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Obbiettivo Invertito, Foto Scura
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ellenbee85
Messaggio: #1
Ciao a tutti!

Possiedo da poco un D3200 e ho acquistato l'anello d'inversione per provare a fare foto macro, solo che nel momento in cui provo a scattare la foto, l'immagine risulta completamente scura.
Ho cercato di sistemare l'apertura del diaframma ma non riesco a trovare il modo di impostarlo.

Vi ringrazio per l'aiuto!

grazie.gif
Antonio Canetti
Messaggio: #2
ci vogliono ottiche vecchie dove si può regolare il diaframma con la ghiera dell'ottica (non dalla fotocamera) , ma anche con le ottiche vecchie devi chiudere manualmente la levetta che comanda il diaframma.

Antonio
ellenbee85
Messaggio: #3
QUOTE(Antonio Canetti @ Sep 16 2014, 08:28 PM) *
ci vogliono ottiche vecchie dove si può regolare il diaframma con la ghiera dell'ottica (non dalla fotocamera) , ma anche con le ottiche vecchie devi chiudere manualmente la levetta che comanda il diaframma.

Antonio


Quindi, se non ho travisato il tuo commento, con le ottiche che ho non mi è possibile utilizzare l'inversione dell'obbiettivo?!
Gian Carlo F
Messaggio: #4
I G purtroppo non hanno più la ghiera dei diaframmi, sono controllati solo dai contatti elettrici.
Invertendo un G ti ritrovi il sistema elettrico fotocamera-obiettivo scollegato e l'ottica in quella posizione ha il diaframma chiuso al massimo.

Messaggio modificato da Gian Carlo F il Sep 16 2014, 07:59 PM
ellenbee85
Messaggio: #5
QUOTE(Gian Carlo F @ Sep 16 2014, 08:59 PM) *
I G purtroppo non hanno più la ghiera dei diaframmi, sono controllati solo dai contatti elettrici.
Invertendo un G ti ritrovi il sistema elettrico fotocamera-obiettivo scollegato e l'ottica in quella posizione ha il diaframma chiuso al massimo.


Quindi non me ne faccio nulla!?

dry.gif
giovanni949
Messaggio: #6
E' il problema ineluttabile dell'inversione delle ottiche, tutti gli automatismi scompaiono e se chiudi ad F16 vedrai un'immagine col diaframma ad F16, cioè notte fonda. E' forse il caso di ricordare che con l'ottica in posizione come mamma Nikon l'ha pensata c'è una apposita levetta che provvede a tenere aperto il diaframma al massimo (non sulle ottiche serie "G") anche se il diaframma è impostato ad F22, la stessa levetta chiuderà al diaframma impostato nell'esatto momento dello scatto per poi riaprirlo a cose fatte. Io che di foto "invertite" ne ho fatto parecchie (tanti lustri fa) ricordo che sognavo un meraviglioso marchingegno di cui avevo avuto notizia che altro non era che un anello da montare sulla baionetta dell'ottica sul lato esterno che suppliva alla funzione della suddetta levetta tenendo aperto il diaframma fino allo scatto in quanto corredato da un doppio cavo flessibile di scatto che comandava contemporaneamente lo scatto e la chiusura del diaframma. Purtroppo non c'era la Baya e non sapevo proprio dove trovare il suddette ammennicolo per cui alla fine comprai un soffietto "automatico" che lavorava purtroppo con l'ottica dritta ma aveva al suo interno un rinvio telescopico che consentiva alla ormai famosa levetta di comandare il diaframma normalmente come se l'ottica fosse stata sul bocchettone. Era pur sempre un compromesso ma un buon compromesso. Oggi non credo davvero che esista più l'aggeggio che ti ho descritto perché avrebbe bisogno di un complicato rinvio elettromeccanico visto che lo scatto viene attivato elettricamente, niente che non si possa fare ma forse è meglio comprare un'ottica macro e togliersi lo sfizio, oppure.... pazienza armarsi di cavalletto e manovrare il diaframma a mano prima dello scatto definitivo oppure ... aguzzare la vista.
P.S. Quanti bei ricordi mi hai suscitato.... grazie !
sarogriso
Messaggio: #7
QUOTE(Gian Carlo F @ Sep 16 2014, 08:59 PM) *
I G purtroppo non hanno più la ghiera dei diaframmi, sono controllati solo dai contatti elettrici.
Invertendo un G ti ritrovi il sistema elettrico fotocamera-obiettivo scollegato e l'ottica in quella posizione ha il diaframma chiuso al massimo.


