Il treno delle 17.03 Mi piace

Il treno delle 17.03 https://www.youtube.com/watch?v=UdEiH6BbiDQ&feature=youtu.be Ravenna 25/12/2015 Gonfio del pranzo, e col bisogno di un po' d'aria fresca e silenzio decido di uscire. Arrivato sulla soglia torno indietro, prendo la fotocamera, non si sa mai. Stavolta esco, saluto tutti ed esco. Vado verso la ferrovia, la luce cala a vista d'occhio. Bene c'è un parco, ottimo per fare due passi... No, errore. Un parco con un dobermann sciolto non è ottimo per fare due passi. Torno indietro. Lei lancia la pallina da tennis lontano e il labrador scatta per andare prenderla. “Zeuuuus! Zeus!! Vieni qui forza, corri, dai su vieni qui da me, bravo”. Lui va da lei, io rallento e sbircio con la coda dell'occhio. “Venga!! Signore venga non abbia paura, è buono Zeus, vero Zeus che sei buono?” Nel frattempo l'ha attaccato al guinzaglio. Vado e sorridendo dico che è davvero un bell'animale. “Sì e anche buono, ma adesso lo devo tenere legato un po'” Il labrador le saltella intorno con la pallina in bocca, lei la prende e la lancia lontano. Il labrador scatta ancora dietro la palla. Entrambi guardano in lontananza un signore. “Vede, adesso mi tocca legarlo...” lui si è avvicinato senza guardarmi ed io lo accarezzo sotto il mento . “lo vede là, quel signore ha un cane e Zeus non ci va d'accordo, però io l'ho anche chiesto a un poliziotto che vive qua dietro e mi ha detto che lo posso liberare e se non vanno d'accordo che se ne vada quell'altro col suo cane, io abito qui da 26 anni, prima in questa casa qui, poi da 6 o 7 anni lì all'angolo” Il labrador è tornato e le saltella intorno con la palla in bocca. Zeus si fa accarezzare ancora da me, lei lancia di nuovo la palla da tennis e il labrador riparte. “se n'è andato quell'altro? Sì Zeus ecco...” Lo scioglie. Lui va si allontana ma non tanto poi col suo lungo passo ci gira un po' intorno, sembra pattinare. “visto com'è tranquillo? Io lo sgrido eh?! Ma lui non ha mai nemmeno digrignato i denti a nessuno, altrimenti lo sgrido e lo picchio col guinzaglio, il fratello è cattivo invece, vive in campagna con la sorella di Lea... vieni Lea dammi la palla” La lancia di nuovo e Lea di nuovo appresso tutta eccitata. “Dipende dai padroni sai? I cani sono come i loro padroni, suo fratello vive in campagna con mia figlia, ma è cattivo, lui invece no. Veniamo tutti i giorni qui, adesso il primo treno passa alle 17,03 poi ne passano altri due in venti minuti. Zeus gli corre dietro, tutti i giorni, gli piace correre dietro al treno, vede come è impaziente? Aspetta il treno, guardi guardi! Controlla anche l'altro binario: quello fa Ferrara mentre questo vicino fa Bologna” . Io spiego che sono lì dai suoceri, due vie più in là, e che ho due bimbi e un gatto che è più autonomo mentre un cane ha bisogno di troppe cure e attenzioni e col lavoro e tutto non ce la farei. “E' vero è vero, infatti noi tutti i giorni veniamo qui, Zeus corre dietro ai treni e Lea dietro la palla da tennis, vero Lea?” Lancia di nuovo la palla, sporca, non si vede più il giallo della palla, è nera come la notte che sta arrivando. “Il treno passa alle 17,03, poi altri due in venti minuti, e a lui piace tanto correre dietro al treno. Io ero l'ultima del quartiere ad essermi salvata dai ladri, ma un mese fa son venuti anche da me, ma lui ci ha pensato; ci ha pensato lui, ho sentito i rumori, per me erano in due, ho sentito i rumori e visto una luce in casa, ma io gli ho aperto e ho detto - pensaci tu Zeus, pensateci voi...- ho aperto ai cani, poi non so, non hanno preso nulla, son scappati. Ero l'unica ad essermi salvata e un mese fa son venuti anche da me, ma ci ha pensato lui vero Zeus? Dai che arriva il treno! Passa alle 17,03 e a lui piace correre dietro al treno, ha cinque anni, e Lea ne ha otto vero Lea? Veniamo qui tutti i giorni per correre dietro al treno, ne passa uno alle 17,03 e in venti minuti altri due” Lancia la palla lontano e Lea dietro. Zeus sembra impaziente ma non nervoso, gira s'allontana, torna indietro, si prende qualche carezza da lei, qualche altra da me poi corre vicino alla rete e sbircia i binari, col suo passo lungo sembra pattinare. “Signora la saluto, si son fatte le 17,40, ed ormai è buio, forse oggi che è Natale alcuni treni non passano, le faccio tanti auguri” “Mi sa che ha ragione, neanche stamattina è passato il treno delle 11, siam venuti perchè a Zeus piace correre dietro al treno, adesso doveva passare quello delle 17,03 ma forse non passa perchè è Natale, rientriamo anche noi... Lea dov'è la palla? Ecco tienila in bocca... Zeus qua vieni qua, correremo domani dietro al treno”.

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