Trovare il giusto compromesso tra fine e mezzo, mica facile...
Per diversi aspetti mi ritrovo sia con Alessandro (dipamat) che Alessandro Sentieri.
Fare molti chilometri con 10.000 euro di attrezzatura a seguito e non portar a casa nulla, per scarse situazioni (luce difficile o scarso interesse per il luogo) è una maturità fotografica acquisita nel tempo.
Ma anche andare contro la luce perfetta, contro gli interessi comuni, ricercare quello che di solito viene trascurato, magari uno scatto con luce diversa ma che esprima l' emozione del fotografo al momento dello scatto, non è poco, anzi...
Sempre più spesso però anche io non porto a casa nulla, non scatto più per caso, o per il gusto di farlo; ma forse sarà anche mancanza di ispirazione che ci affligge in alcuni mometi della nostra vita
Per diversi aspetti mi ritrovo sia con Alessandro (dipamat) che Alessandro Sentieri.
Fare molti chilometri con 10.000 euro di attrezzatura a seguito e non portar a casa nulla, per scarse situazioni (luce difficile o scarso interesse per il luogo) è una maturità fotografica acquisita nel tempo.
Ma anche andare contro la luce perfetta, contro gli interessi comuni, ricercare quello che di solito viene trascurato, magari uno scatto con luce diversa ma che esprima l' emozione del fotografo al momento dello scatto, non è poco, anzi...
Sempre più spesso però anche io non porto a casa nulla, non scatto più per caso, o per il gusto di farlo; ma forse sarà anche mancanza di ispirazione che ci affligge in alcuni mometi della nostra vita
Oltre la fotografia ho anche altri hobby diversi: Suono (strimpello) la batteria e faccio immersioni subacquee... In entrambi i casi si verificano le stesse dinamiche della fotografia: Sembra che per suonare bene ci voglia lo strumento migliore del mondo e che per andare sott'acqua occorrano mute, erogatori, orologi e computers di ultima generazione....
Poi vai a vedere un concerto jazz e ti trovi IL MOSTRO che fa venire i brividi da quanto suona come cuore, tecnica e bravura e ti accorgi che sta suonando una hollywood degli anni 70, che si usava per fare imparare i bambini. Oppure vai a vedere il noto gruppo italiano che ha (aveva) un batterista nascosto dietro un condominio di tamburi e piatti di ultima generazione, dal costo di un appartamento a milano, ma suonava come un pezzo di legno...
Insomma, non conta il mezzo, conta il risultato!!!
Certo però un giusto compromesso ci vuole. Sott'acqua a capo nord con la muta umida del decathlon non si riesce ad andare... Ma andare a Sharm con una muta stagna è perfettamente inutile.
Non sono d'accordo neanche con quanto sostenuto da Antonio qui
In questo caso nel tuo lavoro non hai fatto "arte", hai fatto "artigianato" ben fatto...
Il problema è capire dove sta la sottile differenza tra i due termini...
Poi vai a vedere un concerto jazz e ti trovi IL MOSTRO che fa venire i brividi da quanto suona come cuore, tecnica e bravura e ti accorgi che sta suonando una hollywood degli anni 70, che si usava per fare imparare i bambini. Oppure vai a vedere il noto gruppo italiano che ha (aveva) un batterista nascosto dietro un condominio di tamburi e piatti di ultima generazione, dal costo di un appartamento a milano, ma suonava come un pezzo di legno...
Insomma, non conta il mezzo, conta il risultato!!!
Certo però un giusto compromesso ci vuole. Sott'acqua a capo nord con la muta umida del decathlon non si riesce ad andare... Ma andare a Sharm con una muta stagna è perfettamente inutile.
Non sono d'accordo neanche con quanto sostenuto da Antonio qui
In questo caso nel tuo lavoro non hai fatto "arte", hai fatto "artigianato" ben fatto...
Il problema è capire dove sta la sottile differenza tra i due termini...
Non posso che condividere in pieno il tuo ragionamento.
...
Sempre più spesso però anche io non porto a casa nulla, non scatto più per caso, o per il gusto di farlo; ma forse sarà anche mancanza di ispirazione che ci affligge in alcuni mometi della nostra vita
Sempre più spesso però anche io non porto a casa nulla, non scatto più per caso, o per il gusto di farlo; ma forse sarà anche mancanza di ispirazione che ci affligge in alcuni mometi della nostra vita
Succede spesso anche a me, ma non ho mai analizzato a fondo se sia mancanza di ispirazione o altro. Certo è che per scattare la classica cartolina reperibile nella prima tabaccheria del luogo, non ha nemmeno senso imbracciare la fotocamera. Non sto assolutamente parlando male delle cartoline, è tutt'altro che semplice fare scatti così tecnicamente perfetti, ma sinceramente non mi danno emozioni.
