FORUM NIKONCLUB

Condividi le tue conoscenze, aiuta gli altri e diventa un esperto.

Chiudi
TITOLO*
DOMANDA*
AREA TEMATICA INTERESSATA*
27 Pagine: V  « < 5 6 7 8 9 > »   
Seguendo Le Orme Dei Pionieri Della Fotografia::
Un primo calotipoa
Rispondi Nuova Discussione
enrico
Messaggio: #151
Cari amici, ancora una volta: Eureka!

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Ho utilizzato il nuovo cartoncino per acquerelli acquistato questa mattina. Passata della solita soluzione di cloruro di sodio e due passate successive (lasciando asciugare ogni volta) di soluzione di nitrato d'argento.
Ho esposto per tre ore e mezza perché, nel frattempo, mi sono recato alla scuola delle mie figlie dove i professori ricevevano i genitori e mi si è fatto tardi. Alla soddisfazione di sentire buone cose dai professori, si è aggiunta quella di trovare un 22° calotipo ben riuscito. C'è stato il sole, ma delle nuvole sparse di tanto in tanto lo coprivano.
Osservando la scansione, ho notato delle bande orizzontali nette, già notate altre volte. Mi sono chiesto se non dipendesse dalle successive passate del pennello. Ma questa volta mi sono insospettito perché mi son sembrate troppo regolari. Ho allora osservato attentamente il calotipo, ma nessuna traccia delle bande. Evidentemente deve essere un problema del mio scanner, per la verità un po' datato.
Non si nota nemmeno la granulosità della carta che mi aveva dato da pensare.
Il titolo che ho messo a questo calotipo è "Il lampione", perchè ho regolato il fuoco ed ho centrato nell'inquadratura il lampione che è davanti al cancelletto di casa, lasciando volutamente fuori fuoco il palazzo. Sulla destra si vedono i rami dell'abete del giardino che a Natale, non senza qualche acrobazia, addobbo con le luci. Quando passerò allo sviluppo, proverò ad usare un diaframma più chiuso per migliorare la nitidezza.
Questa sera provo a fissare con una soluzione debole di iposolfito il mio ventiduesimo calotipo.
Un saluto
Enrico

Messaggio modificato da enrico il Dec 31 2010, 04:13 PM
perrins
Messaggio: #152
QUOTE(enrico @ Mar 1 2007, 06:29 PM) *

Cari amici, ancora una volta: Eureka!


E io che cosa avevo detto? smile.gif
Credo di sì, che le bande orizzontali siano proprio dovute al tuo scanner: hai provato a cambiare risoluzione? magari sei su di una risoluzione intermedia che viene interpolata oppure troppo bassa per cui la lampada avanza più rapidamente e quelli che vedi sono gli "stacchi" della lampada: ti consiglio di scandire (wow, che linguaggio forbito) alla massima risoluzione e poi ridurre con photoshop (massima risoluzione dello scanner, non quella interpolata).

Riproducendolo con la D200 ottieni una qualità inferiore?

Che bello! La novità è arrivata! smile.gif
enrico
Messaggio: #153
QUOTE(perrins87 @ Mar 1 2007, 07:06 PM) *

E io che cosa avevo detto? smile.gif
Credo di sì, che le bande orizzontali siano proprio dovute al tuo scanner: hai provato a cambiare risoluzione? magari sei su di una risoluzione intermedia che viene interpolata oppure troppo bassa per cui la lampada avanza più rapidamente e quelli che vedi sono gli "stacchi" della lampada: ti consiglio di scandire (wow, che linguaggio forbito) alla massima risoluzione e poi ridurre con photoshop (massima risoluzione dello scanner, non quella interpolata).

Riproducendolo con la D200 ottieni una qualità inferiore?

