Sono una ragazza sarda di ventidue anni e mio padre produce vino da quando era molto più piccolo di quanto lo sia io adesso. Ho sempre visto il suo lavoro in maniera scontata, lamentandomi soltanto della terra che a volte porta dentro casa e di quanto sia sporca la macchina quando mi ci devo sedere, dopo che lui l’ha portata in campagna.
Ora che studio il turismo sostenibile e che cosa dovremmo valorizzare ai fini del turismo, anche al di fuori di questo campo, sempre di più, mi rendo conto del valore di quello che ho sempre avuto dentro casa: secoli di tradizione, custoditi come un tesoro che ora rischia di essere perso per la difficoltà di portare avanti qualcosa di così grande e per la difficoltà di riuscire a spiegare e a capire quale sia il suo valore.
Quest’anno ho voluto osservare quello che succede durante la vendemmia e documentarlo con delle foto. E così ho scoperto che persino la mia passione per la fotografia può incontrarsi con questo mondo a me così vicino e lontano.
