Psss Buzz, spazio colore e profilo sono fisicamente la stessa cosa: la descrizione completa (non gli scostamenti, maxclimb) del gamut colore coperto. Nel caso di periferiche "fisiche" come sensori, scanner, stampanti, monitor ecc. si dice profilo, nel caso di spazi "generici" ossia "standardizzati" si dice appunto "spazio colore". Una mera questione terminologica.
Questo mi confonde completamente le idee che credevo avere ben chiare. Ovvero che lo spazio colore era la tavolozza scelta contenente la gamma dei colori (limitata), mentre il profilo era il traduttore che permetteva di assegnare ad ogni terna digitale il corrispondente colore "reale".
Ma se non è così dovrei rivedere parecchio della teoria studiata.
... Ovvero che lo spazio colore era la tavolozza scelta contenente la gamma dei colori (limitata), mentre il profilo era il traduttore che permetteva di assegnare ad ogni terna digitale il corrispondente colore "reale".
....
....
Buzz
Non è del tutto inesatto, ma solitamente vengono usati in accezione diversa.
Il "profilo" descrive uno spazio colore e le trasformazioni per passare ad esso. Lo spazio colore è fisicamente rappresentabile da un profilo (ICC o altro standard) ma descrive un gamut colore definito a prescindere da periferiche fisiche.
sRGB ad esempio è uno "spazio colore" che descrive i colori visualizzabili dai vecchi monitor CRT ma è stato "creato" in base alla media dei monitor disponibili allora.
ProPhotoRGB è uno spazio "matematico" ossia va addirittura oltre la visione umana.
AdobeRGB è legato alla resa delle macchine CMYK.
Quindi "spazio colore" viene inteso sia come spazio standard sia come file che lo descrive. A volte la parola "profilo" viene usata per tale file anche nel caso di spazi standard ma non è molto diffuso (Photoshop usa Working Space genericamente), però non è sbagliato. A volte si usa infatti la definizione di profilo "device independent" (es. sRGB) o "device dependent" (es. profilo stampante). L'uso più "normale" di "profilo" è però quello relativo alle periferiche reali e infatti si dice "profilazione" la creazione di tale file.
Anche perchè lo "spazio colore" come sRGB non definisce esattamente il colore visto su QUELLA periferica. Mi spiego: se si stampa un'immagine sRGB in un Lab, non è che la macchina stampi i colori ESATTAMENTE come sRGB, ma li tradurrà intrinsecamente nel proprio gamut colore raggiungibile che potrebbe coprire esattamente sRGB oppure essere minore oppure essere più ampio. Questo gamut "reale" è descritto dal profilo.
Per questo spazio colore è in realtà un termine più "ampio" che descrive una rappresentazione "ideale" di un insieme di colori che però sarà rappresentata dal profilo reale della periferica.
Sembra "contorto" ma non lo è. Ad esempio Photoshop usa in sequenza lo spazio colore immagine e il profilo monitor per rappresentare al meglio i colori visualizzati.
Spero di essere stato chiaro.
Saluti
Massimo
Messaggio modificato da manovi il Nov 25 2009, 09:26 AM
Chiarissimo, come sempre.
Spesso sono le nomenclature a confondere.
Mi hai comfernato che, almeno idealmente, non avevo confuso.
Spesso sono le nomenclature a confondere.
Mi hai comfernato che, almeno idealmente, non avevo confuso.
se vogliamo proprio essere puntigliosi il termine esatto è Modello e si dovrebbe parlare di:
Modello Cie Lab
Modello HSL
questo perchè negli anni passati si è cercato di creare un modello matematico per la rappresentazione dell'intera gamma dei colori visibili dall'occhio umano
si parla di spazio perchè questa rappresentazione è tridimensionale quindi spaziale dove gli assi XYZ sono ad esempio i corrispettivi A,B ed L del modello Lab
il modello che piu' si avvicina a quello della percezione umana è il modello HSL Hue Saturation e lightness
lo spazio colore è quindi la combinazione di questo modello con una funzione di mappatura di questo modello nello spazio
RGB eCMY(K) sono dei processi che permettono di creare il colore
RGB è un processo additivo mentre CMYK è un processo sottrattivo
il PROFILO COLORE è invece la "carta d'identità" della nostra periferica
quindi ogni "strumento" che noi utilizziamo sia la nostra Nikon che lo scanner che il monitor che la stampante che il plotter che il minilab hanno un loro profilo e questo profilo ci dice che cosa possono "vedere" o "scrivere"
si parla di PROFILATURA perchè questo profilo, quindi il nostro attrezzo di lavoro, si deve avvicinare il piu' possibile al modello, quindi spazio colore, che noi utilizziamo
perchè si sceglie uno spazio colore piuttosto che un'altro?