Quando mi ritrovo in quelle situazioni, monto il 105 macro e cerco di farmi rapire da qualche particolare del luogo... ultima spiaggia prima di ricomporre armi e bagagli e tornare da dove sono venuto.
Carlo
Trovare il giusto compromesso tra fine e mezzo, mica facile...
Per diversi aspetti mi ritrovo sia con Alessandro (dipamat) che Alessandro Sentieri.
Fare molti chilometri con 10.000 euro di attrezzatura a seguito e non portar a casa nulla, per scarse situazioni (luce difficile o scarso interesse per il luogo) è una maturità fotografica acquisita nel tempo.
Ma anche andare contro la luce perfetta, contro gli interessi comuni, ricercare quello che di solito viene trascurato, magari uno scatto con luce diversa ma che esprima l' emozione del fotografo al momento dello scatto, non è poco, anzi...
Sempre più spesso però anche io non porto a casa nulla, non scatto più per caso, o per il gusto di farlo; ma forse sarà anche mancanza di ispirazione che ci affligge in alcuni mometi della nostra vita
Per diversi aspetti mi ritrovo sia con Alessandro (dipamat) che Alessandro Sentieri.
Fare molti chilometri con 10.000 euro di attrezzatura a seguito e non portar a casa nulla, per scarse situazioni (luce difficile o scarso interesse per il luogo) è una maturità fotografica acquisita nel tempo.
Ma anche andare contro la luce perfetta, contro gli interessi comuni, ricercare quello che di solito viene trascurato, magari uno scatto con luce diversa ma che esprima l' emozione del fotografo al momento dello scatto, non è poco, anzi...
Sempre più spesso però anche io non porto a casa nulla, non scatto più per caso, o per il gusto di farlo; ma forse sarà anche mancanza di ispirazione che ci affligge in alcuni mometi della nostra vita
per un amatore fotografare è una passione, non un dovere.
se esci con lo scopo di portare a casa qualche scatto significativo e torni a vuoto, non succede niente.
altro è per un professionista su commissione, ma non credo sia il caso di nessuno di voi.
il professionista deve sapere cosa e quando scattare, non va certo (o è peggio per lui) a casaccio e disattrezzato. Ha una soluzione per ogni problema, e un'idea (anche se non ce l'ha) per ogni esigenza.
La discussione è nata per lo spunto datomi dalle numerose discussioni dove la gente aspetta con ansia la nuova arrivata, come se con la vecchia in possesso avesse esaurito tutte le possibilità.
ecco che siamo ad una integrazione della domanda di partenza: se non hai l'ispirazione o il soggetto, che cerchi a fare la macchina nuova? al massimo puoi fare un paio di foto di prova della recisione del fuoco, o della velocità.
Credo che buzz abbia chiarito estattamente la distinzione tra fotoamatore e professionista.
E con questa affermazione " se non hai l'ispirazione o il soggetto, che cerchi a fare la macchina nuova? al massimo puoi fare un paio di foto di prova della recisione del fuoco, o della velocità", credo si possa chiudere il cerchio.
Però buzz inculcarlo a chi cerca il nuovo mezzo sperando in nuove ispirazioni, non credo sia facile, anzi negli ultimi anni la situazione è letteralmente sfuggita di mano, o meglio di "mezzo", si parla solo di questo.
E con questa affermazione " se non hai l'ispirazione o il soggetto, che cerchi a fare la macchina nuova? al massimo puoi fare un paio di foto di prova della recisione del fuoco, o della velocità", credo si possa chiudere il cerchio.
Però buzz inculcarlo a chi cerca il nuovo mezzo sperando in nuove ispirazioni, non credo sia facile, anzi negli ultimi anni la situazione è letteralmente sfuggita di mano, o meglio di "mezzo", si parla solo di questo.
Ma chi l'ha stabilito che il professionista deve portare a casa a tutti costi lo scatto e il fotoamatore no?
