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Fotografia Notturna
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955
Messaggio: #1
Ciao a tutti
Chiedo ai più espeti di mè un parere su un quesito tecnico ed una conferma a un mio dubbio.
Nella fotografia notturna utilizzando materiale analogico e operando a prorità dei diaframmi, fotografando monumenti e panoramiche di città con pellicole a bassa sensibilità (50-100 ASA) se non uso diaframmi molto aperti (2,8-3,5-4) spesso capita che il tempo di esposizione superi i limiti dell'otturatore che è se non erro di 30 secondi (in modalità priorità dei diaframmi) anche su macchine top level (F6).
Per ovviare a questo problema, secondo me, le soluzioni sono: utilizzare pellicole più sensibili o fotografare in posa B in manuale facendo più scatti con tempi diversi.
Il ragionamento è giusto o vi sono diverse possibilità?

grazie.gif a Tutti per i consigli

Franz78
Messaggio: #2
Inizio premettendo che la F6 ha una funzione che estende i tempi automatici fino a 30 minuti!!!!! laugh.gif

Vediamo se ho capito bene: stai fotografando una scena con una pellicola lenta (50 iso) e un diaframma piuttosto chiuso...
I 30 secondi di massimo tempo di esposizione in priorità non ti bastano (capita spesso).

Hai 4 possibilità:

- Scatti a 30 secondi ma sottoesponi la foto (scelta stupida, no?!) hmmm.gif
- Monti una pellicola più rapida
- Apri il diaframma
- Usi la posa B che ti permette di tenere aperto l'otturatore della macchina quanto tempo vuoi.

Se vincoli pellicola e diaframma devi andare sulla quarta scelta. A questo punto ti basta fare i calcoli per stabilire il tempo esatto d'esposizione e scattare in posa B con il tuo bell'orologio di fianco!!!! laugh.gif

straorso
Nikonista
Messaggio: #3
Il ragionamento è giusto.
Se calcoli bene l'esposizione può anche bastare uno scatto.
Le pellicole più sensibili usale solo se ti piacciono.
gigicoda
Nikonista
Messaggio: #4
QUOTE(straorso @ Jan 15 2006, 07:21 PM)
Il ragionamento è giusto.
Se calcoli bene l'esposizione può anche bastare uno scatto.
Le pellicole più sensibili usale solo se ti piacciono.
*



A prescindere dalla fotocamera che andrai ad utilizzare, quindi dalla estensione o meno nei tempi lunghi, se non disponi di un ottimo esposimetro professionale, utilizza pure l'esposimetro della fotocamera, puntandolo in lettura spot su almeno tre diverse aree dell'inquadratura con diaframma tutto aperto, rileva i tempi che ti darà il display ed ottieni così una media dell'esposizione, supponiamo che con diaframma 2,8 ti dia in media 10" di esposizione, a questo punto raddoppierai il tempo per ogni diaframma (intero) che andrai a chiudere, quindi 5,6 -:- 20" 8 -:- 30" 11 -:- 40" 16 -:- 60" 22 -:- 80" 32 -:- 120". Naturalmente onde evitare sorprese, farai almeno tre scatti con uno stop in più ed uno in meno. Utilizzare pellicola piu spinta non te lo consiglio, perchè nei paesaggi notturni il contrasto è gia elevato di suo ed una pellicola più sensibile potrebbe solo esasperarlo di più. texano.gif
Franz78
Messaggio: #5
QUOTE
supponiamo che con diaframma 2,8 ti dia in media 10" di esposizione, a questo punto raddoppierai il tempo per ogni diaframma (intero) che andrai a chiudere, quindi 5,6 -:- 20" 8 -:- 30" 11 -:- 40" 16 -:- 60" 22 -:- 80" 32 -:- 120".


Non per fare il puntiglioso... tongue.gif Però ci sono 2 errori...

1) Innanzi tutto tra 2.8 e 5.6 c'è un diaframma in mezzo che è f4

2) Poi, ad ogni chiusura di un diaframma, il tempo raddoppia, la scala giusta quindi è questa: se f2.8 equivale a 10, f4 equivale a 20, f5.6 equivale a 40, f8 equivale a 80, f11 equivale a 160 e così via.

mars
Nikonista
Messaggio: #6
Ragazzi, grazie a tutti per i consigli, anche se non ho postato io la domanda, la cosa mi riguarda da vicino visto che spesso scatto in notturna con pellicole rapide (io uso una 100 ISO), e per di più sono dia, quindi comportano un'accurata misurazione dell'esposizione per avere risultati decenti. Fin'ora non mi è mai capitato di dover scattare con tempi maggiori di 20''...
So che sto per dare un consiglio ovvio, ma nessuno l'ha scritto: in queste situazioni è d'obbligo scattare con il treppiede!
Curiosità: se si decide di utilizzare un esposimetro manuale e non quello della fotocamera, dove misurare l'esposizione? E tre misurazioni vanno bene? Fin'ora l'esposimetro della reflex non mi ha tradito (speriamo non succeda in futuro), per questo non ho esperienza con altri tipi di esposimetri.
stb-5000
Messaggio: #7
con le lunghe esposizioni bisogna considerare anche l'effetto di reciprocità delle pellicole e già con tempi superiori ad 1" bisogna aumentare il tempo rispetto a quanto indicato dall'esposimetro

nelle caratterische delle pelleicole dovresti trovare questa tabella per l'aumento dei tempi di posa

a titolo di esempio ti allego il pdf della FP4 ilford


File allegati
File Allegato  Pagine_da_it_FP4Plus_2.pdf ( 16.08k ) Numero di download: 148
 
Franz78
Messaggio: #8
Posto la mia esperienza, sarebbe interessante parlare dell'argomento "difetto di reciprocità".

Scatto da parecchio con pellicola invertibile Velvia 50 e 100 iso e, dopo alcune prove, ho visto che anche per esposizioni lunghe non è necessario compensare aumentando l'esposizione.

Fra le tante foto, ne ho scattata una esponendo 6 minuti, tra l'altro al freddo dry.gif , e anche in quel caso non è stato necessario compensare.

Qualcuno può dirmi se compensa abitualmente? E se si, con quali pellicole?

laugh.gif
straorso
Nikonista
Messaggio: #9
QUOTE(Franz78 @ Jan 18 2006, 07:51 PM)
Qualcuno può dirmi se compensa abitualmente? E se si, con quali pellicole?

laugh.gif
*


Io "compenso abitualmente", con tutte le pellicole che uso e seguendo sempre le indicazioni del fabbricante.
Con la T-Max 400, ad esempio, con 10 secondi bisogna aumentare di mezzo stop, con 100 secondi di uno stop e mezzo, cioè se l'esposimetro dice 2 minuti esporre per 5. Le Ektachrome Professional piane contengono le indicazioni per ogni numero di emulsione. Con la Pan F, che uso moltissimo nelle notturne, e dove i tempi sono sovente decine di minuti, generalmente triplico i tempi dell'esposimetro.
Una scena "notturna" è generalmente molto "contrastata", nel senso che contiene forti variazioni di illuminazione, per cui conviene misurare sul soggetto principale e poi correggere almeno approssimativamente per la reciprocità. Col colore è un po' più difficile in quanto il bilanciamento cromatico è sempre a pallino, per cui conviene fare 2 o 3 esposizioni, specialmente su dia.
 
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