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Calibrazione Monitor Con Spyder3
Dopo una settimana inizio a fumare dalle orecchie...
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ChrisBrowns
Messaggio: #1
Ciao a tutti.
Volevo chiedere qualche consiglio su come calibrare un monitor (nella fattispecie un samsung 226CW) utilizzando lo spyder3 pro. Ho provato un pò di settaggi ma mi rimane sempre una dominante strana, e gli incarnati sono sempre giallini, mentre stampate in laboratorio risultano perfettamente rosei.

Qualcuno con esperienza in merito che mi indirizzi sulla retta via!?!??!

grazie.gif
Chris
danexh
Messaggio: #2
Volevo provare a calibrare il mio monitor, mi sa che non e' cosi' semplice

Messaggio modificato da danexh il Sep 24 2009, 09:27 PM
truciolo56
Messaggio: #3
Ho un Eizo FlexScan 2000 (600 caffè, non certo i pro da 2-3000 cucuzze...), di qualità decente; probabilmente lo è anche il tuo, sperando che non sia uno di quelli super-economici (ho avuto problemi simili con uno schermo di notebook HP: impossibile domarlo...).

Io, come da istruzioni (ho proprio lo spyder 3 pro), ho messo il monitor "a palla" con la luminosità (100%), regolato su una temperatura colore di 6500°kelvin, e con un gamma di 2,2.
Poi ho avviato la calibrazione, che verifico almeno una volta al mese, e tutto va alla perfezione: grigi neutri, incarnati a posto, etc.

Prova le regolazioni suggerite dal programma/dalle istruzioni, e segui con pazienza (cinque-sei minuti, ci vogliono...) la procedura di calibrazione, peraltro quasi del tutto automatica: dovrebbe andare assai meglio.

Ovviamente - ma avrai sicuramente controllato - come tipo di monitor va scelto l'LCD e non il CRT...

ciao
Marco

Messaggio modificato da truciolo56 il Sep 24 2009, 10:17 PM
ChrisBrowns
Messaggio: #4
QUOTE(truciolo56 @ Sep 24 2009, 11:16 PM) *
Ho un Eizo FlexScan 2000 (600 caffè, non certo i pro da 2-3000 cucuzze...), di qualità decente; probabilmente lo è anche il tuo, sperando che non sia uno di quelli super-economici (ho avuto problemi simili con uno schermo di notebook HP: impossibile domarlo...).

Io, come da istruzioni (ho proprio lo spyder 3 pro), ho messo il monitor "a palla" con la luminosità (100%), regolato su una temperatura colore di 6500°kelvin, e con un gamma di 2,2.
Poi ho avviato la calibrazione, che verifico almeno una volta al mese, e tutto va alla perfezione: grigi neutri, incarnati a posto, etc.

Prova le regolazioni suggerite dal programma/dalle istruzioni, e segui con pazienza (cinque-sei minuti, ci vogliono...) la procedura di calibrazione, peraltro quasi del tutto automatica: dovrebbe andare assai meglio.

Ovviamente - ma avrai sicuramente controllato - come tipo di monitor va scelto l'LCD e non il CRT...

ciao
Marco


Ciao Marco, innanzitutto grazie per le tue delucidazioni.
Anche io ho fatto gli stessi passaggi. Quello su cui mi "pianto" è la scelta dei parametri.
Da varie parti dicono di calibrare, come dici tu, a 6500 2,2, con una luminosità di 120cd.
Altri suggeriscono 5000 1,8 con 85 cd.

Ora ho i 2 monitor (stesso modello) calibrati con gli stessi parametri (sto provando 5000 1,8 85cd) e se metto una foto "in lungo" sui due monitor non si riscontrano per nulla differenze cromatiche. Da ciò perndo di aver eseguito correttamente la calibrazione.

Il problema nasce poi dalle stampe. Mandano stampe campioni (tipo questa) risulta sempre un pò più calda rispetto a quello che vedo sul monitor. Questo succede anche se stampo a casa dopo aver calibrato la stampante con lo spyder3print.