semplicemente perchè quell'attrezzo che noi utilizziamo puo' o non puo' raggiungere determinate caratteristiche e quelle che non raggiunge le taglia
quindi se io mando in stampa utilizzando un modello piu' ampio rispetto a quello che il dispositivo raggiunge, tutti i colori non raggiunti vengono tagliati al massimo possibile
perchè in PP si cerca di utilizzare lo spazio piu' ampio?
perchè il monitor che lavora in RGB è al momento il modello piu' ristretto quindi se io mi limito a quello limito anche la possibilita' di stampa che ad esempio su un plotter è decisamente piu' ampio come spazio quindi mi perdo la stampa di tonalita' che ho acquisito con la fotocamera ma ho tagliato nel momento di post produzione.
perchè i nostri strumenti devono essere calibrati e quindi profilati?
perchè altrimenti sbaglieremo tutto il nostro processo
se io acquisisco una tonalita' di colore ma poi la visualizzo in maniera inappropriata dal mio monitor non calibrato andro' a correggerla per portarla a quella che "mi ricordo" o mi piacebbe sia ma alla base la tonalita' è esatta quindi vado ad inserire un errore e di conseguenza andro' a dire alla stampante di stamparmi un colore sommato al mio errore introdotto.
se poi anche la mia stampante non è calibrata oltre all'errore precedentemente introdotto da me ne andro' ad inserire un altro dovuto alla stampa.
Modello Cie Lab
Modello HSL
questo perchè negli anni passati si è cercato di creare un modello matematico per la rappresentazione dell'intera gamma dei colori visibili dall'occhio umano
si parla di spazio perchè questa rappresentazione è tridimensionale quindi spaziale dove gli assi XYZ sono ad esempio i corrispettivi A,B ed L del modello Lab
il modello che piu' si avvicina a quello della percezione umana è il modello HSL Hue Saturation e lightness
lo spazio colore è quindi la combinazione di questo modello con una funzione di mappatura di questo modello nello spazio
RGB eCMY(K) sono dei processi che permettono di creare il colore
RGB è un processo additivo mentre CMYK è un processo sottrattivo
il PROFILO COLORE è invece la "carta d'identità" della nostra periferica
quindi ogni "strumento" che noi utilizziamo sia la nostra Nikon che lo scanner che il monitor che la stampante che il plotter che il minilab hanno un loro profilo e questo profilo ci dice che cosa possono "vedere" o "scrivere"
si parla di PROFILATURA perchè questo profilo, quindi il nostro attrezzo di lavoro, si deve avvicinare il piu' possibile al modello, quindi spazio colore, che noi utilizziamo
perchè si sceglie uno spazio colore piuttosto che un'altro?
semplicemente perchè quell'attrezzo che noi utilizziamo puo' o non puo' raggiungere determinate caratteristiche e quelle che non raggiunge le taglia
quindi se io mando in stampa utilizzando un modello piu' ampio rispetto a quello che il dispositivo raggiunge, tutti i colori non raggiunti vengono tagliati al massimo possibile
perchè in PP si cerca di utilizzare lo spazio piu' ampio?
perchè il monitor che lavora in RGB è al momento il modello piu' ristretto quindi se io mi limito a quello limito anche la possibilita' di stampa che ad esempio su un plotter è decisamente piu' ampio come spazio quindi mi perdo la stampa di tonalita' che ho acquisito con la fotocamera ma ho tagliato nel momento di post produzione.
