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Analogico E Camera Oscura
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atostra
Iscritto
Messaggio: #26
QUOTE(Enrico53 @ Sep 5 2012, 05:48 PM) *
ATOSTRA
leggo che conosci l'Ifosol e quindi ne approfitto per chiederti lumi:
ricordo (parecchi anni fa, comunque) di quanto fosse ottimo come sviluppo, per i risultati che forniva soprattutto in accoppiata con FP4; però avevo smesso di usarlo perché aveva la brutta caratteristica che una volta iniziato si ossidava...alla velocità della luce! è cambiato sotto questo punto di vista? è più affidabile come conservazione?
grazie


Il mio è durato 10 mesi circa, poi si è annerito e nn sviluppava + a dovere. Vedi la prova della coda pellicola. Il rodinal invece dura anni, anche se annerito sviluppa sempre molto bene.
Silvs
Messaggio: #27
QUOTE(atostra @ Sep 5 2012, 02:43 PM) *
se permetti qui ti consiglio io, ora sono alla ricerca di qualcosa che mi piaccia (inteso come pellicola-chimici-carta) e quindi sto provando piano piano tutti i chimici in commercio.

io ho iniziato con il ford: ilfosol3 è uno sviluppo ad alta acutanza, ha un contrasto bilanciato, è difficile sbagliare, e contiene molto la grana, ho notato che tirando le pellicola comunque tende ad ingrigire un po l'immagine, perde ulteriore contrasto.
fissaggio ilford rapid fixer (è un fissaggio, non richiede molta attenzione, e comunque uno vale l'altro + o meno) e sviluppo carta ilfospeed, abbastanza lento, permette di controllare accuratamente lo sviluppo, senza dover correre per togliere l'immagine dalla bacinella.
una soluzione buona, sempre bilanciata, ottima con le pellicole moderne (tipo ilford delta o kodak Tmax) perchè contiene tantissimo la grana e da foto davvero nitide. ottima anche con rollei retro 80s, una delle pellicole che preferisco, ha una gamma di grigi molto estesa e una nitidezza notevole.

uso carta ilford a gradazione, che oggi non si trova +, ne ho un vecchio stock, alcune confezioni hanno preso luce, ma ho ancora carta buona.

ora sto usando chimici Agfa che tendono a dare un tono molto + retrò, con un po di grana, ma ad alto contrasto, anche tirando molto la pellicola. uso R09 (nuovo nome per il famoso rodinal, è veloce, economico, e dura molto nel tempo!), print NE (nuovo nome per il neutol) e Fix AG( nuovo nome per agefix) essendo formule vecchie le trovi anche di altre marche (penso perchè sono scaduti i brevetti) con questi chimici ho preso una piccola scorta di FomaPan 100 e 400, pellicole contrastate ma un po granulose, si prestano benissimo ad esser tirate anche se non ti devi aspettare una nitidezza molto elevata. per i lavori + di fino ho ancora rollei retro 80s, che non sviluppa molta grana neppure con questi chimici, ed è SEMPRE molto nitida e molto bilanciata come contrasti.



Grazie mille atostra...terrò sicuramente conto dei tuoi preziosi consigli appena acquisterò i chimici...
visto che sei così preparato ti chiedo un consiglio riguardo la scelta delle pellicole, tu ne hai citate alcune con le relative caratteristiche....sai in giro sul web si può trovare un più ampio panorama relativamente a pellicole e loro caratteristiche?

@ Patrizio
MI sono fatto inviare una foto degli obbiettivi dal proprietario, da quel che riesco a leggere (visto che la foto è palesemente mossa e il proprietario ha poca voglia di leggere!) gli obbiettivi sono un 75 lupo f 4.5 e un 50 astron f 4.5 e personalmente non riesco a trovare informazioni a riguardo anche se non penso siano granché.

Zio Bob
Messaggio: #28
La prima cosa da fare per scegliere un ingranditore è decidere se si vuole una testa a condensatore oppure una testa a diffusore.
La differenza è notevole.

La testa a condensatore, dotata generalmente di lampada ad incandescenza, nasce specifica per i bn. Garantisce maggior contrasto alle stampe ed è più semplice nella sua progettazione e costruzione.
I lati negativi di una testa a condensatore sono principalmente due:
-evidenzia notevolmente i difetti della pellicola (peluzzi, leggeri graffi arrecati durante l'asciugatura);
-di solito non ha filtri incorporati: questo rende necessario attrezzarsi, sempre che la testa sia predisposta, con dei filtri in gelatina se si vuole far uso delle carte multigrade - se la testa non è predisposta, bisogna adottare dei sistemi sotto l'obiettivo, cosa che sconsiglierei.

