orizzonte storto ...
un controluce coraggioso, è un pò debole compositivamente
un controluce coraggioso, è un pò debole compositivamente
Orizzonte visibilmente pendente a sinistra, un prerequisito averlo perfettamente orizzontale nelle foto di paesaggio.
Scogli in primo piano che occupano troppo il primo piano, tronco direzionato verso un punto indefinito nel frame e luna troppo centrale, possibilmente non "stellata" per cui comprendo poco il diaframma a f 22.
Secondo me, sempre fosse stato possibile, era da cambiare radicalmente il punto di ripresa verso destra per riprendere più mare e meno costa, tronco meno ripreso frontalmente, e la luna in prossimità dell'incrocio dei terzi in alto a destra.
Peccato perchè l'atmosfera del momento non era niente male, tra l'altro ben ripresa e ben esposta.
Ciao
Scogli in primo piano che occupano troppo il primo piano, tronco direzionato verso un punto indefinito nel frame e luna troppo centrale, possibilmente non "stellata" per cui comprendo poco il diaframma a f 22.
Secondo me, sempre fosse stato possibile, era da cambiare radicalmente il punto di ripresa verso destra per riprendere più mare e meno costa, tronco meno ripreso frontalmente, e la luna in prossimità dell'incrocio dei terzi in alto a destra.
Peccato perchè l'atmosfera del momento non era niente male, tra l'altro ben ripresa e ben esposta.
Ciao
Orizzonte visibilmente pendente a sinistra, un prerequisito averlo perfettamente orizzontale nelle foto di paesaggio.
Scogli in primo piano che occupano troppo il primo piano, tronco direzionato verso un punto indefinito nel frame e luna troppo centrale, possibilmente non "stellata" per cui comprendo poco il diaframma a f 22.
Secondo me, sempre fosse stato possibile, era da cambiare radicalmente il punto di ripresa verso destra per riprendere più mare e meno costa, tronco meno ripreso frontalmente, e la luna in prossimità dell'incrocio dei terzi in alto a destra.
Peccato perchè l'atmosfera del momento non era niente male, tra l'altro ben ripresa e ben esposta.
Ciao
Scogli in primo piano che occupano troppo il primo piano, tronco direzionato verso un punto indefinito nel frame e luna troppo centrale, possibilmente non "stellata" per cui comprendo poco il diaframma a f 22.
Secondo me, sempre fosse stato possibile, era da cambiare radicalmente il punto di ripresa verso destra per riprendere più mare e meno costa, tronco meno ripreso frontalmente, e la luna in prossimità dell'incrocio dei terzi in alto a destra.
Peccato perchè l'atmosfera del momento non era niente male, tra l'altro ben ripresa e ben esposta.
Ciao
Il diaframma è cosi chiuso per aumentare il tempo di scatto in modo per ottenere un effetto seta, tra l'altro la prima volta che provavo questa tecnica.
Grazie!
Il diaframma è cosi chiuso per aumentare il tempo di scatto in modo per ottenere un effetto seta...
...che avresti ottenuto anche con un diaframma più aperto, diciamo il classico f 11, e, quindi, un tempo più corto (bastano una decina di secondi per ottenere l'effetto).
Considera che a f 22 comincia a manifestarsi la diffrazione diminuendo di molto la risoluzione dell'obiettivo e che "stellare" la luna non è molto coerente dal punto di vista visivo, ma quest'ultimo è solo un parere personalissimo.
Ciao
...che avresti ottenuto anche con un diaframma più aperto, diciamo il classico f 11, e, quindi, un tempo più corto (bastano una decina di secondi per ottenere l'effetto).
Considera che a f 22 comincia a manifestarsi la diffrazione diminuendo di molto la risoluzione dell'obiettivo e che "stellare" la luna non è molto coerente dal punto di vista visivo, ma quest'ultimo è solo un parere personalissimo.
Ciao
Considera che a f 22 comincia a manifestarsi la diffrazione diminuendo di molto la risoluzione dell'obiettivo e che "stellare" la luna non è molto coerente dal punto di vista visivo, ma quest'ultimo è solo un parere personalissimo.
Ciao
Grazie per il prezioso consiglio. Mi spieghi che intendi con stellare?
Ne approfitto per una domanda.
ogni volta che vediamo in giro uno scatto a f22 chiediamo sempre il perché. Questo diaframma è sempre (o meglio, nella maggior parte dei casi) utilizzato quando ci sono foto con principale soggetto l'acqua.
Dalle miriadi di letture fatte on line, quasi sempre trovo scritto di chiudere fino a f22 se c'è una grande parte di acqua....vero che oltre l'f16 si può incappare in diffrazione, ma qui secondo me ha usato un diaframma tutto sommato consono...o sbaglio?