perchè i nostri strumenti devono essere calibrati e quindi profilati?
perchè altrimenti sbaglieremo tutto il nostro processo
se io acquisisco una tonalita' di colore ma poi la visualizzo in maniera inappropriata dal mio monitor non calibrato andro' a correggerla per portarla a quella che "mi ricordo" o mi piacebbe sia ma alla base la tonalita' è esatta quindi vado ad inserire un errore e di conseguenza andro' a dire alla stampante di stamparmi un colore sommato al mio errore introdotto.
se poi anche la mia stampante non è calibrata oltre all'errore precedentemente introdotto da me ne andro' ad inserire un altro dovuto alla stampa.
EF67
Mi permetto qualche precisazione:
Lo spazio colore viene "rappresentato" da più modelli (CIELAB 2/3D, HSL 2D ecc). Forse intendi come "mappatura" la tipologia 2D o 3D usata.
CIELAB è comunque quello adottato attualmente dall'organo ISO.
RGB è una modalità di rappresentazione (tristimoli). CMYK è invece un processo perchè dipendente dalla modalità di stampa a lastre sovrapposte.
Spesso i due termini vengono entrambi associati a modalità ma è più inesatto.
No. Semplicemente perchè crea un profilo.
Nessuno obbliga ad avere un profilo che "segue" uno spazio colore standard. Si cerca di farlo per semplicità e per ridurre le trasformazioni.
Taglio mai. Modifica si.
Dipende da come decido che vengano gestiti in caso di fuori gamut.
Se uso l'intento percettivo nella trasformazione avrò una compressione globale.
Se uso l'intento relativo nella trasformazione avrò una compressione solo dei fuori gamut.
Saluti
Massimo
Messaggio modificato da manovi il Nov 25 2009, 11:37 AM
Mi permetto qualche precisazione:
...lo spazio colore è quindi la combinazione di questo modello con una funzione di mappatura di questo modello nello spazio
Lo spazio colore viene "rappresentato" da più modelli (CIELAB 2/3D, HSL 2D ecc). Forse intendi come "mappatura" la tipologia 2D o 3D usata.
CIELAB è comunque quello adottato attualmente dall'organo ISO.
RGB eCMY(K) sono dei processi che permettono di creare il colore
RGB è una modalità di rappresentazione (tristimoli). CMYK è invece un processo perchè dipendente dalla modalità di stampa a lastre sovrapposte.
Spesso i due termini vengono entrambi associati a modalità ma è più inesatto.
..si parla di PROFILATURA perchè questo profilo, quindi il nostro attrezzo di lavoro, si deve avvicinare il piu' possibile al modello, quindi spazio colore, che noi utilizziamo
No. Semplicemente perchè crea un profilo.
Nessuno obbliga ad avere un profilo che "segue" uno spazio colore standard. Si cerca di farlo per semplicità e per ridurre le trasformazioni.
..quindi se io mando in stampa utilizzando un modello piu' ampio rispetto a quello che il dispositivo raggiunge, tutti i colori non raggiunti vengono tagliati al massimo possibile
Taglio mai. Modifica si.
Dipende da come decido che vengano gestiti in caso di fuori gamut.
Se uso l'intento percettivo nella trasformazione avrò una compressione globale.
Se uso l'intento relativo nella trasformazione avrò una compressione solo dei fuori gamut.
Saluti
Massimo
Messaggio modificato da manovi il Nov 25 2009, 11:37 AM
EF67
Mi permetto qualche precisazione:
Lo spazio colore viene "rappresentato" da più modelli (CIELAB 2/3D, HSL 2D ecc). Forse intendi come "mappatura" la tipologia 2D o 3D usata.
CIELAB è comunque quello adottato attualmente dall'organo ISO.
Mi permetto qualche precisazione:
Lo spazio colore viene "rappresentato" da più modelli (CIELAB 2/3D, HSL 2D ecc). Forse intendi come "mappatura" la tipologia 2D o 3D usata.