Se si sceglie una testa a condensatore, quindi è consigliabile trovarne una dotata di cassettino porta filtri per i multigrade e munirsi di una buona scorta di camomilla per ovviare alla presenza di pelucchi e macchiette bianche da ritoccare a mano, oltre alle precauzioni da prendersi nel trattare il negativo.

La testa a diffusore si trovava in versione per colore e per multigrade. E' dotata di lampada alogena e quindi ha un trasformatore. Nella testa ha delle rotelline che consentono di modificare il colore della luce emessa dalla lampada filtrandola.
Ciò è indispensabile per l'uso con le carte multigrade, che nel caso della testa multigrade permette di impostare il contrasto voluto, nel caso, invece della testa a colori consente ugualmente di regolare il contrasto variando la filtratura verso il giallo o verso il magenta.
i vantaggi di una testa a diffusore sono esattamente quelli opposti, cioè: nasconde molto i difetti della pellicola, e permette di usare le carte multigrade senza ulteriori filtri.

Lo svantaggio, invece, consiste principalmente nel minor contrasto che permette di ottenere, peraltro il limite è in parte superabile con una tecnica di sviluppo che consenta una elevata acutanza e una opportuna filtratura sulla carta multigrade.

E' importante scegliere se lavorare con carte multigrade a contrasto variabile, oppure con carte a contrasto fisso. Nel primo caso siamo obbligati a dotarci di un sistema di filtratura, nel secondo caso, dobbiamo avere una provvista di costosissime e deteriorabili carte di varia gradazione da adattare al contrasto del negativo.

Prima di scegliere un oggetto è consigliabile decidere che tipo di sistema vogliamo utilizzare.

Ci sono poi altre cose da vedere, per allestire una camera oscura, come ad esempio la scelta degli obiettivi da ingrandimento, rispetto ai quali eviterei nella maniera più assoluta di risparmiare denaro, visto che è il collo di bottiglia attraverso il quale passa tutta la qualità della nostra attrezzatura!!!

Messaggio modificato da Zio Bob il Sep 6 2012, 08:51 AM
atostra
Iscritto
Messaggio: #29
QUOTE(Silvs @ Sep 6 2012, 09:09 AM) *
Grazie mille atostra...terrò sicuramente conto dei tuoi preziosi consigli appena acquisterò i chimici...
visto che sei così preparato ti chiedo un consiglio riguardo la scelta delle pellicole, tu ne hai citate alcune con le relative caratteristiche....sai in giro sul web si può trovare un più ampio panorama relativamente a pellicole e loro caratteristiche?

@ Patrizio
MI sono fatto inviare una foto degli obbiettivi dal proprietario, da quel che riesco a leggere (visto che la foto è palesemente mossa e il proprietario ha poca voglia di leggere!) gli obbiettivi sono un 75 lupo f 4.5 e un 50 astron f 4.5 e personalmente non riesco a trovare informazioni a riguardo anche se non penso siano granché.


intanto le BN si distinguono in 2 grandi categorie: pellicole classiche (con i sali d'argento tondi, spalmati su + strati, si posizionano casualmente) e pellicole moderne con sali triangolari (che si incastrano e si impilano ordinatamente) le prime tendono ad avere + grana ma anche constrasti un po + duri e si sviluppano bene con qualsiasi chimico, le seconde hanno pochissima grana e molto acutanza, ma richiedono + attenzione nello sviluppo (c'è pericolo di ingrigirle) e ci vogliono sviluppi moderni a bassa grana.
di classiche ci sono ilford fp4 (125 iso) e hp5 (400 iso, l'ho portata a 1600), kodak piX (125 iso) e triX(400 iso) fomapan (100,200 e 400 iso) kentmere (copia delle ilford...) efke (25-50-100 iso)hanno i sali spalmati in una unica passata, fanno molta grana ma hanno un aspetto molto classico) rollei retro (80s, 100 e 400) queste hanno il supporto in tri acetato trasparente, e i laboratori non sanno stamparle, vanno stampate a casa, ma fanno davvero paura!

delle moderne ci sono ilford delta (100-400 e 3200 iso) kodak Tmax (100-400-3200), fuji neopan e le cinesi luky e shangai (dicono che sono copie fuji...)

