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[DSLR] - Frontfocus, Backfocus, Finetuning e Compagnia Bella...
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nippokid (was here)
Messaggio: #1
Cercherò, nel modo più conciso e schematico possibile ( dry.gif ), di raggruppare tutto quanto conosco (o credo di conoscere) sui problemi di focus che è possibile riscontrare su molte accoppiate fotocamera/obiettivo, sui metodi per correggere tali problemi e sulle possibilità, ora concrete per molte fotocamere, di “accordare” gli obiettivi in funzione del singolo esemplare di fotocamera, mediante le funzioni – spesso snobbate o addirittura disincentivate dai manuali d’uso – di “fine tuning” dell’AF.

Si può parlare di Front o Back Focus quando il piano di MaF effettivo non combacia con il piano di fuoco passante per il punto di messa a fuoco (sul soggetto), scelto durante la composizione. Il piano di fuoco effettivo risulterà più o meno spostato verso infinito nei casi di BackFocus e più o meno spostato verso la fotocamera nei casi di FrontFocus.
Questi scostamenti, rispetto a quanto determinato dal sistema di AF e dagli strumenti di ausilio alla MaF come il telemetro elettronico, ma anche della semplice determinazione del fuoco sul vetro smerigliato nei casi di MaF manuale, possono avere origini diverse.
I percorsi ottici della luce all’interno di una fotocamera sono molto complessi e una piccola imprecisione in ognuno di questi percorsi comporta una non coincidenza tra quanto “appare” (all’occhio o al sistema AF) e quanto “è”. E’ sufficiente la modificazione di una delle distanze o delle angolazioni di specchio, sub-specchio, modulo AF, sensore, vetrino smerigliato, etc. perché il sistema non sia più in grado di determinare con precisione la distanza esatta per cui far “convergere la luce" sul sensore.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Oltre a questi aspetti, ad influire direttamente sulla capacità dei sistemi di autofocheggiare correttamente, ci sono tutti i meccanismi con la funzione di movimentare i gruppi di lenti degli obiettivi e le relative tolleranze meccaniche.
Nel caso di obiettivi AF / AF-D non motorizzati sono due i meccanismi coinvolti nella trasmissione del moto. Quelli interni alla fotocamera che si occupano di comandare e muovere il perno rotante di trasmissione e quelli interni all’obiettivo che – recepita la “propulsione” dalla rotazione del suddetto perno – si occupano di trasferire il movimento ai gruppi di lenti destinate alla messa a fuoco.
Nel caso di obiettivi AF-S, dotati quindi di motore ultrasonico incorporato, le tolleranze meccaniche sono probabilisticamente inferiori, dato che sono interessati meno “ingranaggi”, ma possibili, eccome.


A grandi linee si può distinguere tra vere e proprie problematiche conclamate di front/back-focus, nei casi in cui il difetto è ben percettibile in fase di fruizione delle immagini, anche a normali ingrandimenti e i casi in cui – pur con una non perfetta collimazione del piano di MaF reale con il punto di MaF scelto durante la composizione – la problematica influisce poco o non influisce del tutto sulla percezione di nitidezza in fase di osservazione dell’immagine a monitor o, meglio, su stampa.

Ovviamente anche l’utilizzo di certi obiettivi e certi diaframmi può fare una gran differenza nella percezione del problema.

Ritengo, ragionevolmente, che queste problematiche siano sempre esistite. Spesso semplicemente non c’era la possibilità/facilità di controllo immediato del risultato come accade con la fotografia digitale e l’eventuale problema veniva assunto come generico errore di fuoco generato dal caso, da imperizia o da fallibilità congenita (spesso reale ai primordi dell’AF..) del sistema di Autofocus. A distanza di giorni dallo scatto spesso mancava anche il ricordo certo della dinamica dello scatto.
Non c’era l’abitudine di controllare diapositive e negativi con il microscopio, al massimo un “contafili” da pochi ingrandimenti, ora si può zoomare a ingrandimenti assurdi dopo pochi secondi dall’acquisizione visualizzando anche l’Area AF utilizzata, se dimenticata. Così come l’unico momento di fruizione di una fotografia era tendenzialmente su carta a normali ingrandimenti con “circoli di confusione relativa” piuttosto benevoli in quanto a distinzione tra nitido, nitidissimo e un po’ meno nitido…
Forse, ma questo posso solo intuirlo dagli attuali numeri dovuti alla diversa diffusione di apparecchiature fotografiche circolanti rispetto a qualche tempo fa, anche le maglie dei controlli di qualità possono essersi allargate nel tempo…