Riuscire a fare qualche cosa con i G invertiti su corpo 3/5xxx diventa una vera impresa, la levetta di comando dei diaframmi c'è e come giustamente dici quando è a riposo si ha la totale chiusura, per giocare potrebbe aprire del tutto per inquadrare e poi rilasciarla del tutto o quasi ma dovendo esporre per tentativi, forse con lampeggiatore in ttl e stop down potrebbe azzardare ma non so fino a che punto.

ciao

saro
giovanni949
Messaggio: #8
Per non complicarti la vita ho omesso di dire che le cose possono cambiare un po in funzione del tipo (e dell'età) dell'ottica ma il concetto è quello, sostanzialmente quello che ti serve sapere è che con le ottiche tipo "G" non c'è proprio niente da fare.
sarogriso
Messaggio: #9
QUOTE(giovanni949 @ Sep 16 2014, 09:06 PM) *
E' il problema ineluttabile dell'inversione delle ottiche, tutti gli automatismi scompaiono e se chiudi ad F16 vedrai un'immagine col diaframma ad F16, cioè notte fonda. E' forse il caso di ricordare che con l'ottica in posizione come mamma Nikon l'ha pensata c'è una apposita levetta che provvede a tenere aperto il diaframma al massimo (non sulle ottiche serie "G") anche se il diaframma è impostato ad F22, la stessa levetta chiuderà al diaframma impostato nell'esatto momento dello scatto per poi riaprirlo a cose fatte.


Ma anche sui G dove smontati si ha la tutta chiusura montandoli si va a TA, e non elettricamente, ma forse stiamo dicendo due cose diverse e ho frainteso io. biggrin.gif
giovanni949
Messaggio: #10
Sono corso a verificare perchè ho un solo "G", il 60 mm. micro e non avevo approfondito la questione. Mi scuso, ho sbagliato, anche i serie "G" hanno la famigerata levetta che apre il diaframma quando vengono innestati sul corpo macchina perchè va ad impegnarsi sulla leva che c'è sul corpo macchina e che scatta a chiudere il diaframma al valore nominale quando si pigia il bottone. Probabilmente quello che cambia è solo il fatto che nei "G" non esiste la ghiera del diaframma che operi meccanicamente sullo stesso e dunque il valore di chiusura viene impostato elettricamente dal corpo macchina.
Nella sostanza il ragionamento non cambia anzi, quello che ho detto vale per tutti i vetri Nikon.
Colgo l'occasione per riconoscere a merito della nostra beneamata casa gialla l'avere mantenuto la compatibilità assoluta delle sue ottiche sin dalla fondazione ad oggi. E' probabilmente questo uno dei fondamenti della superiorità della "NOSTRA" su Canon e compagnia.
sarogriso
Messaggio: #11
QUOTE(giovanni949 @ Sep 16 2014, 10:00 PM) *
Nella sostanza il ragionamento non cambia anzi, quello che ho detto vale per tutti i vetri Nikon.


Tutto esatto Pollice.gif

ciao

saro
_Lucky_
Messaggio: #12
QUOTE(ellenbee85 @ Sep 16 2014, 09:02 PM) *
Quindi non me ne faccio nulla!?