poi ci sono pellicole a bassa sensibilità che però non conosco bene, ilford panF (25-50 iso) e rollei (non ricordo il nome...)

io prendo foma perchè hanno un costo di circa la metà rispetto ilford o kodak, e comunque sono buone pellicole, per alcuni versi migliori di ilford, sto anche cercando un stock a buon prezzo di rollei 80S, pellicola della quale mi sono innamorato.

giusto per farti vedere:
hp5 a 1600 iso
IPB Immagine
Pino Scotto di trabakko, su Flickr

fp4
IPB Immagine
servizio4 di trabakko, su Flickr

fomapan 100
IPB Immagine
Senza titolo di trabakko, su Flickr

efke 100
IPB Immagine
img033 di trabakko, su Flickr

e le foto fatte con la rollei le devo trovare.....
Enrico53
Messaggio: #30
grazie Atostra per le info sull' ilfosol, se dura dieci mesi è sicuramente una nuova formula; sul Rodinal poi... quello funziona ancora pure se ha i topi dentro! peccato che la grana generata sia così evidente, soprattutto oggi che abbiamo a volte la necessità (oltre che di stamparli tradizionalmente) di scansionare i negativi. con le pellicole trattate in Rodinal e uno scanner Konika/Minolta ottengo poco di buono. ma comunque questo è un altro discorso. straquoto inoltre zio Bob: come dicevo, l'obiettivo è la parte più importante e la spesa non è da lesinare.
per aggiungere una piccola info, quando usavo i condensatori, se un negativo aveva troppe righe o puntini, creavo un "ponte" tra sistema condensato e diffuso, semplicemente mettendo un vetro bianco latte nel cassetto portafiltri, questo diminuiva drasticamente la necessità di spuntinatura e ritocco (serviva anche per ottenere tempi di stampa più gestibili anche con diaframma ottimale, non è mai una buona idea chiudere tutto; il peggioramento della qualità per colpa della diffrazione e dei mille difetti dell'ottica è sempre in agguato. certo il sistema del vetro opalino è per questo un palliativo, che si può evitare munendosi di un reostato per abbassare la tensione della lampada, ma è sempre meglio che un obiettivo chiuso a 22/32).
atostra
Iscritto
Messaggio: #31
QUOTE(Enrico53 @ Sep 6 2012, 11:27 AM) *
grazie Atostra per le info sull' ilfosol, se dura dieci mesi è sicuramente una nuova formula; sul Rodinal poi... quello funziona ancora pure se ha i topi dentro! peccato che la grana generata sia così evidente, soprattutto oggi che abbiamo a volte la necessità (oltre che di stamparli tradizionalmente) di scansionare i negativi. con le pellicole trattate in Rodinal e uno scanner Konika/Minolta ottengo poco di buono. ma comunque questo è un altro discorso. straquoto inoltre zio Bob: come dicevo, l'obiettivo è la parte più importante e la spesa non è da lesinare.
per aggiungere una piccola info, quando usavo i condensatori, se un negativo aveva troppe righe o puntini, creavo un "ponte" tra sistema condensato e diffuso, semplicemente mettendo un vetro bianco latte nel cassetto portafiltri, questo diminuiva drasticamente la necessità di spuntinatura e ritocco (serviva anche per ottenere tempi di stampa più gestibili anche con diaframma ottimale, non è mai una buona idea chiudere tutto; il peggioramento della qualità per colpa della diffrazione e dei mille difetti dell'ottica è sempre in agguato. certo il sistema del vetro opalino è per questo un palliativo, che si può evitare munendosi di un reostato per abbassare la tensione della lampada, ma è sempre meglio che un obiettivo chiuso a 22/32).


io scansionando (ma regolando a mano l'esposizione) non ho molti problemi di grana a patta che l'immagine sia esposta correttamente, poi dipende molto dalla pellicola, il foma ne ha di grana, ma è abbastanza piacevole e esponendo e sviluppano a 1+50 si contiene parecchio, comunque non è la pellicola adatta per avere pochissima grana. usando invece la rollei 80 con 1+50 la grana è davvero finissima. con efke è il contrario, c'è sempre, spesso è troppa.
Silvs
Messaggio: #32
@Zio Bob: grazie mille!Mi hai chiarito veramente le idee...non lesinerò sull'ottica. Come ingranditore lunedì andrò a vedere il Lupo m6 di cui ho postato l'offerta qualche post fa che non mi sembra male visto soprattutto la quantità di materiale inclusa nell'offerta e poi penso di procurami un rodagon 50mm f4 che sulla baia si trova dai 65 euro a salire.