Comunque sia, o sia stato, pensiamo ad oggi.

Non per fare del sensazionalismo o voler spingere verso il tunnel della taratura AF, ma da quanto personalmente riscontrato e da tutte le informazioni che ho potuto raccogliere tra colleghi, conoscenti e rete internet, sono pochissime le accoppiate fotocamera-obiettivo perfettamente accordate tra loro!!
Questo non vuol dire che la staratura "conclamata e patologica" sia la regola, vuol dire che dei piccoli scostamenti della MaF sono normali e sostanzialmente inevitabili con accoppiamenti meccanico/elettronici non specificamente accordati tra loro, spesso lo sono di un’entità minima, non rappresentano un problema reale e possono tranquillamente essere ignorate.

Certo se si è dei perfezionisti (..o si è costretti ad essere perfezionisti..) è possibile operare una taratura fine delle singole accoppiate camera-obiettivo per spremere il massimo da esse. Anche dove l’imprecisione non rappresentava un problema reale, la massima precisione rappresenterà una piacevole sorpresa…

Tornando ai “problemi più gravi” che influiscono percettibilmente sulla resa degli scatti, prendendo spunto da una recente discussione inerente una fotocamera dotata di taratura fine, trovo francamente inutile mettersi a cercare di individuare di “chi” sia la colpa e “chi” abbia il dovere di porvi rimedio.

La cosa importante è che il rimedio c’è ed è il risultato che conta.

Non è una “onta” o una “invalidità” per la fotocamera “subire” una taratura AF.
Quella operata on-camera è esattamente la stessa manovra che viene applicata in assistenza, ossia un intervento software per compensare le tolleranze, generalmente meccaniche, di fotocamera e/o obiettivo, solo che in assistenza viene effettuata “fuor-di-menù” o direttamente sull’obiettivo AF-S. Ignoro se sugli obiettivi non motorizzati ci possa essere una “vite” per la taratura degli elicoidi o qualche altro meccanismo. ( hmmm.gif )

Ovviamente il ricorso all’assistenza è necessaria nei casi in cui la fotocamera non sia dotata di taratura fine e/o il problema sia di una tale entità da non rientrare nei 40 step (-20 +20) del fine tuning di tutte le fotocamere con taratura, concorrenza compresa.

Come determinare il problema:
Senza particolari necessità (professionali o altre..) come non ritengo molto saggio andare a cercare il granello di polvere tra le lenti, azione utile soltanto a farsi venire dubbi e paure, infondate nel 99,9% dei casi, così ritengo che non sia necessario andare a cercare il problema dove non c’è e dove non si manifesti nella normale pratica.
Questa come premessa assolutamente personale.

Qualora nell’uso normale dell’attrezzatura si riscontri una costante (e ripetibile) mancanza di nitidezza con soggetti statici a normali distanze e condizioni di lavoro, può essere il caso di verificare l’accuratezza della MaF dell’accoppiata fotocamera-obiettivo.

Ci sono innumerevoli metodi “empirici” per tentare di determinare l’esistenza del problema. Pur non particolarmente precisi né scientifici, sono normalmente quanto basta per una verifica di massima.
Questi metodi prevedono di scattare una serie di immagini a dei “target” posti a diverse distanze con ripetitività…una staccionata, tre pile stilo, tre libri, tre 600 f/4 ( huh.gif )…qualsiasi tripletta (o più) di oggetti che offrano una "texture" adeguata alla rilevazione del contrasto dell’AF, senza possibili “distrazioni” e che siano separate tra loro nell’inquadratura.
Personamente considero importante che la valutazione della MaF venga fatta a distanze paragonabili alle normali distanze di lavoro dell’obiettivo in uso.

