Ho studiato un po' ma ho qualche dubbio: dove metto a fuoco?
allora al di là delle definizioni per calcolare l'iperfocale si usa questa formula (si ci sono i programmini per smartphone ma preferisco capire):
H = ((f^2) / (N * c)) + f
dove
H è la distanza iperfocale espressa in millimetri
f è la lunghezza focale espressa in millimetri
N è l’apertura del diaframma
c è il circolo di confusione, che nel mio caso D300 è pari a 0.02 mm.
Quindi per f= 24 (=16x1.5 perchè sono su DX)
N= 11
avremo (24x24/11x0.02)+24= 2.642,18 equivalente a 2,64 metri
Adesso che ci faccio con questi 2,64 metri? Metto a fuoco a 2,64? E quindi avrò una profondità di campo che andrà da 0,88 cm (= 2,64/3) dal sensore della fotocamera ad infinito? E' così o mi sono perso qualcosa?
Da altre parti ho letto che bisogna mettere a fuoco alla metà del risultato ottenuto quindi a 1,32?
allora al di là delle definizioni per calcolare l'iperfocale si usa questa formula (si ci sono i programmini per smartphone ma preferisco capire):
H = ((f^2) / (N * c)) + f
dove
H è la distanza iperfocale espressa in millimetri
f è la lunghezza focale espressa in millimetri
N è l’apertura del diaframma
c è il circolo di confusione, che nel mio caso D300 è pari a 0.02 mm.
Quindi per f= 24 (=16x1.5 perchè sono su DX)
N= 11
avremo (24x24/11x0.02)+24= 2.642,18 equivalente a 2,64 metri
Adesso che ci faccio con questi 2,64 metri? Metto a fuoco a 2,64? E quindi avrò una profondità di campo che andrà da 0,88 cm (= 2,64/3) dal sensore della fotocamera ad infinito? E' così o mi sono perso qualcosa?
Da altre parti ho letto che bisogna mettere a fuoco alla metà del risultato ottenuto quindi a 1,32?
se ti vuoi divertire con l'iperfocale dovresti acquistare una bella ottica con attacco AI o AI-S li trovi tutti i riferimenti per usare l'iperfocale, tecnica molto utile su queste ottiche, con le nuove ottiche senza punti di riferimento è praticamente impossibile usare l'iperfocale.
Antonio
Antonio
Ho studiato un po' ma ho qualche dubbio: dove metto a fuoco?
allora al di là delle definizioni per calcolare l'iperfocale si usa questa formula (si ci sono i programmini per smartphone ma preferisco capire):
H = ((f^2) / (N * c)) + f
dove
H è la distanza iperfocale espressa in millimetri
f è la lunghezza focale espressa in millimetri
N è l’apertura del diaframma
c è il circolo di confusione, che nel mio caso D300 è pari a 0.02 mm.
Quindi per f= 24 (=16x1.5 perchè sono su DX)
N= 11
avremo (24x24/11x0.02)+24= 2.642,18 equivalente a 2,64 metri
Adesso che ci faccio con questi 2,64 metri? Metto a fuoco a 2,64? E quindi avrò una profondità di campo che andrà da 0,88 cm (= 2,64/3) dal sensore della fotocamera ad infinito? E' così o mi sono perso qualcosa?
Da altre parti ho letto che bisogna mettere a fuoco alla metà del risultato ottenuto quindi a 1,32?
allora al di là delle definizioni per calcolare l'iperfocale si usa questa formula (si ci sono i programmini per smartphone ma preferisco capire):
H = ((f^2) / (N * c)) + f
dove
H è la distanza iperfocale espressa in millimetri
f è la lunghezza focale espressa in millimetri
N è l’apertura del diaframma
c è il circolo di confusione, che nel mio caso D300 è pari a 0.02 mm.
Quindi per f= 24 (=16x1.5 perchè sono su DX)
N= 11
avremo (24x24/11x0.02)+24= 2.642,18 equivalente a 2,64 metri
Adesso che ci faccio con questi 2,64 metri? Metto a fuoco a 2,64? E quindi avrò una profondità di campo che andrà da 0,88 cm (= 2,64/3) dal sensore della fotocamera ad infinito? E' così o mi sono perso qualcosa?
Da altre parti ho letto che bisogna mettere a fuoco alla metà del risultato ottenuto quindi a 1,32?
Se riduci il circolo di confusione perché sei su DX, non devi moltiplicare la focale dell'obiettivo! Metti a fuoco su questa distanza, l'infinito e la metà dell'iperfocale saranno sfocati secondo c.
Se stampi grande o guardi il monitor al 100%, consiglio c = 0.015 (FX) o 0.01 (DX) pari a circa 50 lp/mm (24 Mp).
Non sempre l'iperfocale è la scelta più valida, spesso conviene mettere a fuoco i dettagli fini più importanti, e poi chiudere fino a coprire con la scala PdC tutta la zona da focheggiare, +1 stop ancora, ma non dopo f/11.
A presto
Elio
Grazie ad entrambi.
Quindi per vedere se ho capito: con la D300 seguendo l'esempio di prima il calcolo diventa (16x16/11x0,02)+16= 1,18 mt se metto a fuoco a 1,18 mt avrò una PDC che va da 0,59 mt ad infinito
Nella seconda indicazione che mi hai dato nel mio caso dovrò utilizzare 0,01 ma che significa pari a 50lp/mm cosa sono gli lp? Poi tra parentesi metti 24 MP sono mega pixel? La D300 ne ha 12
Sull'ultima indicazione che mi hai dato dovrò cercarmi e studiarmi la scala di PDC. So che dopo f11 entra in gioco la diffrazione dell'ottima che toglie nitidezza allo scatto ma allora mi domando in quali casi conviene spingere oltre il diaframma?
