FORUM NIKONCLUB

Ciao, fra tutti i teleobiettivi nikon ( e anche non) attualmente in produzione e vendita quale quello che ha una apertura di diaframma minore?
Discorso riferito ad obiettivi per sensore full frame.
Escludendo i dorsi digitali e gli altri tipi di sensori.

Ciao, penso si debba andare a cercare tra i catadiottrici per quello che chiedi, tuttavia non sono sicuro e non so nemmeno indicarti un modello preciso. Più si va indietro nel tempo e più lungo è l'obiettivo, più buio dovrebbe essere, in teoria.

I Micro 70-180 4.5/5.6 AFD (fino a f/32, quasi 45 effettivi a 180 mm) e Micro 200/4 AFD (f/32, f/45 a 1:1, se ricordo bene) sono quelli che chiudono di più. Sono anche i più curati come resa in diffrazione.

A presto

Elio

Vi ringrazio.
Approfitto per chiedere una altra indicazione.
Dove posso guardare per trovare velocemente l'escursione di diaframmi disponibili di singoli obiettivi nikon?
In poche parole mi interessa avere l'elenco di tutti gli obiettivi ora in vendita nikon con a fianco da che f fino a che f hanno (esempio 2,8 -22).
Ho visto il sito http://www.nikkor.it/ ma viene indicata in modo molto chiaro solo la massima apertura del diaframma.
E per avere davanti a se una panoramica di tutti gli obiettivi con anche la massima chiusura diaframma?
Vi ringrazio.

Qui c'è tutto.

Mi piacerebbe approfondire questo argomento, cioè a parità di apertura (fissiamo per esempio f/22) cosa fa si che un obiettivo senta meno la diffrazione rispetto ad un altro di pari focale?

I macro sono otticamente ottimizzati per diaframmi chiusi, ma ad aperture che comportano la presenza anche pesante di difrazione, questa dovrebbe livellare in basso la resa ed annullare queste piccole differenze.

Una cosa che secondo me (per come si manifesta la diffrazione) potrebbe incidere è la posizione del diaframma: a parità di dimensioni del foro del diaframma (e cioè a pari lunghezza focale e pari apertura) la deviazione dei raggi dovrebbe essere la stessa e quindi più il diaframma è vicino al sensore più piccolo è lo scostamento del raggio quando arriva al sensore (che è uguale in prima approssimazione all'angolo di deviazione per la distanza del diaframma dal sensore).

Il valore del diaframma però mi risulta che sia riferito al diametro della pupilla d'entrata che non ha necessariamente le stesse dimensioni del foro fisico del diaframma, e questo complica le cose.

Mi farebbe piacere sapere da te come e quanto è possibile progettare obiettivi che risentono meno del fenomeno della diffrazione.

Grazie in anticipo.

Roberto

Il nikon 85 f/2,8 D PC, non più in produzione e sostituito col PC-E, può chiudere fino a f/45