So che le comparazioni sarebbero da fare con un visore, i muri neutri, etc, ma non credo che possa influenzare così tanto (anche perchè non le osservo affiancate, ma prima una e poi l'altra, e l'occhio dovrebbe mettere le cose abbastanza a posto), oppure sbaglio!??!?!? unsure.gif hmmm.gif
truciolo56
Messaggio: #5
Ciao.

Premetto che io non faccio - per ora, ma ne avrò bisogno prima o poi... - la calibrazione della stampante (le stampe "serie" le faccio fare fuori, o tutt'al più usando i profili per l'accoppiata carta-stampante forniti dai fabbricanti; nel primo caso tutto ok, nel secondo i risultati sono un po' più approssimativi, ma accettabili...).

Quello della visione corretta delle stampe è un problema serio: ci sono norme precise e, a mio parere, fuori dalla portata di un amatore "normale". So che si parla di luci calibrate a 5500°K, di colore dei piani e delle pareti, etc.
Diversi fabbricanti producono lampade e tubi dedicati, sto pensando di costruire una luce da prove, ma i fattori da considerare sono, per i miei gusti, davvero troppi, e allora sto ancora decidendo cosa fare...

Riguardo le impostazioni del monitor, so che in giro se ne leggono di tutti i colori, ma preferisco seguire le indicazioni del fabbricante della sonda (quelle dette), perché credo che su quei parametri sia poi basata la calibrazione corretta di quella sonda.

Rispetto alla tua esperienza, visto che usi il monitor su una temperatura colore più calda, mi aspetterei stampe più fredde, non più calde, è strano... Forse la luce, se ad incandescenza, fa la sua parte (l'occhio sistema, ma non in un confronto a breve termine, credo: la memoria a breve fa comunque risaltare le differenze visive). Io uso, lavorando le foto a monitor, una piccola lampada che illumina lievemente la tastiera - nera - e il fondo della scrivania, in modo che risulti prevalente la luminosità del monitor e l'area dietro di esso, così prevale la luce prodotta dal monitor.
In ogni caso, le stampe ink-jet è meglio guardarle belle asciutte, per giudicarle, e se possibile con luce diurna o simile.

Una raccomandazione: non sono un espertone (anzi, sono persino troppo empirico, su certe parti del processo...), metto solo a confronto il poco che sto imparand con le esperienze altrui wink.gif

buona giornata
Marco

Messaggio modificato da truciolo56 il Sep 25 2009, 07:17 AM
ChrisBrowns
Messaggio: #6
QUOTE(truciolo56 @ Sep 25 2009, 08:12 AM) *
Rispetto alla tua esperienza, visto che usi il monitor su una temperatura colore più calda, mi aspetterei stampe più fredde, non più calde, è strano... Forse la luce, se ad incandescenza, fa la sua parte (l'occhio sistema, ma non in un confronto a breve termine, credo: la memoria a breve fa comunque risaltare le differenze visive). Io uso, lavorando le foto a monitor, una piccola lampada che illumina lievemente la tastiera - nera - e il fondo della scrivania, in modo che risulti prevalente la luminosità del monitor e l'area dietro di esso, così prevale la luce prodotta dal monitor.
In ogni caso, le stampe ink-jet è meglio guardarle belle asciutte, per giudicarle, e se possibile con luce diurna o simile.


Grazie ancora delle tue consulenze Marco. Scambiarsi pareri è fondamentale, almeno dal mio punto di vista, per la crescita. grazie.gif
Probabilmente uso in maniera scorretta i termini. Quando dico che la stampa è più calda intendo che tende al rosso che, se non ho capito male, corriesponde ad una temperatura colore più bassa. Infatti se non vado errato (ho cercato un pò in rete ma ho trovato tutti risultati analoghi a questo) una temperatura di 6500° dovrebbe tendere al blu, rispetto ad una da 5000°.
Per cui se, calibrando il monitor a 6500 vedo le stampe più rosse che a monitor, ipotizzo che la temperatura del monitor vada abbassata in modo da aumentare la dominante rossa.

