QUOTE (gianluigizadra @ Feb 14 2005, 11:59 AM) |
PS. Non ho mai sentito Sergio offendere nessuno, nemmeno i ....polli |
Sono daccordo con te sulla spiegazione data a Simone; mi è servita tanto pure a me!
P.S.
Credo allora che per te essere definito "pollo" sia un complimento!
Facciamo un po’ di luce sull’argomento esposizione...
Innanzi tutto occorre fare un distinguo tra modalità di lettura esposimetrica Matrix (multizona) Semispot che molti assimilano alla media a prevalenza centrale e spot... ed esposizione manuale, automatica a priorità dei tempi S (speed) automatica a priorità dei diaframmi A (aperture) o automatica P (program) e automatica P flessibile (program variable)
La lettura esposimetrica è scelta dall’utilizzatore in funzione delle condizioni contingenti di ripresa... quindi non esiste un metodo di lettura esposimetrico All Purpose... se mai possiamo parlare di maggiore versatilità di utilizzo del matrix che come riferito da qualcuno garantisce risultati buoni nel 90% dei casi... ovviamente per chi non si accontenta e vuole riuscire nel 100% delle riprese dovrà prevedere l’utilizzo degli altri tipi di lettura esposimetrica.
Altro sbaglio se così si può dire è considerare l’utilizzo del RAW Nef solo perché poi è facile in post produzione recuperare gli errori... ammesso e non concesso che c’è un limite a questo è meglio non commettere errori in ripresa e intervenire moderatamente in post poi... della serie se sappiamo cosa stiamo facendo non c’è bisogno di ricorrere al Capture per compensare le “Nostre” mancanze...
Il NEF va usato viceversa perché amplifica la latitudine di posa dell’immagine ripresa, cioè permette di riprendere correttamente anche situazioni in cui la differenza di illuminazione e di 2 o più stop tra il soggetto e lo sfondo... i controluce in NEF a esempio restituiscono molte più informazioni delle analoghe riprese in JPEG diretto...
La latitudine di posa è importante perché in funzione di quest’ultima possiamo decidere il modo di lettura esposimetrica... senza tirare in ballo i dilettanti o i professionisti si spera che dopo aver tenuto in mano la fotocamera per qualche tempo si riesca a capire la differenza di illuminazione che c’è tra una zona in ombra (shadow) e una zona illuminata dal sole (highlight)... se tra le zone in ombra e le zone illuminate ci sono più di 3 stop di differenza... per capirci nella zona shadow abbiamo una lettura esposimetrica pari a f/4,0 con tempo di esposizione 1/125 mentre nella zona highlight abbiamo una lettura esposimetrica pari a f/16 sempre con tempo di esposizione 1/125... non esiste lettura esposimetrica che tenga se non conosciamo le caratteristiche di ripresa del pezzo di plastica e circuiti elettronici vari che teniamo in mano...
Per riassumere fa sorridere la presunta bontà dei vari metodi empirici fino qui proposti da alcuni baldi personaggi che credono di aver trovato la quadratura del cerchio proponendo sovra o sottoesposizioni intenzionali che a loro dire garantirebbero qui e garantirebbero là... ovviamente vale la pena di lasciarli fare sono ragazzi basta che non si fanno male... si spera che prima o poi si sveglino senza cascare dal letto...
Ritornando a bomba sull’argomento dobbiamo valutare in primis l’entità delle zone Shadow (SW da adesso) e Highlight (HG da adesso) ovviamente se il nostro soggetto si trova in ombra opteremo per un tipo di lettura esposimetrico che ci consenta di avere una lettura più precisa quindi selezioneremo la lettura semispot o per i più precisi la lettura spot... in questo caso faremo una lettura su almeno 3 zone facendo poi la media delle letture a mente privilegiando se possibile la lettura fatta sul soggetto... sembra difficile ma con un minimo di allenamento la cosa diventa semplice da realizzare per questo tipo di lettura può essere comodo operare in manuale o magari in automatico a priorità dei diaframmi in questo caso utilizzeremo la memoria esposimetrica che si ottiene premendo a metà corsa il pulsante di scatto (qualora la funzione sia inserita... se non lo è, vi consiglio di attivarla, come si fa trovatevelo da voi se no alla fine vengo anche a farvele io le foto) qualora invece il soggetto si trovi in zona HG può essere comodo utilizzare il matrix tenendo conto però del clipping delle alte luci il famoso 4096 in NEF oltre il quale il convertitore analogico digitale della DSLR fa fichetto ovvero non può andare (altro motivo per cui preferire il RAW) e non 255 che è tipico dei file immagine finiti a 8 bit per canale a esempio i Tiff e i Jpeg...
