Ieri, leggendo il N°84 della rivista "Sguardi" ho letto con interesse l'intervista a Claudio Palmisano:
http://www.nikonschool.it/sguardi/84/claudio-palmisano.php
E ammetto la mia totale ignoranza in merito dicendo che non conoscevo affatto ciò, ovvero che alcuni grandi nomi della fotografia, e tra questi anche diversi Word Press Winners come si può leggere, affidino le loro foto ad altri affinchè le lavorino a dovere.
Vero che anche nell'analogico ci si rivolgeva a sviluppatori (non tutti credo), ma nell'era digitale, se penso di affidare il mio RAW ad altri, personalmente non vedrei il risultato finale come mio, o perlomeno non completamente.
Vero che l'immagine è scattata dall'occhio del fotografo e senza la foto originaria già "vincente" ogni post sarebbe vana o quasi, ma noi tutti sappiamo come una post produzione adeguata piuttosto che una più "inferiore", può cambiare decisamente il volto ad una foto e di conseguenza il suo impatto visivo.
Personalmente, tornando ai grandi nomi che si affidano a post produttori secondari, non trovo totalmente corretto che sotto la foto compaia solo il nome del fotografo mentre del post-produttore non si sa nulla, e credo che il merito di quest'ultimo non sia poco.
Sicuramente il fatto è paragonabile a ciò che avviene in altri mestieri, dove i lavori sono firmati dal nome famoso e del team che ha lavorato al progetto non si sa nulla o poco, ma parlando di fotografia io non riesco a vedere al 100% la grandezza di un fotografo che fa sviluppare i suoi RAW ad altri (e ciò non significa che lo consideri una mezza se.ga ora, ma per me perde qualche punto)
Anche perchè ritengo inammissibile che un fotografo digitale (perlomeno uno che ci campa con la fotografia) non sia in grado di usare per bene i programmi di post produzione.
Voi cosa ne pensate?
Graziano
http://www.nikonschool.it/sguardi/84/claudio-palmisano.php
E ammetto la mia totale ignoranza in merito dicendo che non conoscevo affatto ciò, ovvero che alcuni grandi nomi della fotografia, e tra questi anche diversi Word Press Winners come si può leggere, affidino le loro foto ad altri affinchè le lavorino a dovere.
Vero che anche nell'analogico ci si rivolgeva a sviluppatori (non tutti credo), ma nell'era digitale, se penso di affidare il mio RAW ad altri, personalmente non vedrei il risultato finale come mio, o perlomeno non completamente.
Vero che l'immagine è scattata dall'occhio del fotografo e senza la foto originaria già "vincente" ogni post sarebbe vana o quasi, ma noi tutti sappiamo come una post produzione adeguata piuttosto che una più "inferiore", può cambiare decisamente il volto ad una foto e di conseguenza il suo impatto visivo.
Personalmente, tornando ai grandi nomi che si affidano a post produttori secondari, non trovo totalmente corretto che sotto la foto compaia solo il nome del fotografo mentre del post-produttore non si sa nulla, e credo che il merito di quest'ultimo non sia poco.
Sicuramente il fatto è paragonabile a ciò che avviene in altri mestieri, dove i lavori sono firmati dal nome famoso e del team che ha lavorato al progetto non si sa nulla o poco, ma parlando di fotografia io non riesco a vedere al 100% la grandezza di un fotografo che fa sviluppare i suoi RAW ad altri (e ciò non significa che lo consideri una mezza se.ga ora, ma per me perde qualche punto)
Anche perchè ritengo inammissibile che un fotografo digitale (perlomeno uno che ci campa con la fotografia) non sia in grado di usare per bene i programmi di post produzione.
Voi cosa ne pensate?
Graziano
Per lo stesso motivo per cui sulla foto dovrebbe comparire anche il nome di chi ha tenuto i supporti per l'illuminazione, chi ha allestito il set etc etc.