Perché si legge tanto di questo f22? molte volte l'ho usato anche io...
Scusa se approfitto del tuo post....
Aldo
ogni volta che vediamo in giro uno scatto a f22 chiediamo sempre il perché. Questo diaframma è sempre (o meglio, nella maggior parte dei casi) utilizzato quando ci sono foto con principale soggetto l'acqua.
Dalle miriadi di letture fatte on line, quasi sempre trovo scritto di chiudere fino a f22 se c'è una grande parte di acqua....vero che oltre l'f16 si può incappare in diffrazione, ma qui secondo me ha usato un diaframma tutto sommato consono...o sbaglio?
Perché si legge tanto di questo f22? molte volte l'ho usato anche io...
Scusa se approfitto del tuo post....
Aldo
Non saprei, Aldo.
Ho letto anch'io un po' di articoli relativi all'argomento "diaframmi molto chiusi/grandi masse d'acqua" ed ho visto che è sempre associato al fatto di allungare i tempi d'esposizione, in piena/media luce, per ottenere l'effetto setoso dell'acqua.
Mettendo da parte la considerazione che questo effetto possa piacere o meno (a me non piace, ad esempio, o non sempre, in quanto molto abusato ma non faccio titolo) non vedo perchè non dotarsi di un bel filtro ND e scattare a diaframmi più "umani".
Non contesto l'arte d'arrangiarsi ne tantomeno la voglia di sperimentare, in assenza del filtro, ma a mio parere bisogna sempre valutare se scattare a questi diaframmi possa essere controproducente (come scrivevo, diffrazione o "stellare" ciò che in natura non lo è). E poi stimare per bene quanto tempo di esposizione serve per ottenere il risultato: in base all'esperienza anche per un mare particolarmente calmo bastano una decina di secondi e, in questo caso almeno, la possibilità di usare un diaframma più aperto.
Questo è solo il mio parere, perfettamente contestabile. E mi scuso anch'io con l'autore del thread per la divagazione che, però, penso sia un argomento di qualche interesse generale.
Ciao
Messaggio modificato da sinclair_gio il Aug 6 2015, 09:33 AM
Ho letto anch'io un po' di articoli relativi all'argomento "diaframmi molto chiusi/grandi masse d'acqua" ed ho visto che è sempre associato al fatto di allungare i tempi d'esposizione, in piena/media luce, per ottenere l'effetto setoso dell'acqua.
Mettendo da parte la considerazione che questo effetto possa piacere o meno (a me non piace, ad esempio, o non sempre, in quanto molto abusato ma non faccio titolo) non vedo perchè non dotarsi di un bel filtro ND e scattare a diaframmi più "umani".
Non contesto l'arte d'arrangiarsi ne tantomeno la voglia di sperimentare, in assenza del filtro, ma a mio parere bisogna sempre valutare se scattare a questi diaframmi possa essere controproducente (come scrivevo, diffrazione o "stellare" ciò che in natura non lo è). E poi stimare per bene quanto tempo di esposizione serve per ottenere il risultato: in base all'esperienza anche per un mare particolarmente calmo bastano una decina di secondi e, in questo caso almeno, la possibilità di usare un diaframma più aperto.
Questo è solo il mio parere, perfettamente contestabile. E mi scuso anch'io con l'autore del thread per la divagazione che, però, penso sia un argomento di qualche interesse generale.
Ciao
Messaggio modificato da sinclair_gio il Aug 6 2015, 09:33 AM
Ciao,
Concordo con chi mi ha preceduto sull'orizzonte storto e sulla composizione un pò deboluccia...
Ti do qualche consiglio
Ti piacciono le lunghe esposizioni? Allora ti conviene acquistare un filtro ND (scegli tu di quanti stop). Inoltre il diaframma non dovrebbe mai andare oltre f11 per le DX e f16 per FX perchè oltre si va in contro al problema della diffrazione, ovvero perdita di qualità e di nitidezza della foto. Nella fotografia paesaggistica è sicuramente importante la composizione, e sta a te trovare il PDR migliore cercando di seguire le regole di composizione. Trova sempre un soggetto (interessante) o se manca cerca di crearlo (inserendoti, per esempio, tu nella scena di ripresa). Altro consiglio è quello, in base alla luce che hai, di fare esposizioni multiple (un classico è esponendo sul cielo e poi sul primo piano) e fonderle in PP per avere tutto bene esposto evitando di avere alte luci e ombre chiuse. Fondamentale è anche l'istogramma. Scatta la foto controlla l'istogramma e poi correggi manualmente, compensando l'esposizioni o meno. Il consiglio è sempre meglio che l'istogramma sia più verso destra (occhio però a non bruciare i bianchi) in modo da poter poi recuperare in PP le alte luci. Questo è meglio perchè se fosse il contrario dovresti aprire le ombre, ma questa operazione di fa perdere il dettaglio della parte in ombra e crea molto rumore. Fondamentale, a mio parere, è l'utilizzo del LiveView, in modo da poter valutare correttamente la scena e la composizione. Aggiungo, inoltre, che durante le lunghe esposizioni è consigliabile chiudere l'oculare per evitare che entri luce (puoi utilizzare il tappo che hai trovato quando hai acquistato la reflex).