Secondo te è un ragionamento che sta in piedi?
truciolo56
Messaggio: #7
Ho appena stampato, su carta comune bianca, il tuo foglio di prova: il risultato mi pare soddisfacente, per quel che riguarda il tono, piuttosto neutro e con begli incarnati (trascuro ovviamente densità e saturazione, che valuterei solo su carta foto...).
Uso una HP D7260, con inchiostri a pigmenti.

ciao
Marco

QUOTE(ChrisBrowns @ Sep 25 2009, 08:32 AM) *
Grazie ancora delle tue consulenze Marco. Scambiarsi pareri è fondamentale, almeno dal mio punto di vista, per la crescita. grazie.gif
Probabilmente uso in maniera scorretta i termini. Quando dico che la stampa è più calda intendo che tende al rosso che, se non ho capito male, corriesponde ad una temperatura colore più bassa. Infatti se non vado errato (ho cercato un pò in rete ma ho trovato tutti risultati analoghi a questo) una temperatura di 6500° dovrebbe tendere al blu, rispetto ad una da 5000°.
Per cui se, calibrando il monitor a 6500 vedo le stampe più rosse che a monitor, ipotizzo che la temperatura del monitor vada abbassata in modo da aumentare la dominante rossa.

Secondo te è un ragionamento che sta in piedi?


E' esatto quello che dici; infatti, quello che intendo è che, se usi una calibrazione del monitor troppo "calda", imporrai correzioni che daranno una stampa "fredda", e viceversa nel caso della calibrazione fredda.
Non escluderei che, se imposti i parametri che hai indicato prima di calibrare, ne esca come risultato una calibrazione più fredda, che spiegherebbe il tutto.
Appena ho tempo provo a "scalibrare" il mio monitor secondo i tuoi parametri, e vedo cosa cambia nella calibrazione.

Ora scappo, che sono in ritardo.

ciao
Marco
Massimo.Novi
Messaggio: #8
Ciao

Mi permetto di suggerire alcune cose:

1) La visione a monitor e quella a stampa sono fondamentalmente diverse. Le stampe sono calibrate a 5000K (profili compresi) e quindi vanno osservate in luce simile (sole poco coperto o visori). Il monitor va calibrato su 6500K (più freddo di 5000K) perchè la percezione visiva di 6500K è più simile ad una stampa di 5000K rispetto ad una calibrazione monitor identica a 5000K. Si tratta di una differenza dovuta al come viene creato il bianco nei due casi. Fidatevi.

2)Il gamma 1.8 è un valore che venne "imposto" da Apple per renderlo simile alle prime stampanti laser. In alcuni casi si usa ma normalmente è consigliabile il gamma 2.2 (che non è comunque costante). Alcuni usano L* come gamma (si pronuncia L-star) ma è problematico nell'uso per una serie di motivi anche se molto vicino alla visione umana.

3) Un LCD va regolato come luminanza tra 120 e 140 cd/m2. Spesso molti monitor sono impossibili da ridurre a questi valori e si usano anche 160 cd/m2. Comunque di per se non esiste una regola "definitiva" ma solo raccomandazioni ISO. 85 cd/m2 per un CRT già è difficile (100 cd/m2 va benissimo) ma per un LCD è pura follia.

4) La calibrazione và fatta al buio assoluto e dopo 30-40 minuti di accensione del monitor senza salvaschermo.

5) la calibrazione stampante serve solo se si vuole un controllo assoluto per certe carte o inchiostri non del fabbricante della stampante o se i profili del fabbricante (con le sue carte ed inchiostri) fanno pena in modo assoluto. Serve anche a spendere bei soldi. In generale, poichè non esiste la fedeltà digitale assoluta, creare profili può portare a stampe che non risultano poi così "perfette" come si pensava.

6) la procedura di osservare monitor e stampe a distanza è corretta ma molto dipende dalla luce che colpisce la stampa.

7) una stampa o una visione più calda non tende al rosso ma al giallo. Tendere al magenta significa spesso una dominante fredda (blu). Gli incarnati freddi sono infatti più rossi di quelli caldi.

8) Normalmente negli incarnati europei caucasici la percentuale di giallo supera il magenta. Non è detto che un incarnato rosa sia più fedele (a meno che non sia palesemente gialla tutta la foto).

