‘Estate’ - Torre Astura

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  12 anni fa
21.38 Punteggio più alto 11 Febbraio 2013
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L’Astura romana era un approdo alla foce del fiume omonimo posto lungo la via Severiana, sede di ville già dal I secolo a.C. Una tra queste fu di Cicerone. Nel sito venne realizzata, in età imperiale, una villa strutturata in parte in terraferma e in parte su un’isola artificiale, dotata di una vasta peschiera, i cui resti sono ancora in parte visibili (sulle murature in mare fu poi realizzato il castello)[2]. Nel 1193 il sito venne in possesso dei Frangipane, che per proteggersi dai Saraceni vi costruirono una fortezza marittima con una torre a pianta pentagonale circondata dalle acque e collegata alla terraferma da un ponte ad arcate in laterizio. Nella zona che la circonda si trova una pineta dove scorre il fiume Astura. Nel 1268 Corradino di Svevia, sconfitto a Tagliacozzo, si rifugiò ad Astura, nell’omonima torre, ma Giovanni Frangipane, signore di questa terra lo consegnò a Carlo d’Angiò, re di Napoli, cosicché fu decapitato a Campo Moricino, l’attuale Piazza del Mercato di Napoli. Nel 1426, dopo essere stato feudo dei Caetani e degli Orsini, passò sotto i Colonna, i quali ristrutturarono il castello, dandogli l’attuale aspetto, e lo vendettero nel 1594 a Clemente VIII Aldobrandini. Da questi, finita la famiglia Aldobrandini, passò ai Borghese, dai quali fu ceduta al Comune di Nettuno negli anni settanta. Da Torre Astura lo sguardo spazia dal Circeo ad Anzio e fino alla bonifica il sito rimase immerso nella foresta paludosa che occupava l’agro pontino immediatamente alle spalle della duna costiera. Come notava Gregorovius nel 1854, «Con Nettuno cessa la civiltà umana su questa costa, perché immediatamente alle spalle della città comincia il deserto pontino. La macchia si estende fino a Terracina.». Questa posizione, insieme alla natura selvaggia dei luoghi, abitati e frequentati abitualmente solo da contadini poveri, butteri e bufali, briganti e sbirri, sollecitò vivamente la fantasia dei pochi viaggiatori letterati che li percorrevano nel XIX secolo. Si devono a Gregorovius e a Gabriele D’Annunzio descrizioni affascinanti del luogo nella seconda metà del secolo. In tempi più vicini a noi il castello è stato utilizzato come ambientazione per diversi film (dal “Pinocchio” televisivo sino a “Brancaleone alle Crociate”).

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Categoria Colore


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Andrea Pace 12 anni fa
@Elyna9 Grazie!

Elyna9 12 anni fa
Meravigliosa!

‘Estate’ - Torre Astura