CIELAB è comunque quello adottato attualmente dall'organo ISO.
il modello è come noi possiamo rappresentare i colori quindi il calcolo, la funzione matematica.
la mappatura è come noi rappresentiamo questi valori, calcolati dal modello, nello spazio che sia esso 2d o 3d; il 2d non è che una parte del 3d se noi prendiamo il modello LAB il 2d è ottenuto mantenendo costante un asse....ad esempio L
RGB è una modalità di rappresentazione (tristimoli). CMYK è invece un processo perchè dipendente dalla modalità di stampa a lastre sovrapposte.
Spesso i due termini vengono entrambi associati a modalità ma è più inesatto.
Spesso i due termini vengono entrambi associati a modalità ma è più inesatto.
anche RGB è un processo di visualizzazione poi nel 1931 ne è stato definito il modello
No. Semplicemente perchè crea un profilo.
Nessuno obbliga ad avere un profilo che "segue" uno spazio colore standard. Si cerca di farlo per semplicità e per ridurre le trasformazioni.
Nessuno obbliga ad avere un profilo che "segue" uno spazio colore standard. Si cerca di farlo per semplicità e per ridurre le trasformazioni.
il profilo non segue lo spazio colore, forse mi sono espresso male.
il profilo è la caratteristica del nostro strumento
per il resto concordo, ho messo TAGLIA per semplificare ma forse troppo e non vorrei andare OT
EF67
Il modello RGB è della metà dell'800 e si basa sullo studio dei tristimoli.
Il modello CIE 1931 è invece una rappresentazione RGB.
Saluti
Massimo
Il modello RGB è della metà dell'800 e si basa sullo studio dei tristimoli.
Il modello CIE 1931 è invece una rappresentazione RGB.
Saluti
Massimo
non vorrei andare troppo OT ma il sistema di processo di sintesi additiva di Maxwell del 1855 non puo' essere definito un modello ma proprio un processo
....il sistema di processo di sintesi additiva di Maxwell del 1855 non puo' essere definito un modello ma proprio un processo
Ef67
Mai detto.
Il "modello" RGB è nato dalla teoria di Helmholtz sul tristimolo visivo definita nell'800. Noi "vediamo" grazie a sensori RGB (anche se NON ci comportiamo come un sensore, per fortuna). Maxwell lo ha applicato ma non era l'unico.
I valori CIE XYZ espressi nello standard CIELAB del 1931 (il diagramma a ferro di cavallo, per capirci) danno solo la "misura" delle coordinate RGB del sistema di visione umano usato come campione.
Spero non sia troppo OT, visto che parliamo comunque di spazi colore, và.
Saluti
Massimo
Helmholtz non è successivo a Maxwell come teoria?
Helmholtz non è successivo a Maxwell come teoria?
Ezio (ho trovato il nome)
No, Helmholtz, come Maxwell, seguiva gli studi di Young sul tristimolo in ottica della visione e quindi dovrebbe essere (a memoria) attorno al 1850 o 60. Ma prima dell'applicazione di Maxwell (quello delle equazioni) alla teoria dei colori.
Saluti
Massimo
Siamo un tantino OT eh? Speriamo sia interessante a leggersi...
Messaggio modificato da manovi il Nov 25 2009, 03:15 PM
Salve e complimenti per la discussione accademica.
Avrei solo una domanda se possibile: posso assegnare al mio file tiff che manderò a stampare il profilo che ha creato il mio calibratore, avendolo io in precedenza assegnato a Photoshop come spazio di lavoro? Grazie
Avrei solo una domanda se possibile: posso assegnare al mio file tiff che manderò a stampare il profilo che ha creato il mio calibratore, avendolo io in precedenza assegnato a Photoshop come spazio di lavoro? Grazie
EF67
Mi permetto qualche precisazione:
Lo spazio colore viene "rappresentato" da più modelli (CIELAB 2/3D, HSL 2D ecc). Forse intendi come "mappatura" la tipologia 2D o 3D usata.
CIELAB è comunque quello adottato attualmente dall'organo ISO.
RGB è una modalità di rappresentazione (tristimoli). CMYK è invece un processo perchè dipendente dalla modalità di stampa a lastre sovrapposte.
