Buongiorno,
leggendo una discussione sulle fotografie notturne e facendo qualche calcolo su diaframmi e tempi raddoppiati per ogni stop di diaframma in aumento mi è sorta una domanda.
Quale relazione c'è tra i vari numeri F? è una funzione esponenziale che li lega? Logaritmica?
vedi numeri F
3,5
4
4,5
5
5,6
6,3
7,1
8
9
10
11
13
14
16
18
20
22
Se la domanda necessitasse di moderazone vi prego di segnalarmelo così da richiederla subito.
Grazie e buone foto
leggendo una discussione sulle fotografie notturne e facendo qualche calcolo su diaframmi e tempi raddoppiati per ogni stop di diaframma in aumento mi è sorta una domanda.
Quale relazione c'è tra i vari numeri F? è una funzione esponenziale che li lega? Logaritmica?
vedi numeri F
3,5
4
4,5
5
5,6
6,3
7,1
8
9
10
11
13
14
16
18
20
22
Se la domanda necessitasse di moderazone vi prego di segnalarmelo così da richiederla subito.
Grazie e buone foto
Rapidamente, da Wikipedia:
La sequenza dei valori di numeri f è una progressione geometrica di ragione radice di 2 (circa 1,4) standardizzata al congresso di Liegi nel 1905. Comprende i seguenti valori:
f/1 f/1,4 f/2 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16 f/22 f/32 f/45 f/64.
Saluti
Roberto
Messaggio modificato da fedebobo il Sep 20 2011, 12:45 PM
La sequenza dei valori di numeri f è una progressione geometrica di ragione radice di 2 (circa 1,4) standardizzata al congresso di Liegi nel 1905. Comprende i seguenti valori:
f/1 f/1,4 f/2 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16 f/22 f/32 f/45 f/64.
Saluti
Roberto
Messaggio modificato da fedebobo il Sep 20 2011, 12:45 PM
l'apertura del diaframma nominata " f/n " (es. f/2,8 ) vuol dire quante volte ci sta il diametro reale del diaframma nella lunghezza focale dell'obbiettivo il questiono.
Antonio
Antonio
Rapidamente, da Wikipedia:
La sequenza dei valori di numeri f è una progressione geometrica di ragione radice di 2 (circa 1,4) standardizzata al congresso di Liegi nel 1905. Comprende i seguenti valori:
f/1 f/1,4 f/2 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16 f/22 f/32 f/45 f/64.
Saluti
Roberto
La sequenza dei valori di numeri f è una progressione geometrica di ragione radice di 2 (circa 1,4) standardizzata al congresso di Liegi nel 1905. Comprende i seguenti valori:
f/1 f/1,4 f/2 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16 f/22 f/32 f/45 f/64.
Saluti
Roberto
e i valori intermedi che leggo dalla mia reflex?
e la luminsità tra 11 e 22 è doppia?
scusa se magri le domande possono sembrare sciocche
a seconda di come hai impopstato la fotocamera sono mezzi o terzi di diaframma.
Antonio
Antonio
Per semplificare la comprensione rimaniamo coi piedi per terra e ragioniamo per singolo valore F o stop.
da f/1 a f/1,4 raddoppi la quantità di luce che raggiunge il sensore/pellicola; da f/2 a f/2,8 raddoppi nuovamente la quantità di luce che arriva al sensore e cos' via per gli altri valori.
Viene da se che da f/1 a f/2.8 la quantità di luce viene quadruplicato.
Passare da f/1 a f/2,8 sifnifica chiudere di 3 stop, da f/2,8 a f/1 invece aprire di 3 stop.
La stessa regola vale per l'otturatore e i secondi in cui rimane aperto: ad ogni stop raddoppia la luce che raggiunge il sensore/pellicola.
da f/1 a f/1,4 raddoppi la quantità di luce che raggiunge il sensore/pellicola; da f/2 a f/2,8 raddoppi nuovamente la quantità di luce che arriva al sensore e cos' via per gli altri valori.
Viene da se che da f/1 a f/2.8 la quantità di luce viene quadruplicato.
Passare da f/1 a f/2,8 sifnifica chiudere di 3 stop, da f/2,8 a f/1 invece aprire di 3 stop.
La stessa regola vale per l'otturatore e i secondi in cui rimane aperto: ad ogni stop raddoppia la luce che raggiunge il sensore/pellicola.
Per semplificare la comprensione rimaniamo coi piedi per terra e ragioniamo per singolo valore F o stop.
da f/1 a f/1,4 raddoppi la quantità di luce che raggiunge il sensore/pellicola; da f/2 a f/2,8 raddoppi nuovamente la quantità di luce che arriva al sensore e cos' via per gli altri valori.
Viene da se che da f/1 a f/2.8 la quantità di luce viene quadruplicato.
Passare da f/1 a f/2,8 sifnifica chiudere di 3 stop, da f/2,8 a f/1 invece aprire di 3 stop.
La stessa regola vale per l'otturatore e i secondi in cui rimane aperto: ad ogni stop raddoppia la luce che raggiunge il sensore/pellicola.
da f/1 a f/1,4 raddoppi la quantità di luce che raggiunge il sensore/pellicola; da f/2 a f/2,8 raddoppi nuovamente la quantità di luce che arriva al sensore e cos' via per gli altri valori.
Viene da se che da f/1 a f/2.8 la quantità di luce viene quadruplicato.
Passare da f/1 a f/2,8 sifnifica chiudere di 3 stop, da f/2,8 a f/1 invece aprire di 3 stop.
La stessa regola vale per l'otturatore e i secondi in cui rimane aperto: ad ogni stop raddoppia la luce che raggiunge il sensore/pellicola.