Chi fa o supervisiona la fattura e ne da il benestare finale, è l'unico ad avere merito per l'opera, per averla ideata e fatta realizzare come aveva in testa, almeno io la penso così.
Chi fa o supervisiona la fattura e ne da il benestare finale, è l'unico ad avere merito per l'opera, per averla ideata e fatta realizzare come aveva in testa, almeno io la penso così.
Per lo stesso motivo per cui sulla foto dovrebbe comparire anche il nome di chi ha tenuto i supporti per l'illuminazione, chi ha allestito il set etc etc.
Chi fa o supervisiona la fattura e ne da il benestare finale, è l'unico ad avere merito per l'opera, per averla ideata e fatta realizzare come aveva in testa, almeno io la penso così.
Chi fa o supervisiona la fattura e ne da il benestare finale, è l'unico ad avere merito per l'opera, per averla ideata e fatta realizzare come aveva in testa, almeno io la penso così.
Vero, e l'ho scritto che la foto originaria ha il grosso del merito, ma io continuo a trovare inconcepibile che un professionista nell'era del digitale non sia in grado di farsi una post produzione professionale da solo
Anche perchè puoi spiegarlo bene quanto ti pare a terzi, ma non faranno mai al 100% la foto come tu l'hai in testa, IMHO....ovviamente bisogna saper fare quello che si ha in testa, ovvero conoscere a menadito i programmi di post produzione
Trovo sia una mancanza grave nel fotografo professionista moderno (non tutti), anche perchè lavorare una foto non è come fare il progetto della torre di Dubai, con tutto rispetto, ma è un lavoro che al massimo porterà via una mezz'ora ad essere esagerati (e non parliamo di still life pubblicitari, ma di foto giornalistiche e di reportage)
Graziano
Messaggio modificato da Grazmel il Sep 27 2012, 10:40 AM
Ansel Adams non sarebbe stato nessuno, senza il suo "stampatore" di fiducia.
Anche perchè ritengo inammissibile che un fotografo digitale (perlomeno uno che ci campa con la fotografia) non sia in grado di usare per bene i programmi di post produzione.
Voi cosa ne pensate?
Graziano
Voi cosa ne pensate?
Graziano
Beh io ripeto ciò che ho detto altre volte:
La post elaborazione è PARTE INTEGRANTE del progetto fotografico.
Questo però non significa che tale progetto debba essere attuato da una sola persona.
La post sta diventando un’attività estremamente specialistica e non trovo inopportuno che si instauri una sinergia tra il fotografo ed un post elaboratore che, SEMPRE in accordo con il fotografo, gestisca l’immagine prodotta per esaltarne estetica e/o espressività.
Attività certo importante ma il fotografo resta sempre colui che decide COSA, COME e QUANDO scattare. L’immagine prodotta dallo scatto è principalmente sua e frutto della sua sensibilità e capacità espressiva.
La post non può stravolgerla ma solo darle maggiore efficacia.
Ciao
Valerio
PS
Discussione interessante da Photo Culture. Però per il momento la lascio qui per consentire una maggiore partecipazione
Messaggio modificato da PAS il Sep 27 2012, 10:52 AM
Vero, e l'ho scritto che la foto originaria ha il grosso del merito, ma io continuo a trovare inconcepibile che un professionista nell'era del digitale non sia in grado di farsi una post produzione professionale da solo
Anche perchè puoi spiegarlo bene quanto ti pare a terzi, ma non faranno mai al 100% la foto come tu l'hai in testa, IMHO....ovviamente bisogna saper fare quello che si ha in testa, ovvero conoscere a menadito i programmi di post produzione
Trovo sia una mancanza grave nel fotografo professionista moderno (non tutti), anche perchè lavorare una foto non è come fare il progetto della torre di Dubai, con tutto rispetto, ma è un lavoro che al massimo porterà via una mezz'ora ad essere esagerati (e non parliamo di still life pubblicitari, ma di foto giornalistiche e di reportage)
Graziano
Anche perchè puoi spiegarlo bene quanto ti pare a terzi, ma non faranno mai al 100% la foto come tu l'hai in testa, IMHO....ovviamente bisogna saper fare quello che si ha in testa, ovvero conoscere a menadito i programmi di post produzione
Trovo sia una mancanza grave nel fotografo professionista moderno (non tutti), anche perchè lavorare una foto non è come fare il progetto della torre di Dubai, con tutto rispetto, ma è un lavoro che al massimo porterà via una mezz'ora ad essere esagerati (e non parliamo di still life pubblicitari, ma di foto giornalistiche e di reportage)
Graziano
Secondo te l'ingegnere meccanico che ha progettato il motore della ferrari F1 2012 sa saldare, tornire e lavorare metalli speciali? Il merito della paternità del motore a chi spetta? Il suddetto ing dovrebbe saper fare tutto da se?
