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Seguendo Le Orme Dei Pionieri Della Fotografia::
Un primo calotipoa
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enrico
Messaggio: #251
EUREKA!
Cari amici, ci sono finalmente riuscito biggrin.gif
Oggi pomeriggio ho risensibilizzato un foglio (per acquerelli) con il solito ioduro di potassio prima e nitrato d'argento con acido acetico, ho atteso un minuto ed ho sciacquato la carta sotto un sottile getto d'acqua.
Ho quindi esposto con la camera oscura per un minuto !
Ho poi diluito l'acido gallico concentrato 1 a 10 e vi ho aggiunto dell'altro acido acetico (ho ancora la gola che mi pizzica...). Ho cercato di ridurre così, sui due fronti della diluizione e dell'abbassamento del pH l'azione troppo energica dell'acido gallico. La mia intuizione era giusta:
con poche speranze, ho spennellato la soluzione alla luce di sicurezza e...
perbacco! si stava delineando lentamente una immagine. Ma sì, distinguevo i rami dell'abete ed i piani del palazzo di fronte. Ho passato un'altra pennellata di acido gallico. Man mano che l'immagine acquistava intensità, riuscivo a distinguere anche il lampione!.
Ho sciacquato la carta abbondantemente sotto il rubinetto. Poi l'ho immersa in una bacinella con l'iposolfito. Dopo un po' ho acceso la luce, ho continuato ad agitare, quindi ho sciacquato in acqua di rubinetto.
L'immagine non è un gran che, ma è ugualmente un successo. Ho riprovato l'emozione di Talbot quando ha visto per la prima volta prender forma ed intensificarsi l'immagine per la prima volta, al lume della candela in qualche stanza di Lacock Abbey.
Ora si tratta di continuare con le prove per perfezionare il processo, trovando le concentrazioni giuste e la giusta esposizione per poter ottenere delle buone immagini.
Il ritratto non è più un problema, si può restare in posa per un minuto smile.gif
Un saluto
Enrico

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

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Riccardo S.
Messaggio: #252
QUOTE(enrico @ Apr 5 2007, 06:04 PM) *

EUREKA!
Cari amici, ci sono finalmente riuscito biggrin.gif
[...]



Complimenti!! alla fine la testardaggine paga!! Pollice.gif

Quindi, secondo te, i precedenti tentativi andati male erano dipesi da da un'eccessiva purezza dell'acido gallico oppure era solo un errore nella preparazione dei composti?

R.

enrico
Messaggio: #253
QUOTE(Riccardo S. @ Apr 5 2007, 06:12 PM) *

Complimenti!! alla fine la testardaggine paga!! Pollice.gif

Quindi, secondo te, i precedenti tentativi andati male erano dipesi da da un'eccessiva purezza dell'acido gallico oppure era solo un errore nella preparazione dei composti?

R.


No, un errore non può essere. Ho seguito alla lettera le indicazioni di Talbot riportate nel libro "L'immagine latente". Escludo un errore del traduttore. Con molta probabilità si tratta proprio di un diverso grado di purezza dell'acido gallico attuale rispetto a quello dei primi dell'ottocento. Allora veniva usato per la concia delle pelli e si estraeva dalle galle di quercia e dalla pianta di sommacco. Ora è un prodotto di sintesi, un derivato del benzene la cui denominazione è:
acido 3,4,5 triidrossibenzoico.
Ti riporto in allegato la formula di struttura.
Questa spiegazione, ti ripeto, è una mia ipotesi, ma credo molto ben fondata.
In ogni caso sono soddisfatto da questo successo. Le piccole vittorie sono tanto più belle quanto più vengono dopo insuccessi e delusioni. L'importante è sempre credere di poterci riuscire e questo non soltanto nella chimica e nella fotografia smile.gif
Ciao
Enrico
File allegati
File Allegato  acido_gallico.pdf ( 7.83k ) Numero di download: 287
 
davide_77
Messaggio: #254
Complimenti enrico, sto seguendo praticamente dall'inizio, silenziosamente, questo tuo percorso ed è un'emozione ad ogni passo in avanti che riesci a fare.
Complimenti, continuerò a seguire il tuo viaggio nel tempo.
Davide
enrico
Messaggio: #255
QUOTE(davide_77 @ Apr 5 2007, 10:02 PM) *