In questo ed in tutti gli scatti “test” l’obiettivo verrà utilizzato a Tutta Apertura (TA) e alla massima focale nel caso si tratti di uno zoom. La MaF sarà ogni volta fatta almeno due volte partendo da infinito e dalla minima distanza di MaF.

C’è poi la famigerata e - francamente “triste” - focus-chart.

http://focustestchart.com/chart.html
http://regex.info/blog/photo-tech/focus-chart

Ritengo l’uso della focus-chart, salvo rare eccezioni, molto incline ad indurre in errori di valutazione, per vari motivi.

Innanzitutto costringere gli obiettivi a lavorare in prossimità della minima distanza di MaF, nonostante consenta di ottenere la minima Profondità di Campo (PdC), spesso non permette di valutare quanto il minimo scostamento (se percepibile) sulla…carta, si traduca come spostamento del piano di MaF alle normali distanze di lavoro. Un errore di 3mm sulla focus-chart, da 2mt, con un teleobiettivo, che può sembrare ininfluente può invece tradursi in uno spostamento reale del piano di MaF di decine di cm o metri, focheggiando a molti metri di distanza.
In secondo luogo, motivo ancor più importante, la linea nera della focus-chart, peraltro posta a 45° di inclinazione rispetto all'asse dell'obiettivo, non costituisce un target adatto alla MaF di precisione. Quasi sempre l’area AF della fotocamera è molto più grande della linea stessa e non c’è quindi certezza di precisione né di ripetibilità della messa a fuoco. Ricordo che stiamo andando a valutare millimetri, al massimo centimetri, di scostamento alla minima distanza di Maf.
E ancora, la reale posizione del sensore AF potrebbe non combaciare, seppur di poco, con il riferimento evidenziato a mirino, andando ad aggiungere un’ulteriore variabile alle già possibili imprecisioni.

focus-chart…bocciata!

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Cominciano poi a spuntare sul mercato vari accrocchi, apparentemente molto funzionali che permettono una valutazione oggettiva della MaF e una taratura comoda e precisa.
Uno di questi, al momento il più “blasonato”, è il “LensAlign” prodotto da “RawWorkflow.com”. Esiste in due versioni PRO e LITE.

IPB Immagine

http://www.rawworkflow.com/lensalign/


Qui sotto le recensioni disponibili:

http://www.luminous-landscape.com/reviews/...lensalign.shtml

http://www.imaging-resource.com/ACCS/LA/LA.HTM

http://www.imaging-resource.com/ACCS/LA/LAL.HTM

http://regex.info/blog/2008-12-16/1029

http://forums.canonphotogroup.com/showthread.php?t=2511

http://www.timothyarmes.com/blog/2009/01/c...-lensalign-pro/


Al momento questo sembra essere il metodo più efficace, ancorchè il più costoso, per risolvere i problemi di focus e ottimizzare il rendimento degli obiettivi accoppiati ai singoli corpi macchina.
La MaF viene effettuata su un piano parallelo al sensore, senza possibilità di errore, mentre il piano di MaF viene valutato su un elemento laterale inclinabile...

IPB Immagine

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C’è poi un altro metodo con cui mi sto confrontando in questi giorni, semplice, gratuito e apparentemente efficace.

http://www.northlight-images.co.uk/article...adjustment.html

Prevede l’utilizzo di un monitor LCD per visualizzare un pattern capace di “suscitare” nei sensori l’effetto moirè. La natura dell’effetto è tale per cui più “nitidezza” è capace di restituire un obiettivo e più il moirè sarà evidente, quindi - per estensione – più la MaF è precisa e più sarà evidente l’effetto.
La cosa più importante rispetto ad altri metodi è che facilita nella determinazione della Messa a Fuoco migliore, cosa di solito affidata all’interpretazione personale, piuttosto difficile, di linee o caratteri minuscoli su scatti già eseguiti.

