Gentilissimi amici, chiedo scusa se è già stata aperta una discussione simile ma non ho trovato nulla anche con la funzione cerca. Come scritto in un mio post ho qualche problema con la messa a fuoco. Parlando con un collega che saltuariamente ha avuto problemi (d200 e 18-200), o per avere una messa a fuoco più precisa in condizioni di luce non
sempre favorevoli, mi ha spiegato che zomma quasi al massimo della focale, blocca la messa a fuoco sul soggetto, riposiziona a grandangolo componendo l'inquadratura e scatta. Tutto questo perchè il ccd è molto piccolo e in alcune situazioni grandangolari l'AF non riesce a essere preciso, per cui , con la tecnica descritta si riesce a fare di meglio dichiarando con più precisione quello che si vuole sicuramente a fuoco. A me sembra molto macchinosa, e sicuramente "l'attimo fuggente" lo perdi stradafacendo, ma se per alcune situazioni, foto in posa o panoramiche ambientali, si sbaglia di meno...cosa ne pensate?
sempre favorevoli, mi ha spiegato che zomma quasi al massimo della focale, blocca la messa a fuoco sul soggetto, riposiziona a grandangolo componendo l'inquadratura e scatta. Tutto questo perchè il ccd è molto piccolo e in alcune situazioni grandangolari l'AF non riesce a essere preciso, per cui , con la tecnica descritta si riesce a fare di meglio dichiarando con più precisione quello che si vuole sicuramente a fuoco. A me sembra molto macchinosa, e sicuramente "l'attimo fuggente" lo perdi stradafacendo, ma se per alcune situazioni, foto in posa o panoramiche ambientali, si sbaglia di meno...cosa ne pensate?
La procedura è da evitare per due motivi:
1) è scomoda (ai tempi degli zoom manual focus si usava... oggi per fortuna abbiamo l'AF)
2) è foriera di errori di messa a fuoco, per il semplice fatto che gli zoom AF moderni spesso e volentieri sono varifocali, ovvero non hanno la messa a fuoco precisamente costante a tutte le focali (e non a caso Nikon sconsiglia caldamente questa procedura sul manuale dei propri zoom); ho verificato io stesso con diverse prove in passato che focheggiare alla massima focale e poi zoomare indietro porta a una focheggiatura uguale o, più spesso, PEGGIORE di quella che si avrebbe focheggiando alla focale effettiva di scatto
Nei rari casi in cui si verifichi che la procedura effettivamente offre risultati migliori, probabilmente ci sarebbe da fare una piccola ritaratura in assistenza a obiettivo e/o fotocamera: ma se entrambi sono ben tarati, fidati se ti dico che non ce n'è bisogno e anzi si rischia di peggiorare la messa a fuoco. O, se non ti fidi, prova!
1) è scomoda (ai tempi degli zoom manual focus si usava... oggi per fortuna abbiamo l'AF)
2) è foriera di errori di messa a fuoco, per il semplice fatto che gli zoom AF moderni spesso e volentieri sono varifocali, ovvero non hanno la messa a fuoco precisamente costante a tutte le focali (e non a caso Nikon sconsiglia caldamente questa procedura sul manuale dei propri zoom); ho verificato io stesso con diverse prove in passato che focheggiare alla massima focale e poi zoomare indietro porta a una focheggiatura uguale o, più spesso, PEGGIORE di quella che si avrebbe focheggiando alla focale effettiva di scatto
Nei rari casi in cui si verifichi che la procedura effettivamente offre risultati migliori, probabilmente ci sarebbe da fare una piccola ritaratura in assistenza a obiettivo e/o fotocamera: ma se entrambi sono ben tarati, fidati se ti dico che non ce n'è bisogno e anzi si rischia di peggiorare la messa a fuoco. O, se non ti fidi, prova!