Ci fosse mai un libro o un corso di fotografia che spiegasse che e' la forumula DELL'AREA DEL CERCHIO!!
Per semplificare la comprensione rimaniamo coi piedi per terra e ragioniamo per singolo valore F o stop.
da f/1 a f/1,4 raddoppi la quantità di luce che raggiunge il sensore/pellicola; da f/2 a f/2,8 raddoppi nuovamente la quantità di luce che arriva al sensore e cos' via per gli altri valori.
Viene da se che da f/1 a f/2.8 la quantità di luce viene quadruplicato.
Passare da f/1 a f/2,8 sifnifica chiudere di 3 stop, da f/2,8 a f/1 invece aprire di 3 stop.
La stessa regola vale per l'otturatore e i secondi in cui rimane aperto: ad ogni stop raddoppia la luce che raggiunge il sensore/pellicola.
da f/1 a f/1,4 raddoppi la quantità di luce che raggiunge il sensore/pellicola; da f/2 a f/2,8 raddoppi nuovamente la quantità di luce che arriva al sensore e cos' via per gli altri valori.
Viene da se che da f/1 a f/2.8 la quantità di luce viene quadruplicato.
Passare da f/1 a f/2,8 sifnifica chiudere di 3 stop, da f/2,8 a f/1 invece aprire di 3 stop.
La stessa regola vale per l'otturatore e i secondi in cui rimane aperto: ad ogni stop raddoppia la luce che raggiunge il sensore/pellicola.
Grazie per il chiarimento
buone foto
Messaggio modificato da fanda_ste il Sep 20 2011, 04:02 PM
La logica è semplice (ma ci ho dovuto pensare un po' per arrivarci, ammetto ): se ogni stop dimezza la luce in ingresso (il che obbliga a raddoppiare i tempi), la spiegazione può essere solo una: viene dimezzata l'area del "foro" da cui la luce passa per raggiungere l'elemento sensibile.
tutti i numeri canonici dei diaframmi rappresentano una sequenza in cui i quadrati sono uno il doppio del precedente (1-2-4-8-16-32-64 ecc....); i diaframmi esprimono quindi la relazione f x 1/n2 che appunto dimezza l'area di ingresso della luce.
quesito più complicato per supertecnici: perchè aumenta la profondità di campo chiudendo il diaframma? (ho una mia teoria ma non vorrei dire castronerie anzitempo)
tutti i numeri canonici dei diaframmi rappresentano una sequenza in cui i quadrati sono uno il doppio del precedente (1-2-4-8-16-32-64 ecc....); i diaframmi esprimono quindi la relazione f x 1/n2 che appunto dimezza l'area di ingresso della luce.
quesito più complicato per supertecnici: perchè aumenta la profondità di campo chiudendo il diaframma? (ho una mia teoria ma non vorrei dire castronerie anzitempo)
ogni singolo punto investito dalla luce riflette in tutte le direzione la luce ricevuta, un ipotetico diaframma f/1 lascia passare tutti raggi riflessi del singolo punto di partenza rendendo impossibile una messa fuoco, più si chude il diaframma più tagliano raggi che non passano al centro del diaframma più l'immagine è afuoco
Antonio
Antonio
Rapidamente, da Wikipedia:
La sequenza dei valori di numeri f è una progressione geometrica di ragione radice di 2 (circa 1,4) standardizzata al congresso di Liegi nel 1905. Comprende i seguenti valori:
f/1 f/1,4 f/2 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16 f/22 f/32 f/45 f/64.
Saluti
Roberto
La sequenza dei valori di numeri f è una progressione geometrica di ragione radice di 2 (circa 1,4) standardizzata al congresso di Liegi nel 1905. Comprende i seguenti valori:
f/1 f/1,4 f/2 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16 f/22 f/32 f/45 f/64.
Saluti
Roberto
sono contento di leggere una spiegazione ufficiale; avevo raggiunto lo stesso risultato 'in proprio'
ma senza basi scientifiche
Per semplificare la comprensione rimaniamo coi piedi per terra e ragioniamo per singolo valore F o stop.
da f/1 a f/1,4 raddoppi la quantità di luce che raggiunge il sensore/pellicola; da f/2 a f/2,8 raddoppi nuovamente la quantità di luce che arriva al sensore e cos' via per gli altri valori.
Viene da se che da f/1 a f/2.8 la quantità di luce viene quadruplicato.
Passare da f/1 a f/2,8 sifnifica chiudere di 3 stop, da f/2,8 a f/1 invece aprire di 3 stop.
La stessa regola vale per l'otturatore e i secondi in cui rimane aperto: ad ogni stop raddoppia la luce che raggiunge il sensore/pellicola.
da f/1 a f/1,4 raddoppi la quantità di luce che raggiunge il sensore/pellicola; da f/2 a f/2,8 raddoppi nuovamente la quantità di luce che arriva al sensore e cos' via per gli altri valori.
Viene da se che da f/1 a f/2.8 la quantità di luce viene quadruplicato.
Passare da f/1 a f/2,8 sifnifica chiudere di 3 stop, da f/2,8 a f/1 invece aprire di 3 stop.
La stessa regola vale per l'otturatore e i secondi in cui rimane aperto: ad ogni stop raddoppia la luce che raggiunge il sensore/pellicola.
C'è un errore: non raddoppi, ma dimezzi. Passando da f1,4 a f1 raddoppi la luce che entra nell'obiettivo, quando vai verso i numeri f più grandi la luce che entra diminuisce.
Più luce sul supporto sensibile: sequenza f64-f32-f22-f16-f8-f5,6 e così via.
Meno luce sul supporto sensibile: sequenza f1-f1,4-f2-f2,8-f4-f5,6 e così via.
Ciao!