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[dubbi Macrofotografia] Dubbi Su Invertitore E Lenti Close Up
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Oscuro Passeggero
Iscritto
Messaggio: #1
Salve a tutti! :D
Ho un bel pò di dubbi su l'anello invertitore e le lenti close up. Ho letto molto (se però non so qualcosa o sbaglio ditemelo vi prego!) ma adesso volevo la vostra opinione su mie domande specifiche.
1) il kit Nikon Macro Close Up è un set di due lenti normali o di doppietti? Qualcuno le ha provate?
2) io possiedo per ora solo il 18-105mm e ho letto che se ne sconsiglia l'utilizzo, perchè? Per il diaframma? Esiste però un adattatore anche per quello mi sembra.. Io ho provato a fare foto solo appoggiandolo a 105mm (non è andata molto bene) e ho notato che dovevo tenere premuta la levetta del diaframma, è quello il problema?
3) ho invece letto che un 50ino di mm andrebbe bene per l'inversione e la macro, perchè? Quale modello in particolare? (l'1.8f ma non G?)
4) l'inversione può rovinare il corpo macchina o l'obiettivo? Come?
5) un 50mm invertito alla mimina distanza di messa a fuoco a che rapporto di ingrandimento arriva?
6) un 105mm sempre alla minima dist. a che rapporto arriva rispettivamente con lenti close up di diottrie +4 e +10?
7) Idealmente a parità di ingrandimento la qualità è migliore con l'obiettivo invertito o con le lenti close up? E quali sono i principali pregi e difetti di uno e dell'altro?

Lo so...sono tante domande e non immaginate che confusione!:(
Spero però in risposte a breve anche perchè vorrei subito cimentarmi per un lavoretto per amici. Grazie in anticipo per la pazienza!
Ciao e buona giornata! ;)
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #2
Io, anticamente con reflex tradizionale, ho utilizzato molto il 50 con anello invertitore per fare macro. Ottenevo anche buoni risultati. No so che rapporto si possa raggiungere (per quello che fotografavo non mi interessava molto). Non so però adesso, con tutti questi contatti, se si può danneggiare qualcosa.
Ciao

--
Luca
giucci2005
Messaggio: #3
Provo a darti qualche risposta, ma praticamente chiedi un corso personale di Macrofotografia!
Puno 1) Non conosco le Close up Nikon, ma sono certo che se cerchi nel Catalogo prodotti Nitkon trovi sicuramente le specifiche tecniche.
Per quanto riguarda l'uso, sono molto comode da portare con sé per scattare qualche foto ravvicinata (consentono infatti di diminuire la distanza minima di messa a fuoco, tanto più quanto maggiori sono le diottrie): ovviamente debbono avere lo stesso diametro dell'obiettivo (anche di tipo G) su cui si intende montarle e normalmente non ci sono limitazioni (a meno di qualche particolare costruttivo dell'ottica che ne impedisce l'uso). È scontato che la qualità della ripresa decade notevolmente all'aumentare del potere diottrico della lente aggiunta, anche perché le lenti Close-up non sono progettate per uno specifico schema ottico (si possono usare su qualsiasi obiettivo).
Punto 2) Non ho capito qual'è il problema: per l'obiettivo specifico (18-105) l'uso potrebbe essere sconsigliato per la scarsa qualità ottenibile.
Il secondo problema non l'ho proprio capito: posso solo aggiungere che gli obiettivi di tipo G non possono essere utilizzati senza il comando del diaframma trasmesso dalla fotocamera (esistono infatti dei tubi di prolunga dotati di contatti per assicurare la trasmissione dalla fotocamera).
Punto 3) È vero, si può usare un 50mm (necessariamente non G, perché bisogna impostare il diaframma sul l'obiettivo) invertito: è necessario un anello di inversione dell'ottica (da una parte l'attacco Nikon, dall'altra una filettatura maschio da 52mm per poter avvitare l'obiettivo).
Questa configurazione si utilizza in genere per ottenere Rapporti di Riproduzione elevati per fotografare soggetti di piccole dimensioni: normalmente si interpongono tra il corpo macchina e l'obiettivo dei tubi di prolunga, fino a aggiungere un RR 1:1; a questo punto (se è necessario aumentare ulteriormente il RR) si inverte l'ottica.
Punto 4) Assolutamente nessun problema a montare l'ottica invertita, purché si utilizzi un anello di inversione compatibile con i nuovi corpi macchina (in pratica che non metta in corto i contatti della fotocamera).
Punto 5) Non me lo ricordo, ma se cerchi nel Forum trovi sicuramente il valore. Cerca anche negli eXperience Nikon dedicati alla Macrofotografia: ci sono varie tabelle che ti possono essere di aiuto. Se proprio non riesci a sciogliere il tuo dubbio, faccelo sapere (ci impiego poco a fare la prova, visto che ho sia il 50mm che l'anello di inversione).
Punto 6) Quale 105? Comunque cerca negli eXperience di Nikon School e come ti ho detto trovi parecchie risposte (tra l'altro c'è proprio un articolo sull'uso delle lenti Close-up Nikon.
Punto 7) In pratica già risposto: la configurazione con lenti Close-up, a parità di RR, offre un risultato più scadente rispetto all'uso di accessori che si limitano a consentire una ripresa a minor distanza e, quindi, con un RR maggiore, in quanto quest'ultimi non alterano il progetto ottico dell'obiettivo.

