Le tue foto fanno riflettere. Dalle mie parti, un museo simile, in una casa in un vicoletto dentro il paese, si trova a Collelongo in Abruzzo. Io ci vedo un legame con la nostra passione: in fin dei conti si tratta di una specie di "foto" tridimensionale e reale di un qualcosa che non c'è più, la manifestazione concreta del desiderio di un ritorno al passato.
Se esistesse davvero la macchina del tempo e qualcuno ci invitasse a fare un viaggetto, cosa ci porteremmo dietro? Io una macchina fotografica e penso anche voi. Il bello è che, pur se nessuno di noi può purtroppo fare un viaggio di tal genere, qualcuno che l'ha fatto c'è, o meglio c'è stato e ce ne ha riportato le fotografie. Sono tutti i fotografi, professionisti e non, da Daguerre fino ai nostri parenti, a nostro nonno ed a nostro padre.
Spesso lo si fa in maniera inconsapevole.
Le fotografie sono come il buon vino, migliorano col passare del tempo ed anche le foto di dilettanti neppure tanto bravi, possono divenire, col tempo, preziose. Ma spesso lo si fa e lo facciamo consapevolmente. In fondo, le foto di matrimonio, di compleanno, le foto fatte ai nostri figli, non sono un tentativo di rendere immortale un attimo, una situazione, un volto che sappiamo destinato a mutare e, quindi a scomparire?
Enrico