Un conto è gironzolare nella propria provincia per fare qualche scatto, che se lo fai oggi bene, altrimenti lo farai la prossima volta. Un discorso diverso è preparare un viaggio impostato sulla fotografia. A questo punto, professionista e fotoamatore sono nelle medesime condizioni, entrambi vogliono e devono portare a casa gli scatti che si sono prefissi. Non è da tutti potersi permettere di ritornare in Patagonia, piuttosto che in Australia per rifare gli scatti che non erano venuti bene a causa della mancanza del tal obiettivo.
Carlo
Un conto è gironzolare nella propria provincia per fare qualche scatto, che se lo fai oggi bene, altrimenti lo farai la prossima volta. Un discorso diverso è preparare un viaggio impostato sulla fotografia. A questo punto, professionista e fotoamatore sono nelle medesime condizioni, entrambi vogliono e devono portare a casa gli scatti che si sono prefissi. Non è da tutti potersi permettere di ritornare in Patagonia, piuttosto che in Australia per rifare gli scatti che non erano venuti bene a causa della mancanza del tal obiettivo.
Carlo
Ma chi l'ha stabilito che il professionista deve portare a casa a tutti costi lo scatto e il fotoamatore no?
Un conto è gironzolare nella propria provincia per fare qualche scatto, che se lo fai oggi bene, altrimenti lo farai la prossima volta. Un discorso diverso è preparare un viaggio impostato sulla fotografia. A questo punto, professionista e fotoamatore sono nelle medesime condizioni, entrambi vogliono e devono portare a casa gli scatti che si sono prefissi. Non è da tutti potersi permettere di ritornare in Patagonia, piuttosto che in Australia per rifare gli scatti che non erano venuti bene a causa della mancanza del tal obiettivo.
Carlo
Un conto è gironzolare nella propria provincia per fare qualche scatto, che se lo fai oggi bene, altrimenti lo farai la prossima volta. Un discorso diverso è preparare un viaggio impostato sulla fotografia. A questo punto, professionista e fotoamatore sono nelle medesime condizioni, entrambi vogliono e devono portare a casa gli scatti che si sono prefissi. Non è da tutti potersi permettere di ritornare in Patagonia, piuttosto che in Australia per rifare gli scatti che non erano venuti bene a causa della mancanza del tal obiettivo.
Carlo
lo stabilisce il fatto che il professionista con gli scatti ci vive.. il fotoamatore, anche se torna dalla Patagonia senza uno scatto degno di essere LO scatto, non avrà il problema di non ricevere il compenso per un lavoro non fatto e mogio mogio magari, ma se ne tornerà al suo vero lavoro senza aver perso nient'altro che un po d'orgoglio... è quello che dicevo: il mezzo serve, ma serve ai professionisti: a noi fotoamatori serve solo come gioco, svogo, passione.. chiamatelo come volete ma è pur sempre qualcosa di superfluo.
carlo, volevo risponderti a murfil ha usato le mie stesse parole!
ma sono sicuro che tu la risposta la conoscevi già...
ma sono sicuro che tu la risposta la conoscevi già...
lo stabilisce il fatto che il professionista con gli scatti ci vive.. il fotoamatore, anche se torna dalla Patagonia senza uno scatto degno di essere LO scatto, non avrà il problema di non ricevere il compenso per un lavoro non fatto e mogio mogio magari, ma se ne tornerà al suo vero lavoro senza aver perso nient'altro che un po d'orgoglio... è quello che dicevo: il mezzo serve, ma serve ai professionisti: a noi fotoamatori serve solo come gioco, svogo, passione.. chiamatelo come volete ma è pur sempre qualcosa di superfluo.
Vorrei vedere però se investire migliaia di euro per un viaggio in capo al mondo con il quale ti sei prefisso di fare determinati scatti, arrivare là e poterne fare meno della metà a causa dell'attrezzatura insufficiente o che ti lascia a piedi. Ricordiamoci che non si vive di solo pane. Non farei quindi distizione tra pro e fotoamatori in determinate circostanze. Sto parlando di viaggio fotografico e non di vacanze con macchina fotografica appresso.
Carlo
carlo, volevo risponderti a murfil ha usato le mie stesse parole!
ma sono sicuro che tu la risposta la conoscevi già...
ma sono sicuro che tu la risposta la conoscevi già...
Appena risposto a Fabiola... non si vive di solo pane e anche un fotoamatore ha le sue esigenze, ritengo, soprattutto se compie un viaggio fotografico e non una gita fuori porta dove lo scatto è un surplus.