La procedura è da evitare per due motivi:
1) è scomoda (ai tempi degli zoom manual focus si usava... oggi per fortuna abbiamo l'AF)
2) è foriera di errori di messa a fuoco, per il semplice fatto che gli zoom AF moderni spesso e volentieri sono varifocali, ovvero non hanno la messa a fuoco precisamente costante a tutte le focali (e non a caso Nikon sconsiglia caldamente questa procedura sul manuale dei propri zoom); ho verificato io stesso con diverse prove in passato che focheggiare alla massima focale e poi zoomare indietro porta a una focheggiatura uguale o, più spesso, PEGGIORE di quella che si avrebbe focheggiando alla focale effettiva di scatto
Nei rari casi in cui si verifichi che la procedura effettivamente offre risultati migliori, probabilmente ci sarebbe da fare una piccola ritaratura in assistenza a obiettivo e/o fotocamera: ma se entrambi sono ben tarati, fidati se ti dico che non ce n'è bisogno e anzi si rischia di peggiorare la messa a fuoco. O, se non ti fidi, prova!
ho fatto anch'io una prova del genere sia col 18-70 che col 18-200 e, con un soggetto posto ad infinito, ho notato che:
1- zummo tutto, focheggio e poi torno a 18mm, la ghiera di messa a fuoco indica infinito;
2- focheggio restando a 18mm e la ghiera di messa a fuoco indica poco più di tre metri.
I risultati mi sembrano migliori nel primo caso (immagine più nitida).
Ho le allucinazioni???
1- zummo tutto, focheggio e poi torno a 18mm, la ghiera di messa a fuoco indica infinito;
2- focheggio restando a 18mm e la ghiera di messa a fuoco indica poco più di tre metri.
I risultati mi sembrano migliori nel primo caso (immagine più nitida).
Ho le allucinazioni???
Ho le allucinazioni???
Se la cosa si ripete sistematicamente, confermo le mie parole:
"Nei rari casi in cui si verifichi che la procedura effettivamente offre risultati migliori, probabilmente ci sarebbe da fare una piccola ritaratura in assistenza a obiettivo e/o fotocamera"
ho fatto anch'io una prova del genere sia col 18-70 che col 18-200 e, con un soggetto posto ad infinito, ho notato che:
1- zummo tutto, focheggio e poi torno a 18mm, la ghiera di messa a fuoco indica infinito;
2- focheggio restando a 18mm e la ghiera di messa a fuoco indica poco più di tre metri.
I risultati mi sembrano migliori nel primo caso (immagine più nitida).
confermo ho fatto una prova anch'io con i miei due 18-200. Zummo tutto, focheggio su soggetto posto a infinito, la ghiera di messa a fuoco è su infinito, torno a 18 rifocheggio sullo stesso soggetto, la ghiera si pone a poco più di 3 mt. Sarà forse perchè la lente in pos. grandangolare mette a fuoco tutto da 3 mt ad infinito, ma quando si lavora con diaframmi molto aperti non credo che vada molto bene poichè la profondità di campo diminuisce sensibilmente.
confermo ho fatto una prova anch'io con i miei due 18-200. Zummo tutto, focheggio su soggetto posto a infinito, la ghiera di messa a fuoco è su infinito, torno a 18 rifocheggio sullo stesso soggetto, la ghiera si pone a poco più di 3 mt. Sarà forse perchè la lente in pos. grandangolare mette a fuoco tutto da 3 mt ad infinito, ma quando si lavora con diaframmi molto aperti non credo che vada molto bene poichè la profondità di campo diminuisce sensibilmente.
Attenzione!
Non confondiamo quello che si legge sulla ghiera delle distanze con l'effettiva corretta messa a fuoco!
E' perfettamente normale, negli zoom moderni (specialmente quelli con ampie escursioni focali, ma in genere quelli che partono da una focale grandangolare) che a certe focali se si mette a fuoco all'infinito usando l'AF non venga riportata perfettamente la distanza sull'indicatore. E' il compromesso da pagare per obiettivi dagli schemi ottici sempre più complessi e raffinati.
Ricapitolando: se a certe focali mettendo a fuoco in automatico su un soggetto posto all'infinito l'indicatore sul barilotto NON si posiziona perfettamente sul simbolo ma a una distanza inferiore, questo può essere assolutamente normale. Fanno così il mio 12-24 e il mio 17-35*, per esempio, che però funzionano perfettamente. La conferma del fatto che non ci sia niente di anormale si può fare molto semplicemente: una foto alla focale minima, a tutta apertura, focheggiando all'infinito in automatico, e una nelle stesse condizioni ma forzando la ghiera di messa a fuoco in manuale in modo che l'indicatore si posizioni esattamente a metà del simbolo di infinito. Con ogni probabilità, aprendo i due file noterete che il primo sarà avvertibilmente più nitido, a riprova del fatto che su molti zoom autofocus l'indicazione di infinito sul barilotto è decisamente solo... indicativa (e soprattutto dipendente dalla focale in uso). Dopotutto, da quando sono scomparse le scale delle profondità di campo, questa indicazione ha un'utilità inferiore rispetto al passato (pur ammettendo che sia una cosa poco elegante).
