Mi riallaccio idealmente ai due bellissimi "life" sul raduno alpino d'Asiago e sui Sacrari dedicati ai caduti della Prima Guerra Mondiale per proporre una discussione sulle foto storiche dell'epoca.

Sicuramente qualcuno conserverà ancora qualche vecchissima fotografia d'allora, e forse vorrà partecipare.

Incomincio io con quello che vuole essere anche un tributo ai tantissimi "morti dimenticati" di quella guerra, quelli per i quali non sono stati eretti monumenti e sacrari, e che non vengono mai ricordati nelle manifestazioni, poiché hanno dovuto combattere dalla parte degli sconfitti una guerra che non era la loro, ma l'hanno fatto con coraggio ed onore, e moltissimi non sono ritornati alle loro case.

Questa antica foto - ritrovata negli archivi di famiglia, e la cui qualità lascia ovviamente molto a desiderare - raffigura una giovane recluta dell'esercito Austro-Ungarico, in epoca immediatamente precedente lo scoppio della Grande Guerra.... era un mio zio materno.

Anteprima(e) allegate

 

Ebbene sì; molti italiani, allora sudditi dell'Austria-Ungheria, dovettero militare nell'esercito asburgico.
Non furono ovviamente mai impiegati sul fronte italiano bensì su quello orientale, sui Carpazi, per contrastare i tentativi di sfondamento da parte dell'esercito russo, in una querra non meno difficile e sanguinosa di quella combattuta sulle Alpi. E furono numerosi quelli che ivi caddero e furono sepolti laggiù, sotto una semplice croce, in piccoli cimiteri oggi avvolti dall'oblio.

Eppure un imperituro ricordo di quelle lontane tragedie sopravvive nei versi d'una bella canzone, entrata poi a far parte del repertorio degli Alpini e tuttora spesso intonata dai loro magnifici cori:


SUI MONTI SCARPAZI

Quando fui sui Monti Scarpazi
"Miserere" sentivo cantar,
T'ho cercato fra il vento e I creapazi
Ma una croce soltanto ho trovà.

Oh mio sposo eri andato soldato
Per difendere l'Imperator,
Ma la morte quassù hai trovato
E mai più non potrai ritornar.

Maledeta la sia questa guera
Che mi ha dato sì tanto dolor,
Il tuo sangue hai donato a la tera
Hai distrutto la tua gioventù.

Io vorrei scavarmi una fossa
Seppelirmi vorrei da me,
Per poter colocar le mie ossa
Solo un palmo distante da te.

Per chi fosse interessato, aggiungo ancora qualche dato storico sul numero dei Caduti di quel gigantesco massacro che fu la Grande Guerra, la più grande ecatombe di giovani vite di soldati che la storia umana ricordi:

"Gli armeni massacrati tra il 1914 e il 1919 superarono il milione. I ci-
vili tedeschi morti a causa del blocco alleato si ritiene siano stati più
di 750 000.

In base alle stime si considera che, per ognuno dei principali paesi
belligeranti, il numero minimo di caduti in guerra sia stato il
seguente

Germania: 1.800.000
Russia: 1.700.000
Francia: 1.384.000
Austria-Ungheria: 1.290.000
Gran Bretagna: 743.000
Italia: 615.000
Romania: 335.000
Turchia: 325.000
Bulgaria: 90.000
Canada: 60.000
Australia: 59.000
India: 49.000
Stati Uniti: 48.000
Serbia: 45.000
Belgio: 44.000
Nuova Zelanda: 16.000
Sud Africa: 8.000
Portogallo: 7.000
Grecia: 5.000
Montenegro: 3.000

Gli imperi centrali, che persero la guerra, ebbero 3.500.000 morti sui
campi di battaglia. Le potenze alleate, che la vinsero, ne ebbero
5.100.000. Ogni giorno di guerra morirono in media più di 5.600 sol-
dati."

(Tratto da: "LA GRANDE STORIA DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE" di Martin Gilbert -
Volume II° - pagina 651)


Concludo chiedendo venia per la prolissità, e v'invito a rivolgere un caro pensiero
(ed una prece per chi ha fede) ai Caduti di tutte le guerre, vincitori e vinti, sotto qualsiasi bandiera abbiano combattuto con onore e lealtà, nonchè ad aggiungere dei vostri eventuali contributi.

... quelli per i quali non sono stati eretti monumenti e sacrari, e che non vengono mai ricordati nelle manifestazioni, poiché hanno dovuto combattere dalla parte degli sconfitti...

Hai ragione. Purtroppo, come ben si sa, " la storia la scrivono i vincitori". Sempre, dovunque e per qualunque conflitto. Dimenticando che, dietro le ideologie o le politiche di qualsiasi colore, ci sono anche gli "uomini", che non sempre sono i portatori di quelle ideologie, ma che spesso le subiscono, talvolta fino al sacrificio.
Ricordo che una quindicina di anni fa, durante una vacanza in Val di Fassa ebbi l'occasione di visitare una mostra, intitolata " La Gran Vera", che parlava appunto della Grande Guerra vista dalla parte degli italiani del luogo che combatterono nelle file dell'esercito austriaco. Per curiosità ho fatto una breve ricerca e ho scoperto che quella mostra era ancora attiva fino a qualche anno fa.
Conosco bene la canzone che hai citato. Mi piacciono molto i cori alpini e di montagna in genere.
Non ho foto da postare, ho voluto solo fare una considerazione, forse un po' O.T.

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Incomincio io con quello che vuole essere anche un tributo ai tantissimi "morti dimenticati" di quella guerra, quelli per i quali non sono stati eretti monumenti e sacrari, e che non vengono mai ricordati nelle manifestazioni, poiché hanno dovuto combattere dalla parte degli sconfitti una guerra che non era la loro, ma l'hanno fatto con coraggio ed onore, e moltissimi non sono ritornati alle loro case.
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Purtroppo non ho nessuna foto o notizia da poter allegare, però appoggio questa tua discussione perchè la trovo interessante.
Spero che altri possano dare un seguito.
Un caro saluto da un tuo coetaneo.

Evidentemente è passato troppo tempo e foto dell'epoca sono estremamente rare.

Grazie comunque per l'attenzione, e soprattutto a chi ha voluto esprimere un suo commento.

Saluti.

Cercherò negli archivi di famiglia, so essserci qualcosa....ricordi dolorosi..di familiari "andati avanti" nel compimento del loro dovere.

grazie dello spunto.