Rieccomi qui cn i miei atroci dilemmi sullo still-life...sono alle prime armi della (spero )mia futura attività lavorativa e tenendo conto che nn posso spendere in attrezzatura...devo realizzare un lavoro cn articoli di varie dimensioni e pesi....qualche giorno fà mi è stato consigliato una relazione sullo still-life impeccabile ma che purtroppo nn riesco a mettere bene in atto ,forse perchè manca di input più precisi cm il tipo di luci usate e piani di appoggio che si possano adattare in varie situazioni,,,sò di chiederei troppo ma se conoscete qualche libro,manuale o rivista che parli di questo argomento in maniera specifica?grazie
C'è una sezione specifica sullo still-life, credo che se posti là ottieni più risposte
Ciao Alba
Ciao Alba
Sposto la richiesta nella sezione "tecniche fotografiche"
Ciao
PIno
Ciao
PIno
Ciao, rispondo in questo post ma avrei voluto farlo già in altri con domande simili...
ho letto diverse richieste di spiegazioni su come eseguire correttamente svariati metodi di still life da parte di fotoamatori, spesso alle prime armi, dicendo che erano lavori commissionati o, come in questo post, per una (si spera) "futura attività lavorativa". Ebbene, la cosa che tutte le volte mi stupisce (e un pò infastidisce) è che sembra che basta avere un minimo di attrezzatura e leggere qualche libro o tutorial per diventare fotografi professionisti e "lavorare". Ora...è pienamente legittimo, amando l'hobby della fotografia, dilettarsi nei vari campi (macro, sport, street, panorami...still life) ma bisogna capire che un conto è, appunto, affrontarli da appassionati anche evoluti, un conto è la professione. Lo still life,poi, è forse il ramo della fotografia che richiede più preparazione, per la varietà dei soggetti e la complessità dell'illuminazione e della tecnica. Come per diventare ingegneri o architetti non basta leggere qualche libro, lo stesso vale per la fotografia o qualsiasi altro mestiere. Bisogna fare un pò di scuola, poi qualche annetto da assistente in qualche studio e poi affrontare la professione. Ovvio che se il committente è un'amico o un conoscente per un "lavoretto" occasionale tutto va bene, ma per fare della fotografia una professione serve un'attrezzatura (luci, macchine fotografiche, accessori) professionale e soprattutto una base tecnica ben solida.
Non vuole essere una polemica, è solo il mio pensiero.
Alberto.
ho letto diverse richieste di spiegazioni su come eseguire correttamente svariati metodi di still life da parte di fotoamatori, spesso alle prime armi, dicendo che erano lavori commissionati o, come in questo post, per una (si spera) "futura attività lavorativa". Ebbene, la cosa che tutte le volte mi stupisce (e un pò infastidisce) è che sembra che basta avere un minimo di attrezzatura e leggere qualche libro o tutorial per diventare fotografi professionisti e "lavorare". Ora...è pienamente legittimo, amando l'hobby della fotografia, dilettarsi nei vari campi (macro, sport, street, panorami...still life) ma bisogna capire che un conto è, appunto, affrontarli da appassionati anche evoluti, un conto è la professione. Lo still life,poi, è forse il ramo della fotografia che richiede più preparazione, per la varietà dei soggetti e la complessità dell'illuminazione e della tecnica. Come per diventare ingegneri o architetti non basta leggere qualche libro, lo stesso vale per la fotografia o qualsiasi altro mestiere. Bisogna fare un pò di scuola, poi qualche annetto da assistente in qualche studio e poi affrontare la professione. Ovvio che se il committente è un'amico o un conoscente per un "lavoretto" occasionale tutto va bene, ma per fare della fotografia una professione serve un'attrezzatura (luci, macchine fotografiche, accessori) professionale e soprattutto una base tecnica ben solida.
Non vuole essere una polemica, è solo il mio pensiero.
Alberto.
Ciao,
nello still life cio' che spesso non viene percepita è l'artigianalità che c'è dietro ad ogni scatto.