Scatti col diaframma tutto chiuso, che poi in macro spinta e' piu' o meno la normalita', e regoli il tempo di esposizione e/o la potenza del flash per avere la corretta esposizione.
Manualmente e con un po' di esperienza, ovviamente.... ma piu' facilmente di come si faceva un tempo quando si scattava con la pellicola e non c'era il monitor dietro al dorso che ti diceva subito se avevi esposto correttamente.....
Buona luce e buone foto
giovanni949
Messaggio: #13
Il metodo proposto da Lucky funziona sicuramente ma anche con la macro spinta e l'ottica invertita è possibile godere degli automatismi di esposizione il che, rispetto al nostro complicatissimo passato non è un vantaggio da poco. Occorre però capire bene come funziona l'accrocchio che nelle nostre macchinette governa l'automatisno dell'esposizione. Provo a spiegare quello che ho faticosamente capito sperando di essere chiaro e soprattutto di non prendere cantonate. L'esposizione automatica si basa ovviamente sulla misurazione della luce che cade su quello che una volta era il piano pellicola ed oggi è il sensore chiudendo l'otturatore (e dunque regolando il tempo di esposizione) quando la quantità di luce arrivata sul sensore è quella "giusta" secondo le tarature calcolate in fabbrica. Per fortuna tanti anni fa il sig. Nikon rivoluzionò il mondo della fotografia (non gli saremo mai abbastanza grati) introducendo il sistema di misurazione della luce che effettivamente arriva sul sensore attraverso la lente (sistema TTL through the lens) mentre fino ad allora gli esposimetri misuravano sostanzialmente la luce ambiente e tutto era più complicato (ed i fotoamatori mediamente più esperti). Dunque il diaframma regolava l'intensità della luce incidente ed il tempo di otturazione ne regolava la sua quantità incidente (l'integrale dell'energia per dirla come certi scienziati del forum) leggendo il tutto sulla superfice del sensore, il massimo in tema di efficienza e precisione. Sorgeva il problema per cui se si voleva usare un diaframma chiuso l'immagine si oscurava e rendeva difficile sia la composizione che soprattutto la MAF (messa a fuoco) sia per via della poca visibilità sia perchè col diaframma chiuso la PdC (profondità di campo) aumentava tanto da rendere difficile la corretta MAF. Fu introdotto il sistema di misurazione cosiddetto "stop down" con il quale il diaframma restava tutto aperto in fase di composizione e MAF mentre si chiudeva la valore desiderato solo in fase di misurazione della luce per poi riaprirsi fino al momento dello scatto allorché si andava a richiudere ma solo finché durava l'esposizione. Il metodo era brillante ma macchinoso perchè dopo misurata l'esposizione col diaframma chiuso nessuno mi garantiva che nella successiva fase di inquadratura la luce ambiente non cambiasse e la luminosità dell'oggetto inquadrato. Ancora una volta mister Nikon alzò l'ingegno (che giganti i progettisti del passato !) e si inventò il "simulatore di diaframma" cioè un dentino sul bocchettone di tutte le Nikon di allora (sistema AI Automatic index) comandato da una analoga tacca sulle ottiche (appunto le ottiche AI) che, pur restando l'obiettivo spalancato, imbrogliava il sistema esposimetrico al variare della chiusura del diaframma comunicando che la lettura della luce che attraversava il diaframma non era quella (tanta) che passava dall'ottica spalancata ma quella ridotta secondo il diaframma impostato. Al momento dello scatto il diaframma si chiudeva effettivamente e la foto nasceva esposta correttamente. Questo metodo è stato adottato in modo generalizzato ed è quello che ancora oggi governa i nostri accrocchi modernissimi ma soprattutto è stato esteso anche all'uso dei flash appunto TTL. Tutto quanto detto va benissimo quando l'obiettivo è montato correttamente sul bocchettone della macchinetta, cosa accade quando l'obiettivo è invertito ? Semplicemente il "simulatore di diaframma" non interferisce nella lettura per cui il sistema, impostato come "a priorità di diaframma" legge correttamente la luce realmente incidente e si regola di conseguenza, il problema è solo nostro in quanto componiamo e mettiamo a fuoco nella semioscurità dell' F16. Anche questo non è un problema se opero col cavalletto in quanto posso fare la MAF sollevando col ditino la magica levetta che apre il diaframma e poi rilasciare tutto prima dello scatto (anche con l'uso del flash. Certamente se si vogliono inseguire le farfalle in libertà la cosa è a dir poco problematica ma qualcosa si può fare.
Di seguito una fotina di 30 anni fa ottenuta con una Nikkormat + obiettivo Nikkor 50 mm. F2 invertito su soffietto di prolunga e flash manuale; ero tanto più giovane e ardimentoso e ... fortunato.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.