Quindi per vedere se ho capito: con la D300 seguendo l'esempio di prima il calcolo diventa (16x16/11x0,02)+16= 1,18 mt se metto a fuoco a 1,18 mt avrò una PDC che va da 0,59 mt ad infinito
Nella seconda indicazione che mi hai dato nel mio caso dovrò utilizzare 0,01 ma che significa pari a 50lp/mm cosa sono gli lp? Poi tra parentesi metti 24 MP sono mega pixel? La D300 ne ha 12
Sull'ultima indicazione che mi hai dato dovrò cercarmi e studiarmi la scala di PDC. So che dopo f11 entra in gioco la diffrazione dell'ottima che toglie nitidezza allo scatto ma allora mi domando in quali casi conviene spingere oltre il diaframma?
Continuo a ripetere che i calcoli non ti servono a niente, se non per capire... in fotografia si approssima...
La domanda e', dove metto a fuoco... la risposta... sul soggetto principale, con il potente autofocus.
AL massimo credo possa interessarti la profondita' di campo, che vedi subito con il tasto anteprima, o meglio ancora sul display in una foto di prova....
La domanda e', dove metto a fuoco... la risposta... sul soggetto principale, con il potente autofocus.
AL massimo credo possa interessarti la profondita' di campo, che vedi subito con il tasto anteprima, o meglio ancora sul display in una foto di prova....
Continuo a ripetere che i calcoli non ti servono a niente, se non per capire... in fotografia si approssima...
Ed infatti a me piace capire
La domanda e', dove metto a fuoco... la risposta... sul soggetto principale, con il potente autofocus.
Caspita non c'avevo mai pensato!
AL massimo credo possa interessarti la profondita' di campo, che vedi subito con il tasto anteprima, o meglio ancora sul display in una foto di prova....
Interessante anche questo mi suona nuovo
Ho studiato un po' ma ho qualche dubbio: dove metto a fuoco?
allora al di là delle definizioni per calcolare l'iperfocale si usa questa formula (si ci sono i programmini per smartphone ma preferisco capire):
H = ((f^2) / (N * c)) + f
dove
H è la distanza iperfocale espressa in millimetri
f è la lunghezza focale espressa in millimetri
N è l’apertura del diaframma
c è il circolo di confusione, che nel mio caso D300 è pari a 0.02 mm.
Quindi per f= 24 (=16x1.5 perchè sono su DX)
N= 11
avremo (24x24/11x0.02)+24= 2.642,18 equivalente a 2,64 metri
Adesso che ci faccio con questi 2,64 metri? Metto a fuoco a 2,64? E quindi avrò una profondità di campo che andrà da 0,88 cm (= 2,64/3) dal sensore della fotocamera ad infinito? E' così o mi sono perso qualcosa?
Da altre parti ho letto che bisogna mettere a fuoco alla metà del risultato ottenuto quindi a 1,32?
allora al di là delle definizioni per calcolare l'iperfocale si usa questa formula (si ci sono i programmini per smartphone ma preferisco capire):
H = ((f^2) / (N * c)) + f
dove
H è la distanza iperfocale espressa in millimetri
f è la lunghezza focale espressa in millimetri
N è l’apertura del diaframma
c è il circolo di confusione, che nel mio caso D300 è pari a 0.02 mm.
Quindi per f= 24 (=16x1.5 perchè sono su DX)
N= 11
avremo (24x24/11x0.02)+24= 2.642,18 equivalente a 2,64 metri
Adesso che ci faccio con questi 2,64 metri? Metto a fuoco a 2,64? E quindi avrò una profondità di campo che andrà da 0,88 cm (= 2,64/3) dal sensore della fotocamera ad infinito? E' così o mi sono perso qualcosa?
Da altre parti ho letto che bisogna mettere a fuoco alla metà del risultato ottenuto quindi a 1,32?
il nitido lo hai tra 1/2 (e non 1/3) della distanza iperfocale (che è il punto dove devi mettere a fuoco) e l'infinito.
Però ti voglio vedere a trovare sulla ghiera di un AFS G quella distanza!! Ti ci vorrebbe il metro....
Per poter lavorare con l'iperfocale dovresti usare, come ti diceva Antonio, i vecchi AI.
Ho studiato un po' ma ho qualche dubbio: dove metto a fuoco?
allora al di là delle definizioni per calcolare l'iperfocale si usa questa formula (si ci sono i programmini per smartphone ma preferisco capire):
H = ((f^2) / (N * c)) + f
dove
H è la distanza iperfocale espressa in millimetri
f è la lunghezza focale espressa in millimetri
N è l'apertura del diaframma
c è il circolo di confusione, che nel mio caso D300 è pari a 0.02 mm.
Quindi per f= 24 (=16x1.5 perchè sono su DX)
N= 11
avremo (24x24/11x0.02)+24= 2.642,18 equivalente a 2,64 metri
Adesso che ci faccio con questi 2,64 metri? Metto a fuoco a 2,64? E quindi avrò una profondità di campo che andrà da 0,88 cm (= 2,64/3) dal sensore della fotocamera ad infinito? E' così o mi sono perso qualcosa?
