FORUM NIKONCLUB

Ciao a tuuti,
sono un nuovo nikonista. Ho un sb00 e sarei immensamente grato a chi mi sapesse dare informazioni più o meno dettagliate sul vecchio sistema "A" (non "AA")

Il vecchio sistema A funziona come tutti.
si imposta sul flash la sensibilità e una apertura relativa alla distanza media che si vuole raggiungere.
Il sensore sul flash provvederà a regolare l'emissione in base alla riflettenza dei soggetti fotografati.

Ciao e anzitutto mille grazie,
però cè una cosa che mi sfugge: che vuol dire distanza media?
Perchè l'sb800 mi da due distanze entro le quali il falsh arriva. Ma come arriva? questo è il mio dilemma. Voglio dire se a f 5.6 iso 400 mi dà come campo utile 0.6-7.1 metri a quale distanza illumina "GRIGIO MEDIO". Come lo controlllo? che logica ha?

In A il flash regola la potenza in base al diaframma impostato rilevando la luce riflessa con la cellula esposimetrica che si trova sul flash stesso.

L'intervallo di distanze indicato per quel diaframma (a quella data sensibilità ISO) indica la distanza minima e quella massima entro le quali il flash può regolare in automatico l'intensità luminosa se il soggetto si trova più vicino del limite minimo potrtebbe risultare sovresposto se si trova più lontano del limite massimo sarà sottoesposto.
Se il tuo soggetto si trova nel range di distanze indicato, il flash lo esporrà correttamente.

La logica è molto semplice infatti alla distanza massima il flash spara alla massima potenza sopra la quale per forza non può andare mentre alla distanza minima il flash spara al minimo sotto il quale non può andare.

In poche parole quando lavori in A stabilisci un diaframma che permetta al flash di illuminare il tuo soggetto che quindi si deve trovare nel range di distanze contemplate.
All'interno di quel range sarà il flash stesso a modificare la sua potenza per esporre corettamente.
Se stai fotografando prevalentemente soggetti molto vicini userai un dato diaframa se i tuoi soggetti sono lontani ne dovrai usare uno più aperto

ciao

Lorenzo

Aggiungo per completezza che il flash si autoregola in un modo molto semplice. Nel momento in cui la fotocellula riceve indietro la luce rimbalzata dal soggetto ecco che viene tagliata bruscamente l'emissione di luce. Ne consegue che, se hai qualche cosa di più vicino a te rispetto al soggetto principale, questo risulterà esposto correttamente mentre il tuo soggetto risulterà sottoesposto.

Detta in maniera brutale (lo so sò grezzo...) il tuo flash riesce a regolare in maniera ottimale l'emissione del lampo a f/5,6 e a 400 iso se rimani entro quelle distanze.
Ovvio che basandosi sulla riflessione della luce sui soggetti, diversi ambienti possono dare diversi risultati. In una stanza completamente bianca dovresti avere un'illuminazione migliore (più morbida) sul soggetto rispetto allo stesso in una chiesa con pareti scure e molto distanti.
Per questa ragione spesso si usa la compensazione degli EV perfino sui flash!