Per me la proprietà intellettuale è di chi ha l'idea, gli altri sono tutti "operai", senza lode ne infamia.
Secondo te l'ingegnere meccanico che ha progettato il motore della ferrari F1 2012 sa saldare, tornire e lavorare metalli speciali? Il merito della paternità del motore a chi spetta? Il suddetto ing dovrebbe saper fare tutto da se?
Per me la proprietà intellettuale è di chi ha l'idea, gli altri sono tutti "operai", senza lode ne infamia.
Per me la proprietà intellettuale è di chi ha l'idea, gli altri sono tutti "operai", senza lode ne infamia.
Concordo pienamente, motivo per cui la gran parte del merito di molte pubblicità è del direttore creativo che non necessariamente coincide col fotografo e/o il grafico e/o il renderista ecc.
Ambrogio
bellissimo ed interessante articolo.
Oltre a ricordare Mc Curry, che non cura personalemente lo sviluppo aggiungo che nell'articolo c'è la risposta alla tua domanda.
Post-produrre le proprie foto da soli ha il grande vantaggio di avere un ricordo vivido delle scene, ma anche il limite di un’estrema difficoltà nell'avere una visione alternativa delle cose.
Ciao
Max
Oltre a ricordare Mc Curry, che non cura personalemente lo sviluppo aggiungo che nell'articolo c'è la risposta alla tua domanda.
Post-produrre le proprie foto da soli ha il grande vantaggio di avere un ricordo vivido delle scene, ma anche il limite di un’estrema difficoltà nell'avere una visione alternativa delle cose.
Ciao
Max
Secondo te l'ingegnere meccanico che ha progettato il motore della ferrari F1 2012 sa saldare, tornire e lavorare metalli speciali? Il merito della paternità del motore a chi spetta? Il suddetto ing dovrebbe saper fare tutto da se?
Per me la proprietà intellettuale è di chi ha l'idea, gli altri sono tutti "operai", senza lode ne infamia.
Per me la proprietà intellettuale è di chi ha l'idea, gli altri sono tutti "operai", senza lode ne infamia.
Secondo me hai ragione ma fino a un certo punto. Chi progetta dà un lavoro completo e dettagliato che poi l'operaio mette tecnicamente in opera. Se l'operaio ricevesse il progetto di un v10 e poi di suo ci aggiungesse un cilindro non si tratterebbe più di esecuzione. Dall'articolo, letto velocemente, capisco che si parla di un operatore del settore che si occupa spesso di interpretare (magari sulla base di qualche spunto) la foto che gli viene consegnata. Si può andare già oltre il lavoro prettamente esecutivo. C'è uno sforzo intellettuale da parte del post produttore (proprio perchè interpreta proponendo più versioni dello stesso prodotto) che il committente poi può accettare o chiedere di modificare. La sottigliezza è su quanto del lavoro di post-produzione sia intellettualmente imputabile al fotografo e quanto al post-produttore. E se questo mi fornisse una versione che è lontana da ciò che avevo pensato ma la accetto perchè mi piace notevolmente di più? Che la proprietà per legge sia mia non vuol dire che intellettualmente sia tutta farina del mio sacco.