Da altre parti ho letto che bisogna mettere a fuoco alla metà del risultato ottenuto quindi a 1,32?
allora al di là delle definizioni per calcolare l'iperfocale si usa questa formula (si ci sono i programmini per smartphone ma preferisco capire):
H = ((f^2) / (N * c)) + f
dove
H è la distanza iperfocale espressa in millimetri
f è la lunghezza focale espressa in millimetri
N è l'apertura del diaframma
c è il circolo di confusione, che nel mio caso D300 è pari a 0.02 mm.
Quindi per f= 24 (=16x1.5 perchè sono su DX)
N= 11
avremo (24x24/11x0.02)+24= 2.642,18 equivalente a 2,64 metri
Adesso che ci faccio con questi 2,64 metri? Metto a fuoco a 2,64? E quindi avrò una profondità di campo che andrà da 0,88 cm (= 2,64/3) dal sensore della fotocamera ad infinito? E' così o mi sono perso qualcosa?
Da altre parti ho letto che bisogna mettere a fuoco alla metà del risultato ottenuto quindi a 1,32?
Non serve a nulla, si è troppo attaccati ai ricordi con le nuove ottiche non puoi avere l'iperfocale
Questa foto è tutta a fuoco senza troppi calcoli di iperfocali
Ho studiato un po' ma ho qualche dubbio: dove metto a fuoco?
allora al di là delle definizioni per calcolare l'iperfocale si usa questa formula (si ci sono i programmini per smartphone ma preferisco capire):
H = ((f^2) / (N * c)) + f
dove
H è la distanza iperfocale espressa in millimetri
f è la lunghezza focale espressa in millimetri
N è l'apertura del diaframma
c è il circolo di confusione, che nel mio caso D300 è pari a 0.02 mm.
Quindi per f= 24 (=16x1.5 perchè sono su DX)
N= 11
avremo (24x24/11x0.02)+24= 2.642,18 equivalente a 2,64 metri
Adesso che ci faccio con questi 2,64 metri? Metto a fuoco a 2,64? E quindi avrò una profondità di campo che andrà da 0,88 cm (= 2,64/3) dal sensore della fotocamera ad infinito? E' così o mi sono perso qualcosa?
Da altre parti ho letto che bisogna mettere a fuoco alla metà del risultato ottenuto quindi a 1,32?
allora al di là delle definizioni per calcolare l'iperfocale si usa questa formula (si ci sono i programmini per smartphone ma preferisco capire):
H = ((f^2) / (N * c)) + f
dove
H è la distanza iperfocale espressa in millimetri
f è la lunghezza focale espressa in millimetri
N è l'apertura del diaframma
c è il circolo di confusione, che nel mio caso D300 è pari a 0.02 mm.
Quindi per f= 24 (=16x1.5 perchè sono su DX)
N= 11
avremo (24x24/11x0.02)+24= 2.642,18 equivalente a 2,64 metri
Adesso che ci faccio con questi 2,64 metri? Metto a fuoco a 2,64? E quindi avrò una profondità di campo che andrà da 0,88 cm (= 2,64/3) dal sensore della fotocamera ad infinito? E' così o mi sono perso qualcosa?
Da altre parti ho letto che bisogna mettere a fuoco alla metà del risultato ottenuto quindi a 1,32?
Posso chiedenti un calcolo di iperfocale su questa foto????
Anche su questa
Non sempre l'iperfocale è la scelta più valida, spesso conviene mettere a fuoco i dettagli fini più importanti, e poi chiudere fino a coprire con la scala PdC tutta la zona da focheggiare, +1 stop ancora, ma non dopo f/11.
Ciao,
ammettiamo che uno debba fotografare di notte fonda le montagne( con tempi di posa molto lunghi e diaframma aperto rimarranno ugualmente illuminate).
Non può mettere a fuoco sulle montagne poichè non essendoci luce non riesce mettere a fuoco, ne può puntare una luce contro le montagne poichè sono troppo distanti. (Ho già provato a tenere al massimo gli iso ,diaframma tutto aperto e tempo di posa bulb ma non si riesce ugualmente )
Quindi nel mio caso ho pensato di mettere a fuoco sulla distanza iperfocale quando c'è luce di giorno , bloccare quella messa a fuoco e di notte scattare con tale messa a fuoco fissata.
Nel mio caso(tenuto presente che avevo f 2,8 su un 24 mm FF ) la distanza iperfocale calcolata con applicazione on line era di 6,81 metri, quindi avrei avuto a fuoco dalla metà di 6,81 metri fino ad infinito.
E' diverso avere a fuoco da 3,40 metri circa fino infinito rispetto al mettere a fuoco sulle montagne?
Penso proprio di sì perchè con l'iperfocale le montagne sono più sfocate rispetto a che se metto a fuoco su di esse.
Poi correggimi tu se sbaglio.
Morale: quando c'è luce metto a fuoco sulle montagne.
Blocco la messa a fuoco.
Attendo che venga la notte lasciando la fotocamera dove è , senza spostarla minimamente, poi scatterò.
Ciao,
ammettiamo che uno debba fotografare di notte fonda le montagne( con tempi di posa molto lunghi e diaframma aperto rimarranno ugualmente illuminate).