Carlo
beh, un fotoamatore che si fa un viaggio in patagonia di un mese appositamente per fare foto, non lesinerà certo l'attrezzatura. Inoltre conoscerò il liiti della propria attrezzatura, e non si illuderà di certo di sistemare scatti mal riusciti una volta tornato a casa.
Ma il discorso rimane: è più importante per il proprio appagamento (non per i risultati!) inseguire la bella foto o inseguire la tecnologia? ovvero meglio seguire un corso intensivo avanzato di fotografia o spendere la stessa somma per un nuovo obiettivo?
il discorso del pro è molto più vicino a noi: prendi l'esempio banale del matrimonio: un mio amico mi ha appena raccontato che a causa degli sposi non ha potuto fare molte foto in esterni (ritardi, insofferenza, strafottenza) lui DOVEVA portare a casa gli scatti perchè poi dovrà consegnare un album e dovrà farsi pagare. Se l'album è incompleto, lo sarà probabilmente anche il pagamento.
Un amatore, se per un motivo qualsiasi non fa le foto, non credo che lo multerà nessuno!
Ma il discorso rimane: è più importante per il proprio appagamento (non per i risultati!) inseguire la bella foto o inseguire la tecnologia? ovvero meglio seguire un corso intensivo avanzato di fotografia o spendere la stessa somma per un nuovo obiettivo?
il discorso del pro è molto più vicino a noi: prendi l'esempio banale del matrimonio: un mio amico mi ha appena raccontato che a causa degli sposi non ha potuto fare molte foto in esterni (ritardi, insofferenza, strafottenza) lui DOVEVA portare a casa gli scatti perchè poi dovrà consegnare un album e dovrà farsi pagare. Se l'album è incompleto, lo sarà probabilmente anche il pagamento.
Un amatore, se per un motivo qualsiasi non fa le foto, non credo che lo multerà nessuno!
Vorrei vedere però se investire migliaia di euro per un viaggio in capo al mondo con il quale ti sei prefisso di fare determinati scatti, arrivare là e poterne fare meno della metà a causa dell'attrezzatura insufficiente o che ti lascia a piedi. Ricordiamoci che non si vive di solo pane. Non farei quindi distizione tra pro e fotoamatori in determinate circostanze. Sto parlando di viaggio fotografico e non di vacanze con macchina fotografica appresso.
Carlo
Appena risposto a Fabiola... non si vive di solo pane e anche un fotoamatore ha le sue esigenze, ritengo, soprattutto se compie un viaggio fotografico e non una gita fuori porta dove lo scatto è un surplus.
Carlo
Carlo
Appena risposto a Fabiola... non si vive di solo pane e anche un fotoamatore ha le sue esigenze, ritengo, soprattutto se compie un viaggio fotografico e non una gita fuori porta dove lo scatto è un surplus.
Carlo
io, più che ESIGENZE li definierei ALIBI che ci si racconta per giustificare certe spese.. ed è un modo di ragionare che porta a essere sempre insoddisfatti
Ricordiamoci che non si vive di solo pane. Non farei quindi distizione tra pro e fotoamatori in determinate circostanze. Sto parlando di viaggio fotografico e non di vacanze con macchina fotografica appresso.
Carlo
Carlo
Infatti, non si vive di di solo pane, servirebbero anche proteine,verdure, frutta etc. etc.
Carlo, un fotoamatore può decidere di spendere migliaia di euro per attrezzatura e per dei viaggi finalizzati alle foto. Ma se queste non gli procurano un REDDITO, ovvero soldi che usa per mangiare, allora la distinzione c'è eccome.
Torni dal viaggio senza foto? incavolatura nera più che legittima, ma del tuo conto economico e delle tue possibilità di sfamare la tua famiglia, non è cambiato NIENTE.
La soddisfazione, l'orgoglio ferito, l'amarezza per l'occasione sprecata sono comprensibili, ma quel viaggio fotografico sin dall'inizio era un modo per spendere soldi, non per guadagnarne.
Un professionista che non porta a casa il servizio invece non viene pagato, altro che vacanza.
beh, un fotoamatore che si fa un viaggio in patagonia di un mese appositamente per fare foto, non lesinerà certo l'attrezzatura. Inoltre conoscerò il liiti della propria attrezzatura, e non si illuderà di certo di sistemare scatti mal riusciti una volta tornato a casa.