Il discorso del set è calzante ma relativamente (altrimenti estendiamolo fino all'ultima vitarella della fotocamera). Sicuramente ha influenza sul risultato finale ma è qualcosa di concordato che sta a priori dello scatto e su cui il fotografo esercita la sua azione attivamente, lo sfrutta come sfrutta tutta la sua attrezzatura e la sua esperienza. Se fotografo il Colosseo riconosco la bravura a chi l'ha costruito ma non gli riconsoco mezzo merito fotografico per la mia foto ben riuscita. Io fotografo mi occupo della fotografia. Il post-produttore è l'unico (altro) che evidentemente mette mano sul prodotto finale e ha possibilità di alterarlo di sua iniziativa.
Per fare un paragone automobilistico: una casa costruisce un certo modello, io lo compro e poi lo faccio elaborare a un team di tuning. Il risultato finale è (solo) merito del costruttore iniziale? È merito mio perchè sono proprietario della macchina e caccio i soldi? O è (anche) merito di chi ha proposto, interpretato ed eseguito l'allestimento? Generalmente è ben specificato, anzi, gli stessi produttori sono abituati a specificare a caratteri cubitali i propri modelli realizzati in collaborazione con i propri elaboratori (vedi Abarth o Gordini).
Nel mondo musicale non ha diritti sul brano (a meno di altri accordi) il produttore o l'arrangiatore o il tecnico del suono che sicuramente influiscono sulla resa di un brano. Però se compri un cd sono chiaramente riportati nomi e società. Sempre nel mondo musicale però accade pure che di un pezzo si dia spesso importanza artistica solo al Pinco Pallino che ci mette la voce pur essendo "solo" un interprete. Il brano glielo fornisce un altro (che ne detiene la sua proprietà intellettuale). Non è un po' la stessa cosa?
Secondo me, per onestà, chi mette del suo (e quindi non è solo uno "strumento" esecutivo) in un prodotto è giusto che sia comunque ben specificato in qualche modo e non resti noto solo al publico del settore. E' proprio il suo lavoro che può fare la differenza. E' ingiusto non attribuirgli quanto meno i meriti.
Penso che hai ragione da vendere.
Nel 2012, Fotografia Digitale = Scatto + PostProduzione
Vuoi riconoscerti la paternità completa di una foto ?
Non puoi fare a meno di conoscere il minimo indispensabile per ottenere la foto partendo dallo scatto grezzo !!!
Altrimenti diventa un processo industriale anche questo e non va bene.
La Fotografia
credo possa essere intesa come uno specchio nel quale guardare la propria anima riflettendola al mondo esterno.
Se non ci metti il tuo dall'inizio alla fine........come puoi dire che è tua ?
Sempre la stessa storia........
i soldi rovinano il mondo.
Nel 2012, Fotografia Digitale = Scatto + PostProduzione
Vuoi riconoscerti la paternità completa di una foto ?
Non puoi fare a meno di conoscere il minimo indispensabile per ottenere la foto partendo dallo scatto grezzo !!!
Altrimenti diventa un processo industriale anche questo e non va bene.
La Fotografia
credo possa essere intesa come uno specchio nel quale guardare la propria anima riflettendola al mondo esterno.
Se non ci metti il tuo dall'inizio alla fine........come puoi dire che è tua ?
Sempre la stessa storia........
i soldi rovinano il mondo.
La questione è sempre, chi fa la post ha incassato soldi da chi ha commissionato il progetto, questo significa che rinuncia a rivalse fa parte del contratto, ripeto la proprietà intellettuale per me è sempre di chi promuove il lavoro e ne accetta/rifiuta il risultato finale, tutti gli intermediari sono semplici stipendiati.
Riporto un altro esempio, io sono l'architetto che progetta un grattacielo, se il fabbro a cui viene commissionata la costruzione per le ringhiere dei balconi fa un errore e l'architetto accetta comunque lo stesso il prodotto, il merito del palazzo va spartito col fabbro? Per me no.