Non può mettere a fuoco sulle montagne poichè non essendoci luce non riesce mettere a fuoco, ne può puntare una luce contro le montagne poichè sono troppo distanti. (Ho già provato a tenere al massimo gli iso ,diaframma tutto aperto e tempo di posa bulb ma non si riesce ugualmente )
Quindi nel mio caso ho pensato di mettere a fuoco sulla distanza iperfocale quando c'è luce di giorno , bloccare quella messa a fuoco e di notte scattare con tale messa a fuoco fissata.
Nel mio caso(tenuto presente che avevo f 2,8 su un 24 mm FF ) la distanza iperfocale calcolata con applicazione on line era di 6,81 metri, quindi avrei avuto a fuoco dalla metà di 6,81 metri fino ad infinito.
E' diverso avere a fuoco da 3,40 metri circa fino infinito rispetto al mettere a fuoco sulle montagne?
Penso proprio di sì perchè con l'iperfocale le montagne sono più sfocate rispetto a che se metto a fuoco su di esse.
Poi correggimi tu se sbaglio.
Morale: quando c'è luce metto a fuoco sulle montagne.
Blocco la messa a fuoco.
Attendo che venga la notte lasciando la fotocamera dove è , senza spostarla minimamente, poi scatterò.
ammettiamo che uno debba fotografare di notte fonda le montagne( con tempi di posa molto lunghi e diaframma aperto rimarranno ugualmente illuminate).
Non può mettere a fuoco sulle montagne poichè non essendoci luce non riesce mettere a fuoco, ne può puntare una luce contro le montagne poichè sono troppo distanti. (Ho già provato a tenere al massimo gli iso ,diaframma tutto aperto e tempo di posa bulb ma non si riesce ugualmente )
Quindi nel mio caso ho pensato di mettere a fuoco sulla distanza iperfocale quando c'è luce di giorno , bloccare quella messa a fuoco e di notte scattare con tale messa a fuoco fissata.
Nel mio caso(tenuto presente che avevo f 2,8 su un 24 mm FF ) la distanza iperfocale calcolata con applicazione on line era di 6,81 metri, quindi avrei avuto a fuoco dalla metà di 6,81 metri fino ad infinito.
E' diverso avere a fuoco da 3,40 metri circa fino infinito rispetto al mettere a fuoco sulle montagne?
Penso proprio di sì perchè con l'iperfocale le montagne sono più sfocate rispetto a che se metto a fuoco su di esse.
Poi correggimi tu se sbaglio.
Morale: quando c'è luce metto a fuoco sulle montagne.
Blocco la messa a fuoco.
Attendo che venga la notte lasciando la fotocamera dove è , senza spostarla minimamente, poi scatterò.
La parte importante deve essere sempre perfettamente a fuoco. Maestri del passato posizionavano sempre il soggetto a una distanza media o direttamente all'infinito. La tecnica dipende anche dalla precisione della propria attrezzatura.
Con la mia Zeiss Ikon Superwide e Biogon ZM 25/2.8 perfettamente tarata, arrivo di notte, con il mio luminosissimo mirino albada inquadro perfettamente le montagne, MAF all'infinito, chiudo fino a che copro l'area inquadrata e scatto in posa B. Sull'iperfocale avrei le montagne sfocate. Lo stesso accade con l'architettura, i superwide e le "quinte". Metto a fuoco lo sfondo, calcolo la distanza minima, chiudo finché entra tutto nella PDC e scatto.
In ogni caso è bene chiudere almeno fino a f/5.6. Reflex e ottiche AF complicano parecchio la questione: l'allineamento all'infinito ottimale lo calcolo con calma e/o lo ricordo (magari con la pecetta sul barilotto). Se ci sono luci lontane, la MAF reflex si fa benissimo con oculari ingranditori, come il DG-2, "strizzando" il puntino. Poi si calcola la PdC da coprire, ecc...
A presto
Elio
Con la mia Zeiss Ikon Superwide e Biogon ZM 25/2.8 perfettamente tarata, arrivo di notte, con il mio luminosissimo mirino albada inquadro perfettamente le montagne, MAF all'infinito, chiudo fino a che copro l'area inquadrata e scatto in posa B. Sull'iperfocale avrei le montagne sfocate.
Elio
Elio
Ammettiamo per prima cosa che sei in una notte in cui non c'è la luna e oltre a ciò sei in una zona molto buia(perchè se non c'è la luna in una zona dove c'è inquinamento luminoso è un conto, mentre se non c'è la luna dove non c'è inquinamento luminoso è una altra cosa).
In questo caso con la tua fotocamera riesci a puntare alle montagne e mettere a fuoco su di loro?
Posso chiedenti un calcolo di iperfocale su questa foto????
Anche su questa
Anche su questa
Sulla prima prediligo lo sfondo. Su un 15 mm regolerei un pelo sotto l'infinito a f/8, sacrificando appena le pietre vicine.
Nel secondo caso mirerei alla siepe, che ha dettagli finissimi che spiccano. La MAF dovrebbe essere quindi a 8-10 m (metà tra 2 m e inf = 4 m; metà strada tra 4 m e inf. sono 8 m). Per il diaframma, f/6.3 o f/8 dovrebbero essere ottimali. Uno scatto a f/11 lo farei in ogni caso. Con un Heliar o un Distagon ZM la cosa è semplice, con un AF tutto diventa complicato.