Riassumendo: 6500K e 2.2 sono ok. Si dovrebbe sapere il delta di errore della calibrazione (ossia la bontà della calibrazione eseguita) ma non ricordo se il software della versione Pro lo visualizza. Dovrebbe essere minore di 2 o se perfetto, minore di 1.

Saluti





truciolo56
Messaggio: #9
Eccolo, l'esperto vero!!

Grazie manovi per la solita precisione e completezza dei chiarimenti.
Mi regolerò di conseguenza...

Marco

Messaggio modificato da truciolo56 il Sep 25 2009, 09:47 AM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #10
Non sono un esperto come Manovi, dal quale anzi ho imparato molto.
Vorrei solo aggiungere che io uso L* come gamma di calibrazione con soddisfazione. Consente di leggere dettagli estesi nelle ombre e nelle alte luci, mantenendo invariato il contrasto generale.
Il problema è che ci si mette un po' ad abituarsi. Io ci ho messo un paio di settimane prime di allenare l'occhio.
Esiste anche la possibilità di installare un apposito spazio colore disponibile sulla rete.
Quanto alle stampe, sì, è vero costa un sacco di soldi farsi i profili ben fatti in casa, ma i risultati sono secondo il mio modesto parere davvero superiori. Ma ci vuole come minimo un Eye-One Pro e un sw come MonacoProfiler (il ProfileMaker con me è proprio deludente, ma forse sono stupido io) e quindi parliamo di cifre sostanziose.
ChrisBrowns
Messaggio: #11
Ciao Manovi, grazie per le tue preziosissime delucidazioni.
Tuttavia ho ancora dei dubbi. Di seguito i miei commenti
QUOTE(manovi @ Sep 25 2009, 10:26 AM) *
Ciao

Mi permetto di suggerire alcune cose:

1) La visione a monitor e quella a stampa sono fondamentalmente diverse. Le stampe sono calibrate a 5000K (profili compresi) e quindi vanno osservate in luce simile (sole poco coperto o visori). Il monitor va calibrato su 6500K (più freddo di 5000K) perchè la percezione visiva di 6500K è più simile ad una stampa di 5000K rispetto ad una calibrazione monitor identica a 5000K. Si tratta di una differenza dovuta al come viene creato il bianco nei due casi. Fidatevi.

Mi fido Pollice.gif

QUOTE(manovi @ Sep 25 2009, 10:26 AM) *
2)Il gamma 1.8 è un valore che venne "imposto" da Apple per renderlo simile alle prime stampanti laser. In alcuni casi si usa ma normalmente è consigliabile il gamma 2.2 (che non è comunque costante). Alcuni usano L* come gamma (si pronuncia L-star) ma è problematico nell'uso per una serie di motivi anche se molto vicino alla visione umana.

Ok per il 2.2

QUOTE(manovi @ Sep 25 2009, 10:26 AM) *
3) Un LCD va regolato come luminanza tra 120 e 140 cd/m2. Spesso molti monitor sono impossibili da ridurre a questi valori e si usano anche 160 cd/m2. Comunque di per se non esiste una regola "definitiva" ma solo raccomandazioni ISO. 85 cd/m2 per un CRT già è difficile (100 cd/m2 va benissimo) ma per un LCD è pura follia.

A 85 ci arriva... ma dopo dieci minuti avevo mal di testo. Ergo concordo sulla follia

QUOTE(manovi @ Sep 25 2009, 10:26 AM) *
4) La calibrazione và fatta al buio assoluto e dopo 30-40 minuti di accensione del monitor senza salvaschermo.

Fatte al buio un monitor con l'altro monitor spento

QUOTE(manovi @ Sep 25 2009, 10:26 AM) *
5) la calibrazione stampante serve solo se si vuole un controllo assoluto per certe carte o inchiostri non del fabbricante della stampante o se i profili del fabbricante (con le sue carte ed inchiostri) fanno pena in modo assoluto. Serve anche a spendere bei soldi. In generale, poichè non esiste la fedeltà digitale assoluta, creare profili può portare a stampe che non risultano poi così "perfette" come si pensava.