Complimenti enrico, sto seguendo praticamente dall'inizio, silenziosamente, questo tuo percorso ed è un'emozione ad ogni passo in avanti che riesci a fare.
Complimenti, continuerò a seguire il tuo viaggio nel tempo.
Davide

Grazie Davide, per essere anche tu compagno in questo viaggio.
Buona Pasqua.
Enrico
maxiclimb
Messaggio: #256
Caro Enrico, sono davvero felice per questo tuo successo, sofferto ma meritato.
Ora non ti resta che affinare la procedura, e scegliere una modella che sappia stare ben ferma! smile.gif
Buona Pasqua!
Massimo
enrico
Messaggio: #257
QUOTE(maxiclimb @ Apr 7 2007, 01:00 AM) *

Caro Enrico, sono davvero felice per questo tuo successo, sofferto ma meritato.
Ora non ti resta che affinare la procedura, e scegliere una modella che sappia stare ben ferma! smile.gif
Buona Pasqua!
Massimo


Ciao Massimo e buona Pasqua anche a te. Di modelle ne ho due in casa ma, chissà, temo dovrò farmi un autoritratto....
Questa mattina ho ritirato dieci lastre di vetro che mi son fatto tagliare da un vetraio. Le userò poi al posto della carta e dopo di questa per l'albumina, seguendo le orme di Abel Niepce de Saint-Victor, nipote di Niepce, di Le Gray e per la gelatina seguendo Le Gray prima (ioduro di potassio e acido gallico) e Maddox dopo (bromuro di potassio - da acquistare). Chissà che non mi venga la voglia anche del collodio, se si riesce ancora a trovare.
Le lastre non sono tagliate in maniera molto precisa ed il vetraio ha abbondato con 1 mm per lato. Per fortuna entrano pelo pelo sia nello chassis che nell'essiccatoio. Dovrò stare attento a non tagliarmi. La prossima volta faccio molare i bordi.

Ieri invece ho sistemato un problema di ottica. Il 14 cm mi costringeva a far rientrare parecchio il vetro smerigliato, cosa che non potevo fare con lo chassis, visto l'ostacolo del volet. Nell'ultima foto, sono stato costretto ad invertire l'ottica per starci con le distanze. Allora ho rifatto il barilotto, posizionando le lenti nella parte posteriore, praticamente all'interno del corpo macchina.

Ho quindi provveduto a calcolare, disegnare ed appicare la scala delle distanze sul lato sinistro della macchina (sul destro c'è la scala delle distanze del 17 cm). E' un dettaglio importante. Infatti, dopo aver messo a fuoco sul vetro smerigliato, leggo la distanza sulla scala, estraggo il modulo col vetro smerigliato ed inserisco lo chassis, facendo corrispondere un riferimento con la distanza letta.
Buona Pasqua a tutti
Enrico
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marcelus
Messaggio: #258
il problema dei bordi delvetro, puoi risolverlo facilmente passandoci della carta da smeriglio fine, li orrotonderai in un baleno.
naturalmente usa un supporto in legno per la carta, il rischio di tagliarsi è alto.

praticamente una molatura fatta a casa...come tutto il resto, naturalmente
enrico
Messaggio: #259
QUOTE(marcelus @ Apr 7 2007, 01:12 PM) *

il problema dei bordi delvetro, puoi risolverlo facilmente passandoci della carta da smeriglio fine, li orrotonderai in un baleno.
naturalmente usa un supporto in legno per la carta, il rischio di tagliarsi è alto. Praticamente una molatura fatta a casa...come tutto il resto, naturalmente