Spesso i due termini vengono entrambi associati a modalità ma è più inesatto.
No. Semplicemente perchè crea un profilo.
Nessuno obbliga ad avere un profilo che "segue" uno spazio colore standard. Si cerca di farlo per semplicità e per ridurre le trasformazioni.
Taglio mai. Modifica si.
Dipende da come decido che vengano gestiti in caso di fuori gamut.
Se uso l'intento percettivo nella trasformazione avrò una compressione globale.
Se uso l'intento relativo nella trasformazione avrò una compressione solo dei fuori gamut.
Saluti
Massimo
Mi permetto qualche precisazione:
Lo spazio colore viene "rappresentato" da più modelli (CIELAB 2/3D, HSL 2D ecc). Forse intendi come "mappatura" la tipologia 2D o 3D usata.
CIELAB è comunque quello adottato attualmente dall'organo ISO.
RGB è una modalità di rappresentazione (tristimoli). CMYK è invece un processo perchè dipendente dalla modalità di stampa a lastre sovrapposte.
Spesso i due termini vengono entrambi associati a modalità ma è più inesatto.
No. Semplicemente perchè crea un profilo.
Nessuno obbliga ad avere un profilo che "segue" uno spazio colore standard. Si cerca di farlo per semplicità e per ridurre le trasformazioni.
Taglio mai. Modifica si.
Dipende da come decido che vengano gestiti in caso di fuori gamut.
Se uso l'intento percettivo nella trasformazione avrò una compressione globale.
Se uso l'intento relativo nella trasformazione avrò una compressione solo dei fuori gamut.
Saluti
Massimo
Intanto, grazie di nuovo per i chiarimenti di ieri, su altra discussione, dove siamo andati su questo tema, e per questi ulteriori chiarimenti!
Mi intrometto, sperando di essere utile ed in attesa di vostri commenti o chiarimenti ulteriori.
Dopo ulteriori indagini circa gli spazi colore, visto che ho finalmente da poco acquistato una stampante Epson 3880, mi sono chiesto se lo spazio colore Nikon Adobe RGB sino ad oggi da me utilizzato, “copre†completamente quello della stampante 3880 abbinata alla carta da me da oggi usata Epson Premium Semiglossy Photo Paper, per non lasciar inutilizzata gamma cromatica stampabile.
Ebbene, no.
La nuova stampante ha profilo/ spazio ampio, ma, soprattutto non combacia con Nikon Adobe RGB; dei colori riproducibili dalla stampante non sono gestibili da Nikon Adobe RGB (un po’ di giallo-verdi e di giallo-arancio), dunque è necessario usare uno spazio colore più grande di Nikon Adobe RGB per coprire tutta la gamma di colori stampabili dalla stampante, facendo però attenzione alla riduzione del gamut (e qui ci devo studiare sopra sulla base di quanto dettomi dal competente Manovi) per non avere colori che ti arrivano a tradimento in stampa
L’ho scoperto utilizzando un software della Chromix, sicuramente a Voi noto, ed alimentandolo con il profilo ICC Epson 3880+ carta Epson etc (quella sopra) e gli altri spazi colore.
I profili sono in 3D misurati il LAB
Di sotto, la prova.
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In solido, il profilo della stampante con quella carta, in retinatura, lo spazio Nikon Adobe RGB
La stampante eccede, e non tanto poco, sul giallo, giallo-verde e giallo-arancio lo spazio Nikon Adobe RGB.
Altre considerazioni osservando altri gamut:
- Nikon Adobe RGB è un capello più ampio di Adobe RGB, almeno per quello che si può vedere dalla videata del mio portatile, ma è omologo su tutti i colori, dato che non riesco ad apprezzare derivate della differenza di ampiezza sui vari colori.
- La Epson 3880 con carta Epson Premium Glossy Photo Paper ha gamut un pochino più grande, di poco, ma è più grande, e si vede anche già sul portatile, di quello con la carta Epson Premium Semiglossy Photo Paper, dunque la stampa con carta lucida ha più scala tonale e dinamica, anche se di poco: vedremo se è apprezzabile ad occhio in stampa.