Che bello! La novità è arrivata! smile.gif

Ciao Perrins,
ho riprodotto il calotipo con la D200 ed il 60 mm, utilizzando un flash sparato sul soffitto. Questo è il risultato (il banding è sparito laugh.gif . Con lo scanner ho usato una risoluzione di 300 dpi. Provo ora a scendere a 200.
Enrico

Anteprima(e) allegate
Immagine Allegata


Immagine Allegata

 
enrico
Messaggio: #154
Ed ecco la prova con lo scanner impostato a 200 dpi. Mentre a 300 la scansione si interrompeva ad intervalli per l'invio dei dati al computer, a 200 la scansione è stata fluida, senza interruzioni fino alla fine. Ed un altro mistero è risolto.
Grazie
Enrico

il positivo
Anteprima(e) allegate
Immagine Allegata


Immagine Allegata

 
enrico
Messaggio: #155
p.s.
A casa dei miei, ho ritrovato un flacone con del cromato di potassio che avevo usato da ragazzo quando mi sono cimentato per un certo periodo col processo alla gomma bicromatata. Mi è venuta l'idea (magari quest'estate quando le giornate sono lunghe ed il sole è forte) di fare un balzo ancora più indietro nel tempo e produrre una "eliografia", sul tipo della famosa (e confusa) immagine di Niepce della colombaia e dei tetti, quella che è considerata la "prima fotografia della storia".
Niepce utilizzò il bitume di giudea che ha la caratteristica di indurirsi se colpito dalla luce. Egli espose per otto ore blink.gif una lastra di peltro rivestita di bitume di giudea nella sua camera oscura. La estrasse e la lavò con olio di lavanda. L'olio asportò le parti in ombra che, non colpite dalla luce, erano rimaste solubili, mentre il bitume bianco delle parti colpite dalla luce rimase sulla lastra. Le parti scoperte mostravano il peltro nero: le ombre. In seguito Niepce utilizzò dei vapori di iodio per annerire ulteriormente il peltro scoperto. Fu forse questa la combinazione fortunata che portò Daguerre a scoprire il suo procedimento. La sua fortuna fu che utilizzò delle lastre di rame argentato e che le trattò con i vapori di iodio, scoprendo così (nella ricerca ci vuole abilità ma anche un pizzico di fortuna) la sensibilità alla luce dello ioduro d'argento.
Io non saprei dove procurarmi il bitume di Giudea e l'olio di lavanda, ma il cromato di potassio ha la stessa identica caratteristica di indurirsi se colpito dalla luce e può venir asportato, nelle parti non indurite, da semplice acqua calda.
Un saluto
Enrico
perrins
Messaggio: #156
QUOTE(enrico @ Mar 1 2007, 09:03 PM) *

Ed ecco la prova con lo scanner impostato a 200 dpi. Mentre a 300 la scansione si interrompeva ad intervalli per l'invio dei dati al computer, a 200 la scansione è stata fluida, senza interruzioni fino alla fine. Ed un altro mistero è risolto.
Grazie
Enrico

il positivo


Grazie a te per quello che ci fai vivere
enrico
Messaggio: #157
In un mio post precedente, ho potuto mettere a disposizione gli schemi costruttivi della macchina per calotipi.
Per conservare le diverse sperimentazioni, sto facendomi delle stampe con i diversi calotipi, inserendo nelle dimensioni originali e ad alta risoluzione, sia il negativo che il positivo, con le indicazioni relative.
Poiché i file che ne risultano sono intorno ad un Mb, non posso inserirli come allegati, ma posso con piacere inviare, a chi fosse interessato, i due lavori meglio riusciti:
il 15° calotipo (970 Kb) ed il 22° calotipo (1 Mb).
Buona serata
Enrico
perrins
Messaggio: #158
Caro enrico, io ho uno spazio web a disposizione, se sei interessato puoi contattarmi personalmente: in questo modo potrai caricare tutto quello che vorrai e linkarlo direttamente qui nel forum!
smile.gif perrins
enrico
Messaggio: #159
QUOTE(perrins87 @ Mar 2 2007, 11:09 AM) *

Caro enrico, io ho uno spazio web a disposizione, se sei interessato puoi contattarmi personalmente: in questo modo potrai caricare tutto quello che vorrai e linkarlo direttamente qui nel forum!
smile.gif perrins

Ciao Perrins,
sei molto gentile. Fin'ora sto esaurendo lo spazio Nital. Però ho uno spazio web su Alice, non è un sito web ma un deposito di immagini. Se avessi bisogno di spazio, terrò conto della tua generosità. Tu dici che posso rendere scaricabile così i calotipi ad alta risoluzione. Se non ci riesco, chiedo il tuo aiuto.