Le luci, gli schemi, i pannelli, tutto è importante ci mancherebbe, ma poi c'è l'esperienza e la soluzione ad hoc per quella particolare situazione che puo' solo venire dall'essere davanti all'oggetto e nel percepire cosa va bene, cosa non va bene e cosa si ha a disposizione per risolvere il problema. Nello studio di un fotografo che fa still life c'è di tutto, ganci, pinze, supporti, spessori, telai, cartoncini, pannelli grandi e piccoli, specchietti, garze, scatole..., spesso la soluzione al problema si inventa li' per li', considera ad esempio che uso da un paio di anni dei diffusori fatti con le scatole in polistirolo usate per trasportare i latticini, ne usai una per fotografare un tappo e da allora ho scoperto che in alcune situazioni forniscono una buona luce...; sperimenta, il miglior modo per capire come illuminare un oggetto è provare diverse soluzioni e vedere cosa accade, se sbagli non succede nulla, puoi riprovare con altre soluzioni
Detto questo, i piani di appoggio possono essere vari, dal vetro al plexiglass alla carta fino ad arrivare a superfici specifiche congruenti con il progetto finale (legno, acciaio, ecc...), spesso per comodità si usa la carta bianca ma attenzione, lavora come un pannello riflettente e potrebbe generare riverberi non desiderati, sollevare l'oggetto con un supporto spesso aiuta ad attenuare l'effetto, fotografare l'oggetto su un piano trasparente dietro al quale a buona distanza ci sia un fondale bianco illluminato separatamente aiuta ad avere l'effetto scontorno senza avere il riflesso, inutile dire che il piano dovrà essere perfettamente trasparente e pulito.
Che luci usare? Se gli oggetti non sono sensibili al calore andranno bene anche lampade comuni ad incandescenza, lavorerai su cavalletto a bassi iso e tempi lunghi. Verifica che tutti i modificatori per la luce che userai siano resistenti al calore.
Ciao
Attilio
P.S.: circa quanto detto da Alberto, sono decisamente d'accordo ed approfitto per spendere due parole sull'argomento, parlo rivolgendomi a te ma prendile come considerazioni generali sul mestiere di fotografo.
Divertiti a fare piccoli still life per gli amici ma non sperare di trasformare in professione un hobby senza alcun investimento. Te lo dico in tutta sincerità, qualche soldino potrai farlo qua e là ma avere entrare regolari tali da pagare le spese di una partita IVA è questione ben diversa, pensare anche di guadagnarci è ancora un altro paio di maniche, ci vogliono anni di investimenti, economici, di tempo e di impegno, anni che non renderanno nulla e che dovrai per forza dedicare alla tua formazione, i problemi non si risolvono con due domande sul forum, oggi a maggior ragione. Le fotografie le fanno tutti ed una reflex con due flash la possono comprare tutti, non è questione di D3 o di superflash, se non sei in grado di offrire qualcosa di professionale e significativamente diverso oggi toglierai un lavoretto a qualcuno e domani qualcuno lo toglierà a te. Se proprio vuoi intraprendere la strada della professione, e lo capisco, affronta le cose seriamente, esattamente come se volessi diventare architetto, la fotografia richiede un approccio tecnico imprescindibile e nello stesso tempo ha un linguaggio espressivo che va conosciuto altrettanto bene, non si deve essere per forza artisti per essere buoni professionisti, anzi, ma bisogna conoscere piuttosto bene l'arte, la fotografia, la sua storia, i suoi capisaldi, altrimenti ti mancheranno gli elementi espressivi di base, ci vuole comunque una componente di creatività che va educata, viceversa sarai una qualsiasi che oggi lavora e domani chissà, ma che comunque fornirà un prodotto mediamente scadente che sarà mediamente accettato in base al livello piu' o meno basso del committente..., situazione che immagino sia non desiderabile da nessuno.
Se alla tua formazione stai già provvedendo..., cancella tutto cio' che ho detto e vai avanti
nello still life cio' che spesso non viene percepita è l'artigianalità che c'è dietro ad ogni scatto.