IPB Immagine

Prevede semplici passaggi.

1. Scaricare il pattern da utilizzare come target e aprirlo con un visualizzatore di immagini al 100% di zoom.
Essendo formato da 1000x1000 pixel la risoluzione del monitor dovrà essere sufficiente per la visualizzazione a pixel reali a schermo intero.
2. Posizionare la fotocamera su treppiede, più parallelamente possibile allo schermo, ad una distanza di 50 volte la lunghezza focale dell’obiettivo.
3. Attivare il Live-View e manualmente o sfruttando la messa a fuoco a contrasto di fase (AF-ON in modalità treppiede..) regolare la messa a fuoco in modo che sia massimizzata la presenza dell’effetto moirè.
4. Uscire dalla modalità Live-View e focheggiare normalmente con l’AF a rilevazione di fase verificando la direzione in cui si muove (e quanto) la scala delle distanze dell’obiettivo.
Quella differenza – tra la MaF massimizzata col Live-View e la MaF rilevata con L’AF – rappresenta la staratura dell’accoppiata fotocamera-obiettivo in uso.
5. Utilizzando la taratura fine dell’AF nel verso opposto allo scostamento delle MaF, provare fino a quando le MaF combaciano.



Non sono ancora in grado di produrre una casistica personale di questo metodo perché sono (fortunatamente e orgogliosamente..) dotato unicamente di monitor CRT e di un solo LCD di piccole dimensioni e di scarsa qualità che uso solo come monitor di emergenza; ho quindi alcune difficoltà con le dimensioni del pattern e non ho molto tempo per organizzarmi diversamente…


Maggiori Info :
http://www.openphotographyforums.com/forum...read.php?t=4708


Approfondimenti:

http://www.slrgear.com/articles/focus/focus.htm


E' ovvio che la mia intenzione di essere schematico e conciso è fallita miseramente. IPB Immagine

Spero che - nonostante tutto - quanto scritto, di getto, senza "premeditazione documentale" e come mi è venuto, possa essere di aiuto all'individuazione e alla soluzione - quando possibile - dei piccoli o grandi problemini di focus.

Prego chiunque abbia voglia e/o abbia riscontrato errori, mancanze, imprecisioni o abbia semplicemente qualcosa da aggiungere di intervenire, naturalmente.

Così come invito chiunque abbia la voglia e l'occasione di adoperarsi al fine-tuning dei propri obiettivi di lasciare un commento sulla metodologia seguita e sui risultati ottenuti.


bye. cool.gif


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Risposte (50 - 74)
bart1972
Messaggio: #51
QUOTE(npkd @ Mar 20 2009, 11:49 PM) *
Ciao Bart,
la differenza sostanziale è nel tipo di sensore (punto) AF.
Generalmente quello centrale, su tutte le fotocamere, è un sensore a croce ( + ) capace di rilevare il differenziale di contrasto che interseca il sensore con qualsiasi "inclinazione", orizzontale, verticale o diagonale.
I sensori linari hanno generalmente la stessa precisione intrinseca, solo hanno meno possibilità di essere intersecati dal dettaglio utile al rilevamento del contrasto. Sono insensibili ai differenziali di contrasto che si sviluppano paralleleamente alla linea del sensore.
Spero si capisca... rolleyes.gif ... "|" rileva "\", "/", soprattutto "-", ma non vede "|" ...

Il modulo MultiCAM3500 ha 15 sensori a croce (..tutti al centro dry.gif ) e i restanti verticali.

Quelli più periferici possono poi "scontare" anche (dipende dall'ob.) una minore intensità e perpendicolarità della luce indirizzata verso i bordi del fotogramma e reindirizzata al modulo AF dal sub-mirror dedicato, rendendo più difficoltosa la "lettura"...

bye. smile.gif




Ora capisco la difficoltà in cui è incorso l' af sulla terza stilo.. ero partito dal centri portandomi fuori.. il punto af che lavorava più esterno, a destra, era un punto lineare, infatti poi notavo che metteva a fuoco se focheggiavo la parte superiore della stilo, dove ovviamente trovava un bordo orizzontale.

