O\' quartièr
Il quartiere di San Lorenzo, a Napoli, è compreso tra due decumani e numerosi cardini del tracciato greco. Il quartiere si estende per quasi tutto il perimetro della città antica, dal largo delle Pigne (piazza Cavour) a San Biagio dei Librai, al Duomo e Donna Regina fino a Castel Capuano. È il cuore pulsante di un corpo immortale, l’impronta di una storia che non si cancella, concentrazione straordinaria di palazzi aristocratici, chiese, conventi. Prende il nome del monastero francescano, dove, fino al Cinquecento, era ubicato il Tribunale e, in una sala del complesso, si riuniva il ‘parlamento’ napoletano. Ho scelto di fare di questo luogo, oggetto dei miei scatti, perché in esso la città identifica uno spazio condiviso da una comunità, un luogo di appartenenza, non solo un insieme di opere d\' arte e una tradizione culturale. Nel ventre di Napoli lo spazio viene creato, inventato, laddove esso sia inesistente. Ogni vicolo, ogni anfratto può essere trasformato in luogo: luogo di raccolta, luogo di lavoro, luogo di gioco. Il moderno convive e si fonde con l’antico, con la tradizione, con il popolo.
I luoghi da me presi a soggetto sono esemplificativi di una continuità con il passato: Napoli è da sempre stata una città la cui vita pulsante si osservava e si svolgeva nei quartieri “bassi”. In molti di questi quartieri, come a San Lorenzo, è ancora oggi possibile osservare tracce di quel passato attraverso il quale ci sono state tramandate molte figure tipiche della napoletanità popolare.
In particolare ho dato maggiore visibilità ad alcuni elementi: le botteghe ricavate dalle case dei bassi, la vita delle persone anziane e quella dei bambini, l’integrazione dell’elemento “altro” che assorbe la verve e la mentalità partenopea. Il risultato sono questi scatti ed in essi, ciò che maggiormente colpisce l’attenzione sono gli occhi, le espressioni dei visi, nei quali è possibile scorgere l’emozione e la gioia di fare le piccole cose, le cose semplici in uno spazio urbano che attraverso la nostra mente si trasforma in spazio di vita.