FORUM NIKONCLUB

Che bella cosa la fotografia, che grande invenzione! Ci permette di cogliere momenti, fissare ricordi, di catturare il tempo. Ma attenzione! Se venite a fotografare da queste parti, può succedervi qualcosa di alquanto singolare.

Quaggiù, tra l'anticaglia, corrono mondi paralleli. La storia dei luoghi e delle persone, è rimasta nelle pietre, vive in strati profondi e di tanto in tanto vi chiama. Basta un varco, un raggio di luce diverso dal solito, un passante che vi saluta, e allora succede che la vostra macchina fotografica, gioiello di tecnologia, si mette a funzionare all'incontrario; succede che è il tempo a catturare voi. Non sempre, ... ma a volte succede.



Neapolis - Archi in laterizio scavalcano Via dell' Anticaglia, fanno parte della struttura del sottostante teatro romano. Le antiche fabbriche si fondono con le attuali abitazioni.

Messaggio modificato da Bruno L il May 8 2006, 10:48 PM

Il passaggio

Gia altre volte si era andati in giro a fotografare, quaggiù nei vicoli. Ma oggi, ancora niente!
E' già da un po che cammino, e niente. Solo scatti un po a caso, per lo più sbagliati; e il buio della strada, sembra proprio non volersi conciliare con la luce forte, in alto. Eppure, non era la prima volta.



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Messaggio modificato da Bruno L il May 23 2006, 05:52 PM

Ma dopo un po, seguitando con ostinazione il tragitto, sul lungo muro scuro inizia ad aprirsi finalmente uno spiraglio.



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Dietro l'angusto portone, in uno spazio pieno di luce, dove il rumore dei motorini resta lontano, si nasconde la facciata della chiesa di San Domenico Maggiore. L'avevo vista tante altre volte, ma ora, dalla mia inquadratura la riscoprivo.



Nel mirino, ordinati, si ricompongono a uno a uno, nei diversi stili, tutti i periodi storici: il portale del '300, inquadrato da un pronao del '700 sul quale campeggia una bifora dell' '800, incastrato a sua volta in due cappelle del '500, e infine, ... dimenticavo, il campanile del '600.
Dopo lo scatto, resto ancora per molto tempo sull'inquadratura, come rapito. E' qui che avviene il passaggio. E il sole, che ora non so più da quale secolo provenga, mi accompagna per il resto della passeggiata.

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All'interno della chiesa, la luce dalle alte vetrate, scivola sugli stucchi lucidi e dorati che, dall' '800, rivestono la navata gotica.



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Il passaggio continua nella Sagrestia. Qui, a svelarne i segreti c'è un custode che, con il suo racconto appassionato, con naturalezza, ci traghetta negli avvenimenti del passato. E tutto sembra accaduto appena ieri.
L'ambiente, rivestito da scuri armadi di noce, è nella penombra, cupo e misterioso.



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Messaggio modificato da Bruno L il May 8 2006, 11:07 PM

Ma alzando gli occhi al soffitto, la luce è tutta lì, nella volta, animando il bellissimo affresco settecenteso.



F. Solimena - Trionfo della fede sull'eresia ad opera dei Domenicani, 1709

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Messaggio modificato da Bruno L il May 8 2006, 10:47 PM

Dopo aver visitato altri tesori, l' esplorazione della chiesa volge al termine. Man mano, si fa ritorno...



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Eccoci al varco. Oltre il vecchio portone, ci attende il nostro tempo.



Tra i vecchi muri il presente corre veloce, ma il passaggio è avvenuto, ora c'è un'altra luce e niente è più lo stesso: siamo ospiti dell 'Anticaglia.



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Messaggio modificato da Bruno L il May 23 2006, 07:14 PM

Il sole di mezzogiorno

I "cardi", stretti e in un fitto reticolo, scendono per l'antica città, la tagliano da nord a sud e raggiungono il mare. Qui, o tra le vecchie insulae romane o tra i palazzoni barocchi, il sole si affaccia solo a mezzogiorno, è un breve passaggio e gli abitanti del vicolo lo attendono in silenzio.



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Messaggio modificato da Bruno L il May 23 2006, 05:53 PM

Si infila ripido tra l'anticaglia per poco tempo, asciuga i panni stesi e qualche raggio tocca le piante ai balconi, che crescono povere ma rigogliose.



In basso, invece, tra le vecchie pietre, stenta ad arrivare



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Nel vicolo è passata tutta la storia, la luce di mezzogiorno, qua e là, ne ravviva le tracce.