Anche in questo caso basta fare 2 letture matrix in cui in una posizioneremo il soggetto al centro e poi nell’altra posizioneremo al centro la zona di maggiore HG rapido calcolo mentale media con prevalenza sul soggetto e voilà il gioco è fatto in questo caso va bene sempre la priorità dei diaframmi sempre con la memoria esposimetrica o il manuale per i più precisi...
In tutto questo discorso bisogna tener conto che la latitudine di posa in generale perdona errori esposimetrici anche di ½ stop oltre qualche problema si può manifestare quindi quando scattate state tranquilli ma non troppo...
La mancanza di contrasto nell’immagine entro certi limiti uno stop in più o in meno... in NEF forse anche 2 non è dovuta alla sovraesposizione o sottoesposizione... bensì a problemi di fisica ottica quindi alcuni obiettivi saranno più sensibili altri meno a questo fenomeno... pertanto è molto importante l’utilizzo del paraluce specialmente in condizioni di illuminazione estrema luce solare forte al mare o in montagna con la neve in questo caso più che del matrix dobbiamo preoccuparci dei riflessi indesiderati che provocano flare e la comparsa di diaframmi fantasmi...
Ovviamente in condizioni di luce diffusa possiamo permetterci maggiore libertà espressiva... quindi possiamo tranquillamente usare il modo di esposizione manuale che ci garantisce più creatività... con le pellicole laddove era necessario mantenere la stessa densità per ogni fotogramma l’esperienza consigliava di lasciare inalterata la coppia tempo diaframma per tutto lo stage di ripresa e variare poi in stampa i tempi o i diaframmi di lavoro in funzione dei risultati che si volevano ottenere... in bianco e nero questo garantisce risultati costanti e uniformi altrimenti difficilmente raggiungibili se ogni negativo ha una sua densità...
Per casi particolari riprese sportive e quant’altro dove è necessario congelare o esaltare il movimento... opportunamente useremo l’esposizione automatica a priorità dei tempi... con le accortezze riportate sopra circa la modalità di lettura esposimetrica... il vezzo dell’esposimetro esterno che fa tanto prof non garantisce allo scapocchione di turno foto perfette solo perché si ha in mano un esposimetro a luce riflessa esterno se non uno a luce incidente... è la conoscenza del mezzo tecnico che fa la differenza non il Lunasix o il Minolta spotmeter di turno... tanto c’è mamma latitudine di posa a compensare le magagne... e prima lo capiamo e meglio è per tutti...
Un ultimo appunto sul tanto bistrattato program... il desso conoscendolo meglio è meno peggio di quanto possa sembrare della serie lo scapocchione di turno sia in manuale che in automatico che in program sempre ciofeche a livello espositivo tira fuori... in alcune circostanze che è opportuno scopriate da soli il program flessibile può rivelarsi una mano santa... comunque stiamo parlando di poche e specifiche circostanze... della serie quando proprio non se ne può fare a meno... sempre meglio il program comunque che il profeta di turno...
Un discorso a parte è l’esposizione con la luce artificiale flash... qui entrano in ballo la sincronizzazione con i tempi di scatto, la distanza di ripresa e di conseguenza il numero guida, le unità che concorrono a realizzare l’illuminazione, le tecniche di illuminazione a esempio Rembrandt a farfalla ecc... ecc... la temperatura colore se mista diurna e tungsteno (wolframio per i più aggiornati) e quant’altro in questo caso sarà opportuno realizzare un capitolo a parte se e quando ne avrò voglia...
