Questa nave-traghetto delle FS è affondata per la vecchiaia mentre era in darsena ormeggiata. La poppa è fuori dall'acqua a circa 5 m dalla banchina dove era ormeggiata e la prua si trova intorno ai 40m. L'immersione è simpatica perché si possono esplorare quasi tutti i locali. Particolare il grande garage dove entravano i vagoni dei treni. Il problema è che la zona dell'affondamento, paradossalmente vicinissima a riva, è interessata da violente correnti in parte causate dalle maree e in parte dalla movimentazione dei navigli all'interno del porto. Il garage diventa una sorta di galleria del vento ( in questo caso galleria dell'acqua) che intuba la massa d'acqua e trascina tutto e tutti con violenza inaudita.
Un saluto
Alessandro
p.s.: io non sono mai in letargo e vado in acqua tutto l'anno!!
Un saluto
Alessandro
p.s.: io non sono mai in letargo e vado in acqua tutto l'anno!!
Un monumento all'incuria. Pensa che doveva diventare un museo del mare galleggiante.
Io ho avuto la fortuna (?) di traghettarci sopra.
Giusto per una stupida curiosità: ma tu sei quello che fa le foto o quello ritratto?
Io ho avuto la fortuna (?) di traghettarci sopra.
Giusto per una stupida curiosità: ma tu sei quello che fa le foto o quello ritratto?
Sono bellissime...... non avevo mai visto foto subacquee così ben composte. Se si pensa alla difficoltà di scattare mentre si pinna e considerando che è quasi impossibile stare completamente immobili, scatti così sembrano miracoli.
Un monumento all'incuria. Pensa che doveva diventare un museo del mare galleggiante.
Io ho avuto la fortuna (?) di traghettarci sopra.
Giusto per una stupida curiosità: ma tu sei quello che fa le foto o quello ritratto?
Io ho avuto la fortuna (?) di traghettarci sopra.
Giusto per una stupida curiosità: ma tu sei quello che fa le foto o quello ritratto?
Ovviamente sono sempre dietro la macchina fotografica e solo in alcuni rari casi vengo immortalato mentre sono all'opera.
Questo è un autoritratto
Grazie ovviamente anche a "pisistrate nelson" per il "passaggio" Ogni qual volta mi immergo cerco sempre di dare una certa composizione alle foto e adesso che da qualche anno uso il rebreather ho ancora più tempo per dedicarmi alla realizzazione di immagini guardabili.
Un saluto
Alessandro