Ma il discorso rimane: è più importante per il proprio appagamento (non per i risultati!) inseguire la bella foto o inseguire la tecnologia? ovvero meglio seguire un corso intensivo avanzato di fotografia o spendere la stessa somma per un nuovo obiettivo?
il discorso del pro è molto più vicino a noi: prendi l'esempio banale del matrimonio: un mio amico mi ha appena raccontato che a causa degli sposi non ha potuto fare molte foto in esterni (ritardi, insofferenza, strafottenza) lui DOVEVA portare a casa gli scatti perchè poi dovrà consegnare un album e dovrà farsi pagare. Se l'album è incompleto, lo sarà probabilmente anche il pagamento.
Un amatore, se per un motivo qualsiasi non fa le foto, non credo che lo multerà nessuno!
Ma il discorso rimane: è più importante per il proprio appagamento (non per i risultati!) inseguire la bella foto o inseguire la tecnologia? ovvero meglio seguire un corso intensivo avanzato di fotografia o spendere la stessa somma per un nuovo obiettivo?
il discorso del pro è molto più vicino a noi: prendi l'esempio banale del matrimonio: un mio amico mi ha appena raccontato che a causa degli sposi non ha potuto fare molte foto in esterni (ritardi, insofferenza, strafottenza) lui DOVEVA portare a casa gli scatti perchè poi dovrà consegnare un album e dovrà farsi pagare. Se l'album è incompleto, lo sarà probabilmente anche il pagamento.
Un amatore, se per un motivo qualsiasi non fa le foto, non credo che lo multerà nessuno!
Infatti, non si vive di di solo pane, servirebbero anche proteine,verdure, frutta etc. etc.
Carlo, un fotoamatore può decidere di spendere migliaia di euro per attrezzatura e per dei viaggi finalizzati alle foto. Ma se queste non gli procurano un REDDITO, ovvero soldi che usa per mangiare, allora la distinzione c'è eccome.
Torni dal viaggio senza foto? incavolatura nera più che legittima, ma del tuo conto economico e delle tue possibilità di sfamare la tua famiglia, non è cambiato NIENTE.
La soddisfazione, l'orgoglio ferito, l'amarezza per l'occasione sprecata sono comprensibili, ma quel viaggio fotografico sin dall'inizio era un modo per spendere soldi, non per guadagnarne.
Un professionista che non porta a casa il servizio invece non viene pagato, altro che vacanza.
Carlo, un fotoamatore può decidere di spendere migliaia di euro per attrezzatura e per dei viaggi finalizzati alle foto. Ma se queste non gli procurano un REDDITO, ovvero soldi che usa per mangiare, allora la distinzione c'è eccome.
Torni dal viaggio senza foto? incavolatura nera più che legittima, ma del tuo conto economico e delle tue possibilità di sfamare la tua famiglia, non è cambiato NIENTE.
La soddisfazione, l'orgoglio ferito, l'amarezza per l'occasione sprecata sono comprensibili, ma quel viaggio fotografico sin dall'inizio era un modo per spendere soldi, non per guadagnarne.
Un professionista che non porta a casa il servizio invece non viene pagato, altro che vacanza.
Buzz, Maxi... sono perfettamente a conoscenza di ciò che dite, ho alcuni amici professionisti e ho ben presente le problematiche che implica tale professione.
Ciò che intendevo dire col mio ragionamento è diverso. Prendendo spunto dal viaggio 'al di là del mondo' fatto da Dimapant, che ritengo un viaggio piuttosto costoso, intraprenderlo con una reflex entry level e un'ottica sola sarebbe estremamente limitativo oltre che rischioso. Sono posti che uno difficilmente ha la possibilità di rivisitare e rimarrebbe un forte rammarico in caso di flop per l'attrezzatura. Chiaramente poi, dipende dalle disponibilità di ciascuno, ma ritengo che per viaggi di tale portata farsi affiancare da un'attrezzatura affidabile e prestazionale, negli ovvi limiti delle proprie possibilità, sia doveroso.
Se domani decidessi di intraprendere un viaggio fotografico in Africa piuttosto che in Australia, partirei sicuramente con due corpi, due caricabatterie, un bel po' di schede, la mia triade f/2,8, ma anche dei fissi 'vecchi' che nel caso di flop i nuovi ipertecnologici zoom mi lasciassero a piedi, sarei lo stesso in grado di fotografare.