Ora basta che mi si stanno ammappando le falangi... il post è finito andate in pace...
Innanzi tutto occorre fare un distinguo tra modalità di lettura esposimetrica Matrix (multizona) Semispot che molti assimilano alla media a prevalenza centrale e spot... ed esposizione manuale, automatica a priorità dei tempi S (speed) automatica a priorità dei diaframmi A (aperture) o automatica P (program) e automatica P flessibile (program variable)
La lettura esposimetrica è scelta dall’utilizzatore in funzione delle condizioni contingenti di ripresa... quindi non esiste un metodo di lettura esposimetrico All Purpose... se mai possiamo parlare di maggiore versatilità di utilizzo del matrix che come riferito da qualcuno garantisce risultati buoni nel 90% dei casi... ovviamente per chi non si accontenta e vuole riuscire nel 100% delle riprese dovrà prevedere l’utilizzo degli altri tipi di lettura esposimetrica.
Altro sbaglio se così si può dire è considerare l’utilizzo del RAW Nef solo perché poi è facile in post produzione recuperare gli errori... ammesso e non concesso che c’è un limite a questo è meglio non commettere errori in ripresa e intervenire moderatamente in post poi... della serie se sappiamo cosa stiamo facendo non c’è bisogno di ricorrere al Capture per compensare le “Nostre” mancanze...
Il NEF va usato viceversa perché amplifica la latitudine di posa dell’immagine ripresa, cioè permette di riprendere correttamente anche situazioni in cui la differenza di illuminazione e di 2 o più stop tra il soggetto e lo sfondo... i controluce in NEF a esempio restituiscono molte più informazioni delle analoghe riprese in JPEG diretto...
La latitudine di posa è importante perché in funzione di quest’ultima possiamo decidere il modo di lettura esposimetrica... senza tirare in ballo i dilettanti o i professionisti si spera che dopo aver tenuto in mano la fotocamera per qualche tempo si riesca a capire la differenza di illuminazione che c’è tra una zona in ombra (shadow) e una zona illuminata dal sole (highlight)... se tra le zone in ombra e le zone illuminate ci sono più di 3 stop di differenza... per capirci nella zona shadow abbiamo una lettura esposimetrica pari a f/4,0 con tempo di esposizione 1/125 mentre nella zona highlight abbiamo una lettura esposimetrica pari a f/16 sempre con tempo di esposizione 1/125... non esiste lettura esposimetrica che tenga se non conosciamo le caratteristiche di ripresa del pezzo di plastica e circuiti elettronici vari che teniamo in mano...
Per riassumere fa sorridere la presunta bontà dei vari metodi empirici fino qui proposti da alcuni baldi personaggi che credono di aver trovato la quadratura del cerchio proponendo sovra o sottoesposizioni intenzionali che a loro dire garantirebbero qui e garantirebbero là... ovviamente vale la pena di lasciarli fare sono ragazzi basta che non si fanno male... si spera che prima o poi si sveglino senza cascare dal letto...
Ritornando a bomba sull’argomento dobbiamo valutare in primis l’entità delle zone Shadow (SW da adesso) e Highlight (HG da adesso) ovviamente se il nostro soggetto si trova in ombra opteremo per un tipo di lettura esposimetrico che ci consenta di avere una lettura più precisa quindi selezioneremo la lettura semispot o per i più precisi la lettura spot... in questo caso faremo una lettura su almeno 3 zone facendo poi la media delle letture a mente privilegiando se possibile la lettura fatta sul soggetto... sembra difficile ma con un minimo di allenamento la cosa diventa semplice da realizzare per questo tipo di lettura può essere comodo operare in manuale o magari in automatico a priorità dei diaframmi in questo caso utilizzeremo la memoria esposimetrica che si ottiene premendo a metà corsa il pulsante di scatto (qualora la funzione sia inserita... se non lo è, vi consiglio di attivarla, come si fa trovatevelo da voi se no alla fine vengo anche a farvele io le foto) qualora invece il soggetto si trovi in zona HG può essere comodo utilizzare il matrix tenendo conto però del clipping delle alte luci il famoso 4096 in NEF oltre il quale il convertitore analogico digitale della DSLR fa fichetto ovvero non può andare (altro motivo per cui preferire il RAW) e non 255 che è tipico dei file immagine finiti a 8 bit per canale a esempio i Tiff e i Jpeg...