Le luci, gli schemi, i pannelli, tutto è importante ci mancherebbe, ma poi c'è l'esperienza e la soluzione ad hoc per quella particolare situazione che puo' solo venire dall'essere davanti all'oggetto e nel percepire cosa va bene, cosa non va bene e cosa si ha a disposizione per risolvere il problema. Nello studio di un fotografo che fa still life c'è di tutto, ganci, pinze, supporti, spessori, telai, cartoncini, pannelli grandi e piccoli, specchietti, garze, scatole..., spesso la soluzione al problema si inventa li' per li', considera ad esempio che uso da un paio di anni dei diffusori fatti con le scatole in polistirolo usate per trasportare i latticini, ne usai una per fotografare un tappo e da allora ho scoperto che in alcune situazioni forniscono una buona luce...; sperimenta, il miglior modo per capire come illuminare un oggetto è provare diverse soluzioni e vedere cosa accade, se sbagli non succede nulla, puoi riprovare con altre soluzioni
Detto questo, i piani di appoggio possono essere vari, dal vetro al plexiglass alla carta fino ad arrivare a superfici specifiche congruenti con il progetto finale (legno, acciaio, ecc...), spesso per comodità si usa la carta bianca ma attenzione, lavora come un pannello riflettente e potrebbe generare riverberi non desiderati, sollevare l'oggetto con un supporto spesso aiuta ad attenuare l'effetto, fotografare l'oggetto su un piano trasparente dietro al quale a buona distanza ci sia un fondale bianco illluminato separatamente aiuta ad avere l'effetto scontorno senza avere il riflesso, inutile dire che il piano dovrà essere perfettamente trasparente e pulito.
Che luci usare? Se gli oggetti non sono sensibili al calore andranno bene anche lampade comuni ad incandescenza, lavorerai su cavalletto a bassi iso e tempi lunghi. Verifica che tutti i modificatori per la luce che userai siano resistenti al calore.
Ciao
Attilio
P.S.: circa quanto detto da Alberto, sono decisamente d'accordo ed approfitto per spendere due parole sull'argomento, parlo rivolgendomi a te ma prendile come considerazioni generali sul mestiere di fotografo.
Divertiti a fare piccoli still life per gli amici ma non sperare di trasformare in professione un hobby senza alcun investimento. Te lo dico in tutta sincerità, qualche soldino potrai farlo qua e là ma avere entrare regolari tali da pagare le spese di una partita IVA è questione ben diversa, pensare anche di guadagnarci è ancora un altro paio di maniche, ci vogliono anni di investimenti, economici, di tempo e di impegno, anni che non renderanno nulla e che dovrai per forza dedicare alla tua formazione, i problemi non si risolvono con due domande sul forum, oggi a maggior ragione. Le fotografie le fanno tutti ed una reflex con due flash la possono comprare tutti, non è questione di D3 o di superflash, se non sei in grado di offrire qualcosa di professionale e significativamente diverso oggi toglierai un lavoretto a qualcuno e domani qualcuno lo toglierà a te. Se proprio vuoi intraprendere la strada della professione, e lo capisco, affronta le cose seriamente, esattamente come se volessi diventare architetto, la fotografia richiede un approccio tecnico imprescindibile e nello stesso tempo ha un linguaggio espressivo che va conosciuto altrettanto bene, non si deve essere per forza artisti per essere buoni professionisti, anzi, ma bisogna conoscere piuttosto bene l'arte, la fotografia, la sua storia, i suoi capisaldi, altrimenti ti mancheranno gli elementi espressivi di base, ci vuole comunque una componente di creatività che va educata, viceversa sarai una qualsiasi che oggi lavora e domani chissà, ma che comunque fornirà un prodotto mediamente scadente che sarà mediamente accettato in base al livello piu' o meno basso del committente..., situazione che immagino sia non desiderabile da nessuno.