Nulla da ridire

QUOTE(manovi @ Sep 25 2009, 10:26 AM) *
6) la procedura di osservare monitor e stampe a distanza è corretta ma molto dipende dalla luce che colpisce la stampa.

Nulla da ridire

QUOTE(manovi @ Sep 25 2009, 10:26 AM) *
7) una stampa o una visione più calda non tende al rosso ma al giallo. Tendere al magenta significa spesso una dominante fredda (blu). Gli incarnati freddi sono infatti più rossi di quelli caldi.

Ecco. Probabilmente per una mia scarsa conoscenza delle relazioni tra addittiva e sottrattiva, ma non capisco.
So solo che una volta calibrato il monitor a 6500° l'immagine sul monitor e meno rosea di quella sulla carta. Se poi vado nei parametri RGB del monitor e tiro su il rosso, le immagini coincidono.
Dici che se tiro giù il blu ottengo lo stesso effetto?

Grazie mille in anticipo e per le tue preziose delucidazioni
grazie.gif grazie.gif grazie.gif grazie.gif
Massimo.Novi
Messaggio: #12
QUOTE(ChrisBrowns @ Sep 25 2009, 01:35 PM) *
....So solo che una volta calibrato il monitor a 6500° l'immagine sul monitor e meno rosea di quella sulla carta. Se poi vado nei parametri RGB del monitor e tiro su il rosso, le immagini coincidono.
Dici che se tiro giù il blu ottengo lo stesso effetto?...


Ciao

La calibrazione regola il bianco del monitor a 6500K. I valori di guadagno RGB vanno usati appunto per ottenere quel bianco durante la calibrazione. Informando il software di calibrazione che puoi regolare separatamente i canali RGB del monitor, ti verrà chiesto di farlo durante la calibrazione per arrivare alla temperatura voluta. Poter regolare tali canali via hardware è sempre meglio rispetto a farli compensare dalla calibrazione solo via software.

Quindi non si tratta di regolazioni "personali" ma devono essere impostate in funzione del bianco.

Se hai differenze evidenti tra monitor e stampa e hai il monitor calibrato (e se la calibrazione è corretta ed il monitro decente) allora è la stampante che introduce dominanti.

Per cui non "tirare" niente e una volta eseguita la calibrazione al meglio, non toccare più nulla del monitor.

Saluti
Massimo.Novi
Messaggio: #13
QUOTE(Michele Volpicella @ Sep 25 2009, 12:59 PM) *
...Il problema è che ci si mette un po' ad abituarsi. Io ci ho messo un paio di settimane prime di allenare l'occhio.
Esiste anche la possibilità di installare un apposito spazio colore disponibile sulla rete.
....


Ciao

Il punto di L* è che non tutti gli spazi colore standard sono disponibili con tale gamma.

Ossia, se TUTTI gli spazi colore usati nel workflow del color management non sono a loro volta stati realizzati con gamma L*, si hanno problemi nelle conversioni. L* è un misto tra un 2.2 ed un 1.8 alle basse luci. A video è molto simile alla percezione umana e rende più "aperte" le basse luci. Si possono trovare profili ECI sRGB L* ma non spazi colore ProPhotoRGB o AdobeRGB. Occorrerebbe farseli e non è facile.

Esiste poi un altro fatto: la formulazione di L-star non è prettamente standardizzata e quindi differenti software possono creare profili L* leggermente diversi.

Quindi preferisco di gran lunga un workflow con ProPhotoRGB a 1.8 standard più facilmente gestibile.

Saluti
ChrisBrowns
Messaggio: #14
Grazie a tutti dei consigli, scusate l'assenza ma ero via per lavoro.
Domani sera proverò la calibrazione suggerita da manovi... vi terrò aggiornati!!!

Chris
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #15
QUOTE(manovi @ Sep 25 2009, 07:14 PM) *
Ciao

Il punto di L* è che non tutti gli spazi colore standard sono disponibili con tale gamma.