Hai ragione tu quando scrivi "queste macchine bisogna imparare a conoscerle.." ;.)


ciao

Andrea
P.Pazienza
Messaggio: #52
salve,

Ho provato ad effettuare la taratura AF del nuovo AFS 60mm micro su D300 sia con il metodo northlight sia utilizzando un target più familiare.
In questa discussione ho riportato i miei risultati ed espresso i relativi dubbi in proposito...

Backfocus e taratura AF

grazie.gif a chi vorrà contribuire!
Abry84
Messaggio: #53
Salve, sono un ragazzo di 25 anni appassionato di fotografia.
Per due/tre anni ho utilizzato la D40x del fratello e gli obiettivi 18-55 e 55-200 entry level.

Da un po' di tempo ho comprato la D90, tenendomi il "vecchio" 18-55.

Circa 2 mesi fa ho trovato un'occasione (chiamiamola così) per un usato: un 80-200 f2.8 a pompa (AF Nikkor 80-200mm 1:2,8 ED). Conosco il proprietario che mi ha assicurato fosse perfetto. Ho comunque chiesto al negozio dove ho acquistato la D90 e mi hanno detto che era un affare ma di controllare prima il back/front focus. Ho eseguito una verifica (troppo) veloce e ho deciso di acquistarlo. Ora però mi ritrovo un problema di frontfocus di circa 12 mm secondo la focuschart (ho letto che non è il top come strumento di verifica ma non avendo uno schermo grande per l'altra verifica...).

Volevo chiedere a voi se:
Si può sistemare la cosa? La D90 può essere tarata per un obiettivo? L'obiettivo può essere tarato? Come devo fare? Devo rinunciare all'utilizzo di questo obiettivo? Può essere che la D90 non possa essere compatibile?

Questi sono i miei dubbi. Il negoziante mi aveva ben avvertito ma sono andato comunque troppo veloce nell'acquisto...

Se per caso potete aiutarmi ve ne sarei molto molto grato.
bergat@tiscali.it
Messaggio: #54
Non credo che si possa fare con la tua macchina ameno di interventi pesanti e costosi e non standard. Fai prima a cambiare la macchina.
Purtroppo l'usato presenta questi rischi. Comunque se il venditore ti aveva assicurato esente dai difetti, fai rivalere il tuo diritto di reso del venduto, in quanto prodotto non conforme.
Franco_
Messaggio: #55
QUOTE(Abry84 @ Jan 16 2010, 07:30 PM) *
Salve, sono un ragazzo di 25 anni appassionato di fotografia.
Per due/tre anni ho utilizzato la D40x del fratello e gli obiettivi 18-55 e 55-200 entry level.

Da un po' di tempo ho comprato la D90, tenendomi il "vecchio" 18-55.

Circa 2 mesi fa ho trovato un'occasione (chiamiamola così) per un usato: un 80-200 f2.8 a pompa (AF Nikkor 80-200mm 1:2,8 ED). Conosco il proprietario che mi ha assicurato fosse perfetto. Ho comunque chiesto al negozio dove ho acquistato la D90 e mi hanno detto che era un affare ma di controllare prima il back/front focus. Ho eseguito una verifica (troppo) veloce e ho deciso di acquistarlo. Ora però mi ritrovo un problema di frontfocus di circa 12 mm secondo la focuschart (ho letto che non è il top come strumento di verifica ma non avendo uno schermo grande per l'altra verifica...).

Volevo chiedere a voi se:
Si può sistemare la cosa? La D90 può essere tarata per un obiettivo? L'obiettivo può essere tarato? Come devo fare? Devo rinunciare all'utilizzo di questo obiettivo? Può essere che la D90 non possa essere compatibile?

Questi sono i miei dubbi. Il negoziante mi aveva ben avvertito ma sono andato comunque troppo veloce nell'acquisto...