Viceversa, è anche possibile fare l'altra prova che ho indicato: focheggiare in AF alla focale maggiore, zoomare a quella minore e poi scattare. Poi ripetere focheggiando direttamente alla focale minore. Le due foto dovrebbero essere ugualmente nitide, o addirittura dovrebbe essere migliore la seconda. Suggerisco di fare la prova in buone condizioni di luce e con soggetti all'infinito ben contrastati per escludere altri fattori.
* = In passato anche altri hanno notato la stessa cosa. Gianni Zadra aveva addirittura provato diversi esemplari di 17-35 facendoseli prestare da Nikon, e aveva confermato che non era un "difetto" di alcuni pezzi, bensì una caratteristica comune. E che comunque questa errata indicazione non influenzava in alcun modo la qualità delle foto e la precisione dell'autofocus.
Messaggio modificato da Lucabeer il Jun 9 2007, 09:49 AM
Ho spedito la scorsa settimana la mia d200 (per 2 volte) in garanzia e il mio nuovo 17-55 2,8 all'assistenza Ltr, poichè avevo problemi di messa a fuoco automatica in af-s soprattutto in posizione grandangolare.
Al servizio fotografico di sabato ho utilizzato quel corpo con un'altro obiettivo nuovo 18-200, ma purtroppo ho dovuto constatare che il problema continua a manifestarsi.
Il mio timore ad oggi, è che la taratura corpo obiettivo sia talmente precisa che usando le altre ottiche di corredo possano presentarsi i medesimi problemi, o che magari sia io il "fortunato" che ha acquistato un corpo difettoso; dico questo perchè ho un'altra d200 con un'altro 18-200 che non mi ha dato questi problemi.
Stefano
Al servizio fotografico di sabato ho utilizzato quel corpo con un'altro obiettivo nuovo 18-200, ma purtroppo ho dovuto constatare che il problema continua a manifestarsi.
Il mio timore ad oggi, è che la taratura corpo obiettivo sia talmente precisa che usando le altre ottiche di corredo possano presentarsi i medesimi problemi, o che magari sia io il "fortunato" che ha acquistato un corpo difettoso; dico questo perchè ho un'altra d200 con un'altro 18-200 che non mi ha dato questi problemi.
Stefano
Ho spedito la scorsa settimana la mia d200 (per 2 volte) in garanzia e il mio nuovo 17-55 2,8 all'assistenza LTR, poiché avevo problemi di messa a fuoco automatica in AF-S soprattutto in posizione grandangolare.
Al servizio fotografico di sabato ho utilizzato quel corpo con un'altro obiettivo nuovo 18-200, ma purtroppo ho dovuto constatare che il problema continua a manifestarsi.
Il mio timore ad oggi, è che la taratura corpo obiettivo sia talmente precisa che usando le altre ottiche di corredo possano presentarsi i medesimi problemi, o che magari sia io il "fortunato" che ha acquistato un corpo difettoso; dico questo perchè ho un'altra d200 con un'altro 18-200 che non mi ha dato questi problemi.
Stefano
Difficile se non impossibile perchè se davvero un’altra D200 si comporta in modo diverso allora c’è poco da parlare via forum. Ma la comparativa tra le due è davvero insindacabile? Se in altre parole ci si basa su immagini fatte in contesti diversi, con più o meno luce... forse analizzando i file si potrà “scoprire” effetti di micromosso piuttosto che di sfocatura...
Non mi fraintendete ! È che talvolta ci si lascia condizionare da situazioni diverse...
Per fortuna, le macchine fotografiche non hanno anima e sono solo l’assemblaggio di parti distinte. Parti completamente sostituibili e quindi non possono esistere situazioni irrisolvibili ed i tecnici, tanto meno, che interesse avrebbero a non risolvere un problema accertato ?