Ossia, se TUTTI gli spazi colore usati nel workflow del color management non sono a loro volta stati realizzati con gamma L*, si hanno problemi nelle conversioni. L* è un misto tra un 2.2 ed un 1.8 alle basse luci. A video è molto simile alla percezione umana e rende più "aperte" le basse luci. Si possono trovare profili ECI sRGB L* ma non spazi colore ProPhotoRGB o AdobeRGB. Occorrerebbe farseli e non è facile.

Esiste poi un altro fatto: la formulazione di L-star non è prettamente standardizzata e quindi differenti software possono creare profili L* leggermente diversi.

Quindi preferisco di gran lunga un workflow con ProPhotoRGB a 1.8 standard più facilmente gestibile.

Saluti


La mia esperienza è una nullità confrontata con quella di Manovi che posso solo ringraziare e rispettare.
Però io ho provato il gamma a 1.8 ed è veramente difficile da gestire in fase di stampa, almeno per un dilettante principiante come me.
Il settaggio su L* offre a mio modesto avviso un compromesso molto valido tra l'apertura delle ombre e una luminosità generale simile al gamma 2.2.

Mi consola il fatto che due software house come Basiccolor e Coloreyes (autori dei due migliori sw di calibrazione disponibili) raccomandino L* come settaggio. Ho capito il discorso teorico di Manovi, L* non è uno "standard", ma per usi non professionali e di livello medio forse va bene.
Massimo.Novi
Messaggio: #16
QUOTE(Michele Volpicella @ Sep 30 2009, 09:40 AM) *
...
Però io ho provato il gamma a 1.8 ed è veramente difficile da gestire in fase di stampa, almeno per un dilettante principiante come me.
Il settaggio su L* offre a mio modesto avviso un compromesso molto valido tra l'apertura delle ombre e una luminosità generale simile al gamma 2.2.
....ma per usi non professionali e di livello medio forse va bene.


Ciao

Solitamente molte stampanti sono regolate (i profili) su 1.8 ma non vuol dire. Ma a video appare decisamente poco contrastato (come sui vecchi monitor Apple). La stampa appare comunque scura rispetto ad un monitor calibrato ad 1.8.

L* è simile ad 2.2 nei toni medi? In effetti come detto è un mix di 2.2 e 1.8 o giù di lì. Alle basse luci si comporta similmente ad un 1.8.

Il fatto è che a monitor il tutto appare ok ma in stampa non si hanno profili L* (a meno di non farseli). Per questo non lo uso. Non parliamo di Web o simili.

Vi sono professionisti che usano L* a video ma considera che in massima parte sono persone che gestiscono il flusso di stampa e/o hanno grande esperienza e quindi "sanno" come la stampa apparirà.

Alla fine il gamma è un fatto abbastanza personale. Lo stesso 2.2 è un compromesso.

Se ti trovi bene usa pure L*. Se sai gestire il workflow e le stampe ti soddisfano, ok.

Saluti

Messaggio modificato da manovi il Sep 30 2009, 08:58 AM
RICCARIK
Nikonista
Messaggio: #17
Scusate l'intromissione ma visto che c'è manovi vorrei approfittare messicano.gif proprio a proposito della calibrazione.Qualche giorno fa mi è stato consigliato dallo stesso "esperto in questione" di procurarmi una sonda SpyderExpress però volevo fare una domanda perchè mi sorge un dubbio..Che senso ha calibrare il monitor con una Sonda Hardware(che sicuramente farà il suo lavoro)se poi le stampe le do ad un laboratorio del quale non conosco la macchina che usa ne i profili usati dalla medesima?Mi sa come fare dei test su delle gomme di una macchina da rally quando non conosco la pista su cui gareggierà!calibro bene qualcosa(il mio monitor)dove lavoro le mie foto e poi mi viene spontaneo immaginare che le stampanti dei Lab non hanno niente in comune con la mia Sonda Spyder(ancora da comperare).NOn so se mi sono spiegato bene..spero di si

Saluti
Massimo.Novi
Messaggio: #18
QUOTE(RICCARIK @ Oct 4 2009, 10:23 AM) *
.....Che senso ha calibrare il monitor con una Sonda Hardware(che sicuramente farà il suo lavoro)se poi le stampe le do ad un laboratorio del quale non conosco la macchina che usa ne i profili usati dalla medesima?....