Scusa se mi sono dilungato
Fabio
Concordo con chi mi ha preceduto sull'orizzonte storto e sulla composizione un pò deboluccia...
Ti do qualche consiglio
Ti piacciono le lunghe esposizioni? Allora ti conviene acquistare un filtro ND (scegli tu di quanti stop). Inoltre il diaframma non dovrebbe mai andare oltre f11 per le DX e f16 per FX perchè oltre si va in contro al problema della diffrazione, ovvero perdita di qualità e di nitidezza della foto. Nella fotografia paesaggistica è sicuramente importante la composizione, e sta a te trovare il PDR migliore cercando di seguire le regole di composizione. Trova sempre un soggetto (interessante) o se manca cerca di crearlo (inserendoti, per esempio, tu nella scena di ripresa). Altro consiglio è quello, in base alla luce che hai, di fare esposizioni multiple (un classico è esponendo sul cielo e poi sul primo piano) e fonderle in PP per avere tutto bene esposto evitando di avere alte luci e ombre chiuse. Fondamentale è anche l'istogramma. Scatta la foto controlla l'istogramma e poi correggi manualmente, compensando l'esposizioni o meno. Il consiglio è sempre meglio che l'istogramma sia più verso destra (occhio però a non bruciare i bianchi) in modo da poter poi recuperare in PP le alte luci. Questo è meglio perchè se fosse il contrario dovresti aprire le ombre, ma questa operazione di fa perdere il dettaglio della parte in ombra e crea molto rumore. Fondamentale, a mio parere, è l'utilizzo del LiveView, in modo da poter valutare correttamente la scena e la composizione. Aggiungo, inoltre, che durante le lunghe esposizioni è consigliabile chiudere l'oculare per evitare che entri luce (puoi utilizzare il tappo che hai trovato quando hai acquistato la reflex).
Scusa se mi sono dilungato
Fabio
Ciao,
Concordo con chi mi ha preceduto sull'orizzonte storto e sulla composizione un pò deboluccia...
Ti do qualche consiglio
Ti piacciono le lunghe esposizioni? Allora ti conviene acquistare un filtro ND (scegli tu di quanti stop). Inoltre il diaframma non dovrebbe mai andare oltre f11 per le DX e f16 per FX perchè oltre si va in contro al problema della diffrazione, ovvero perdita di qualità e di nitidezza della foto. Nella fotografia paesaggistica è sicuramente importante la composizione, e sta a te trovare il PDR migliore cercando di seguire le regole di composizione. Trova sempre un soggetto (interessante) o se manca cerca di crearlo (inserendoti, per esempio, tu nella scena di ripresa). Altro consiglio è quello, in base alla luce che hai, di fare esposizioni multiple (un classico è esponendo sul cielo e poi sul primo piano) e fonderle in PP per avere tutto bene esposto evitando di avere alte luci e ombre chiuse. Fondamentale è anche l'istogramma. Scatta la foto controlla l'istogramma e poi correggi manualmente, compensando l'esposizioni o meno. Il consiglio è sempre meglio che l'istogramma sia più verso destra (occhio però a non bruciare i bianchi) in modo da poter poi recuperare in PP le alte luci. Questo è meglio perchè se fosse il contrario dovresti aprire le ombre, ma questa operazione di fa perdere il dettaglio della parte in ombra e crea molto rumore. Fondamentale, a mio parere, è l'utilizzo del LiveView, in modo da poter valutare correttamente la scena e la composizione. Aggiungo, inoltre, che durante le lunghe esposizioni è consigliabile chiudere l'oculare per evitare che entri luce (puoi utilizzare il tappo che hai trovato quando hai acquistato la reflex).
Scusa se mi sono dilungato
Fabio
Concordo con chi mi ha preceduto sull'orizzonte storto e sulla composizione un pò deboluccia...