Grazie Marcelus. Ho approfittato subito del tuo consiglio e li ho molati. Ho in garage un laboratorio ben attrezzato e non mi manca quasi nulla. Il blocchetto e la carta vetrata di diversa finezza erano a portata di mano smile.gif
Questa mattina sono stato impegnato in lavori di giardinaggio. Vi relaziono su ciò che ho fatto nel pomeriggio.
Ho gelatinato 15 fogli di cartoncino e 2 vetri. Ho seguito questa procedura: ho messo in acqua fredda 6 grammi di gelatina alimentare (nota anche come colla di pesce) e ve l'ho fatta permanere per una mezz'ora. L'ho strizzata e l'ho fatta sciogliere in 400 ml di acqua a 40° nella quale avevo aggiunto
10 grammi di ioduro di potassio
2 grammi di cloruro di sodio
5 grammi di citrato di sodio
Si è sciolta in pochi secondi. Vi ho immerso i fogli 5 alla volta, ho allontanato le bolle d'aria che si erano formate e poi li ho tolti, facendoli sgocciolare e ponendoli ad asciugare su del cartoncino ondulato. Ora sono stesi in garage. Fra poco esco ed al ritorno li sistemo in una scatola.
Dovrò poi (ma se ne parla dopo Pasqua) porre ad indurire la gelatina immergendo fogli e vetri in una soluzione di formalina in acqua. Dovrebbe funzionare anche da antifermentativo.
Intanto ho rimesso in un barattolo di vetro la gelatina per usi futuri. Se ne è consumata una minima quantità.
Credo che la qualità delle immagini migliorerà di parecchio. Staremo a vedere.
A presto
Enrico
enrico
Messaggio: #260
Cari amici: EUREKA!
ormai credo e spero che gli eureka si susseguano smile.gif

Questa mattina ho fatto due scatti. Vi mostro il primo, con esposizione di un minuto e sviluppo in acido gallico diluito 1 a 5 con la soluzione satura.
L'immagine ha impiegato un po' di tempo a formarsi. Sono comparse le alte luci e poi tutto sembrava essersi arrestato. Allora ho estratto la carta dal bagno e l'ho scaldata col fono. Lo sviluppo ha ripreso ad avanzare.
Come si vede, c'è da migliorare la stesa dell'emulsione che non risulta regolare specie ai bordi, ma l'immagine è netta, grazie anche al nuovo obiettivo privo di aberrazione cromatica e sferica. I particolari sono netti, come i rametti di cotoneaster ricadenti dai vasconi sul muretto a sinistra. Si nota bene anche la cassetta della posta.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

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A parte l'uniformità, finora migliore in alcune immagini ad annerimento diretto, la nettezza dei particolari è decisamente superiore.

Mi sono quindi lanciato in un autoritratto (le figlie stavano ancora poltrendo a letto...).
Considerata l'esperienza della foto precedente che, anche se in pieno sole, ha faticato a rivelarsi, ho raddoppiato l'esposizione a due minuti. Ho sistemato una sedia in giardino, su di un'altra all'ombra ho posto la camera oscura ed ho messo a fuoco sul suo bordo anteriore. Ho poi tolto il tappo all'obiettivo e mi sono precipitato a sedermi, cercando di restare immobile per quei 120 secondi che, occhio furtivo di tanto in tanto all'orologio, scorrevano lentamente. Trascorso il tempo di posa, mi sono precipitato a chiudere l'obiettivo. Ho forse inventato l'autoscatto? biggrin.gif

Subito a sviluppare. Mi sono reso conto che l'esposizione è ancora insufficiente, come devo migliorare la preparazione dell'emulsione. Si nota molto la granulosità della carta, ma questo era un difetto/pregio presenta anche nelle foto di Talbot.
Comunque è una data storica: il primo ritratto! smile.gif
Ho due lastre già ricoperte di emulsione, secondo quanto letto da Gustave Le Gray. Quanto prima farò una prova su vetro.
Il fissaggio per le due foto è stato fatto in iposolfito. Ho filtrato l'acido gallico che presentava una diffusa polvere nera (l'argento metallico precipitato nella soluzione) e l'ho reinserito nel suo contenitore.
A presto e buona Pasquetta. Cerco un calesse per andare fuori porta anch'io.
Enrico

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

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marcelus
Messaggio: #261
lo sentivo che arrivava la sorpresa con questa pasqua
enrico
Messaggio: #262
QUOTE(marcelus @ Apr 9 2007, 07:04 PM) *