- ProPhoto è più ampio rispetto a Nikon Adobe RGB (vedi sotto, Pro Photo retinato), ma lavora peggio sui celesti e viola, fato che Nikon Adobe è più ampio e più alto su quei colori.
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Ingrandimento full detail : 282.9 KB
<a href="http://www.clikon.it/index.php?module=image&method=view&key=id=339966" target="_blank">[img]
http://www1.nital.it/uploads//200911/fo_ga...PhoNKAdRGB2.jpg[/img]</a> Ingrandimento full detail : 282.9 KB
- Nikon Wide Adobe RGB (vedi sotto, retinato) ce la fa a coprire tutti i colori stampabili dalla 3880 + carta Epson Glossy (profilo in solido)
Ingrandimento full detail : 387.3 KB
- Anche NikonWide RGB contiene Nikon AdobeRGB, ma anche qui i celesti ed un po’ di viola, in Nikon Adobe RGB, sono più ampi e più alti.
Se si fotografa tanto celeste, in teoria, è meglio usare Nikon Adobe RGB od Adobe RGB, di ProPhoto, dato che avremo su quel colore gamma tonale e dinamica più ampia.
Sperando di essere stato chiaro, ognuno faccia le sue scelte e buone foto.
Gradirei i vostri commenti, magari a completamento od a modifica di quello da me citato.
Saluti cordiali
Messaggio modificato da dimapant il Nov 25 2009, 04:37 PM
... posso assegnare al mio file tiff che manderò a stampare il profilo che ha creato il mio calibratore, avendolo io in precedenza assegnato a Photoshop come spazio di lavoro?
Absolutely NOT, Nicola!
The colorimeter-measured ICC profile should be installed ONLY by the colorimeter software on your system. It will be copied onto a dedicated system folder.
Photoshop needs a standard color profile (i.e. AdobeRGB) as the RGB working profile. Photoshop accesses automatically your ICC monitor profile. It shouldn't be "defined" anywhere in Photoshop .
Regards
Massimo
Dimapant
E' sicuro?
E' sicuro?
E' sicuro?
(da "Il Maratoneta")
Saluti
Massimo
E' sicuro?
E' sicuro?
E' sicuro?
(da "Il Maratoneta")
Saluti
Massimo
No, No, No. E' più alto, fatto diverso, non più ampio, ProPhoto è più ampio, si vede anche dal portatile, dunque dovrebbe avere solo un po maggiore dinamica, non toni.
Altra mia domanda, alla quale non ho trovato risposta: il sensore della fotocamera, della, ad esempio, D 700, la mia, come si piazza rispetto a quegli spazi, ci sta dentro, in larghezza ed altezza, o li sfonda? in quale sta dentro?
saluti
No, No, No. E' più alto, fatto diverso, non più ampio, ProPhoto è più ampio, si vede anche dal portatile, dunque dovrebbe avere solo un po maggiore dinamica, non toni.
Altra mia domanda, alla quale non ho trovato risposta: il sensore della fotocamera, della, ad esempio, D 700, la mia, come si piazza rispetto a quegli spazi, ci sta dentro, in larghezza ed altezza, o li sfonda? in quale sta dentro?
...
Altra mia domanda, alla quale non ho trovato risposta: il sensore della fotocamera, della, ad esempio, D 700, la mia, come si piazza rispetto a quegli spazi, ci sta dentro, in larghezza ed altezza, o li sfonda? in quale sta dentro?
...
Dimapaint
Alto????
Ma intendi a diversi valori di L?
Ogni spazio ha una distribuzione diversa relativa alla L. Ma se uno spazio contiene l'altro significa che lo comprende interamente. A che serve valutare una specifica L (a meno di non usare i diagrammi 2D che di solito indicano L = 50)?
Per la D700/D3 ti faccio sapere. In ProPhotoRGB rientra sicuramente (per questo non mi pongo mai problemi...eh eh).
Saluti
Massimo
Absolutely NOT, Nicola!