Ieri ho fissato il 22° calotipo. La diluizione consigliata nella confezione era di 1 + 3, che io ho portato invece a 1 + 5. L'immagine un po' si è sbiadita e si sono persi dei dettagli. In origine era un po' sovraesposta e poi le scansioni successive debbono aver contribuito alla velatura. Ho constatato inoltre che, anche se le tengo al buio, le copie non fissate finiscono per velarsi e continuano ad annerirsi.
Nella copia che ho fissato e che allego, credo abbia contribuito alla degradazione dell'immagine una certa diffusione all'interno delle fibre della carta che non credo trattengano molto bene i granuli di argento. Immagino che le cose debbano migliorare quando sospenderò gli alogenuri in una emulsione di albumina e poi di gelatina.
Proverò anche a stabilizzare la prossima copia immergendola o spennellandola con una soluzione di ioduro di potassio o di sale da cucina concentrato , come facevano agli inizi, prima che Herschel suggerisse l'uso dell'iposolfito.
Un saluto
Enrico

Anteprima(e) allegate
Immagine Allegata

 
maxiclimb
Messaggio: #160
Vedo che i passi avanti ci sono, e sostanziali. smile.gif
Seguo sempre con attenzione l'evoluzione della sperimentazione, ma non nascondo di attendere con trepidazione il ...primo ritratto! smile.gif
Bravissimo!
enrico
Messaggio: #161
QUOTE(maxiclimb @ Mar 2 2007, 12:00 PM) *

Vedo che i passi avanti ci sono, e sostanziali. smile.gif
Seguo sempre con attenzione l'evoluzione della sperimentazione, ma non nascondo di attendere con trepidazione il ...primo ritratto! smile.gif
Bravissimo!

Grazie Maxiclimb. Ci arriverò.
Mi viene da fare una riflessione. Il fascino di questa sperimentazione dipende anche dalle difficoltà via via incontrate e faticosamente superate, dalle immagini imperfette. Quando forse riuscirò ad ottenere delle immagini perfette, nitide su tutto il campo, con un'ampia gamma tonale, simili insomma alle foto attuali, la cosa susciterà ancora lo stesso fascino?
In ogni caso il cammino è ancora lungo e l'avventura continua.
Enrico
enrico
Messaggio: #162
Cari amici,
oggi ho sensibilizzato un altro foglio, un foglio da disegno con sottili righe da un lato e liscio dall'altro (sto testando gli ultimi tipi di carta che ho preso) ed ho sistemato la macchina sul terrazzino del piano notte per riprendere per bene una buona volta una veduta che mi è sempre venuta male, o perchè sottoesposta o perché le soluzioni non si sono stese in maniera uniforme. Sarà il caso, ma anche questa volta le cose non sono andate nel verso giusto perché, dopo poco, il cielo si è coperto di nuvole e si è messo a tirar vento. Non erano passati che venti minuti che sono stato costretto a terminare l'esposizione.
Ho pensato che era quella l'occasione di provare lo sviluppo dell'immagine latente!
Sono dovuto uscire con mia moglie a far spese e, una volta tornato, sono sceso in garage ed ho preparato lo sviluppo:

180 grammi d'acqua
10 grammi di solfato ferroso
4 grammi di acido acetico (da una boccetta che il mio amico farmacista ha voluto regalarmi, dicendomi che era il suo contributo alla ricerca scientifica biggrin.gif ).