Non ci sono quindi “sfortunati” e “fortunati” o se i primi sono tali a causa di possibili problemi possono ottenere piena risoluzione perchè, anima a parte, basta operare sul problema.
Operando con obiettivi motorizzati AF-S verificare la collimazione AF su piani tridimensionali è cosa facile. Basta misurare, scattare e verificare che il punto di massima nitidezza corrisponda con quello prescelto. In questa fase non c’è nulla di opinabile escludendo variabili di limitazione di precisione AF (in assenza di contrasto, in presenza di trame geometriche, in presenza di bagliori di luce accecanti per il sensore, in presenza di vibrazione o movimento soggetto, in presenza di movimento in puntamento, su porzioni misurate che contengono nell’area AF sia soggetto che parte di sfondo)...
Quanto sopra è da verificarsi in mediotele e tele ed in grandangolare...
Evitando di focheggiare in tele, bloccare la misurazione e scattare tornando in grandangolo che produrrà immagini certamente sfuocate...
...sfuocate a causa di due schemi ottici con spostamento AF-Zoom non lineare.
Misurare il contrasto di fase su porzioni grandangolari è più critico. Critico perchè come ad occhio, anche sul sensore AF si portano dettagli più piccoli e più “confusi” nel micromovimento di inquadratura, nel microaspetto di aberrazioni....
...In grandangolo è poi più difficile percepire la “netta” messa a fuoco percepita su focali più spinte. Più difficile perchè iniziamo ad introdurre maggiore ingrandimento di visione, minor ingrandimento ottico, micromovimento distribuito su microdettagli e poi... in grandangolo abbiamo molta più PDC che ci aiuta e spesso, molto spesso, non è più la messa a fuoco in discussione ma la nitidezze ed il microdettaglio percepito ma qui, apriamo un’altro capitolo...
Spero con quanto sopra di aver dato degli elementi utili a ricercare la soluzione che è certamente raggiungibile.
Suggerisco alcuni link a discussioni a mio avviso correlate:
Messa a Fuoco o Nitidezza ?, Variabili in essere...
Problema di un'Area Autofocus?
Precisione AF-Sinolo delle DSLR, Variabili su obiettivi motorizzati e non...
G.M
Difficile essere d’aiuto su un caso come questo descritto...
Difficile se non impossibile perchè se davvero un’altra D200 si comporta in modo diverso allora c’è poco da parlare via forum. Ma la comparativa tra le due è davvero insindacabile? Se in altre parole ci si basa su immagini fatte in contesti diversi, con più o meno luce... forse analizzando i file si potrà “scoprire” effetti di micromosso piuttosto che di sfocatura...
Non mi fraintendete ! È che talvolta ci si lascia condizionare da situazioni diverse...
Per fortuna, le macchine fotografiche non hanno anima e sono solo l’assemblaggio di parti distinte. Parti completamente sostituibili e quindi non possono esistere situazioni irrisolvibili ed i tecnici, tanto meno, che interesse avrebbero a non risolvere un problema accertato ?
Non ci sono quindi “sfortunati” e “fortunati” o se i primi sono tali a causa di possibili problemi possono ottenere piena risoluzione perchè, anima a parte, basta operare sul problema.
Operando con obiettivi motorizzati AF-S verificare la collimazione AF su piani tridimensionali è cosa facile. Basta misurare, scattare e verificare che il punto di massima nitidezza corrisponda con quello prescelto. In questa fase non c’è nulla di opinabile escludendo variabili di limitazione di precisione AF (in assenza di contrasto, in presenza di trame geometriche, in presenza di bagliori di luce accecanti per il sensore, in presenza di vibrazione o movimento soggetto, in presenza di movimento in puntamento, su porzioni misurate che contengono nell’area AF sia soggetto che parte di sfondo)...
Quanto sopra è da verificarsi in mediotele e tele ed in grandangolare...
Evitando di focheggiare in tele, bloccare la misurazione e scattare tornando in grandangolo che produrrà immagini certamente sfuocate...
...sfuocate a causa di due schemi ottici con spostamento AF-Zoom non lineare.