The colorimeter-measured ICC profile should be installed ONLY by the colorimeter software on your system. It will be copied onto a dedicated system folder.
Photoshop needs a standard color profile (i.e. AdobeRGB) as the RGB working profile. Photoshop accesses automatically your ICC monitor profile. It shouldn't be "defined" anywhere in Photoshop .
Regards
Massimo
The colorimeter-measured ICC profile should be installed ONLY by the colorimeter software on your system. It will be copied onto a dedicated system folder.
Photoshop needs a standard color profile (i.e. AdobeRGB) as the RGB working profile. Photoshop accesses automatically your ICC monitor profile. It shouldn't be "defined" anywhere in Photoshop .
Regards
Massimo
Traduco, va...ché magari Nicola ha fatto francese...
No, Nicola!
Il profilo ICC scaturito dalla calibrazione del monitor sarà installato dal software del colorimetro direttamente nel Sistema Operativo; sarà copiato automaticamente in una cartella di sistema dedicata.
In Photoshop, come spazio di lavoro, va utilizzato uno spazio colore standard (come AdobeRGB o sRGB o..). Photoshop utilizzerà autonomamente il profilo ICC del monitor per la riproduzione delle immagini sul monitor stesso, senza bisogno di altre "impostazioni"..
Saluti.
[...più Provia per tutti!! N.D.N.]
Messaggio modificato da npkd il Nov 25 2009, 05:54 PM
discussione molto interessante, che merita più che una lettura uno studio.
Dimapaint
Alto????
Ma intendi a diversi valori di L?
Ogni spazio ha una distribuzione diversa relativa alla L. Ma se uno spazio contiene l'altro significa che lo comprende interamente. A che serve valutare una specifica L (a meno di non usare i diagrammi 2D che di solito indicano L = 50)?
Per la D700/D3 ti faccio sapere. In ProPhotoRGB rientra sicuramente (per questo non mi pongo mai problemi...eh eh).
Saluti
Massimo
Alto????
Ma intendi a diversi valori di L?
Ogni spazio ha una distribuzione diversa relativa alla L. Ma se uno spazio contiene l'altro significa che lo comprende interamente. A che serve valutare una specifica L (a meno di non usare i diagrammi 2D che di solito indicano L = 50)?
Per la D700/D3 ti faccio sapere. In ProPhotoRGB rientra sicuramente (per questo non mi pongo mai problemi...eh eh).
Saluti
Massimo
1- Si, diversi valori di L.
2- "A che serve valutare una specifica L?" Non lo so.
lo posso ipotizzare (la più logica mi pare per dare un riferimento comune Luminosità di confronto se ci sono diversi gamut) ma non ci metto la mano sul fuoco.
Non sono un esperto in Color Management, e si vede chiaramente, altrimenti non stavo qui a far perdere tempo a Voi, con un principiante come me, il quale vi deve comunque la sua gratitudine.
Nessuno nasce "imparato", io per primo: sto solo cercando di utilizzare al meglio l'attrezzatura che ho, da fervente credente nel metodo galileiano, e di far un po' di chiarezza in un mondo nuovo per me, il colore, ed in particolare il colore in digitale, appunto per muovermici con cognizione di causa.
Non sono riuscito a trovare dati consolidati sui sensori, forniti dai produttori, in termini di gamma dinamica e colori, chiacchiere tante, dati ufficiali nessuno, dunque non credo sia facile. L'idea era di utilizzare lo spazio minore sufficiente a coprire per ridurre il rischio di colori a tradimento.
Comunque, non voglio a questo punto dare ulteriori incombenze o stare a cercare il pelo nell'uovo: dando per buono che il profilo del sensore stia di sicuro in ProPhoto, a questo punto, la via più logica è seguire i suggerimenti provenienti dal campo, dall'esperienza vostra, ovvero, usare quello ed imparare a compattare i colori i fuori gamut.
Grazie veramente di tutto, per me la discussione ha fornito le indicazioni che cercavo.
Saluti cordiali ed.... a buon rendere, non si sa mai.
Allora forse ci sono!!!