Ciao

La calibrazione non serve a fare null'altro che portare il monitor ad uno stato noto e replicabile. Cosa che in fabbrica non fanno su ciascun esemplare, come è ovvio. Ma finisce qui. Quindi calibrazione e profilo del proprio monitor sarebbero assolutamente dannosi su un altro monitor (anche se si tratta dello stesso modello).

Per avere buone stampe la macchina da stampa deve essere analogamente regolata e calibrata. Ovviamente tale regolazione non tiene in nessun conto monitor e altro ma solo la macchina da stampa, gli inchiostri (se usati) e la carta.

Avendo un monitor calibrato ed una macchina da stampa calibrata non è affatto detto che le immagini siano identiche. Dipende dalla qualità del monitor e dalla qualità della macchina da stampa.

Calibrando il monitor e ottenendo poi un profilo si riduce la possibilità di vedere dominanti e colori "sporchi" ma ovviamente solo chi controlla l'intera catena di stampa può ottenere corrispondenze elevate con le stampe. E comunque le stampe verranno controllate su un apposito visore illuminato a luce controllata e non affiancandole al monitor.

Spero di essere stato chiaro.

Saluti
saramik
Messaggio: #19
Ciao ragazzi, mi intrometto perchè ho lo stesso problema di Chris. Ho calibrato il monitor con una Spyder Pro3, e stranamente la sfumatura del monitor è un pò giallina. Il problema è che poi le stampe (ho una Epson Stylus Photo R800) sono tutte con una dominante magenta, e non riesco a risolvere questo problema in nessun modo, non è questione di profili della carta/stampante o di gestione colore, perchè variandoli il risultato è sempre lo stesso. Ho letto che bisognerebbe "tirare su il rosso", ma qualcuno di voi mi può spiegare come si fa con il mac??
Voglio precisare che ho calibrato lo schermo con la sonda esattamente come dite voi, cioè al buio, con gamma 2,2 e punto bianco a 6500 °K. Ho provato anche a calibrarlo ad occhio con l'utility di Apple, però non mi fido troppo di questo tipo di calibrazione. Potete aiutarmi??
RICCARIK
Nikonista
Messaggio: #20

Calibrando il monitor e ottenendo poi un profilo si riduce la possibilità di vedere dominanti e colori "sporchi" ma ovviamente solo chi controlla l'intera catena di stampa può ottenere corrispondenze elevate con le stampe.

[/quote]
Quindi non stampando le foto in casa e quindi non potendo controllare tutto il processo..alla fine comperare un hardware per la calibrazione serve a ben poco..giusto?
ChrisBrowns
Messaggio: #21
QUOTE(RICCARIK @ Oct 4 2009, 01:52 PM) *
Calibrando il monitor e ottenendo poi un profilo si riduce la possibilità di vedere dominanti e colori "sporchi" ma ovviamente solo chi controlla l'intera catena di stampa può ottenere corrispondenze elevate con le stampe.
Quindi non stampando le foto in casa e quindi non potendo controllare tutto il processo..alla fine comperare un hardware per la calibrazione serve a ben poco..giusto?


Non sono daccordo.
La calibrazione porta il tuo monitor a valori "standard", compatibilmente con la qualità del monitor.
Mandando le stampe il laboratori professionali (o tipografie) con le loro apparecchiature calibrate, ottieni stampe che, se nono sono identiche al 100%, si avvicinano tantissimo a quanto visto a monitor.

Molti laboratori forniscono poi i profili delle carte/stampanti usate in modo da fare i softproof in casa.

Nel mio caso su una ventina di stampe mandate su due laboratori diversi, la corrispondenza cromatica è molto elefata. Solo sugli incernati noto che in entrambi i laboratori tendono più al rosa di quanto non lo facciano sullo schermo. Ma probabilmente è dovuto ad un mio sbaglio (non capisco ancora quale)

Saluti
Chris
Massimo.Novi
Messaggio: #22
Ciao

QUOTE(ChrisBrowns @ Oct 4 2009, 02:49 PM) *
...La calibrazione porta il tuo monitor a valori "standard", compatibilmente con la qualità del monitor....