@Atostra: la spiegazione sulle pellicole è stata veramente utile, grazie per gli esempi postati. Comincerò con Fp4...appena preso un rullo (Dici che svilupparla con rodinal possa dare risultati qualitativamente inferiori rispetto agli sviluppi Ilford?...mi sarei orientato sull'acquisto del rodinal per la questione durata non sapendo quanto effettivamente andrò a sviluppare)

@Enrico: grazie per il trucchetto del vetro e per tutti i chiarimenti che mi hai dato fin'ora!

Silvio
Zio Bob
Messaggio: #33
Per gli obiettivi non credo che ci siano molte alternative. Almeno io ne conosco soltanto due: Componon o Rodagon! Evitando attentamente i componar e rogonar che sono le versioni economiche.
Ovviamente con occhio al formato coperto.

Attenzione alla testa: anche lei ed il suo diffusore o condensatore devono essere adeguati al formato del negativo e se l'ingranditore supporta dal 24x36 al 6x9, deve avere tutti gli accessori dei formati intermedi.

Nella scelta dell'ingranditore, altro elemento che terrei in dovuta considerazione, è il portanegativi.
Ce ne sono a cornice metallica e a vetri.

I tipi a cornice di metallo sono più semplici da usare, ma obbligano alla scelta di un diaframma più chiuso per compensare la minor planeità del negativo.
Quelli a doppio vetro, invece possono portare alla dannazione perchè tendono a formare gli anelli di Newton nelle superfici a contatto (vetro inf, gelatina - dorso negativo-vetro superiore).

Per il 24x36 mi sono sempre trovato bene con quello a cornice di metallo, mentre per il medio formato ritengo una ottima soluzione quella ibrida: parte inferiore con mascherina metallica, parte superiore con vetro opalino anti-anelli di newton.

Per lo sviluppo da utilizzare, io consiglio ID-11 o similari (ce ne sono diversi in commercio con la stessa formula chimica).
Consiglio però di utilizzarlo nella modalità usa e getta, e mai con riutilizzo e/o reintegro.
I migliori risultati (impossibili per le sviluppatrici automatici provare per credere) si ottengono andando oltre (e di parecchio) alle diluizioni consigliate nelle tabelle, e aumentando di conseguenza i tempi di sviluppo.
Il trucco è: diluizione bassissima, tempi di sviluppo lunghissimi, agitazione scarsa con lunghissime pause. Questo sistema garantisce una grana finissima con la massima acutanza. Con Pellicola T.max da 100 si arrivava alle stelle. Non ho mai provato con le bassissime sensibilità, ma credo che possano regalare sorprese.
Silvs
Messaggio: #34
Atostra ho dimenticato di chiederti:

QUOTE(atostra @ Sep 6 2012, 10:03 AM) *
e hp5 (400 iso, l'ho portata a 1600),


Cosa significa che l'hai portata a 1600?
Grazie
atostra
Iscritto
Messaggio: #35
QUOTE(Silvs @ Sep 6 2012, 12:02 PM) *
@Atostra: la spiegazione sulle pellicole è stata veramente utile, grazie per gli esempi postati. Comincerò con Fp4...appena preso un rullo (Dici che svilupparla con rodinal possa dare risultati qualitativamente inferiori rispetto agli sviluppi Ilford?...mi sarei orientato sull'acquisto del rodinal per la questione durata non sapendo quanto effettivamente andrò a sviluppare)

Silvio


ottima accoppiata, i + grandi fotografi del mondo l'anno usata, dormi su 2 cuscini

QUOTE(Zio Bob @ Sep 6 2012, 12:03 PM) *
Per lo sviluppo da utilizzare, io consiglio ID-11 o similari (ce ne sono diversi in commercio con la stessa formula chimica).
Consiglio però di utilizzarlo nella modalità usa e getta, e mai con riutilizzo e/o reintegro.
I migliori risultati (impossibili per le sviluppatrici automatici provare per credere) si ottengono andando oltre (e di parecchio) alle diluizioni consigliate nelle tabelle, e aumentando di conseguenza i tempi di sviluppo.
Il trucco è: diluizione bassissima, tempi di sviluppo lunghissimi, agitazione scarsa con lunghissime pause. Questo sistema garantisce una grana finissima con la massima acutanza. Con Pellicola T.max da 100 si arrivava alle stelle. Non ho mai provato con le bassissime sensibilità, ma credo che possano regalare sorprese.