1° Profilo il monitor il quale mi applica in automatico il miglior profilo per il mio monitor a tutto il sistema;
2° apro i RAW con NX2 il quale mi riconosce il profilo colore incorporato (comunque lo imposto uguale nelle preferenze) Nikon Adobe RGB 4.0.0.3000;
3° se voglio successivamente elaborare la foto con PS salvo in tiff con NX2 e imposto su PS lo stesso profilo (Nikon Adobe RGB 4.0.0.3000)...
Tutto questo mi dovrebbe garantire la milgiore fedeltà di visualizzazione delle foto nel mio monitor per consentirmi di effettuare le giuste correzioni.....
Poi c'è la stampa e qui ho due opzioni:
1°) chiedo il profilo colore della stampante e lo metto in PS o NX e faccio la prova colori;
2°) porto la foto in tiff o jpeg con il profilo Nikon Adobe RGB 4.0.0.3000 e spero un bene...
Che ne dite???
1° Profilo il monitor il quale mi applica in automatico il miglior profilo per il mio monitor a tutto il sistema;
2° apro i RAW con NX2 il quale mi riconosce il profilo colore incorporato (comunque lo imposto uguale nelle preferenze) Nikon Adobe RGB 4.0.0.3000;
3° se voglio successivamente elaborare la foto con PS salvo in tiff con NX2 e imposto su PS lo stesso profilo (Nikon Adobe RGB 4.0.0.3000)...
Tutto questo mi dovrebbe garantire la milgiore fedeltà di visualizzazione delle foto nel mio monitor per consentirmi di effettuare le giuste correzioni.....
Poi c'è la stampa e qui ho due opzioni:
1°) chiedo il profilo colore della stampante e lo metto in PS o NX e faccio la prova colori;
2°) porto la foto in tiff o jpeg con il profilo Nikon Adobe RGB 4.0.0.3000 e spero un bene...
Che ne dite???
...
2°) porto la foto in tiff o jpeg con il profilo Nikon Adobe RGB 4.0.0.3000 e spero un bene...
...
2°) porto la foto in tiff o jpeg con il profilo Nikon Adobe RGB 4.0.0.3000 e spero un bene...
...
Salvo accordi con il Lab (che dichiara quindi di sfruttare/gestire AdobeRGB), meglio sRGB e via!
Quindi a fine lavori, prima del salvataggio finale, conversione a sRGB (tipicamente con intento colorimetrico relativo e compensazione del punto di nero o intento percettivo..).
....Comunque, non voglio a questo punto dare ulteriori incombenze o stare a cercare il pelo nell'uovo: dando per buono che il profilo del sensore stia di sicuro in ProPhoto, a questo punto, la via più logica è seguire i suggerimenti provenienti dal campo, dall'esperienza vostra, ovvero, usare quello ed imparare a compattare i colori i fuori gamut.
..
..
Dimapant
Ogni promessa è debito:
D700 vs AdobeRGB
Ingrandimento full detail : 165.8 KB
Commento: gamut D700 superiore ad AdobeRGB (wireframe).
D700 vs ProPhotoRGB
Ingrandimento full detail : 129.2 KB
Commento: gamut D700 contenuto in ProPhotoRGB (wireframe).
Riassumendo e semplificando molto (diagramma 2D a L = 50):
Ingrandimento full detail : 89.7 KB
Commento: capito perchè usare ProPhotoRGB per star sicuri?
Spero che sia stato utile.
Saluti
Massimo
PS Il profilo D700 proviene da un noto software di conversione RAW che usa profili ICC D50 per le fotocamere. Ci fidiamo? Ma si!
Messaggio modificato da manovi il Nov 25 2009, 10:28 PM
Scusate, la terza immagine ha le didascalie D700 e AdobeRGB invertite (pareva strano altrimenti).
Ecco quella corretta:
Ingrandimento full detail : 89.4 KB
Il profilo D700 supera molto AdobeRGB a L = 50.
Saluti
Massimo
Ecco quella corretta:
Ingrandimento full detail : 89.4 KB
Il profilo D700 supera molto AdobeRGB a L = 50.
Saluti
Massimo