Riporto un altro esempio, io sono l'architetto che progetta un grattacielo, se il fabbro a cui viene commissionata la costruzione per le ringhiere dei balconi fa un errore e l'architetto accetta comunque lo stesso il prodotto, il merito del palazzo va spartito col fabbro? Per me no.
La questione è sempre, chi fa la post ha incassato soldi da chi ha commissionato il progetto, questo significa che rinuncia a rivalse fa parte del contratto, ripeto la proprietà intellettuale per me è sempre di chi promuove il lavoro e ne accetta/rifiuta il risultato finale, tutti gli intermediari sono semplici stipendiati.
Riporto un altro esempio, io sono l'architetto che progetta un grattacielo, se il fabbro a cui viene commissionata la costruzione per le ringhiere dei balconi fa un errore e l'architetto accetta comunque lo stesso il prodotto, il merito del palazzo va spartito col fabbro? Per me no.
Riporto un altro esempio, io sono l'architetto che progetta un grattacielo, se il fabbro a cui viene commissionata la costruzione per le ringhiere dei balconi fa un errore e l'architetto accetta comunque lo stesso il prodotto, il merito del palazzo va spartito col fabbro? Per me no.
Il merito/la colpa è (anche) tua perché l'hai accettato (azione attiva) pur vedendo il difetto. Altrimenti lo rifiuti e la colpa è del fabbro che rifarà il lavoro (o viene licenziato). Se consegni il lavoro difettato ci hai messo evidentemente del tuo (la tua approvazione) nel risultato finale. Ma non c'entra granché secondo me. Invece la tua prima frase è proprio azzeccata sull'esempio che ho fatto dell'interprete musicale. Non è lui che idea il brano, non ne scrive né il testo né la musica e viene pagato dalla casa discografica per inciderlo (accettandone evidentemente il contenuto e il risultato finale). E' uno "stipendiato" ma per il senso comune della gente quel brano è suo. E un po' lo è dato che non ci mette solo la voce ma l'interpretazione, che è il dare sapore alle cose. Su quel brano prenderà dei diritti perchè c'è fisicamente la sua voce (e non si può contestare). E un post produttore non ci mette occhio, mano e intelletto?
Che uno sia pagato e accetti è un concetto pratico, non etico. Anche il dipendente sfruttato e sottopagato (anche con tanto di contratti) accetta il lavoro. Non per questo è eticamente corretto sfruttare e sottopagare.
Per fare un altro esempio, le fonderie che fondono le opere degli artisti sono spesso note e citate (magari da qualche parte nel basamento). Sono semplici esecutori, non mettono lavoro intellettuale e interpretativo, ma secondo me è anche una forma di ringraziamento e soddisfazione del lavoro che qualcuno ha eseguito con/per te. Che non abbia diritti sull'opera è un altro conto e secondo me bisogna distinguere tra lavoro artistico e artigianale, appunto tra interpretazione personale e semplice esecuzione. Setu mi dici "abbassa il contrasto" e io lo faccio, l'idea è tua. Ma se tu mi dici di abbassare il contrasto e io ti arrivo con un cross processing e a te, che non ci avevi pensato, piace, puoi rivenderti la foto dicendo inestamente che la foto sia completamente frutto del tuo intelletto?
Io credo che un fotografo con le sue foto possa fare quello che vuole e come vuole. Quello che conta è il risultato e non gli sforzi fatti per ottenerlo.
Molti fotografi, e non solo di reportage, non solo non fanno la post produzione, ma non fanno nemmeno la scelta delle foto che spesso affidano a collaboratori di fiducia.
La scelta delle foto è la parte più difficile del lavoro e senza il necessario distacco emotivo non si riesce a farla come si deve. Una persona esperta ma estranea spesso riesce a farla in maniera più obiettiva ed efficace.