Appunto. Non incide sulla qualità del monitor stesso. Posso calibrare un monitor perfettamente ma non diventa un monitor di riferimento.

QUOTE(ChrisBrowns @ Oct 4 2009, 02:49 PM) *
Mandando le stampe il laboratori professionali (o tipografie) con le loro apparecchiature calibrate, ottieni stampe che, se nono sono identiche al 100%, si avvicinano tantissimo a quanto visto a monitor.


La stampa ha molti vincoli e solo il professionista (il vecchio colorista) sà come ottimizzare la riproduzione della stampa. Anche se usa un monitor di riferimento dovrà comunque valutare la stampa a se stante e al massimo rispetto a SUO monitor.

L'avvicinarsi "tantissimo" dipende da come si intende la visione. La stampa viene osservata sulla luce riflessa e quindi avrà un comportamento ottimale tanto più sarà stata ottimizzata per quella visione.

QUOTE(ChrisBrowns @ Oct 4 2009, 02:49 PM) *
Molti laboratori forniscono poi i profili delle carte/stampanti usate in modo da fare i softproof in casa.


Il softproof è valido conoscendone i limti e sapendo che sia il punto di bianco che la resa tonale della stampa non sono analoghi a quelli dei fosfori o dei LED. Provate a fare compensazioni a video su qui softproof senza conoscere "in senso biblico" la macchina da stampa.

QUOTE(ChrisBrowns @ Oct 4 2009, 02:49 PM) *
.....la corrispondenza cromatica è molto elefata. Solo sugli incernati noto che in entrambi i laboratori tendono più al rosa di quanto non lo facciano sullo schermo. Ma probabilmente è dovuto ad un mio sbaglio (non capisco ancora quale)
...


Beh, mi pare che allora la corrispondenza non sia tanto...elevata. Se tutte le altre tonalità sono corrette perchè le stampe dovrebbero "correggere" solo gli incarnati?

Non è facile valutare i colori.

Saluti
ChrisBrowns
Messaggio: #23

Beh, mi pare che allora la corrispondenza non sia tanto...elevata. Se tutte le altre tonalità sono corrette perchè le stampe dovrebbero "correggere" solo gli incarnati?

Non è facile valutare i colori.

Saluti
[/quote]

appunto, è quello che mi chiedo anche io. Facendo varie stampe di prova ti posso dire che i blu sono corretti, i verdi anche ma che i Rossi in stampa sono piú vivi. Ad esempio la foto di un pappagallo scattata a Tenerife una volta stampata è coerente a quanto a monitor a meno delle estremità del piumaggio giallo che, in stampa, tende al rossiccio.
Prima di passare al digitale stampavo in camera oscura e, nonostante i vari problemi della termostatazione, del buio etc. quando finivo una stampa i colori erano come volevo io. Magari prima di arrivarci dovevo sprecare 5 o 6 fogli, ma vuoi mettere la soddisfazione?
In ogni caso manovi ti ringrazio per il tuo intervento. Girando in Internet ho visto che comunque non sono il solo ad avere questo problema con lo spyder 3. Se riesco proveró anche con un altro prodotto, anche se nulla mi toglie dalla testa di essere io a sbagliare qualcosa.
RICCARIK
Nikonista
Messaggio: #24
grazie per i vostri interventi
Massimo.Novi
Messaggio: #25
QUOTE(ChrisBrowns @ Oct 5 2009, 12:56 AM) *
.... i Rossi in stampa sono piú vivi. ....


Ciao

Non credo che il profilo Spyder3 possa depennare solo i rossi, anche perchè un profilo RGB sballato influenza verde e blu. Dovresti provare a stampare un'immagine di test (magari te la fai dare dai lab stessi) e osservare come appare sul tuo monitor. Se il lab esegue la profilazione delle stampanti e ti fornisce il file ICC puoi verificare in anteprima se sei fuori gamut (se usi Photoshop puoi verificare i fuori gamut con l'apposito comando).

Ma sei sicuro di fornire file con spazio colore corretto e che viene stampato come tale?

Saluti
 
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