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"latitude Range" Per La Nikon D100
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andreapc
Iscritto
Messaggio: #1
ciao a tutti,
ho acquistato un esposimetro usato che misura la luce rifressa e anche quella incidente con un mirino spot. Mi stavo leggendo la guida,e per usare certe funzioni dice di impostare il "latitude range" della pellicola o della macchina digitale per vedere poi con facilità in che punto della finiscono le misurazioni .
Di default il range è + 2.3 EV a -2.7 EV (credo sia quello della diapositive), ma con la D100 che range posso impostare?
grazie,
Andrea
-missing
Messaggio: #2
Il range dinamico della D100 dovrebbe essere pari a 7.5 stop, all'incirca da -4 a +3.5 EV.
andreapc
Iscritto
Messaggio: #3
QUOTE(paolodes @ Jan 10 2010, 08:28 AM) *
Il range dinamico della D100 dovrebbe essere pari a 7.5 stop, all'incirca da -4 a +3.5 EV.


grazie Paolo, se a qualcuno puo interessare ho trovato anche questo articolo che ne parla ( valido per la nikon d100 e d70 : http://fotogenetic.dearingfilm.com/custom_tone_curves.html#
andreapc
Iscritto
Messaggio: #4
ho provato a fotografare un tessuto grigio in modalità RAW,
a meno 4 stop vedo ancora chiaramente la texture nel display della D100,
a + 3,5 stop nel display vedo tutto bianco senza dettagli ,idem sul monitor del pc non vedo la trama.
Sempre a + 3,5 in camera raw invece se abbasso di molto l'esposizione riesco viene fuori la trama principale del tessuto.
E' questo che di intende per latitude range? la possibilità recuperare i dettagli intervenendo sull'esposizione e contrasto ?
In un tutorial sul distema zonale nel digitale dicono invence che la latitudine di posa ocupa 5 zone :
zona zona III(nero con dettagli) ,zona IV, zona V, zona VI e zona VII( il limite per avere ancora dettaglio nelle luci) , e in pratica diceva di mettere le alte luci che si vogliono avere con dettaglio 2 stop sopra (invece che i 3,5 della d 100?) e le ombre con dettaglio a -2 stop.
In realta il grafico indicava +2,5 stop e -2,5 stop per la zona 3 e la zona 7 ma la voce diceva +2 e -2, tanto per far ancora piu confusiuone smile.gif
StileLibero86
Messaggio: #5
io mi sto rileggendo il negativo di ansel adams proprio per questo...non riesco ad avere un riscontro diretto con il digitale! la parte proprio dove parla di sistema zonale...alcuni passaggi non riesco ad interpretarli...mi sembrano o troppo banali o troppo intricati! Questo perchè lui fa fisso riferimento alla pellicola usata (35 mm ) e soppr si dilunga molto sul tipo di sviluppo (N + o - 1,2,3 etc) che secondo me nel digitale si potrebbe riferire proprio al latitude range del sensore e la sua capacità di recuperare dettagli in PP! però ci vorrebbe un tutorial fatto apposta...non saprei!
un saluto
andreapc
Iscritto
Messaggio: #6
Ciao Stilelibero, in effetti non ho capito molto, da alcune parti ho letto che il digitale ha una latitudine di posa maggiore della pellicola , se volete vi riporto l'articolo, mentre altrove leggo il contrario
poi non ho capito il discorso di esporre per le luci e controllare le ombre e viceversa, nella pellicola che nel digitale si dovrebbe ribaltare
StileLibero86
Messaggio: #7
QUOTE(andreapc @ Jan 25 2010, 12:29 PM) *
Ciao Stilelibero, in effetti non ho capito molto, da alcune parti ho letto che il digitale ha una latitudine di posa maggiore della pellicola , se volete vi riporto l'articolo, mentre altrove leggo il contrario
poi non ho capito il discorso di esporre per le luci e controllare le ombre e viceversa, nella pellicola che nel digitale si dovrebbe ribaltare


aiuto,sempre più dubbi...non sarebbe una brutta idea postare il link dell'articolo in effetti wink.gif
un saluto
iw8few
Nikonista
Messaggio: #8
Latitudine di posa
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Riferito alla fotografia, la latitudine di posa misura la capacità di registrare sfumature che vanno dallo scuro al chiaro. Maggiore è la latitudine di posa, più grande è la capacità di registrare neri più neri e chiari più chiari.

Solitamente pellicole negative hanno una maggiore latitudine di posa rispetto a pellicole diapositive ed essa diminuisce al diminuire della sensibilità della pellicola. La fotocamere digitali, hanno una minore capacità di rendere contemporaneamente toni molto scuri e toni molto chiari. Se ad esempio ci troviamo a fotografare (a colori) un cielo abbastanza luminoso in presenza di un soggetto meno illuminato, per esporre correttamente il soggetto scuro saremo costretti a sopportare un cielo bianchiccio. E viceversa per avere un bel cielo azzurro dovremo accontentarci di un soggetto quasi nero. Per evitare questi rischi si possono usare dei filtri digradanti che fanno diminuire il contrasto (colore) chiaro scuro e permettono quindi di avere un bel cielo ed un soggetto correttamente esposto. Un'altra tecnica usata in fotografia digitale, chiamata HDR (High Dynamic Range), prevede almeno due esposizioni: una per il soggetto molto luminoso ed una per il soggetto più scuro. Manipolando in poi post-produzione gli scatti si ottiene una foto correttamente esposta.
 
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