lo sentivo che arrivava la sorpresa con questa pasqua


Ciao Marcelus. E' vero, l'avevi detto.
Per il ritratto sono stato per due minuti con il sole in faccia, questa mattina particolarmente intenso (e mi sono pure reso conto che l'esposizione andrebbe aumentata ancora!). Mi sono ricordato di quello che ho letto sui libri di Storia della Fotografia che accennavano a questo "supplizio" cui alcuni fotografi ponevano rimedio facendo arrivare sul soggetto luce filtrata di colore blu. Il blu è un colore cui le pellicole erano molto sensibili (essendo praticamente cieche al verde ed al rosso) per cui l'esposizione non veniva alterata, ma il soggetto riceveva una luce meno intensa per gli occhi. Quello che è interessante è che il "filtro" erano delle vaschette di vetro ripiene di una soluzione di solfato di rame, la stessa sostanza che ancora oggi si usa come anticrittogamico in agricoltura, specie per le viti biggrin.gif
Un saluto
ENrico
enrico
Messaggio: #263
Cari amici,
la strada è in salita e a successi si affiancano insuccessi.
Questa mattina ho provato a sensibilizzare i 2 vetri che avevo rivestito con la gelatina iodurata. Immersi nel bagno di nitrato d'argento, ne ho seguito la reazione perché lo ioduro si forma come precipitato bianco, lattiginoso, processo visibile in maniera chiarissima attraverso questo supporto trasparente. Purtroppo per entrambi i vetri la precipitazione è stata fortemente irregolare. Ad occhio nudo, avevo già notato una deposizione non regolare dello strato di gelatina, che forse ne è la causa.
Allora ho sensibilizzato a pennello il solito cartoncino per acquerelli.
Fiducioso, mi sono recato in campagna presso Massa d'Albe a fotografare il Velino con degli alberi in primo piano (la mia prima uscita fotografica smile.gif ). Ho esposto per due minuti e mezzo. Sviluppato il cartoncino, il risultato è insoddisfacente. Si notano nitidamente alcuni rami, ma il resto è nebuloso. mad.gif
Il problema allora è nella stesa che pure ho curato come al solito.
Poiché avevo sensibilizzato un secondo cartoncino, ho provato con un secondo autoritratto in pieno sole: tempo di posa 2 minuti.
Sottoposto all'acido gallico, non è comparso nulla.
Si tratta della soluzione che ho usato questi due giorni e che ho riutilizzato previa filtratura. Ho avuto anche l'accortezza di aggiungere 1 ml di acido gallico fresco.
I cartoncini sono quelli preparati da qualche giorno. Sul trattato di Le Gray c'è scritto che si conservano a lungo.
Dov'è allora il problema? hmmm.gif
Sembra facile. Seguo tutte le indicazioni alla lettera, tutto dovrebbe andar bene... e invece.
Ripeterò le prove agendo in maniera diversa e variando un parametro alla volta. Ma quanto tempo ci vuole e quanta pazienza. I successi mi spingono a continuare, ma gli insuccessi mi deprimono. Comunque non mi arrendo, non vi preoccupate.
Una volta raggiunto il traguardo, sarà bello esporre a "colpo sicuro" e pensare non soltanto ad ottenere una immagine chiara, ma anche alla composizione ed all'estetica della stessa.
Ma credo che questo sia stato proprio il cammino della Fotografia. Ci si è interessati al linguaggio, all'estetica, una volta risolti tutti i numerosi problemi tecnici.
Un'altra cosa che ho avuto modo di notare è la differenza nella cromia delle carte trattate con cloruro, rispetto di quelle allo ioduro: le prime hanno delle tinte stupende ed intense, di un bruno caldo, mentre le seconde sono slavate e tendenti al giallo. Il cloruro è stato soppiantato dallo ioduro perché quest'ultimo è più sensibile. In seguito si è utilizzato, per la sensibilità ancora maggiore, il bromuro.
Credo che proverò, per il gusto di farlo e per vedere che succede, a sviluppare in acido gallico una carta al cloruro.
Un saluto
Enrico

Inserisco anche il positivo:
Anteprima(e) allegate
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perrins
Messaggio: #264
QUOTE(perrins87 @ Apr 5 2007, 03:44 PM) *

Sono sicuro che otterrai presto delle piacevoli sorprese.


QUOTE(enrico @ Apr 5 2007, 06:04 PM) *

EUREKA!
Cari amici, ci sono finalmente riuscito


Presto... e presto fu: due ore e venti minuti! smile.gif
Enrico, ora voglio la palla di cristallo laugh.gif

Ecco cosa succede ad andare fuori città per qualche giorno: ci si perde i grandi balzi del Nostro (non ti offenderai se parlo di te come si usava parlare dei grandi condottieri ottoecenteschi nei libri del primo novecento cool.gif ). Che bello il ritratto, è davvero una data storica.