Questo esiste da sempre. E' ovvio che i collaboratori sanno quello che il fotografo vuole. La bontà della foto nasce da quello che il fotografo fotografa e dal perché lo fotografa, questo è il difficile e il personale, ciò è dal progetto che ha in mente.
Molti fotografi, e non solo di reportage, non solo non fanno la post produzione, ma non fanno nemmeno la scelta delle foto che spesso affidano a collaboratori di fiducia.
La scelta delle foto è la parte più difficile del lavoro e senza il necessario distacco emotivo non si riesce a farla come si deve. Una persona esperta ma estranea spesso riesce a farla in maniera più obiettiva ed efficace.
Questo esiste da sempre. E' ovvio che i collaboratori sanno quello che il fotografo vuole. La bontà della foto nasce da quello che il fotografo fotografa e dal perché lo fotografa, questo è il difficile e il personale, ciò è dal progetto che ha in mente.
Non dimenticatevi le diapositive: nessuna post produzione.
Era l'unico caso in cui il merito andava al fotografo?
PS Se un giornalista fa un errore, chi va in galera è lui o il direttore del giornale?
Era l'unico caso in cui il merito andava al fotografo?
PS Se un giornalista fa un errore, chi va in galera è lui o il direttore del giornale?
…
PS Se un giornalista fa un errore, chi va in galera è lui o il direttore del giornale?
[/quote]
Penso nessuno dei due…
PS Se un giornalista fa un errore, chi va in galera è lui o il direttore del giornale?
[/quote]
Penso nessuno dei due…
.....si parla di un operatore del settore che si occupa spesso di interpretare (magari sulla base di qualche spunto) la foto che gli viene consegnata. Si può andare già oltre il lavoro prettamente esecutivo. C'è uno sforzo intellettuale da parte del post produttore (proprio perchè interpreta proponendo più versioni dello stesso prodotto) .....
.....La sottigliezza è su quanto del lavoro di post-produzione sia intellettualmente imputabile al fotografo e quanto al post-produttore. E se questo mi fornisse una versione che è lontana da ciò che avevo pensato ma la accetto perchè mi piace notevolmente di più? Che la proprietà per legge sia mia non vuol dire che intellettualmente sia tutta farina del mio sacco.
.....Ma se tu mi dici di abbassare il contrasto e io ti arrivo con un cross processing e a te, che non ci avevi pensato, piace, puoi rivenderti la foto dicendo inestamente che la foto sia completamente frutto del tuo intelletto?
.....La sottigliezza è su quanto del lavoro di post-produzione sia intellettualmente imputabile al fotografo e quanto al post-produttore. E se questo mi fornisse una versione che è lontana da ciò che avevo pensato ma la accetto perchè mi piace notevolmente di più? Che la proprietà per legge sia mia non vuol dire che intellettualmente sia tutta farina del mio sacco.
.....Ma se tu mi dici di abbassare il contrasto e io ti arrivo con un cross processing e a te, che non ci avevi pensato, piace, puoi rivenderti la foto dicendo inestamente che la foto sia completamente frutto del tuo intelletto?
E' proprio su questo tipo di ragionamento che mi è sorta questa domanda.
Ed è appunto diverso dall'operaio che realizza un progetto IDENTICAMENTE come è disegnato sul foglio, io non riesco a vederla diversamente.
Il post produttore può appunto fornire diverse interpretazioni di una foto, e tra queste pure qualcuna a cui il fotografo non aveva pensato, che può trovare ottimale e poi accettare.
Graziano
Non dimenticatevi le diapositive: nessuna post produzione.
Era l'unico caso in cui il merito andava al fotografo?
Era l'unico caso in cui il merito andava al fotografo?
Sììììììì le adoravo!
Seriamente, non riesco a capire il punto del contendere: come una volta ci si poteva affidare ad un buon laboratorio o ad un bravo stampatore, parimenti oggi si può fare lo stesso. L'unica cosa, vista la miriade di regolazioni permesse oggi dal software, diciamo che cercherei di seguire il lavoro da vicino, ecco, anche se probabilmente, un po' come avveniva con lo "stampatore analogico", una volta stabilito il rapporto questi capiva i tuoi gusti e accadeva di rado di dovergli far rifare degli ingrandimenti.