Anche in questo caso basta fare 2 letture matrix in cui in una posizioneremo il soggetto al centro e poi nell’altra posizioneremo al centro la zona di maggiore HG rapido calcolo mentale media con prevalenza sul soggetto e voilà il gioco è fatto in questo caso va bene sempre la priorità dei diaframmi sempre con la memoria esposimetrica o il manuale per i più precisi...
In tutto questo discorso bisogna tener conto che la latitudine di posa in generale perdona errori esposimetrici anche di ½ stop oltre qualche problema si può manifestare quindi quando scattate state tranquilli ma non troppo...
La mancanza di contrasto nell’immagine entro certi limiti uno stop in più o in meno... in NEF forse anche 2 non è dovuta alla sovraesposizione o sottoesposizione... bensì a problemi di fisica ottica quindi alcuni obiettivi saranno più sensibili altri meno a questo fenomeno... pertanto è molto importante l’utilizzo del paraluce specialmente in condizioni di illuminazione estrema luce solare forte al mare o in montagna con la neve in questo caso più che del matrix dobbiamo preoccuparci dei riflessi indesiderati che provocano flare e la comparsa di diaframmi fantasmi...
Ovviamente in condizioni di luce diffusa possiamo permetterci maggiore libertà espressiva... quindi possiamo tranquillamente usare il modo di esposizione manuale che ci garantisce più creatività... con le pellicole laddove era necessario mantenere la stessa densità per ogni fotogramma l’esperienza consigliava di lasciare inalterata la coppia tempo diaframma per tutto lo stage di ripresa e variare poi in stampa i tempi o i diaframmi di lavoro in funzione dei risultati che si volevano ottenere... in bianco e nero questo garantisce risultati costanti e uniformi altrimenti difficilmente raggiungibili se ogni negativo ha una sua densità...
Per casi particolari riprese sportive e quant’altro dove è necessario congelare o esaltare il movimento... opportunamente useremo l’esposizione automatica a priorità dei tempi... con le accortezze riportate sopra circa la modalità di lettura esposimetrica... il vezzo dell’esposimetro esterno che fa tanto prof non garantisce allo scapocchione di turno foto perfette solo perché si ha in mano un esposimetro a luce riflessa esterno se non uno a luce incidente... è la conoscenza del mezzo tecnico che fa la differenza non il Lunasix o il Minolta spotmeter di turno... tanto c’è mamma latitudine di posa a compensare le magagne... e prima lo capiamo e meglio è per tutti...
Un ultimo appunto sul tanto bistrattato program... il desso conoscendolo meglio è meno peggio di quanto possa sembrare della serie lo scapocchione di turno sia in manuale che in automatico che in program sempre ciofeche a livello espositivo tira fuori... in alcune circostanze che è opportuno scopriate da soli il program flessibile può rivelarsi una mano santa... comunque stiamo parlando di poche e specifiche circostanze... della serie quando proprio non se ne può fare a meno... sempre meglio il program comunque che il profeta di turno...
Un discorso a parte è l’esposizione con la luce artificiale flash... qui entrano in ballo la sincronizzazione con i tempi di scatto, la distanza di ripresa e di conseguenza il numero guida, le unità che concorrono a realizzare l’illuminazione, le tecniche di illuminazione a esempio Rembrandt a farfalla ecc... ecc... la temperatura colore se mista diurna e tungsteno (wolframio per i più aggiornati) e quant’altro in questo caso sarà opportuno realizzare un capitolo a parte se e quando ne avrò voglia...
Ora basta che mi si stanno ammappando le falangi... il post è finito andate in pace...