A presto
Elio
Con la mia Zeiss Ikon Superwide e Biogon ZM 25/2.8 perfettamente tarata, arrivo di notte, con il mio luminosissimo mirino albada inquadro perfettamente le montagne, MAF all'infinito, chiudo fino a che copro l'area inquadrata e scatto in posa B.
Ammettiamo poi tu agisca con un bello zoom 24 -70 nikon AF-S f/2.8G ED montato su una comunissima nikon FF di ultima generazione.
Messaggio modificato da martino papesso il Jul 25 2013, 03:52 PM
Sulla prima prediligo lo sfondo. Su un 15 mm regolerei un pelo sotto l'infinito a f/8, sacrificando appena le pietre vicine.
Nel secondo caso mirerei alla siepe, che ha dettagli finissimi che spiccano. La MAF dovrebbe essere quindi a 8-10 m (metà tra 2 m e inf = 4 m; metà strada tra 4 m e inf. sono 8 m). Per il diaframma, f/6.3 o f/8 dovrebbero essere ottimali. Uno scatto a f/11 lo farei in ogni caso. Con un Heliar o un Distagon ZM la cosa è semplice, con un AF tutto diventa complicato.
A presto
Elio
Nel secondo caso mirerei alla siepe, che ha dettagli finissimi che spiccano. La MAF dovrebbe essere quindi a 8-10 m (metà tra 2 m e inf = 4 m; metà strada tra 4 m e inf. sono 8 m). Per il diaframma, f/6.3 o f/8 dovrebbero essere ottimali. Uno scatto a f/11 lo farei in ogni caso. Con un Heliar o un Distagon ZM la cosa è semplice, con un AF tutto diventa complicato.
A presto
Elio
Se fossero scatti unici allora forse ci proverei a una iperfocale
Purtroppo sono marge di ben 16 scatti cadauno e la cosa si presenta più complicata
Con la mia Zeiss Ikon Superwide e Biogon ZM 25/2.8 perfettamente tarata, arrivo di notte, con il mio luminosissimo mirino albada inquadro perfettamente le montagne, MAF all'infinito, chiudo fino a che copro l'area inquadrata e scatto in posa B.
A presto
Elio
A presto
Elio
Vediamo se ho capito quello che fai.
Vai sul posto.
Metti a fuoco utilizzando la messa a fuoco in manuale.
Ruoti l'anello di messa a fuoco all'estremo dimodochè coincida con infinito.
A occhio agisci sempre su tale anello ruotandolo dimodochè secondo te le montagne sono a fuoco.
Poi in posa B scatti.
E' questo che vuoi dire?
Vediamo se ho capito quello che fai.
Vai sul posto.
Metti a fuoco utilizzando la messa a fuoco in manuale.
Ruoti l'anello di messa a fuoco all'estremo dimodochè coincida con infinito.
A occhio agisci sempre su tale anello ruotandolo dimodochè secondo te le montagne sono a fuoco.
Poi in posa B scatti.
E' questo che vuoi dire?
Vai sul posto.
Metti a fuoco utilizzando la messa a fuoco in manuale.
Ruoti l'anello di messa a fuoco all'estremo dimodochè coincida con infinito.
A occhio agisci sempre su tale anello ruotandolo dimodochè secondo te le montagne sono a fuoco.
Poi in posa B scatti.
E' questo che vuoi dire?
Parlavo di un'ottica perfettamente tarata, visto che va sulle macchine a telemetro, e con una scala PDC enorme. A questa focale (ZM 25), l'apertura telemetrica dell'occhio umano, 10 mm, è superiore a quella teorica di una reflex, cioè l'occhio stesso, se la scala è tarata, mette a fuoco con più precisione dell'AF a 5000 punti. Il telemetro è superpreciso, ma con i calcoli che devo fare non è quasi utile.
Detto questo, è logico che le montagne stanno all'infinito, cioè a battuta. Tuttavia, devo traguardare l'oggetto più vicino che deve apparire nitido e ne stimo o misuro la distanza. Poniamo che sia a 3 m. Come primo tentativo, lascio l'ottica all'infinito, leggo sulla scala la distanza rispetto alla PdC: trovo che a f/8 la nitidezza parte da 2.3 m circa. Allora posso usare f/8, con una risolvenza, data la "bestia" usata, che si aggira ancora oltre le 130 lp/mm a distanza in diffrazione e circa 40 lp/mm sulla zona più vicina.
Se volessi usare f/5.6, dovrei avvicinare la MAF. Il punto di mezzo tra 3 m e infinito (6 m in scala logaritmica-diottrica) è la minima distanza che posso usare efficientemente. A f/2.8 la Pdc a 30 micron di cerchio di confusione (CoC) e 6 m raggiunge le montagne. Chiudo quindi 2 stop: avrò ancora almeno 60 lp/mm all'infinito, buoni per almeno 24 Mp.
Altrimenti, preferisco stare un pelino sotto l'infinito, in quanto i superwide hanno una curvatura di campo a forma di piatto, con il centro poggiato sull'obiettivo. Quindi i bordi raggiungono al'infinito a una distanza di MAF leggermente minore. Poichè l'ottica è indistorta, la focale deve aumentare al bordo e la pdc diminuisce, mentre il centro è molto tollerante. Allora accorcio di 1-2 mm sulla ghiera la MAF per accomodare al meglio i bordi e chiudo 2 stop per stringere il CoC.