Dovessi partire per New York non avrei assolutamente problemi... la D700 e un'ottica, al massimo due. Dovessi avere dei problemi avrei l'imbarazzo della scelta su dove andare per risolverli, ma in mezzo al deserto piuttosto che alla tundra, il discorso cambia.
Il fotoamatore può anche tornare a casa senza scatti, è vero, non ci mangia e non ci mangerà mai con i suoi scatti. Seguendo questo ragionamento però, ci sarebbe da rivedere tutto, in primis il concetto di passione, concetto che travalica la semplice logica razionale.
Carlo
........ Un tale arsenale si porta se non si ha in testa un chiaro progetto.. ............
Che progetto? Perchè dovrei fare un progetto per fare delle fotografie?
Io non vivo mica di fotografia, vendo carri armati.
Vado a far foto generiche anche in capo al mondo perchè mi piace fare fotografie, e quando vado via a far foto mi porto un tele, un medio, un grandangolo (tutti in versione zoom e pesano), un'ottica luminosa ed un micro che fa anche ritratti, e due fotocamere buone, col cavalletto: adesso, tra un po', prenderò un 300 f 2,8 e vado cosi a 20 Kg: se ci vuole, ti organizzi per portare 20 kg, non lo farò sempre, ma qualxche lo farò.
Non è mica difficile, anche con gli aerei IATA fanno la tracciatura del bagaglio etc.
Se vado a spasso con la moglie, anche per il mondo, privilegio la vacanza alle foto ed uso un Dx col 18-200 per fare qualche foto, e....qualcuna bella la faccio lo stesso, e bene, anche con il solo 18-200, basta moltre volte
Quando vado invece per lavoro, e sono molto all'estero, praticamente ovunque sul pianeta, non porto nulla, non ci sono con la testa, penso al lavoro e non faccio fotografie, qualche volta ho portato la fotocamera e finisco a fare cartoline e non la porto più, anche se a volte mi sono morso le mani.
In due parole, il fine giustifica i mezzi, e ci sono fotografie che non si fanno senza un ben preciso mezzo, tecnicamente non le puoi fare.
Io non ci trovo nulla di strano.
Saluti cordiali
QUOTE
Seguendo questo ragionamento però, ci sarebbe da rivedere tutto, in primis il concetto di passione, concetto che travalica la semplice logica razionale.
E' questo il nocciolo della questione...
E' proprio la passione che porta molti fotoamatori a corredarsi di corpi e macchine costosissimi che spesso non trovano posto neanche nelle borse di fior di professionisti... Per poi magari fare solo le foto delle vacanze!
Ma si sa, le passioni non sentono ragioni!
E le passioni portano anche a trovare giustificazioni più o meno razionali per spiegare il senso dell'ultimo acquisto, anche se senso spesso non ne ha!...
............ se non hai l'ispirazione o il soggetto, che cerchi a fare la macchina nuova?........
Se non hai l'ispirazione, non fai le fotografie: questo è il motivo per il quale io, anche andando in posti rinomati fotograficamente, ma andando per lavoro, non porto nemmeno la macchina fotografica.
Fuori per lavoro penso al lavoro e non ci sono con la testa per fare fotografie.
Saluti cordiali
Se non hai l'ispirazione, non fai le fotografie: questo è il motivo per il quale io, anche andando in posti rinomati fotograficamente, ma andando per lavoro, non porto nemmeno la macchina fotografica.
Fuori per lavoro penso al lavoro e non ci sono con la testa per fare fotografie.
Saluti cordiali
Fuori per lavoro penso al lavoro e non ci sono con la testa per fare fotografie.
Saluti cordiali
Io sono più masochista, porto la fotocamera, scatto, cancello le foto e torno a casa contento. Non riesco a lasciarla a casa, anche se mi rendo conto che quando mi sposto per solo lavoro, non potrò mai portare a casa uno scatto che possa chiamarsi decente.
Carlo
Io sono più masochista, porto la fotocamera, scatto, cancello le foto e torno a casa contento. Non riesco a lasciarla a casa, anche se mi rendo conto che quando mi sposto per solo lavoro, non potrò mai portare a casa uno scatto che possa chiamarsi decente.
Carlo
Carlo
Lo sono anche io, anche se spesso però lei resta in albergo; l'importante è sapere che ci sia.
Lo sono anche io, anche se spesso però lei resta in albergo; l'importante è sapere che ci sia.