Oggi come ieri, c'è chi trae la massima soddisfazione nello scattare e vuole meno "seccature" possibili dopo, e chi invece ha le massime soddisfazioni proprio dal "dopo"...
Tornando al post originale, ho guardato sommariamente le foto in quell'intervista: ma solo a me alcune (non tutte, per carità, alcune sono molto belle) sembrano eccessive come PP?
F.
Non dimenticatevi le diapositive: nessuna post produzione.
Era l'unico caso in cui il merito andava al fotografo?
PS Se un giornalista fa un errore, chi va in galera è lui o il direttore del giornale?
Era l'unico caso in cui il merito andava al fotografo?
PS Se un giornalista fa un errore, chi va in galera è lui o il direttore del giornale?
Nessuno dei due.
Ma in certi casi bisognerebbe mandare in galera il mandante dei misfatti...........
ne l'esecutore ne l'addetto al controllo
ma bensì quello che da proprietario del giornale
crede di poter tranquillamente mistificare e distorcere la realtà in funzione dei suoi interessi personali !!!
Stiamo parlando di post produzione, non di Sallusti ahah
Graziano
Graziano
Il merito/la colpa è (anche) tua perché l'hai accettato (azione attiva) pur vedendo il difetto. Altrimenti lo rifiuti e la colpa è del fabbro che rifarà il lavoro (o viene licenziato). Se consegni il lavoro difettato ci hai messo evidentemente del tuo (la tua approvazione) nel risultato finale. Ma non c'entra granché secondo me. Invece la tua prima frase è proprio azzeccata sull'esempio che ho fatto dell'interprete musicale. Non è lui che idea il brano, non ne scrive né il testo né la musica e viene pagato dalla casa discografica per inciderlo (accettandone evidentemente il contenuto e il risultato finale). E' uno "stipendiato" ma per il senso comune della gente quel brano è suo. E un po' lo è dato che non ci mette solo la voce ma l'interpretazione, che è il dare sapore alle cose. Su quel brano prenderà dei diritti perchè c'è fisicamente la sua voce (e non si può contestare). E un post produttore non ci mette occhio, mano e intelletto?
Che uno sia pagato e accetti è un concetto pratico, non etico. Anche il dipendente sfruttato e sottopagato (anche con tanto di contratti) accetta il lavoro. Non per questo è eticamente corretto sfruttare e sottopagare.
Per fare un altro esempio, le fonderie che fondono le opere degli artisti sono spesso note e citate (magari da qualche parte nel basamento). Sono semplici esecutori, non mettono lavoro intellettuale e interpretativo, ma secondo me è anche una forma di ringraziamento e soddisfazione del lavoro che qualcuno ha eseguito con/per te. Che non abbia diritti sull'opera è un altro conto e secondo me bisogna distinguere tra lavoro artistico e artigianale, appunto tra interpretazione personale e semplice esecuzione. Setu mi dici "abbassa il contrasto" e io lo faccio, l'idea è tua. Ma se tu mi dici di abbassare il contrasto e io ti arrivo con un cross processing e a te, che non ci avevi pensato, piace, puoi rivenderti la foto dicendo inestamente che la foto sia completamente frutto del tuo intelletto?
Che uno sia pagato e accetti è un concetto pratico, non etico. Anche il dipendente sfruttato e sottopagato (anche con tanto di contratti) accetta il lavoro. Non per questo è eticamente corretto sfruttare e sottopagare.