l'ID-11 è uno sviluppo ad alta acutanza che rende bene con pellicole moderne (proprio come la Tmax) la "ricetta" che usi va bene con determinate situazioni, è comunque vero che bassa diluizione e tempi lunghi diminuiscono la grana (ma non sempre aumentano l'acutanza, dipende dalla pellicola) però tende ad allargare molto i toni di grigio, io con pellicole a 100 iso preferisco basse diluizioni, tempi lunghi e agitazioni vigorose per avere neri profondi e bianchi brillanti, sacrificando comunque la finezza della grana (con foma ho comunque una acutanza abbastanza alta)
quello che ho imparato io è che, come hai fatto tu, bisogna svilupparsi una proprio ricetta, in modo da prevedere il comportamento della pellicola e intuire come far lavorare al meglio la macchina in fase di ripresa.

QUOTE(Silvs @ Sep 6 2012, 12:04 PM) *
Atostra ho dimenticato di chiederti:
Cosa significa che l'hai portata a 1600?
Grazie


le pellicole si possono tirare, cioè cambiando i tempi e le diluizioni di sviluppo puoi decidere a che sensibilità farle, ovviamente devi impostare l'esposimetro della amcchina a dovere (o fare i conti tenendo conto degli iso che vuoi raggiungere) in linea di massima si perde contrasto e aumenta la grana, ma con la giusta soluzione si possono raggiungere ottimi risultati.

nello specifico la FP4 la si può fare da 50 a 200 iso (oltre non ho mai ottenuto buoni risultati) e la HP5 da 200 a oltre 3200, (a 200 non è male, un pelino meno contrastata, bisogna poi stampare ad alto contrasto) e a 1600 e 3200 devi essere n condizione di ripresa ad alto contrasto per avere qualcosa di buono, nella foto di pino scotto le condizioni erano perfette per avere un buon contrasto, la acutanza però ne ha risentito (anche perchè con il fuoco manuale di notte non è mai facile...)

ho visto delle delta 3200 portate a 12800 iso con OTTIMI RISULTATI.
Zio Bob
Messaggio: #36
QUOTE(atostra @ Sep 6 2012, 12:34 PM) *
.... è comunque vero che bassa diluizione e tempi lunghi diminuiscono la grana (ma non sempre aumentano l'acutanza, dipende dalla pellicola) .........


Guarda, spiego il mio punto di vista, ma senza salire in cattedra perchè ritengo le mie esperienze del tutto personali e non superiori a quelle di altri:
io ritengo che la bassa diluizione ed i conseguenti tempi lunghi, non aumentino affatto l'acutanza, la quale dipende soltanto dalle modalità con le quali si effettua l'agitazione. E ne spiego i motivi.
Ciò che avviene nelle zone di confine tra una parte di negativo esposta (scura) ed una parte di negativo non esposta o poco esposta (chiara) durante lo sviluppo, è che i sali di argento della gelatina esposta richiamano le molecole attive dello sviluppo, le risucchiano. Pertanto, nella fase in cui non agitiamo, si determina un flusso di molecole attive dalla soluzione di sviluppo a contatto con l'emulsione non esposta, verso la zona a contatto con la gelatina esposta. Per questo motivo, in assenza di agitazione le zone di confine tra parti chiare e parti scure del negativo, risentiranno di questo effetto e, a sviluppo terminato, i margini delle zone risulteranno marcati da un maggior annerimento di quelle scure rispetto al resto della zona scura, e un minor annerimento sul bordo della zona chiara rispetto alla restante zona chiara.
Questa è l'acutanza, per come la intendo e la conosco: consiste in un rafforzamento visivo dei bordi delle immagini, delle zone di confine tra parti chiare e parti scure e dà un senso di "alto dettaglio".

Ovviamente, l'agitazione serve e non se ne può fare a meno, perchè deve rimiscelare il liquido di sviluppo esaurito che ristagna, il quale potrebbe formare delle macchie, quindi mi limitavo a fare alcuni capovolgimenti ogni 3 minuti (mi sembra).

Ti posso assicurare che, utilizzando questo principio, su pellicola tmax 100 ho raggiunto dei risultati insperabili e mai raggiunti nè con lo sviluppo tmax, nè con id11 impiegato come da foglio illustrativo. Le differenze sono enormi. Provare per credere.

Non parliamo poi di rodinal o altre diavolerie che non sono mai riuscito a domare.