Le ottiche per reflex sono invece molto meno corrette, anzi un casino: devo sapere dove sulla scala l'infinito va a fuoco al centro, al bordo, al "buco" mediano dei retrofocus, devo interpolare una linea di MAF media tra i punti estremi e guardare se devo chiudere ancora... Dai grafici MTF di Nikon si vede che non hanno neppure fatto questo lavoro.
Questo è il motivo anche degli angoli fuori fuoco di chi ha un'ottica ben tarata e usa proditoriamente l'AF... magari a TA.
Sulle digitali con LV, devo controllare se il tiraggio è OK, se il filtro AA non mi sposta molto il fuoco al bordo e rifare alcuni calcoli, una volta per tutte, per ottimizzare la MAF. Sembra complesso, ma i due casi proposti sono molto facili da trattare. Come vedi le tecniche di MAF tradizionali non servono molto, anzi...
Ripeti passo passo le operazioni e pensa che se già usi un CoC di 10 micron (con DOFMASTER) stai sotto le 100 lp/mm di sicuro a f/2.8-4. Le varie scelte che hai non sono indifferenti. Quindi il pixelpeeper che va a cercare con il lanternino il pixel sfocato al centro o all'angolo non ha capito nulla del problema.
A presto
Elio
Parlavo di un'ottica perfettamente tarata, visto che va sulle macchine a telemetro, e con una scala PDC enorme. A questa focale (ZM 25), l'apertura telemetrica dell'occhio umano, 10 mm, è superiore a quella teorica di una reflex, cioè l'occhio stesso, se la scala è tarata, mette a fuoco con più precisione dell'AF a 5000 punti. Il telemetro è superpreciso, ma con i calcoli che devo fare non è quasi utile.
Detto questo, è logico che le montagne stanno all'infinito, cioè a battuta. Tuttavia, devo traguardare l'oggetto più vicino che deve apparire nitido e ne stimo o misuro la distanza. Poniamo che sia a 3 m. Come primo tentativo, lascio l'ottica all'infinito, leggo sulla scala la distanza rispetto alla PdC: trovo che a f/8 la nitidezza parte da 2.3 m circa. Allora posso usare f/8, con una risolvenza, data la "bestia" usata, che si aggira ancora oltre le 130 lp/mm a distanza in diffrazione e circa 40 lp/mm sulla zona più vicina.
Se volessi usare f/5.6, dovrei avvicinare la MAF. Il punto di mezzo tra 3 m e infinito (6 m in scala logaritmica-diottrica) è la minima distanza che posso usare efficientemente. A f/2.8 la Pdc a 30 micron di cerchio di confusione (CoC) e 6 m raggiunge le montagne. Chiudo quindi 2 stop: avrò ancora almeno 60 lp/mm all'infinito, buoni per almeno 24 Mp.
Altrimenti, preferisco stare un pelino sotto l'infinito, in quanto i superwide hanno una curvatura di campo a forma di piatto, con il centro poggiato sull'obiettivo. Quindi i bordi raggiungono al'infinito a una distanza di MAF leggermente minore. Poichè l'ottica è indistorta, la focale deve aumentare al bordo e la pdc diminuisce, mentre il centro è molto tollerante. Allora accorcio di 1-2 mm sulla ghiera la MAF per accomodare al meglio i bordi e chiudo 2 stop per stringere il CoC.
Le ottiche per reflex sono invece molto meno corrette, anzi un casino: devo sapere dove sulla scala l'infinito va a fuoco al centro, al bordo, al "buco" mediano dei retrofocus, devo interpolare una linea di MAF media tra i punti estremi e guardare se devo chiudere ancora... Dai grafici MTF di Nikon si vede che non hanno neppure fatto questo lavoro.
Questo è il motivo anche degli angoli fuori fuoco di chi ha un'ottica ben tarata e usa proditoriamente l'AF... magari a TA.
Sulle digitali con LV, devo controllare se il tiraggio è OK, se il filtro AA non mi sposta molto il fuoco al bordo e rifare alcuni calcoli, una volta per tutte, per ottimizzare la MAF. Sembra complesso, ma i due casi proposti sono molto facili da trattare. Come vedi le tecniche di MAF tradizionali non servono molto, anzi...
Ripeti passo passo le operazioni e pensa che se già usi un CoC di 10 micron (con DOFMASTER) stai sotto le 100 lp/mm di sicuro a f/2.8-4. Le varie scelte che hai non sono indifferenti. Quindi il pixelpeeper che va a cercare con il lanternino il pixel sfocato al centro o all'angolo non ha capito nulla del problema.
A presto
Elio
Detto questo, è logico che le montagne stanno all'infinito, cioè a battuta. Tuttavia, devo traguardare l'oggetto più vicino che deve apparire nitido e ne stimo o misuro la distanza. Poniamo che sia a 3 m. Come primo tentativo, lascio l'ottica all'infinito, leggo sulla scala la distanza rispetto alla PdC: trovo che a f/8 la nitidezza parte da 2.3 m circa. Allora posso usare f/8, con una risolvenza, data la "bestia" usata, che si aggira ancora oltre le 130 lp/mm a distanza in diffrazione e circa 40 lp/mm sulla zona più vicina.
Se volessi usare f/5.6, dovrei avvicinare la MAF. Il punto di mezzo tra 3 m e infinito (6 m in scala logaritmica-diottrica) è la minima distanza che posso usare efficientemente. A f/2.8 la Pdc a 30 micron di cerchio di confusione (CoC) e 6 m raggiunge le montagne. Chiudo quindi 2 stop: avrò ancora almeno 60 lp/mm all'infinito, buoni per almeno 24 Mp.
