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Seguendo Le Orme Dei Pionieri Della Fotografia::
, Un primo calotipoa
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enrico
NPA
Messaggio: #1
Volevo condividere con voi un mio progetto. All'inizio di gennaio ho iniziato la costruzione di una macchina fotografica in legno, del tipo di quelle con cui Talbot eseguì i suoi calotipi. Lo scopo era quello di rieseguire appunto quelle prime immagini, tornando materialmente agli albori della nascita della Fotografia.
Ho quindi rimesso in funzione il mio tavolo da lavoro, rispolverando seghetti, colle, mordenti e vernici. Il primo passo è stato quello di costruire l'obiettivo. Mi sono così procurato da un ottico due lenti da occhiale da 3 diottrie ciascuna. Con i dati di lunghezza focale ed angolo di copertura di questo semplice obiettivo, sono passato al progetto di tutti gli elementi ed alla loro realizzazione pratica, sfruttando tutti i momenti liberi delle mie giornate. Qualche giorno fa ho terminato l'impresa.
Nell'immagine che segue, i tre moduli: a sinistra quello col vetro smerigliato per la messa a fuoco e l'inquadratura, al centro quello con l'obiettivo (in basso il tappo copriobiettivo e due diaframmi; il terzo, un f/8, è sulla lente frontale); a destra il modulo "chassì" destinato a contenere la carta sensibile:
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
Un primo piano del modulo portaottica:
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ed un primo piano del modulo col vetro smerigliato:
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

(segue)

Il modulo "chassì" col volet abbassato:
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Il modulo col vetro smerigliato è inserito all'interno del modulo portaobiettivo. Sul basamento si vede la scala per le distanze e sul secondo modulo il riferimento per la messa a fuoco:
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Lo chassì è inserito nel modulo portaottica:
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(segue)

Il volet è sollevato e la macchina è in fase di esposizione:
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Una immagine dal vetro smerigliato di ciò che si vede dal terrazzino di casa:
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(segue)

Messaggio modificato da enrico il Dec 31 2010, 11:25 AM
 
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Risposte
enrico
NPA
Messaggio: #2
Oggi la giornata non è delle migliori: il cielo è coperto ed i contrasti sono bassi. Ma non ho saputo resistere. Ho ritagliato un rettangolo di 13 x 14 cm (il formato della mia macchina biggrin.gif ) e l'ho immerso in una soluzione debole di sale da cucina. L'ho asciugato con il phon. Per ripetere in tutto il procedimento di Talbot, ho preso una candela (non vi racconto cosa mi ha detto mia moglie quando mi ha visto salire le scale con la candela accesa...) ed al suo debole lume ho passato sulla carta qualche pennellata di una soluzione di nutrato d'argento, tornando ad asciugare il tutto col phon. Ho quindi inserito la carta nello chassì. Ho posizionato la macchina sul terrazzino, ho messo a fuoco, notando la posizione del riferimento, ho estratto il modulo col vetro smerigliato e vi ho sostituito lo chassì, facendo coincidere il suo riferimento di messa a fuoco con il primo. Ho alzato il volet. DOpo un'ora ed un quarto ho ritirato il tutto. Si è trattato di un primo esperimento il cui scopo è stato, fra l'altro, quello di qvere una stima della sensibilità della carta per poter aggiustare successivamente il tiro con l'esposizione. La luce della scena era tale da darmi, con la D200, una esposizione di 1/250 ad f/8 e 400 ISO.
Ho sbirciato alla luce della solita condela e, perbacco, qualcosa si vedeva!
Senza effettuare il fissaggio (Talbot stabilizzava i suoi negativi con una soluzione forte di sale da cucina; solo dopo, su consiglio di Herschel, utilizzò il tiosolfato di sodio), ne ho fatto una scansione:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
E' un negativo leggero, sottoesposto, ma qualcosa si vede.
Ne ho tratto un positivo con Photoshop:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
Non è una immagine eccezionale, si notano le pennellate e le grinze della carta, ma si vedono anche i rami dell'albero, il comignolo e le falde dei tetti ricoperti di neve. Qualcuno potrebbe dire che "è una vera schifezza biggrin.gif ), ma Niepce non ottenne di meglio con la sua fotografia su bitume di Giudea. Ora si tratta di perfezionare il procedimento e di fare altre prove. Questa è l'immagine presa con la D200 dallo stesso punto:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
In tempi dominati dal digitale e da una tecnologia molto avanzata, è bello ripetere i tentativi e ripercorrere le strade degli antichi pionieri e l'emozione è forte.
Un saluto
Enrico

Messaggio modificato da enrico il Dec 31 2010, 11:37 AM

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enrico   Seguendo Le Orme Dei Pionieri Della Fotografia::   Jan 26 2007, 05:24 PM
fotoland   Enrico complimenti, hai fatto proprio una bella co...   Jan 26 2007, 05:27 PM
toad   Complimenti, Enrico, per l'idea e per la manua...   Jan 26 2007, 05:55 PM
enrico  
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