QUOTE (gianluigizadra @ Feb 14 2005, 10:59 AM) |
Dipende dal modo di lavorare, Simone: quando voglio un'esposizione creativa io di solito lascio il modo di esposizione su "A" e imposto la misurazione spot. Cerco un dettaglio con la densità che mi interessa, e blocco la memoria esposimetrica. Ritengo che questo sia il modo migliore per avere un'esposizione ragionata: compensre sul matrix è aleatorio, bisognerebbe conoscerne la logica nelle diverse situazioni.... PS. Non ho mai sentito Sergio offendere nessuno, nemmeno i ....polli |
Quoto in pieno.
Misurazione spot e blocco dell'esposizione.
Ma non e' frutto della tecnologia piu' recente (tanto per rimanere in tema).
Sulla F801 il blocco dell'esposizione gia' c'era.
Per quanto riguarda il post di sergio... io non mi sono sentito offeso per niente.
Anzi, penso che se il manuale si usa solo per far allineare un ago o far
accendere un led... alora si fa prima con gli altri modi!
Ciao
Carlo
Lambretta, bentornato.
Non l'ho ancora letto il tuo post.
Ho visto solo l'avatar.
Ciao
Carlo
Non l'ho ancora letto il tuo post.
Ho visto solo l'avatar.
Ciao
Carlo
QUOTE (lambretta @ Feb 14 2005, 11:29 AM) |
Ora basta che mi si stanno ammappando le falangi... il post è finito andate in pace... |
Rendiamo Grazie a Lambretta......e gioiamo tutti, oggi è lunedì, ma è giorno di festa!
QUOTE (lambretta @ Feb 14 2005, 11:29 AM) |
Facciamo un po’ di luce sull’argomento esposizione... Innanzi tutto occorre fare un distinguo tra modalità di lettura esposimetrica Matrix (multizona) Semispot che molti assimilano alla media a prevalenza centrale e spot... ed esposizione manuale, automatica a priorità dei tempi S (speed) automatica a priorità dei diaframmi A (aperture) o automatica P (program) e automatica P flessibile (program variable) ........................ Ora basta che mi si stanno ammappando le falangi... il post è finito andate in pace... |
[NW] Bentornato!
Un saluto.
QUOTE (rosbat @ Feb 14 2005, 11:13 AM) | ||
Sono daccordo con te sulla spiegazione data a Simone; mi è servita tanto pure a me! P.S. Credo allora che per te essere definito "pollo" sia un complimento! |
Mi permetto rispettosamente di invitarti a rileggere il post e di valutare con distacco critico la frase di Sergio, che, a mio parere, non era in nessun modo offensiva.
Ah...tutte le volte che sergio scherzosamente mi ha dato del pollo (o altro..)......aveva ragione..
Lambretta
Fossero tutti così i chiarimenti (intendo così completi e chiari) ci sarebbero senz'altro meno domande e meno "litigi"
Fossero tutti così i chiarimenti (intendo così completi e chiari) ci sarebbero senz'altro meno domande e meno "litigi"
QUOTE (Fedro @ Feb 14 2005, 12:46 PM) | ||||
Mi permetto rispettosamente di invitarti a rileggere il post e di valutare con distacco critico la frase di Sergio, che, a mio parere, non era in nessun modo offensiva. Ah...tutte le volte che sergio scherzosamente mi ha dato del pollo (o altro..)......aveva ragione.. |
Ok, ho capito!
Allora, scusa Sergio se mi sono sentito offeso!
QUOTE (rosbat @ Feb 14 2005, 11:13 AM) | ||
Sono daccordo con te sulla spiegazione data a Simone; mi è servita tanto pure a me! P.S. Credo allora che per te essere definito "pollo" sia un complimento! |
Rileggere sul forum un messaggio di Lambretta, per di più interessante e intelligente come prima, mi dà una tale gioia che sarei disposto anche a lasciarmi impunemente dare del pollo.
Ma non esageriamo, Rosbat: non da tutti....
BENTORNATO LAMBRETTAAAAA.
solo un BENTORNATO a Lambretta, che non conosco, ma che ho avuto modo di riuscire a leggere molto...
Grazie!
Grazie!