Ho iniziato a sviluppare i miei negativi da quando avevo 15 anni. Ma stasera l'emozione era più forte che mai.
Succederà qualcosa? Il cartoncino si annerirà o resterà bianco? Verrà fuori una buona immagine o un pastrocchio?
Anche la scienza a volte diventa un fatto di fede e, come nella religione, qualche dubbio sempre ci assale.
Se le lastre al collodio venivano sviluppate così, la cosa deve funzionare, dicevo fra me e me. Ma poi, come S. Tommaso, mi ripetevo, se non vedo non credo.
Ho spento la luce ed ho acceso la mia lampada frontale a led rosso, quella che uso nelle gare di orientamento notturno (un anacronismo, perdonatemi, ma non trovavo la candela).
Ho aperto lo chassis ed ho notato che, nonostante la posa di soli 20 minuti, la zona del cielo era visibile. Ho inserito di taglio il foglio nel bagno di sviluppo, con un po' di trepidazione e... in due secondi il foglio è diventato tutto nero come l'inchiostro.
Ragazzi, qui davvero ci avviciniamo all'istantanea ed al ritratto!
L'esposizione di 20 minuti evidentemente è stata eccessiva, nonostante il sole velato. Figuriamoci in pieno sole.
Ora si tratta di trovare il giusto tempo di esposizione e magari di usare un bagno più diluito.
Ma ancora altri dubbi: non è che, anche non esposto, il cartoncino mi si annerisce al contatto col solfato di ferro? Mi ci vuole un po' di fede e delle nuove prove.
Buona serata
Enrico
enrico
Messaggio: #163
QUOTE(enrico @ Mar 2 2007, 06:58 PM) *

Ma ancora altri dubbi: non è che, anche non esposto, il cartoncino mi si annerisce al contatto col solfato di ferro? Mi ci vuole un po' di fede e delle nuove prove.
Buona serata
Enrico


Questa volta cito me stesso huh.gif
Non ho resistito, dovevo togliermi il dubbio. Così ho sensibilizzato una sottile striscia di carta e l'ho immersa nella soluzione di solfato di ferro. Non si è annerita smile.gif
Ci aspettano sviluppi (è proprio il caso di dire laugh.gif ) interessanti.
Enrico
davidebaroni
Messaggio: #164
Enrico, non ho resistito, solo appena tornato a casa stanco morto da una giornata "intensa", ma non ce l'ho fatta, DOVEVO venire a vedere cos'erano tutti quei nuovi post nel tuo thread...

...e adesso sono già in attesa dei prossimi sviluppi! smile.gif

Altro che thriller!
Davide
giampy71_io
Validating
Messaggio: #165
Ciao enrico ti seguo sempre con intensa soddisfazione e il tuo lavoro e veramente ammirevole continua così biggrin.gif
marcelus
Messaggio: #166
Enrico sei tutti noi...sviluppaci biggrin.gif
maurizioricceri
Messaggio: #167
Siamo in attesa dei tuoi "sviluppi".
enrico
Messaggio: #168
QUOTE(marcelus @ Mar 3 2007, 12:36 PM) *

Enrico sei tutti noi...sviluppaci biggrin.gif

Ciao Marcelus,
troppo forte laugh.gif
Se ci incrontriamo ad un bar, offro io: idrochinone e metol per tutti!
Ciao Maurizio, ciao Giampy, ciao Davide.
Grazie di esserci!
ENrico