Per fare un altro esempio, le fonderie che fondono le opere degli artisti sono spesso note e citate (magari da qualche parte nel basamento). Sono semplici esecutori, non mettono lavoro intellettuale e interpretativo, ma secondo me è anche una forma di ringraziamento e soddisfazione del lavoro che qualcuno ha eseguito con/per te. Che non abbia diritti sull'opera è un altro conto e secondo me bisogna distinguere tra lavoro artistico e artigianale, appunto tra interpretazione personale e semplice esecuzione. Setu mi dici "abbassa il contrasto" e io lo faccio, l'idea è tua. Ma se tu mi dici di abbassare il contrasto e io ti arrivo con un cross processing e a te, che non ci avevi pensato, piace, puoi rivenderti la foto dicendo inestamente che la foto sia completamente frutto del tuo intelletto?
Per errore parlavo nel design più che nella funzionalità
Stiamo parlando di post produzione, non di Sallusti ahah
Graziano
Graziano
E già!
Non capisco l’abitudine, quando qui si parla di fotografia, di deviare su similitudini che c’entrano come i classici cavoli a merenda.
Direi che tra operai, fabbri, architetti, giornalisti e quant’altro che nulla c’azzeccano con il topic, la risposta più pertinente resta quella del buon PAS che faccio anche mia:
Beh io ripeto ciò che ho detto altre volte:
La post elaborazione è PARTE INTEGRANTE del progetto fotografico.
Questo però non significa che tale progetto debba essere attuato da una sola persona.
La post sta diventando un’attività estremamente specialistica e non trovo inopportuno che si instauri una sinergia tra il fotografo ed un post elaboratore che, SEMPRE in accordo con il fotografo, gestisca l’immagine prodotta per esaltarne estetica e/o espressività.
Attività certo importante ma il fotografo resta sempre colui che decide COSA, COME e QUANDO scattare. L’immagine prodotta dallo scatto è principalmente sua e frutto della sua sensibilità e capacità espressiva.
La post non può stravolgerla ma solo darle maggiore efficacia.
La post elaborazione è PARTE INTEGRANTE del progetto fotografico.
Questo però non significa che tale progetto debba essere attuato da una sola persona.
La post sta diventando un’attività estremamente specialistica e non trovo inopportuno che si instauri una sinergia tra il fotografo ed un post elaboratore che, SEMPRE in accordo con il fotografo, gestisca l’immagine prodotta per esaltarne estetica e/o espressività.
Attività certo importante ma il fotografo resta sempre colui che decide COSA, COME e QUANDO scattare. L’immagine prodotta dallo scatto è principalmente sua e frutto della sua sensibilità e capacità espressiva.
La post non può stravolgerla ma solo darle maggiore efficacia.
Messaggio modificato da Nikogen il Sep 27 2012, 09:49 PM
secondo me c´é un limite, lo sviluppo puó essere affidato ad altri se sotto certe direttive, e mi sta bene, accadeva con l´analogico, e capiterá sempre.
certo é che se si parla di fotoritocco é un altro paio di maniche, se si parla di far apparire o sparire oggetti o recuperare l´impossibile penso non si parli nemmeno piú di fotografia ma appunto di grafica
certo é che se si parla di fotoritocco é un altro paio di maniche, se si parla di far apparire o sparire oggetti o recuperare l´impossibile penso non si parli nemmeno piú di fotografia ma appunto di grafica
...ho motivo di pensare che i "grandi fotografi" cui si fa riferimenti siano quei "grandi" non più proprio giovanissimi...gente che aveva magari dimestichezza con la camera oscura ma non ne ha acquisito con la "camera chiara"...
...di tutti i fotografi famosi "del nostro tempo" di cui leggo sulle note riviste di settore mi par di capire invece che fanno tutto da soli...
...ci sono anche casi in cui uno studio fotografico abbia in organico anche chi cura la post- produzione, specialmente nel campo del Wedding...
...di tutti i fotografi famosi "del nostro tempo" di cui leggo sulle note riviste di settore mi par di capire invece che fanno tutto da soli...
...ci sono anche casi in cui uno studio fotografico abbia in organico anche chi cura la post- produzione, specialmente nel campo del Wedding...
io sono d accordo con pas.