Il nuovo obiettivo invece rende proprio bene, ora tocca all'abilità di chimico del Nostro arrivare sempre più avanti.

grazie.gif
Grazie Enrico per tutto quello che condividi con noi

PS: il mio spazio web è sempre aperto
marcelus
Messaggio: #265
QUOTE(enrico @ Apr 10 2007, 12:43 PM) *

...............
a fotografare il Velino
..............



è sicuramente questo il otivo dell'insuccesso giornaliero.
ma dico io, con tutte le inchieste in corso, con vallettopoli, con fotopoli, tu mi vai a fotografare il "velino" laugh.gif

grande enrico...continua Pollice.gif
enrico
Messaggio: #266
Ciao Pietro,
e sì, anche tu hai poteri divinatori!
Marcelus, hai ragione, fotografare il Velino in una situazione intricata (di rami) laugh.gif è stato un po' imprudente.
Ieri sera ho asportato lo strato di gelatina dai vetri ed ho fatto a modo mio (in precedenza avevo seguito la procedura di Le Gray dell'immersione della lastra nella gelatina, estrazione e sgocciolamento): ho fatto invece come si faceva per la preparazione delle lastre al collodio, ho versato un po' di gelatina fusa sulla lastra ben orizzontale con un contagocce, spargendola per bene. E' stata tutta la notte ad asciugare. Oggi mi sono alzato alle 5 per accompagnare mio figlio all'auto (ha l'esame di patologia generale) e sono andato a sbirciare: una stesa perfetta, sul vetro c'è uno strato perfettamente uniforme, leggermente opaco. Solo su di un terzo, verso l'angolo, c'è trasparenza, ma presumo che sia gelatina che deve ancora asciugarsi. Ieri ho notato che la soluzione di gelatina era molto fluida. Ho seguito alla lettera le proporzioni, ma credo mi convenga raddoppiare la quantità di "colla di pesce" per renderla più densa. Poichè un po' di gelatina, mentre eseguivo la preparazione, è scivolata fuori del vetro, penso in futuro di circondare la lastra con del nastro adesivo che faccia da barriera.
Staremo a vedere gli sviluppi.
Cari amici, alla soddisfazione dei risultati (quando sono positivi), si aggiunge, e non è poco, la soddisfazione che provo nel constatare il vostro entusiasmo che non è da meno del mio. Grazie!
Enrico
enrico
Messaggio: #267
Mentre scrivo, la camera oscura è in esposizione per un eliotipo. Domani si torna al lavoro ed allora approfitto dell'ultimo giorno di vacanza.
Come scrivevo diversi post addietro, non potendo reperire il bitume di Giudea e l'olio di lavanda per ripetere gli esperimenti di Niepce (padre di quella che è considerata la prima fotografia della storia), ho scelto una strada parallela, ovvero il bicromato di potassio che, unito ad un colloide, fa sì che si polimerizzi, divenendo insolubile, se esposto alla luce. L'identico comportamento del bitume bianco di Giudea. Ho sciolto ieri sera un grammo di bicromato in un millilitro di acqua distillata. Dopo aver mescolato il tutto, ho unito una eguale quantità di gomma arabica ed un terzo di tubetto di tempera bianca. La stesa su cartoncino nero, apprettato in precedenza con amido, ha causato la deformazione dello stesso con irregolare distribuzione della soluzione sensibile. Ho preso allora una lasta di vetro e vi ho effettuato la stesa che è venuta liscia ed uniforme. L'ho lasciata asciugare e questa mattina l'ho inserita nella camera oscura. Ho tolto il tappo copriobiettivo alle 9 e 32. Farò durare l'esposizione 8 ore, così come fece Niepce e poi vi farò sapere.
Purtropp però il cielo si va coprendo. Speriamo che ci sia luce intensa per un tempo sufficiente.
Un saluto
Enrico
enrico
Messaggio: #268
Cari amici,
sono passate le otto ore di esposizione e sono andato a riprendere la camera oscura. La debole nuvolosità del primo pomeriggio è svanita ed ha fatto posto ad un sole pieno.
Ho estratto la lastra alla luce di sicurezza e, perbacco, si notava nitidamente il profilo del muretto ed i rami dell'albero, anche se in tono debolmente diverso dal bianco delle zone non esposte. L'immagine c'era tutta e su tutta la lastra!
L'ho posta a faccia in giù in una larga bacinella, con degli spessori alle estremità in maniera che l'emulsione non ne toccasse il fondo e già pregustavo la gioia di mostrarvi il primo eliotipo, invece...
Nella bacinella sono comparsi subito dei fiocchi di materiale biancastro. La cosa non mi ha preoccupato perché ho pensato trattarsi delle parti in ombra rimaste solubili che si staccavano. Ho versato via lentamente l'acqua, ricambiandola subito dopo; ma lentamente l'emulsione è venuta via tutta e con essa l'immagine. Credo che la colpa sia del vetro che non ha costituito un buon aggancio per l'emulsione: liscio e assolutamente non assorbente. Peccato.
Dovrò (non vi prometto quando) riprovare di nuovo con il cartoncino, ma devo trovare il modo di mantenerlo perfettamente piano.
Comunque è una sconfitta parziale: l'immagine c'era ed era perfetta!
D'altra parte nemmen Niepce c'è riuscito al primo colpo smile.gif
Un saluto
Enrico
marcelus
Messaggio: #269
QUOTE(enrico @ Apr 11 2007, 06:11 PM) *

