Ciao
E' un'ottima domanda invece!
In realtà le cose stanno così (accetto suggerimenti):
1. Il sensore CCD fornisce un'informazione interpolata tra i singoli pixel, che viene elaborata dal software interno (o esterno se RAW) e ricrea un'immagine "completa" (la cosiddetta demosaicizzaizone).
Ma diamo per buona che l'immagine del sensore è quella "di riferimento" e proseguiamo.
2. Il monitor CRT ha una propria "risoluzione" dovuta sia alla risoluzione impostata nella scheda video sia alla frequenza di scansione, sia alla dimensione del pitch della maschera. Messo tutto insieme è comunque di solito meno critico del singolo "pixel" e quindi diamo per buono che non crei problemi ad una corretta visualizzazione.
3. Il monitor LCD ha una risoluzione "nativa" che corrisponde al numero esatto di pixel messi sullo schermo. Se si imposta nella scheda video una risoluzione diversa da quella nativa il monitor deve interpolare i pixel e quello che si vede è deciso dal firmware del monitor e non dalla macchina fotografica o dal programma.
4. I software visualizzano le immagini a video usando un algoritmo di visualizzazione che dipende da:
a. L'algoritmo stesso
b. Il sistema operativo e la risoluzione grafica intrinseca delle funzioni di disegno.
c. Gli eventuali arrotondamenti di calcolo.
d. la scheda video.
5. Il fattore di zoom a video cambia ulteriormente l'interpolazione a causa degli arrotondamenti e quindi per vedere al massimo della nitidezza occorre usare fattori fissi (100% 200% ecc.) che non costringono a arrotondamenti ulteriori. Ma anche 200% è comunque interpolato!
6. Ciascuna stampante ha una risoluzione nativa. Corrisponde alla risoluzione a cui stampa e definisce la singola l'unità di informazione trattata ed è l'unità di misura per il calcolo interno della pisizione di stampa per ciascun pixel (o punto). Ossia le stampanti Epson stampano in modo nativo a 360 pixel/pollice. Per ogni pixel possono "spruzzare sulla carta" un certo numero di gocce di inchiostro di vari colori (4-6) per ricreare la tonalità esatta. Questo viene indicato con i valori di dpi di risoluzione. Quindi aumentare la risoluzione aumenta la densità delle gocce e migliora la tonalità. Se si manda in stampa un file con risoluzione diversa da quella nativa il driver di stampa esegue un'interpolazione propria.
7. Se si stampa senza bordo le stampanti o i driver possono eseguire un'ulteriore interpolazione dell'immagine per eliminare possibili disallineamenti con la carta e bordi bianchi.
Concludendo e riassumendo:
Quello che si vede a video è una cosa e quello che si stampa è un'altra. Eseguire eventuali prove per verificare l'effettiva risoluzione della stampante (non sempre aumentare la risoluzione di stampa aumenta il contrasto tonale).
Le foto si osservano spesso a video ad una risoluzione di 1900 pixel circa. L'originale ha una risoluzione sullo stesso asse di 3000 pixel (6 Mp). Che precisione credete si stia ottenendo?
Quindi a mio parere molto modesto, a video si può valutare abbastanza ma se si deve stampare, l'unica è provare fino ad ottenere le impostazioni migliori. Ovviamente una stampa 10x15 è meno critica di una 50x70 e dipende anche dalla distanza di osservazione!
Dimenticavo: è importante la risoluzione del visore LCD della macchina per valutare l'immagine?
Scusate la lunghezza!
Saluti!