Se per caso potete aiutarmi ve ne sarei molto molto grato.



Il problema può dipendere dall'obiettivo, dalla fotocamera o dall'accoppiata ottica-fotocamera.

In altre parole può succedere che certe accoppiate presentino il problema mentre se si utilizzano con altri corpi o altri obiettivi funzionano perfettamente.

Se hai la pazienza di leggere tutta la discussione capirai il perchè di questa mia affermazione.
Lutz!
Messaggio: #56
QUOTE(danardi @ Mar 12 2009, 09:51 AM) *
Sono il primo a dire che nelle produzioni ci sono delle tolleranze, ma al sensore AF che gli importa? Lui riconosce come messa a fuoco corretta il momento in cui trova quella determinata porzione di immagine più nitida possibile, quindi che laccoppiamento ottica/corpo abbia un tiraggio leggermente inferiore o leggermente superiore (per la somma delle tolleranze) che gli cambia? Anche se mettessi un anello distanziale tra corpo macchina e obbiettivo e mantenessi l'autofocus fuogheggerebbe correttamente (salvo l'impossibilità per grandi distanze), non troverei errori.


Nemmeno io me lo spiego, cosa centra l'ottica montata con un problema di AF visto che e' la camera che fa la messa a fuoco? O sbaglia con tutte le ottiche o non sbaglia con nessuna, salvo che la lente si muova dopo la corretta messa a fuoco e lo scatto.
Non mi e' affatto chiaro cosa voglia dire che una lente soffre di Back-FrontFocus, sara' il corpo macchina non tarato...

Maurizio Burroni
Messaggio: #57
Non ho letto tutta la discussione , ma volevo solo aggiungere che il problema è semplicemente meccanico e da risolvere sull´obbiettivo che ha il problema . Tantissime belle parole , ma poi è solo mettere o togliere uno spessore ....

Messaggio modificato da Maurizio Burroni il Feb 15 2010, 03:08 PM
Lutz!
Messaggio: #58
Si pero ancora non si e' che cosa comporti il problema su obiettivi diversi.
maxiclimb
Messaggio: #59
QUOTE(Maurizio Burroni @ Feb 15 2010, 03:07 PM) *
Non ho letto tutta la discussione , ma volevo solo aggiungere che il problema è semplicemente meccanico e da risolvere sull´obbiettivo che ha il problema . Tantissime belle parole , ma poi è solo mettere o togliere uno spessore ....


Allora ti consiglio di leggerla TUTTA, la discussione. smile.gif
Non c'è modo di "tarare" il singolo obbiettivo (a meno che non si tratti di AF-S) e questo me lo ha confermato telefonicamente il tecnico LTR.
E se si regola la macchina, si starano tutti gli altri...
Tranne che nelle macchine che dispongono della regolazione separata per le varie ottiche (fine-tuning), sempre che basti, e nel mio caso non era bastato...
Maurizio Burroni
Messaggio: #60
Dici ? Che strano , lo faccio regolarmente già da tempo .... mi sono passate tra le mani ottiche che avevano il difetto e che dopo non lo avevano più . Sarà come la storia del calabrone di Sikorsky dove la fisica dice che il calabrone non potrebbe volare , ma Lui non sapendolo vola lo stesso ....
maxiclimb
Messaggio: #61
Ottimo, allora potresti consigliare ai tecnici ufficiali come intervenire con lo spessore...
Loro non sono capaci. smile.gif
Maurizio Burroni
Messaggio: #62
No , sicuro ? Perchè non li mettono a posto ? A me non sembra ....
maxiclimb
Messaggio: #63
ti ri-invito a leggere la discussione per intero, inutile riscrivere le stesse cose....
Ho personalmente mandato un obbiettivo di pregio, il 105 f2 DC, perchè soffriva di front-focus così accentuato che nemmeno il finetuning della d700 ha potuto risolverlo.
In LTR mi hanno confermato che non ci possono fare nulla.
Maurizio Burroni
Messaggio: #64
Se te la senti di aprirlo , posso spiegarti che fare per provare a regolarlo . certo che se i tecnici Nital non sono riusciti .... però provare non costa niente . Sempre che tu l´abbia ancora quell´ottica .
Andry81
Messaggio: #65
Personale esperienza, d200 con 70-200, 50ino, 17-55 (venduto) nessun problema, su D300 praticamente tutte le ottiche mi vanno in front focus.
Il 70-200 devo tararlo a +15 il 50 a +20 e il 24-70 comprato al posto del 17-55 invece ha un altro problema, inizialmente a tutte le focali andava in front focus e non si risolveva nemmeno con il fine tuning, mandato in ltr mi torna e vedo che alle focali 24 e 28 va in backfocus piuttosto evidente mentre è migliorato sulle altre.....a sto punto non so se mandare direttamente la d300 in assistenza.....domani voglio sentire LTR sperando di parlare con un tecnico e non un operatore telefonico.....
Andrea Meneghel
Messaggio: #66
Sarebbe una cosa carina se nikon aumentasse il range di regolazione fine dell'AF anche perche non sarebbe una cosa hardware ma puramente software in quanto si tratta di prendere il valore rilavato dal sensore di messa a fuoco e aggiungere o togliere quell'impostazione; credo che in questo modo veramente renderebbero tutti piu contenti
Andry81
Messaggio: #67
perfetto,parlato con un operatore......mi dovro' avventurare nel mandare macchina e obiettivo in ltr......