enrico
Messaggio: #169
Carissimi amici di questo fantastico viaggio nel tempo.
Entusiasmi e delusioni... mad.gif
Subito dopo pranzo, ho sensibilizzato un nuovo foglio e l'ho esposto per tre minuti nella macchina per calotipi. Ho anche sostituito il diaframma che ho usato fin'ora (f/5,6) con un F/8.
Ho poi diluito lo sviluppo al solfato di ferro 10 volte, aggiungendo a 20 ml di sviluppo, 180 ml di acqua. Acqua fredda oltretutto.
Ho immerso il cartoncino e mi sono subito accorto di averlo fatto alla rovescia. L'ho rigirato e l'annerimento era già iniziato. Ma niente immagine. C'è solo una macchia chiara al centro che potrebbe anche essere dovuta ad una bolla d'aria. In ogni caso, i bordi che non hanno preso luce perchè coperti dal telaietto di compensato, sono rimasti bianchi.
Possibile che l'esposizione sia ancora eccessiva? Eppure c'era luce diffusa perché il cielo qui ad Avezzano è coperto.
Proverò a scendere a 30 secondi. Poi proverò a sostituire il cloruro di sodio con lo ioduro di potassio.
Avevo ottenuto buoni risultati con l'annerimento diretto ed ora, con i tentativi di sviluppo, eccomi di nuovo a brancolare nel buio.
Se riuscirò ad ottenere una immagine, come sarà qualitativamente? Sarà troppo dura? Ci sarà una soddisfacente scala di grigi? Sarà troppo morbida, slavata? Ma soprattutto, riuscirò ad ottenerla?
Quando esponevo per due ore, un quarto d'ora in più o in meno (ma anche mezz'ora) non influiva molto sul risultato. Ora occorre essere molto più precisi.
L'importante è non abbattersi e continuare a provare.
Un saluto dai primi decenni del 1800 smile.gif
Enrico

Anteprima(e) allegate
Immagine Allegata

 
enrico
Messaggio: #170
Ho fatto un'altra prova:
ho ritagliato una sagoma da un cartoncino opaco e l'ho posizionata sopra un foglio sensibilizzato nel torchietto. Ho esposto alla luce esterna per una ventina di secondi e poi l'ho sviluppato:

IPB Immagine

Il contorno della sagoma è netto e l'interno non si è annerito. All'esterno della sagoma, l'annerimento non è perfettamente uniforme.
Può dipendere dallo sviluppo o da una stesa frettolosa delle soluzioni?
La risposta me la daranno le prove con la macchina calotipica.
Enrico
perrins
Messaggio: #171
Grazie Enrico, grazie davvero!

io l'avevo "fiutato" il grande passo... ora bisogna continuare sulla pista giusta! wink.gif

Buona domenica smile.gif
enrico
Messaggio: #172
Ho fatto un'altra prova. Ho sensibilizzato un cartoncino con ioduro di potassio ed un po' di cloruro di sodio, prima di passare il nitrato d'argento.
Ho esposto per 30 secondi con diaframma f/5,6.
Ho sviluppato reintegrando un po' il bagno di solfato di ferro. Di nuovo nessuna immagine. Il cartoncino si è annerito molto lentamente ed irregolarmente ma, sotto il mio sguardo trepidante, non è apparso niente.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Non so che dire. Potrebbe darsi che lo sviluppo agisca come uno sviluppo ad alto contrasto per cui è difficile cogliere l'esposizione giusta che tagli da una parte i toni chiari e dall'altra i toni scuri. Questo in considerazione che la sagoma di ieri sera è venuta bene, ma si tratta appunto di un contrasto elevato. Eppure questo tipo di sviluppo veniva usato dai fotografi che usavano le lastre al collodio. Può darsi che la ricetta che ho utilizzato (tratta dal libro di Italo Zannier: "Storia e tecnica della fotografia") non sia quella giusta. In un altro libro c'è un'altra ricetta con molti più componenti.
Potrei provare ad utilizzare uno sviluppo per carte, per provare poi, quest'estate, con l'acido gallico, se riesco a trovarlo.