Ti do qualche consiglio
Ti piacciono le lunghe esposizioni? Allora ti conviene acquistare un filtro ND (scegli tu di quanti stop). Inoltre il diaframma non dovrebbe mai andare oltre f11 per le DX e f16 per FX perchè oltre si va in contro al problema della diffrazione, ovvero perdita di qualità e di nitidezza della foto. Nella fotografia paesaggistica è sicuramente importante la composizione, e sta a te trovare il PDR migliore cercando di seguire le regole di composizione. Trova sempre un soggetto (interessante) o se manca cerca di crearlo (inserendoti, per esempio, tu nella scena di ripresa). Altro consiglio è quello, in base alla luce che hai, di fare esposizioni multiple (un classico è esponendo sul cielo e poi sul primo piano) e fonderle in PP per avere tutto bene esposto evitando di avere alte luci e ombre chiuse. Fondamentale è anche l'istogramma. Scatta la foto controlla l'istogramma e poi correggi manualmente, compensando l'esposizioni o meno. Il consiglio è sempre meglio che l'istogramma sia più verso destra (occhio però a non bruciare i bianchi) in modo da poter poi recuperare in PP le alte luci. Questo è meglio perchè se fosse il contrario dovresti aprire le ombre, ma questa operazione di fa perdere il dettaglio della parte in ombra e crea molto rumore. Fondamentale, a mio parere, è l'utilizzo del LiveView, in modo da poter valutare correttamente la scena e la composizione. Aggiungo, inoltre, che durante le lunghe esposizioni è consigliabile chiudere l'oculare per evitare che entri luce (puoi utilizzare il tappo che hai trovato quando hai acquistato la reflex).
Scusa se mi sono dilungato
Fabio
Innanzitutto grazie per la risposta esaustiva e mi fa piacere aver aperto una discussione riguardo l'utilizzo dei diaframmi! É pur sempre conoscenza che si condivide e fa sempre piacere
Comunque non so cosa sia l'istogramma. Potete spiegarmelo?
Innanzitutto grazie per la risposta esaustiva e mi fa piacere aver aperto una discussione riguardo l'utilizzo dei diaframmi! É pur sempre conoscenza che si condivide e fa sempre piacere
Comunque non so cosa sia l'istogramma. Potete spiegarmelo?
Comunque non so cosa sia l'istogramma. Potete spiegarmelo?
L'istogramma ti fa vedere la distribuzione tonale dell'immagine. Quando scatti la foto, nell'anteprima premi la freccia in su (mi pare) e vedrai l'istogramma.
Fabio
Quoto con l'istogramma puoi vedere distribuzione tonale, luci, ombre ecc..
La foto come ti hanno già detto ha purtroppo l'orizzonte storto..ti bastava f/8-f/11 come diaframma , sopra rischi di andare incontro a diffrazione.
Mi allineo al commento di Giovanni sul diaframma
Saluti
Stefano
La foto come ti hanno già detto ha purtroppo l'orizzonte storto..ti bastava f/8-f/11 come diaframma , sopra rischi di andare incontro a diffrazione.
Mi allineo al commento di Giovanni sul diaframma
Saluti
Stefano
Ciao, non mi piace questa foto:
è troppo "chiara"
plastica
non ci sono tutti i toni
A presto.
è troppo "chiara"
plastica
non ci sono tutti i toni
A presto.
Riguardo allo scatto: i colori mi piacciono, trovo che rendano bene l'atmosfera. A livello di composizione, lo scatto è tuto sbilanciato a destra, dove si trova tutto, mentre a sinistra non c'è nulla. La diffrazione data dal diaframma chiuso c'è , l'obiettivo è quello che è e non si può pretendere chissà cosa, comunque non è il problema principale anche perchè ci sono moltissime fotografie che sono andate in Gallery con lo stesso effetto, la diffrazione data dal diaframma chiuso a volta dona un effetto "acquerello" che piace moltissimo.
E' ovvio che un obiettivo professionale da paesaggio sia trattato per resistere meglio a questo fenomeno, ma esiste ed è inevitabile.
Il perchè del chiudere il diaframma a f/22 credo che risieda nella necessità di aumentare la profondità di campo o effettuare lunghe esposizioni senza filtro ND. Il risultato a volte piace, l'importante è essere coscienti di quello che comporta sul risultato finale l'utilizzo di un tale diaframma.
E' ovvio che un obiettivo professionale da paesaggio sia trattato per resistere meglio a questo fenomeno, ma esiste ed è inevitabile.
Il perchè del chiudere il diaframma a f/22 credo che risieda nella necessità di aumentare la profondità di campo o effettuare lunghe esposizioni senza filtro ND. Il risultato a volte piace, l'importante è essere coscienti di quello che comporta sul risultato finale l'utilizzo di un tale diaframma.
Grazie ancora a tutti per i consigli e i chiarimenti! Un saluto