............Dovrò (non vi prometto quando) riprovare di nuovo con il cartoncino, ma devo trovare il modo di mantenerlo perfettamente piano.
...................



incollarci dietro qualcosa di rigido?

magari la lastra di vetro o un telaietto di plastica ricavato da un coperchio di qualche vassoio
enrico
Messaggio: #270
Potrebbe essere un'idea. In ogni caso, nel 1983 ho prodotto delle stampe alla gomma bicromatata senza problemi su carta da disegno. Che stia invecchiando? biggrin.gif
perrins
Messaggio: #271
QUOTE(enrico @ Apr 11 2007, 06:11 PM) *

L'immagine c'era tutta e su tutta la lastra!


smile.gif


QUOTE(enrico @ Apr 11 2007, 06:11 PM) *

ma lentamente l'emulsione è venuta via tutta e con essa l'immagine


blink.gif

Peccato, ma se l'immagine c'era allora siamo vicini! A presto
"Ti supportiamo" messicano.gif
enrico
Messaggio: #272
Il problema degli ultimi calotipi è nella gelatina. Anche asciutta è troppo morbida ed il passarvi sopra col pennello la "sconquassa". Asciugarla col phon la fonde. Sto provando ad indurire quella stesa ieri sera su due lastre di vetro, immergendola in una soluzione di formalina. Staremo a vedere. Se funziona, ci dovrebbe essere un notevole salto di qualità. La stesa della gelatina sul vetro col nuovo sistema è risultata perfettamente uniforme ed omogenea.
Un saluto
ENrico
enrico
Messaggio: #273
Questa mattina sarei dovuto andare all'Aquila a Scienze Motorie a tenere una lezione, ma i ragazzi non c'erano (hanno prolungato le vacanze) e son rimasto ad Avezzano.
Ho utilizzato la mattinata per un nuovo calotipo: un secondo ritratto.
Niente gelatina, semplice carta per acquerelli passata con una soluzione di solo ioduro di potassio e poi nitrato d'argento, sviluppata in acido gallico 1+4 con poche gocce di acido acetico e nitrato d'argento.
Mi sono seduto con l'orologio in mano e sono rimasto in posa per tre minuti. Troppi! Nella bacinella l'immagine è comparsa subito e, mentre la sciacquavo precipitosamente sotto il rubinetto e la passavo quindi al fissaggio, ha continuato ad annerirsi.
Perbacco, ho problemi di sovraesposizione e debbo accorciare la posa! Non mi sembra vero smile.gif
Ecco il risultato:

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IPB Immagine

Un saluto a lorsignori (dicevano così nell'ottocento?)
Enrico

Quella sullo sfondo è una siepe d'edera. Si notano benissimo le tipiche foglie.
enrico
Messaggio: #274
Inserisco il positivo che sembra essere scomparso:


ci riprovo

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Anteprima(e) allegate
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perrins
Messaggio: #275
Spettacolare! smile.gif

La sovraesposizione, poi, credo sia davvero il massimo desiderabile!
Credo che questo autoritratto sia proprio una grande soddisfazione

PS: continua a scrivere così dettagliatamente di tutti i tuoi sviluppi, chissà... potresti davvero ottenere qualcosa di importante!
 
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