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Di tanto in tanto, le radici profonde riafforano, lambite dal sole.



Quanto tempo è passato, quanti ricordi, ... e zia Carmelina aspetta ancora "o' panaro 'a cielo" (il cestino dal cielo).



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Messaggio modificato da Bruno L il May 23 2006, 05:55 PM

Svoltato l'angolo, nel vicino "decumano major", il sole di mezzogiorno mi accompagna ancora per un tratto, si affaccia per un attimo nella piccola chiesa.



Ma si è fatto tardi e, poco più avanti, i signori del piano di sopra, tornano dalla spesa. Li vedete passare da qui ogni giorno, a quest'ora, piano piano, .... e il palazzo è pure senza 'a 'scenzore.



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Messaggio modificato da Bruno L il May 23 2006, 05:56 PM

Si è fatto tardi anche per me ed è meglio rientrare, prima di allontanarmi troppo.
Finisce qui la passeggiata, ma tu, cara bambina, quando ritornerai e vedrai tutto con occhi diversi, spero che tutto questo non ti sembrerà "solo anticaglia".



un saluto a tutti e grazie per l'attenzione
Bruno

Messaggio modificato da Bruno L il May 8 2006, 11:03 PM

Bruno, sono rimasto incantato.
Oltre alla bellezza, solita, delle tue immagini voglio complimentarmi anche per il modo con cui hai raccontato questo intreccio, il nostro in particolare, tra presente e passato, quello che viviamo tutti i giorni ma che spesso ignoriamo.
Si legge tutto d'un fiato e trasmette la sensazione di abitarli quei vicoli,... almeno per un momento.
Grazie Bruno!

Gianluca

Grazie Bruno, per darmi la sensazione di rivivere nella città che più mi sta a cuore, un racconto che si legge tutto d'un fiato accompagnato da immagine veramente di classe.

Bello il racconto e non da meno le foto dove la luce modella i contorni,all'inizio quei vicoli bui mi hanno trasmesso tristezza,poi quei raggi di sole hanno riscaldato il mio cuore,complimenti.

ciao Danny

stupendo lavoro! con quale naturalezza hai descritto i "tuoi" vicoli. E stupenda la facciata della chiesa, non da meno anche le altre. Alcune immagini sembrano parlare, o meglio pare di sentire echeggiare le voci. altri commenti suonerebbero come delle sviolinate.

ciao
gigiodvd

Bellissimo il racconto ed altrettanto belle le foto
Ho letto con grande piacere questo life ........ non ne realizzavi da un po' di tempo

Mi aspettavo pero' di trovare qualche scatto in BN da restare a bocca aperta mentre il grande Bruno ha realizzato, questa volta, tutto a colori !!!

Sara' per la prossima volta...... spero di poter ammirare quanto prima uno dei BN che solo tu sai realizzare.

A presto,

Ignazio.

Ciao Bruno.
Un meraviglioso reportage, molto poetico e ricco di spunti.
Mi impressione la cura che ci metti nello scattare le tue foto.
In particolare apprezzo l'ampia latitudine di posa, frutto sicuramente di un'accurato passaggio in PP.
Complimenti x le foto, x il racconto e c la tecnica.
gaetano

Ero passato di qui ieri sera, tardi, ma volevo godermi questo tuo Life con maggior freschezza.
E non sono rimasto deluso. Non so se l'Anticaglia è il nome vero di questo angolo di città o il nome che tu (voi?) gli avete voluto dare. Ma rende perfettamente l'idea: un luogo dove la storia cammina a braccetto con la contemporaneità, e forse un po' ne soffre. Ma la struttura urbana che ne traspare è sicuramente difficile ma matura, ostica ma radicata, così radicata da non poterne forse immaginare una diversa. Un brano di città che sei riuscito a raccontarci con delicatezza e forza allo stesso tempo.

Grazie, un piacere davvero leggerti.
Ed aspetto la seconda puntata

... e se non è scuola (alta) napoletana questa...

...

e ho detto tutto.

Adoro i vicoli, la loro storia , le vite vissute e quelle che vi si vivono ora, tra passato e presente.

Il tuo racconto e' come sempre di gran classe come tutti i tuoi scatti, ho solo un rammarico, di non aver visto i tuoi soliti splendidi BN.

un saluto
Johnny

Beh, anche tu Bruno vedi ottimamente a colori, tutti i colori della vita, del presente, del folclore e dell'anima dei tuoi concittadini che sono rappresentati con semplicità, una semplicità disarmante e affascinante, che solo un grande maestro come te può realizzare!

Un caro saluto

Michele