Altrimenti, preferisco stare un pelino sotto l'infinito, in quanto i superwide hanno una curvatura di campo a forma di piatto, con il centro poggiato sull'obiettivo. Quindi i bordi raggiungono al'infinito a una distanza di MAF leggermente minore. Poichè l'ottica è indistorta, la focale deve aumentare al bordo e la pdc diminuisce, mentre il centro è molto tollerante. Allora accorcio di 1-2 mm sulla ghiera la MAF per accomodare al meglio i bordi e chiudo 2 stop per stringere il CoC.
Le ottiche per reflex sono invece molto meno corrette, anzi un casino: devo sapere dove sulla scala l'infinito va a fuoco al centro, al bordo, al "buco" mediano dei retrofocus, devo interpolare una linea di MAF media tra i punti estremi e guardare se devo chiudere ancora... Dai grafici MTF di Nikon si vede che non hanno neppure fatto questo lavoro.
Questo è il motivo anche degli angoli fuori fuoco di chi ha un'ottica ben tarata e usa proditoriamente l'AF... magari a TA.
Sulle digitali con LV, devo controllare se il tiraggio è OK, se il filtro AA non mi sposta molto il fuoco al bordo e rifare alcuni calcoli, una volta per tutte, per ottimizzare la MAF. Sembra complesso, ma i due casi proposti sono molto facili da trattare. Come vedi le tecniche di MAF tradizionali non servono molto, anzi...
Ripeti passo passo le operazioni e pensa che se già usi un CoC di 10 micron (con DOFMASTER) stai sotto le 100 lp/mm di sicuro a f/2.8-4. Le varie scelte che hai non sono indifferenti. Quindi il pixelpeeper che va a cercare con il lanternino il pixel sfocato al centro o all'angolo non ha capito nulla del problema.
A presto
Elio
Ammettiamo tu abbia una ottica per reflex montata su una semplicissima full frame nikon di ultima generazione.
Mi puoi dire, per favore che fai?
Le condizioni mi sembra tu le sappia : hai montagne parecchio distanti da te , oltre solo il cielo e basta.
E' notte, molto buia, e senza luna.
Devi fotografare le montagne con sfondo il cielo che sarà stellato.
Grazie.
Mamma mia Pes mi hai fatto venire il mal di testa! Ma dove posso apprendere tutte queste nozioni?
Secondo me usare l'iperfocale è non poche volte utile, purtroppo le ottiche attuali non aiutano, avendo spesso una ghiera della maf troppo diretta (i G) e le tacchette della pdc ridicole o addirittura inesistenti.
Quando uso gli AI non c'è problema, ma con i G......
Non dimentichiamo che l'iperfocale è utilissima nello Street, si imposta il valore e si scatta senza mettere a fuoco, ovviamente bisogna scollegare la funzione AF dal pulsante di scatto, ma così si è sicuri di avere tutto a fuoco senza che la macchina decida per noi.
Quando c'è buio (senza luna e senza nessun punto luminoso) basta accendere una torcia (es del telefonino) alla distanza decisa e il gioco è fatto.
Per poter scattare all'iperfocale mi sono fatto questa tabellina che conservo nel portafoglio.
Se a qualcuno serve la può scaricare
Ps: nelle attuali DSRL ci sono milioni di funzioni inutili, ma sarebbe così complicato avere un tastino che porti l'obiettivo alla distanza iperfocale in automatico???
Quando uso gli AI non c'è problema, ma con i G......
Non dimentichiamo che l'iperfocale è utilissima nello Street, si imposta il valore e si scatta senza mettere a fuoco, ovviamente bisogna scollegare la funzione AF dal pulsante di scatto, ma così si è sicuri di avere tutto a fuoco senza che la macchina decida per noi.
Quando c'è buio (senza luna e senza nessun punto luminoso) basta accendere una torcia (es del telefonino) alla distanza decisa e il gioco è fatto.
Per poter scattare all'iperfocale mi sono fatto questa tabellina che conservo nel portafoglio.
Se a qualcuno serve la può scaricare
Ps: nelle attuali DSRL ci sono milioni di funzioni inutili, ma sarebbe così complicato avere un tastino che porti l'obiettivo alla distanza iperfocale in automatico???
Ammettiamo tu abbia una ottica per reflex montata su una semplicissima full frame nikon di ultima generazione.
Mi puoi dire, per favore che fai?
Le condizioni mi sembra tu le sappia : hai montagne parecchio distanti da te , oltre solo il cielo e basta.
E' notte, molto buia, e senza luna.
Devi fotografare le montagne con sfondo il cielo che sarà stellato.
Grazie.
Mi puoi dire, per favore che fai?
Le condizioni mi sembra tu le sappia : hai montagne parecchio distanti da te , oltre solo il cielo e basta.
E' notte, molto buia, e senza luna.
Devi fotografare le montagne con sfondo il cielo che sarà stellato.
Grazie.
Scelgo innanzitutto l'obiettivo. Voglio in questo caso una bassa curvatura di campo. Su ogni ottica io, da nuova o in caso di dubbi, controllo in LV o con scatti di prova la politica ottima di MAF a 1, 2, 3 m e infinito e a vari diaframmi e la resa ottenibile.
Anche con la reflex, se il vetrino non basta, posso portare dei mirini da slitta flash validi per la notte. Ne ho da 15, 21 e 25 mm.