Messaggio modificato da Andry81 il Feb 17 2010, 10:51 AM
davideconticelli
Messaggio: #68
QUOTE(danardi @ Mar 13 2009, 12:50 AM) *
Nippo grazie per la risposta. Sono maledettamente duro di conprendonio.. cerotto.gif
Non riesco a capire come le tolleranze tra corpo e obbiettivo possano inficiare sulla messa a fuoco..

Secondo tutti i discorsi che si sono fatti fino ad adesso infatti l'unica tolleranza che veramente influisce è quella della differenza di percorso dell'immagine riflessa verso il sensore AF in fase di messa a fuoco e dellimmagine che va diretta sul sensore/pellicola con specchio alzato e tendina "aperta". Il fatto che un obbiettivo possa trovarsi qualche micrometro "più in là o più in qua" non ha effetto diretto perché non è una cosa che il sensore misura: a lui interessa che l'immagine sia "ben" contrastata..

..sono quasi rassegnato a rimanere nell'ignoranza Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.


Ciao, aggiungo anche la mia esperienza.
Di recente ho acquisto un vecchio zoom sigma (28-70 2.8 DF) che presentava un marcato backfocus ma soprattutto dei problemi di sottoesposizione solamente per certe focali. All'inizio non riuscivo a capire quale fosse la causa di questa sottoesposizione ma poi ho capito che la mia splendida D300 non riusciva a dialogare perfettamente con la cpu dell'obiettivo (con la "vecchia" D200 il problema non si verificava). Allora non potendo restituire l'obiettivo al venditore ho deciso di smontarlo al fine di dasibilitare il "sensore" che indica alla macchina la lunghezza focale impostata con con la ghiera dello zoom. Tralscio i dettagli relativi al come ma sono stato in grado di disabilitare il sensore. In quelle condizioni la D300 non creava più problemi di sottoesposizione ma risultava moooolto più titubante nella messa a fuoco evidentemente proprio a causa della mancanza dell'informazione sulla lunghezza focale. Inoltre usando la taratura fine dell'AF ho notato che la taratura non era possibile a tutte le focali ma mi obbligava a un compromesso non accettabile. Quindi ho smontato l'obiettivo e ho modificato il sensore di lunghezza focale in modo che fornisse le informazioni alla D300 solo per quelle focali che non davano problemi di sottoesposizione. Rimontato il tutto ora la taratura fine dell'AF funziona.
Ne desumo quindi che la D300 segua questo schema per eseguire l'AF:
1. Sposta le lenti dell'obiettivo per cercare il fuoco, ma per inerzia sempre (e dico sempre) lo supera (andando in back o front focus a seconda della posizione iniziale delle lenti rispetto a quella di fuoco corretto)
2. Poi a seconda della focale e magari delle informazioni sulla distanza offerte dagli obiettivi D imprime uno spostamento alle lenti in direzione opposta di una quantità definita dal produttore dell'obiettivo e memorizzata nel chip dello stesso nella posizione che dovrebbe essere quella individuata al passaggio 1
3. Quindi se l'obiettivo presenta dei difetti di fabbricazione o usura il colpetto alle lenti risulta errato creando l'errore di fuoco sopperito se possibile dall'AF tuning

