QUOTE(neomeso.lese @ Jul 25 2011, 09:27 PM)
Secondo me si dovrebbe parlare solo di ciò che si conosce, onde evitare di sconfinare nella retorica più becera
Il disagio psichico è materia da trattare con cautela, senza opinioni "fai da te" broccolate qua e la da telegiornali e quotidiani che non conoscono la differenza tra un ansiolitico e un antidepressivo.
Non ci sono soldi o fama che tengano. La storia dei "quattro schiaffi e giù a lavorare" è tanto odiosa quanto ridicola.
E, se Amy Winehouse può avere attirato pareri controversi con i suoi comportamenti al limite, non mi sembra che Ernest Emingway fosse un drogato, scapestrato senza cervello.
Eppure l'epilogo tragico li accomuna in toto
Hemingway non sarà stato forse un drogato, ma di certo era un alcoolizzato.
Ma non è questo il concetto. Di discorsi beceri credo che finora non ne abbia fatti nessuno. Nessuno ha esultato per la sua morte, anzi, mancherà la sua voce. Si è detto solamente che ha fatto le sue scelte, condivisibili o no, questo rimarrà per sempre un problema suo.
Ho anche aggiunto che probabilmente i talentuosi sono dotati di maggior sensibilità ma anche di maggior fragilità rispetto ai comuni mortali e sono quindi, aggiungo ora, portati per gli eccessi, poiché la normalità per loro non esiste.
Prima di criticare aspramente solo per scrivere "opinioni broccolate" e "retorica più becera", pesa prima le parole, che qui nessuno finora è andato sopra le righe.
Be quiet please.
Carlo