Per le montagne posso regolare l'infinito ottimizzato sulla base delle note. Le MAF sul momento sono perdite di tempo senza punti luminosi, stelle e pattern rigati e illuminati. A questo punto:
1) Se lo scenario è terso, posso risolvere parecchio all'infinito, lascio quindi la MAF all'infinito "ottimizzato" sulla base delle prove di accettazione e chiudo fino a raggiungere una sufficiente nitidezza nelle zone vicine, ma non di più.
2) Se c'è haze o scintillazione, meglio aprire un po' il diaframma e alzare gli ISO (meno micromosso in distanza) e accorciare un po' la MAF mantenendo un CoC di 10 o 20 micron al massimo all'infinito.
Molto semplice: cura e applicazione delle nozioni ottiche fondamentali. Molto dipende dall'accuratezza delle prove a freddo su obiettivi e macchine e dalla previsione delle principali cause di danneggiamento della qualità nella situazione presente. Le tabelle di DOF master sono molto utili. Le incertezze in pratica sono minime,ma nulla mi vieta di fare alcuni scatti, anche se uso il film. La foto è "still" (calma) imaging, non dimentichiamolo. Non dimentichiamo anche che l'obiettivo deve avere le scale di distanza, se no resta in negozio o a casa!
A presto
Elio
CONCORDo IN PIENO
Antonio
Antonio
L'autofocus ha una taratura relativa in distanza, non assoluta come un telemetro ottico o LIDAR e non può conoscere i nostri requisiti di CoC. Comunque, l'AF multi zona fa qualcosa di simile, purtroppo solo nelle zone centrali.
A presto
Elio
Messaggio modificato da pes084k1 il Jul 27 2013, 03:38 PM
ma perché si complicano, ma soprattutto si parla in modo incomprensibile di cose tutto sommato fattibili senza eccessivi voli pindarici?
Questi sono 2 scatti eseguiti a f1,8, era necessario un valore del genere perché le lucciole di chiaro ne fanno davvero poco, e di altra luce vi assicuro proprio non ce ne era, in qualche modo la corretta maf la ho trovata.... ovvio che di pdc in questo caso ce ne era davvero poca, ma se avessi chiuso a f4 o f5,6 avrei risolto ogni problema (ma non avrei avuto le lucciole visibili..)
Messaggio modificato da Gian Carlo F il Jul 27 2013, 03:59 PM
Questi sono 2 scatti eseguiti a f1,8, era necessario un valore del genere perché le lucciole di chiaro ne fanno davvero poco, e di altra luce vi assicuro proprio non ce ne era, in qualche modo la corretta maf la ho trovata.... ovvio che di pdc in questo caso ce ne era davvero poca, ma se avessi chiuso a f4 o f5,6 avrei risolto ogni problema (ma non avrei avuto le lucciole visibili..)
Messaggio modificato da Gian Carlo F il Jul 27 2013, 03:59 PM
L'autofocus ha una taratura relativa in distanza, non assoluta come un telemetro ottico o LIDAR e non può conoscere i nostri requisiti di CoC. Comunque, l'AF multi zona fa qualcosa di simile, purtroppo solo nelle zone centrali.
ci vogliono poche righe di comando per aggiungere una voce nei menu e immettere tutti dati eventualmnete necessari per informare la fotocamera cosa vogliamo, per i tecnici è proprio una cavolata anche perchè trovano soluzioni a problemi più complessi di una banale formula del calcolo dell'iperfocale.
Antonio
ma perché si complicano, ma soprattutto si parla in modo incomprensibile di cose tutto sommato fattibili senza eccessivi voli pindarici?
Questi sono 2 scatti eseguiti a f1,8, era necessario un valore del genere perché le lucciole di chiaro ne fanno davvero poco, e di altra luce vi assicuro proprio non ce ne era, in qualche modo la corretta maf la ho trovata.... ovvio che di pdc in questo caso ce ne era davvero poca, ma se avessi chiuso a f4 o f5,6 avrei risolto ogni problema (ma non avrei avuto le lucciole visibili..)
Questi sono 2 scatti eseguiti a f1,8, era necessario un valore del genere perché le lucciole di chiaro ne fanno davvero poco, e di altra luce vi assicuro proprio non ce ne era, in qualche modo la corretta maf la ho trovata.... ovvio che di pdc in questo caso ce ne era davvero poca, ma se avessi chiuso a f4 o f5,6 avrei risolto ogni problema (ma non avrei avuto le lucciole visibili..)
Francamente, esiste una certa differenza tra affrontare un problema con metodo scientifico e razionale (conviene questo o quest'altro?) o empiricamente per tentativi e "occhiometro Mk. 1 Mod. 0". Ho detto come si risolvono in maniera ottimale i casi in cui ci sono punti luminosi su cui fare la MAF e i casi dove non si vede proprio niente nel mirino e ci vuole un "oracolo" o una conoscenza a priori. Ho esaurito i casi possibili. Devo aggiungere altro?
La retroazione è data dalla sfocatura misurata su raw o scansione: questa misura da l'idea chiara della bontà relativa e assoluta delle noistre scelte. Nelle foto mostrate avrei dato 1 o 2 stop in più di esposizione e chiuso di qualche stop. Anche se sono aduso a immagini sature, queste mi sembrano molto poco leggibili. Poi di solito le vedo a 7500-9500 punti di base.
A presto
Elio