Addirittura mi sono divertito a comperare i prodotti chimici e a miscelarli per costruirmi da solo uno sviluppo personalizzato, ma alla fine ho desistito perchè i costi in prodotti e pellicola per effettuare i test necessari a crearsi le proprie tabelle di miscelazione e uso sarebbero sproporzionate, però ti assicuro che, sfruttando in modo specifico le qualità dei singoli componenti attivi, alcuni dei quali agiscono in modo superficiale, altri in profondità generando effetti diversi, si potrebbero realizzare risultati originali ed inarrivabili a chi, invece lavora su terreni già calpestati.

Messaggio modificato da Zio Bob il Sep 6 2012, 11:58 AM
Silvs
Messaggio: #37
Grazie mille a tutti ragazzi!...
Mi siete stati di grande aiuto...vi terrò informati sugli sviluppi della camera oscura!

Silvio
Enrico53
Messaggio: #38
ma che bello sta diventando questo post, ci sposteranno in "analogico"? boh
spero che Silvio ci (mi, soprattutto) perdoni se dalla sua domanda iniziale sul tipo di ingranditore stiamo deviando e facendo un ricettario chimico rolleyes.gif
ma persevero! parlando di acutanza e di estensione di gamma tonale (soprattutto verso le ombre), volevo chiedere se qualcuno ha provato un tipo di sviluppo che io chiamo "a bagno intermedio d'acqua": dunque, posto che il tempo totale di uno sviluppo è ad esempio 10 minuti, faccio i primi cinque, poi svuoto la tank recuperando in caraffa il liquido eimmetto acqua pura (naturalmente alla stessa temperatura del rivelatore) e lascio 15/20 minuti agitando una volta (una inversione della tank) ogni tre minuti.poi butto l'acqua reimmettendo lo sviluppo e porto a compimento il tempo. in seguito arresto, fissaggio e lavaggio soliti. vi garantisco che in questo modo, le bassissime luci, trasparenti con un trattamento tradizionale, si arricchiscono di dettaglio

Messaggio modificato da Enrico53 il Sep 6 2012, 07:42 PM
Silvs
Messaggio: #39
QUOTE(Enrico53 @ Sep 6 2012, 08:41 PM) *
ma che bello sta diventando questo post, ci sposteranno in "analogico"? boh
spero che Silvio ci (mi, soprattutto) perdoni se dalla sua domanda iniziale sul tipo di ingranditore stiamo deviando e facendo un ricettario chimico rolleyes.gif
ma persevero! parlando di acutanza e di estensione di gamma tonale (soprattutto verso le ombre), volevo chiedere se qualcuno ha provato un tipo di sviluppo che io chiamo "a bagno intermedio d'acqua": dunque, posto che il tempo totale di uno sviluppo è ad esempio 10 minuti, faccio i primi cinque, poi svuoto la tank recuperando in caraffa il liquido eimmetto acqua pura (naturalmente alla stessa temperatura del rivelatore) e lascio 15/20 minuti agitando una volta (una inversione della tank) ogni tre minuti.poi butto l'acqua reimmettendo lo sviluppo e porto a compimento il tempo. in seguito arresto, fissaggio e lavaggio soliti. vi garantisco che in questo modo, le bassissime luci, trasparenti con un trattamento tradizionale, si arricchiscono di dettaglio


Enrico, non hai nulla da perdonare...anzi grazie per i tuoi interessantissimi interventi...mi state dando veramente tanti spunti, sto cercando di assimilare ogni considerazione fatta da voi esperti per metterla in pratica appena la mia C.O. sarà operativa!
atostra
Iscritto
Messaggio: #40
QUOTE(Silvs @ Sep 7 2012, 08:42 AM) *
Enrico, non hai nulla da perdonare...anzi grazie per i tuoi interessantissimi interventi...mi state dando veramente tanti spunti, sto cercando di assimilare ogni considerazione fatta da voi esperti per metterla in pratica appena la mia C.O. sarà operativa!


be ma non ti preoccupare di avere tutto subito, intanto inizia a fare qualche rullino e sviluppare i negativi! puoi sempre farli stamapre dopo lo sviluppo o cercare di acquisirli in qualche modo.
Silvs
Messaggio: #41
QUOTE(atostra @ Sep 7 2012, 11:10 AM) *
be ma non ti preoccupare di avere tutto subito, intanto inizia a fare qualche rullino e sviluppare i negativi! puoi sempre farli stamapre dopo lo sviluppo o cercare di acquisirli in qualche modo.


Hai ragione...mi son fatto prendere la mano! smile.gif
 
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