Davide

Messaggio modificato da davideconticelli il Feb 17 2010, 01:14 PM
Lutz!
Messaggio: #69
QUOTE(npkd @ Mar 12 2009, 05:38 AM) *
Cercherò, nel modo più conciso e schematico possibile ( dry.gif ), di raggruppare tutto quanto conosco (o credo di conoscere) sui problemi di focus che è possibile riscontrare su molte accoppiate fotocamera/obiettivo, sui metodi ......

Ottimo Intervento Nippo!
LucaCorsini
Messaggio: #70
QUOTE(Lutz! @ Apr 29 2011, 03:29 PM) *
Ottimo Intervento Nippo!

Ci ha messo 2 anni 1 mese e 17 giorni per leggerlo ? messicano.gif
Cooperman
Banned
Messaggio: #71
Curiosità tecnica.
Sulla D300s se un'ottica mette a fuoco più vicino di quello che sto focheggiando, quando vado a regolare la correzione dell'ottica devo impostarla a + o - ?
pes084k1
Messaggio: #72
QUOTE(bluesun77 @ Feb 17 2010, 10:18 AM) *
Sarebbe una cosa carina se nikon aumentasse il range di regolazione fine dell'AF anche perche non sarebbe una cosa hardware ma puramente software in quanto si tratta di prendere il valore rilavato dal sensore di messa a fuoco e aggiungere o togliere quell'impostazione; credo che in questo modo veramente renderebbero tutti piu contenti


Sforzi inutili, molto spesso sono limitazioni intrinseche di obiettivi (aberrazioni sferiche), dell'informazione delle immagini (non tutte possono essere messe a fuoco) o del principio stesso dell'autofocus. Non perdeteci troppo tempo, comprate un vetrino KatzEyeOptics, un oculare DG-2, correggetevi bene la vista, imaparate a fare la MAF a mano con ottiche che non ballano nel mirino quando le toccate e farete belle fotografie.

A presto telefono.gif

Elio
Enrico_Luzi
Messaggio: #73
ritengo che ci voglia una gran fortuna con qualsiasi obiettivo si compri sia nikon che sigma, sia da 100€ che da 9000€
Cooperman
Banned
Messaggio: #74
QUOTE(Cooperman @ Jun 4 2011, 01:45 PM) *
Curiosità tecnica.
Sulla D300s se un'ottica mette a fuoco più vicino di quello che sto focheggiando, quando vado a regolare la correzione dell'ottica devo impostarla a + o - ?

UP
nessuno mi può dire qualcosa ?
zal
Messaggio: #75
QUOTE(Cooperman @ Jun 5 2011, 01:29 PM) *
UP
nessuno mi può dire qualcosa ?

Nel caso da te descritto (frontfocus) devi agire sulla regolazione +, quindi dire alla macchina di spostare il punto di messa a fuoco in avanti rispetto a quello che l'accoppiata macchina/ottica identificano. Ti consgilio di fare delle prove con il cavalletto in ambiente ben illuminato con tre oggetti non sferici e ben contrastati (no pile) come ad esempio tre pacchetti di sigarette, disposti su tre piani differenti. Metti a fuoco su quello centrale, prendi carta e penna e scrivi nome del file e regolazione applicata -5,-4,-3,-2,-1,0,+1,+2,+3 ecc.. poi scarichi le foto e le osservi a video per capire quale sia la regolazione migliore da applicare. Ciao
 
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