_Lucky_
Messaggio: #14
Giovanni, non conosco la D3200 in questione, ma ho paura che quest'ultima, a differenza delle varie D300-D700 etc..., quando non rileva la presenza dell'obbiettivo, come nel caso dell'anello di inversione, disabiliti la lettura dell'esposimetro TTL integrato, e quindi bisogna andare per forza a tentativi (o meglio ad esperienza...) per quanto riguarda il tempo di scatto da scegliere.... smile.gif
Per la messa a fuoco a tutta apertura, come giustamente hai detto, e dovendo operare necessariamente su cavalletto, si puo' sempre tirare su per un momento la levetta del diaframma col ditino..... tongue.gif
Gian Carlo F
Messaggio: #15
QUOTE(_Lucky_ @ Sep 17 2014, 01:30 PM) *
Giovanni, non conosco la D3200 in questione, ma ho paura che quest'ultima, a differenza delle varie D300-D700 etc..., quando non rileva la presenza dell'obbiettivo, come nel caso dell'anello di inversione, disabiliti la lettura dell'esposimetro TTL integrato, e quindi bisogna andare per forza a tentativi (o meglio ad esperienza...) per quanto riguarda il tempo di scatto da scegliere.... smile.gif
Per la messa a fuoco a tutta apertura, come giustamente hai detto, e dovendo operare necessariamente su cavalletto, si puo' sempre tirare su per un momento la levetta del diaframma col ditino..... tongue.gif


credo proprio sia così, anche la D90 subiva quella sorte.
Una soluzione per regolare il diaframma potrebbe essere provare a metterci un anello di riduzione per ML (cineseria...), quelli consentono di azionarlo....
Ma temo che poi possa vignettare.
lexio
Messaggio: #16
Si può fare ma devi fare l'esposizione manuale e trovare il modo di tenere bloccata la levetta che apre il diaframma.. oppure fare tanti scatti spostandolo con il dito e cercare di ottenere un risultato valido.. la strada è questa

Si può fare ma devi fare l'esposizione manuale e trovare il modo di tenere bloccata la levetta che apre il diaframma.. oppure fare tanti scatti spostandolo con il dito e cercare di ottenere un risultato valido.. la strada è questa
ellenbee85
Messaggio: #17
Cavoli, quante risposte...

Quindi con tanto impegno e un pò di fortuna, ho speranze di riuscire ad utilizzare l'anello d'inversione e fare delle macro decenti...?!!?!


hmmm.gif smile.gif

Antonio Canetti
Messaggio: #18
certo prima della diffusione delle ottiche dedicate alla macro si combatteva con tubi, soffietti, anelli inversione ia su ottiche che sui corpi, fortunatamente che son arrivati i Micro della nikon!

Antonio
giovanni949
Messaggio: #19
QUOTE(ellenbee85 @ Sep 17 2014, 04:36 PM) *
Cavoli, quante risposte...

Quindi con tanto impegno e un pò di fortuna, ho speranze di riuscire ad utilizzare l'anello d'inversione e fare delle macro decenti...?!!?!
hmmm.gif smile.gif

Con l'impegno potrai anche l'impossibile, credimi. Le tante risposte perché avrai capito che la fotografia, quella con la F maiuscola dei fotoamatori, è cosa molto seria e complessa. Per fortuna si può guidare bene un'automobile senza avere la più pallida idea di cosa ronza sotto il cofano, ma se ti addentri nella meccanica la userai e ne godrai al meglio, basta scegliere se essere dei pigiabottoni o dei fotoamatori e questo senza nessun intento denigratorio verso i pigiabottoni, sono dei fotografi anche loro.
Non ho dubbio che sarai dei nostri.
 
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