Bentornato Mitico LAMBRETTA, mancavano i tuoi interventi, bella lezione, ora da pollo potrei diventare galletto .
Ho letto, come sempre, con molta attenzione e soddisfazione il Tuo post.
Chiaro ed esaustivo, oltre che tecnicamente ineccepibile .
Bentornato Lambretta !
Buone foto a tutti
Fabrizio
Chiaro ed esaustivo, oltre che tecnicamente ineccepibile .
Bentornato Lambretta !
Buone foto a tutti
Fabrizio
QUOTE (lambretta @ Feb 14 2005, 11:29 AM) |
Facciamo un po’ di luce sull’argomento esposizione... |
La più bella "notizia" della giornata!!! Bentornato Stefano
Credo che questo post segni una giornata importante per il forum :il rientro di Lambretta con il suo enorma bagaglio di competenza, umanità e senso dell'umorismo. Gli esposimetri, i metodi di misurazione e, persino i polli vanno in secondo piano. Bentornato vecchio leone !
Ormai le dita seguono una strada diversa dal cervello. "enorme"
Grande Mr. Lambretta,chiaro preciso semplicemente fantastico!Cavoli ho intuito cosi tanto solo con un post!
Grazie!
Gianni
Grazie!
Gianni
Lambretta ci ha dato non solo una risposta eccellente alla domanda di coli333 ma soprattutto ci ha fatto capire come si risponde ai post anche in maniera umoristica!
Ma allora tu continui. Proprio per non offendere ho usato una frase fatta. Ma se adesso hai conpreso come conviene scattare nella maggioranza dei casi, ritinieniti soddisfatto. Perchè, il vero pollo sono io che mi metto a rispondere a qualcuno che non ha il minimo senso dell'umorismo.
QUOTE (sergiobutta @ Feb 14 2005, 02:11 PM) |
Ma allora tu continui. Proprio per non offendere ho usato una frase fatta. Ma se adesso hai conpreso come conviene scattare nella maggioranza dei casi, ritinieniti soddisfatto. Perchè, il vero pollo sono io che mi metto a rispondere a qualcuno che non ha il minimo senso dell'umorismo. |
La mia frase era rivolta a tutti, non in particolare a te Sergio; l'ho voluta scrivere perchè effettivamente mi ha colpito il modo preciso e umoristico di Lambretta.
Credo possa essere di giovamento a tutti, compreso me!
QUOTE |
Se voglio fotografare in M la luna sceglierò la misurazione "spot", mica non posso farlo perchè sono in manuale! |
Ti rendi conto che c'e' una grossa contraddizione in quello che dici.(mi spiace di averti creato confusione).
Se vai in M lo fai perche' tu vuoi impostare " il tuo tempo e il tuo diaframma"
Cioe' vuoi creare la fotografia e questo lo capisco( anche se non condivido)
Ma che senso ha lavorare in spot per chiedere all'esposimetro quali tempi e diaframmi utilizzare quando per la tua "idea" quei tempi potrebbero essere scorretti.!!
Lavorare in manuale per me significa dire alla macchina di quanto deve chiudere il diaframma e quale velocita' deve utilizzare senza fidarsi dell'esposimetro.
Bisogna essere molto bravi ed esperti per non sbagliare e magari qualche vecchio fotografo ci riesce anche.
Ma dico io, se la tecnologia oggi ci permette di arrivare a perfezioni esposimetriche che hanno dell'incredibile(e qui il sistema matrix) perche' volersi affidare al proprio occhio?
Insomma e' come voler fare una somma di dieci cifre a mano invece che utilizzare la calcolatrice.
Ciao, Giorgio
Nei primi anni '80 a Napoli, nei pressi del Maschio Angioino, ricordo stava un vecchietto con una macchina "da fotografie" in legno, con lastre, il telo nero (non saprei dirlo con parole più tecniche). L'otturatore era la mano, l'esposimetro la sua testa e esperienza: semplicemente toglieva il tappo dall'obiettivo, poi dopo qualche secondo lo riponeva. Foto in bianco e nero virate seppia, consegnate dopo qualche minuto, stile anni "40. Chissà cosa ne avrebbe pensato, questo vecchio fotografo, delle nostre discussioni su come impostare una fotocamera che, se vogliamo, fa tutto da sola (sclegliando anche, e purtroppo, come poi dovrà uscire la foto).