Dopo questa nuova piccola delusione mad.gif , un po' per rifarmi, un po' per non far andare "sprecato" lo splendido sole di questa mattina, ho provato di nuovo con l'annerimento diretto:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

L'immagine è buona (esposizione di due ore) e credo ormai di aver acquistato la manualità giusta ed aver scoperto quei piccoli trucchi che non stanno scritti da nessuna parte ma che si imparano con l'esperienza. Ora passo ogni soluzione due volte, aspettando che la precedente asciughi ed aiutandomi verso la fine col phon. Passo le pennellate in maniera regolare e incrociandole ad ogni passata. Poi osservo la regolarità della stesa, osservando il cartoncino "di sbieco". Le uniche imperfezioni sono dovute all'obiettivo che manifesta una forte aberrazione sferica. Il cerchio di definizione di questa mia rudimentale "lente" è decisamente inferiore al formato della mia macchina. E la cosa si nota sull'immagine, mentre appare meno sul vetro smerigliato.
Anche in questo campo ci sarebbe da sperimentare. Le due lenti da occhiale le ho sistemate a contatto ed in maniera simmetrica (speculare), con le convessità verso l'esterno. Probabilmente potrei avere qualche miglioramento posizionandole in maniera che le convessità delle due lenti siano rivolte dalla stessa parte e verso l'interno della macchina. Potrei anche diaframmare di più, perdendo in luminosità. Per l'aberrazione cromatica, la correzione è fuori dalla mia portata perchè dovrei avere delle lenti convergenti e divergenti in flint e crown di adatta curvatura e potere diottrico ed il gioco non varrebbe la candela. Credo che comincerò a pensare di utilizzare il vecchio obiettivo di mio padre. D'altra parte, né Niepce, né Daguerre e tantomeno Talbot costruivano da soli i loro obiettivi. Si servivano dall'ottico Chevalier di Parigi e fu infatti grazie a questo comune fornitore che Daguerre e Niepce si conobbero. Agli inizi del 900 molte macchine utilizzavano come obiettivo acromatico, un obiettivo da binocolo. Dovrei trovare qualche vecchio binocolo da smontare. Questo mi porterebbe a migliorare la qualità ottica dell'immagine.
Debbo ancora provare un altro paio di qualità di carta che mi sono procurato.
Intanto ho provato a stabilizzare questo ultimo 23° calotipo con lo ioduro di potassio alla concentrazione 0,5 molare, così come si faceva prima dell'iposolfito. Vedremo come resisterà alla luce.
Per oggi ho lavorato abbastanza e, mentre aspettavo che si compisse la posa, ho potato tutta la siepe del giardino smile.gif
Buona domenica
Enrico
apeiron
Nikonista
Messaggio: #173
caro Enrico,
secondo me Niépce, Daguerre, Talbot, Herschel..., Bayard...., applaudono felici.
rolleyes.gif tongue.gif
Continuo a seguirti.
Apeiron

Messaggio modificato da apeiron il Mar 4 2007, 05:34 PM
enrico
Messaggio: #174
QUOTE(apeiron @ Mar 4 2007, 05:32 PM) *

caro Enrico,
secondo me Niépce, Daguerre, Talbot, Herschel..., Bayard...., applaudono felici.
rolleyes.gif tongue.gif
Continuo a seguirti.
Apeiron

Grazie Apeiron,
è bello quello che dici. Infatti dedico questo mio lavoro a loro ed a mio Padre che mi ha trasmesso la passione per la Fotografia. Ogni volta che posso, mi piace ricordare mio padre Riccardo al quale ero molto legato. Ogni volta che maneggio obiettivi e pellicole, mi sembra di essergli ancora vicino.
Enrico
apeiron
Nikonista
Messaggio: #175
caro Enrico,
accanto alla indiscutibile competenza, e forse più di questa, è proprio la tua passione che coinvolge, stimola, incuriosisce...E fa ritornare me assieme a tanti del forum, continuamente sul tuo thread.
Riccardo, tuo padre, ha fatto decisamente un gran lavoro. guru.gif
Non sento di aver sottolineato abbastanza però, la tua disponibilità e gentilezza,che fanno un gran piacere quando ti si legge.
Apeiron smile.gif
 
Discussioni simili Iniziata da Forum Risposte Ultimo messaggio
27 Pagine: V  « < 5 6 7 8 9 > »