Misurare il contrasto di fase su porzioni grandangolari è più critico. Critico perchè come ad occhio, anche sul sensore AF si portano dettagli più piccoli e più “confusi” nel micromovimento di inquadratura, nel microaspetto di aberrazioni....
...In grandangolo è poi più difficile percepire la “netta” messa a fuoco percepita su focali più spinte. Più difficile perchè iniziamo ad introdurre maggiore ingrandimento di visione, minor ingrandimento ottico, micromovimento distribuito su microdettagli e poi... in grandangolo abbiamo molta più PDC che ci aiuta e spesso, molto spesso, non è più la messa a fuoco in discussione ma la nitidezze ed il microdettaglio percepito ma qui, apriamo un’altro capitolo...
Spero con quanto sopra di aver dato degli elementi utili a ricercare la soluzione che è certamente raggiungibile.
Suggerisco alcuni link a discussioni a mio avviso correlate:
Messa a Fuoco o Nitidezza ?, Variabili in essere...
Problema di un'Area Autofocus?
Precisione AF-Sinolo delle DSLR, Variabili su obiettivi motorizzati e non...
G.M
Grazie Ing. Maio per la risposta, ho una grande stima per la sua professionalità in quanto ho avuto modo di essere presente in occasione di alcuni suoi meeting. In realtà è difficile comparare le due d 200 in relazione alle varie situazioni... ma nel mio caso specifico durante il sevizio di sabato ho eseguto alcuni scatti simultaneamente usando gli stessi tempi diaframmi e facendo le medesime inquadrature grandangolari constatando in maniera evidente che l'una mette meglio a fuco dell'altra. In effetti sono convinto che sia un difetto "di nascita", spero che avrà modo di verificare lei stesso, i file li ho spediti stamattina presso la Vostra assistenza. Chiedo scusa tutti gli utenti del forum se non posso rendere disponibili i file ma è solo per problemi di privacy. Cordialmente la saluto Stefano D'Alessandro
...i file li ho spediti stamattina presso la Vostra assistenza...
Stefano, in mille situazioni l’analisi dei file aiuta a capire il problema ma questa è una delle poche situazioni dove avere il file sfuocato non aiuta a capirne le cause. Dal file si potrà solo vedere l’accoppiata tempo e diaframma e forse se la nitidezza è posteriore ma non più di tanto. Chiederò all’assistenza di sottopormi i file ma......In effetti sono convinto che sia un difetto "di nascita", spero che avrà modo di verificare lei stesso...
Se c’è questa convinzione (o realtà) avrei bisogno di avere la fotocamera ma capisco che sarebbe la terza volta.Ho davvero le mani legate. Da una parte consapevole che chiunque può sbagliare ma due volte è più difficile statisticamente parlando. Dall’altra nessun dubbio sulle Sue parole ed allora che fare ?
Forse è bene che mi faccia avere i Suoi recapiti telefonici attraverso il
Supporto Europeo Nikon
Mi preme ricordare che il forum non può essere un articolato rapporto one to one ma soprattutto senza uscire dal virtuale, in casi come questi, indispensabile necessità.
G.M.
Stefano, in mille situazioni l’analisi dei file aiuta a capire il problema ma questa è una delle poche situazioni dove avere il file sfuocato non aiuta a capirne le cause. Dal file si potrà solo vedere l’accoppiata tempo e diaframma e forse se la nitidezza è posteriore ma non più di tanto. Chiederò all’assistenza di sottopormi i file ma...
Se c’è questa convinzione (o realtà) avrei bisogno di avere la fotocamera ma capisco che sarebbe la terza volta.
Ho davvero le mani legate. Da una parte consapevole che chiunque può sbagliare ma due volte è più difficile statisticamente parlando. Dall’altra nessun dubbio sulle Sue parole ed allora che fare ?
Forse è bene che mi faccia avere i Suoi recapiti telefonici attraverso il
Supporto Europeo Nikon
Mi preme ricordare che il forum non può essere un articolato rapporto one to one ma soprattutto senza uscire dal virtuale, in casi come questi, indispensabile necessità.
G.M.
Mi scuso con tutti gli amici del forum se ho "abusato" troppo per cose personali ringrazio ancora l'Ing. Maio per le risposta. Saluti Stefano