Se alla tua formazione stai già provvedendo..., cancella tutto cio' che ho detto e vai avanti
Grazie infinite a tutti per le risposte...accetto tutti i vostri suggerimeti e nn credete che nn abbia sentito di peggio....nn voglio certo dventare una professionista,nn voglio nemeno che la mia resti solo una semplice passione...purtoppo amo l arte ma nn sò disegnare tutto qui....nn ho soldi e quindi nn posso permettermi nè investimenti alti nè accademie....ora nn lavoro e quindi ho semplicemente sperato di poter sopravvivere sfruttando questa passione che,cm detto prima,nn rimanga solo passione....chiedo scusa a tutti i professionisti e vi assicuro che anch io sn straconvinta che nn basti avere una reflex per essere fotografi ma....nessuno crede più ai sogni?e vi dirò di più...nn ho un età adatta a farmi assumere da un fotografo cm assistente e soprattutto se conoscete questo mondo,sapete benissimo che i professionisti nn svelano i loro trucchi e nn vogliono estranei tra i piedi....purtroppo questa è la mia realtà.....scusatemi se vi ho innervosito...nn volevo...cmq grazie
QUOTE(sindarella @ Feb 20 2010, 10:51 AM) 
Grazie infinite a tutti per le risposte...accetto tutti i vostri suggerimeti e nn credete che nn abbia sentito di peggio....nn voglio certo dventare una professionista,nn voglio nemeno che la mia resti solo una semplice passione...purtoppo amo l arte ma nn sò disegnare tutto qui....nn ho soldi e quindi nn posso permettermi nè investimenti alti nè accademie....ora nn lavoro e quindi ho semplicemente sperato di poter sopravvivere sfruttando questa passione che,cm detto prima,nn rimanga solo passione....chiedo scusa a tutti i professionisti e vi assicuro che anch io sn straconvinta che nn basti avere una reflex per essere fotografi ma....nessuno crede più ai sogni?e vi dirò di più...nn ho un età adatta a farmi assumere da un fotografo cm assistente e soprattutto se conoscete questo mondo,sapete benissimo che i professionisti nn svelano i loro trucchi e nn vogliono estranei tra i piedi....purtroppo questa è la mia realtà.....scusatemi se vi ho innervosito...nn volevo...cmq grazie
Ciao sindarella
ti assicuro che neanche per un momento il tuo post mi ha innervosito,anzi...sono felice per il tuo entusiasmo e la tua voglia di fare fotografia. Come ho spiegato, e Attilio ancor meglio di me, la mia era una riflessione sul fatto che la professione del fotografo è...una PROFESSIONE, e quindi non si può improvvisare ma come tutte le professioni necessita di basi e studi approfonditi.
Riguardo ai professionisti, beh, non sempre è come dici tu. La mia storia, si parla degli anni 80, è quella di studente a un corso triennale di Fotografia, poi, appena terminato il militare, ho preso in mano le mitiche Pagine Gialle e alla voce Fotografi, ho cominciato a chiamare per propormi come assistente (io sono di Milano). Non ci crederai ma ho sempre ricevuto risposte (anche negative) cortesi, e già dopo poche telefonate sono stato preso e poi assunto in un grande Studio fotografico specializzato in still life ed arredamento dove ho lavorato per 7 anni. Ti assicuro che nessuno mi ha mai nascosto i cosiddetti "trucchi del mestiere", al contrario c'era molta collaborazione e se a me o agli altri assistenti veniva una buona idea per la realizzazione di una foto veniva sempre presa in considerazione. Il problema, casomai, è il dopo: come ti ha detto Attilio è un mondo difficile, con (soprattutto adesso) molta concorrenza e pochi soldi. Raramente il contatto è direttamente con il cliente, si passa sempre dalle Agenzie, e qui...eh eh eh....è dura dura!
Resta comunque un lavoro bellissimo e creativo, e ti auguro con tutto il cuore di riuscire a farlo diventare anche tuo.
Alberto.
Grazie Alberto...io purtroppo mi sono affacciata in questo mondo troppo tardi,nn sono più una ragazzina e purtroppo sn un pò passata anche per gli studi...nel senso che ho la mente poco allenata...e poi vivo in un paesetto ed è dura pensare di spostarsi quando ormai si è piantato radici anche se nn sn una persona statica....cmq cerco di studiare un pò per conto mio,però certo sò le difficoltà e i limiti che questo procura....ci provo....grazie ancora...
Verrò massacrato ma te lo dico lo stesso: mai pensato alle microstock agencies?