Comunque sia, la ripresa a distanza ravvicinata, pone una serie complessa di problemi:
- ridotta distanza del soggetto dalla lente frontale dell'obiettivo (difficoltà di illuminazione, oltre che la fuga del soggetto se animato);
- ridotta profondità di campo (pochi mm o decimi);
- stabilità del sistema di ripresa (treppiede e testa di alta qualità);
- difficoltà di messa a fuoco (preferibile uso di slitta micrometrica);
- uso di comando di scatto a distanza.

Il tutto per dirti che non devi scoraggiarti se i primi tentativi non saranno un gran ché.

Ciao
Diego
niklaudio77
Messaggio: #4
L' anello d' inversione serve per correggere il coma nei forti rapporti di riproduzione,infatti,è maggiore la distanza dal piano focale rispetto al soggetto. Altri usi sono soggettivi. Costa una sciocchezza ma, da solo, difficilmente darà soddisfazione.Per i primi passi consiglio un set di tubi,(l' ideale sarebbe con i contatti elettrici) con un 50.
Non esistono rischi nel montaggio di tubi ,anelli,soffietti, etc.se sono compatibili...Ricordati comunque di spegnere sempre la fotocamera prima di eseguire qualsiasi manovra.
Le lenti addizionali? non comment!
Ciao
Lutz!
Messaggio: #5
Ogni soluzione ha i suoi pro e i suoi contro. Se hai il 50mm puoi pure montarlo davanti al 18-55... che miglior lente addizionale e super corretta di un 50mm?
Certo... le diottrie son un po diverse... ma per closeup estremi...

pes084k1
Messaggio: #6
QUOTE(niklaudio77 @ Mar 12 2013, 08:07 PM) *
L' anello d' inversione serve per correggere il coma nei forti rapporti di riproduzione,infatti,è maggiore la distanza dal piano focale rispetto al soggetto. Altri usi sono soggettivi. Costa una sciocchezza ma, da solo, difficilmente darà soddisfazione.Per i primi passi consiglio un set di tubi,(l' ideale sarebbe con i contatti elettrici) con un 50.
Non esistono rischi nel montaggio di tubi ,anelli,soffietti, etc.se sono compatibili...Ricordati comunque di spegnere sempre la fotocamera prima di eseguire qualsiasi manovra.
Le lenti addizionali? non comment!
Ciao


Le lenti addizionali, se acromatiche o veri obiettivi o calcolate appositamente, migliorano la curvatura di campo delle ottiche normali e dei macro 1:2 (55/2.8 e 105 2.8 AIS, 70-180 AFD, ZF 100) ai massimi ingrandimenti e quindi la nitidezza. Vanno sempre aggiunte quando si montano tubi di prolunga, che il CRC interno non può più compensare. Alcune (Nikon 3T, 6T, Canon SD 500, Marumi DHG) vanno benissimo anche sopra a f/5.6, se l'ottica di base lo permette. All'università abbiamo usato anche il 105 2.5 AIS (+10 diottrie) come lente addizionale davanti a una camera plenottica.

A presto telefono.gif

Elio
 
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