ancora, da voi c'è sempre qualcosa da imparare.
tutto chiaro,ma non c'era bisogno,davvero.....avevo immaginato questo usuale iter,buono per chi comincia ma fallace se lo si perseguita........una cosa è interpretare l'ansia,in fotografia, e un altra è fotografare ciò che la provoca,specialmente se lo si fa come affacciandosi alla finestra.......questa è una di quelle differenze che fanno non facile la FOTOGRAFIA eper questo,per alcuni,appassionante ciao