Discussioni utilissime, comunque.
Dico la mia, per quanto dopo l'intervento di Lambretta (Stefano?) ce ne sia davvero poco bisogno (è come salire su un palco a cantare "quel mazzolin di fiori..." dopo una performance di Bruce Springsteen).
La D70, e le fotocamere simili, hanno il vantaggio di consentirci di scegliere la modalità di scatto che preferiamo. Non credo abbia molto senso utilizzare sempre la stessa impostazione. IO, per quelle che sono le mie esigenze e situazioni, utilizzo la macchina normalmente con priorità ai diaframmi, come ho sempre fatto quando la fotocamera lo consentiva, negli ultimi 20 anni; misurazione matrix, impostazioni neutre tranne che per il colore che è adobe rgb II (se non sbaglio, si scrive così?), in RAW. Ma di volta in volta, senza tormentarmi troppo, intervengo sugli EV, passo alla lettura semispot o spot, o scatto in JPG se ho poco spazio nella CF, con autoscatto singolo a meno che non sia meglio passare al fuoco manuale. Non uso mai il program. Comunque, insomma, dipende. Ma il bello della fotografia sta proprio in questo, no? Cioè imparare a scegliere di volta in volta il modo migliore per ottenere il risultato che ci siamo prefissi. O no?
Ciao
Mauro
Discussioni utilissime, comunque.
Dico la mia, per quanto dopo l'intervento di Lambretta (Stefano?) ce ne sia davvero poco bisogno (è come salire su un palco a cantare "quel mazzolin di fiori..." dopo una performance di Bruce Springsteen).
La D70, e le fotocamere simili, hanno il vantaggio di consentirci di scegliere la modalità di scatto che preferiamo. Non credo abbia molto senso utilizzare sempre la stessa impostazione. IO, per quelle che sono le mie esigenze e situazioni, utilizzo la macchina normalmente con priorità ai diaframmi, come ho sempre fatto quando la fotocamera lo consentiva, negli ultimi 20 anni; misurazione matrix, impostazioni neutre tranne che per il colore che è adobe rgb II (se non sbaglio, si scrive così?), in RAW. Ma di volta in volta, senza tormentarmi troppo, intervengo sugli EV, passo alla lettura semispot o spot, o scatto in JPG se ho poco spazio nella CF, con autoscatto singolo a meno che non sia meglio passare al fuoco manuale. Non uso mai il program. Comunque, insomma, dipende. Ma il bello della fotografia sta proprio in questo, no? Cioè imparare a scegliere di volta in volta il modo migliore per ottenere il risultato che ci siamo prefissi. O no?
Ciao
Mauro
QUOTE (coli333 @ Feb 14 2005, 02:52 PM) | ||
Ma che senso ha lavorare in spot per chiedere all'esposimetro quali tempi e diaframmi utilizzare quando per la tua "idea" quei tempi potrebbero essere scorretti.!! |
Credo che Lambretta abbia chiarito le idee per tutti
Scusa Giorgio
QUOTE (coli333 @ Feb 14 2005, 01:52 PM) |
Cioe' vuoi creare la fotografia e questo lo capisco (anche se non condivido) |
beh, se un fotografo NON crea la propria fotografia, che diavolo fotografa a fare?
mah, mi sa che sono tardo, ma non riesco proprio a comprendere questa tua posizione (ovviamente è giusto che tu la abbia, sia chiaro, ognuno di noi, per fortuna, è libero di averne una anche diversa da quelle di tutti gli altri)
per me, ripeto, per me, fotografare significa interpretare a modo mio tutto, anche sbagliando... altrimenti mi sarei scelto un altro hobby...
QUOTE (morgan @ Feb 14 2005, 12:53 PM) | ||
La più bella "notizia" della giornata!!! Bentornato Stefano |