...e sapere che nella camera d'albergo ci sia una cassaforte 'sicura' per contenerla. Và a finire che mi comprerò una P7100 per i viaggi di lavoro.... almeno troverà posto dappertutto.
Carlo
Quest'anno ricorrono 100 anni dalla nascita di Marshall McLuhan.
Sono due le espressioni che lo rendono ancora attuale: "villaggio globale" e "il medium è il messaggio".
La sua grandezza sta nel fatto che ne parlava negli anni 60/70.
...il medium condiziona i propri utenti e contribuisce a plasmarne la mente: li “massaggia”.
Sono due le espressioni che lo rendono ancora attuale: "villaggio globale" e "il medium è il messaggio".
La sua grandezza sta nel fatto che ne parlava negli anni 60/70.
...il medium condiziona i propri utenti e contribuisce a plasmarne la mente: li “massaggia”.
purtroppo la D3 con una sola ottica non entra in nessuna cassaforte
Nella cassaforte dell'hotel di Berlino c'ho fatto stare D300s, 14-24, 70-200, TC20, 3 fissi, il battery grip e un 24-120. Mi avanzava pure spazio.
Dipende dalle cassaforti... proporzionali forse alla categoria dell'hotel.
Carlo
Permettetemi, ma dalle opinioni che ho letto, tutti hanno ragione e nessuno ha torto.
Sintetizzerei con l'affermazione che "ad ogni fine il suo mezzo". Ogni idea fotografica che nasce, necessita degli opportuni strumenti per essere realizzata, e qui la capacità di farne uso e la tecnica. Sicuramente un buon manico tirerà da ogni corpo e da ogni ottica quando di migliore se ne possa trarne. Ma a volte, la foto che vediamo, per essere realizzata necessita degli strumenti giusti.
E poi, per dirla tutta, la giusta attrezzatura ci stimola a fare meglio, ci apre un mondo che non conoscevamo fino quando quel corpo o quell'ottica non ci mette in condizioni di ottenerla, e una volta preso coscienza, guarderemo il mondo con quelle prerogative. Non so se ho reso il concetto, ma per fare un esempio; chi non conosce i risultati di una foto scattata ad un apertura di 1.4, non immaginerà mai un soggetto con quel risultato!... Se non avessimo un ottica macro, non scatteremmo mai una foto ad una mosca!
Messaggio modificato da FRANCESCOCAL il Oct 7 2011, 03:51 PM
Sintetizzerei con l'affermazione che "ad ogni fine il suo mezzo". Ogni idea fotografica che nasce, necessita degli opportuni strumenti per essere realizzata, e qui la capacità di farne uso e la tecnica. Sicuramente un buon manico tirerà da ogni corpo e da ogni ottica quando di migliore se ne possa trarne. Ma a volte, la foto che vediamo, per essere realizzata necessita degli strumenti giusti.
E poi, per dirla tutta, la giusta attrezzatura ci stimola a fare meglio, ci apre un mondo che non conoscevamo fino quando quel corpo o quell'ottica non ci mette in condizioni di ottenerla, e una volta preso coscienza, guarderemo il mondo con quelle prerogative. Non so se ho reso il concetto, ma per fare un esempio; chi non conosce i risultati di una foto scattata ad un apertura di 1.4, non immaginerà mai un soggetto con quel risultato!... Se non avessimo un ottica macro, non scatteremmo mai una foto ad una mosca!
Messaggio modificato da FRANCESCOCAL il Oct 7 2011, 03:51 PM
... la giusta attrezzatura ci stimola a fare meglio, ci apre un mondo che non conoscevamo fino quando quel corpo o quell'ottica non ci mette in condizioni di ottenerla, e una volta preso coscienza, guarderemo il mondo con quelle prerogative. Non so se ho reso il concetto, ma per fare un esempio; chi non conosce i risultati di una foto scattata ad un apertura di 1.4, non immaginerà mai un soggetto con quel risultato!... Se non avessimo un ottica macro, non scatteremmo mai una foto ad una mosca!
Grazie Francesco per questo utile intervento con argomentazioni inoppugnabili.
Carlo
Il fine senza dubbio, visto che la macchina fotografica serve solo per farle, le fotografie.
Ovviamente per perseguire un fine bisogna usare il mezzo adatto.
Max
Ovviamente per perseguire un fine bisogna usare il mezzo adatto.
Max