"Non si poteva resistere al loro canto dolcissimo e allo sguardo ammaliante: se volevano con un occhiata potevano farti uscire di senno. Conoscevano passato e futuro di tutte le cose. La bella anguana aveva portato con sé Marietto in una grotta mai vista, con le pareti coperte di sassi bianchi e rosati da cui sprigionava una luce soffusa. La fata si chinò su di lui avvolgendolo con la nuvola di capelli d’oro e lo baciò. Marietto si perse in un vortice di sensazioni mai provate, nei cui flutti il tempo scomparve…”
Laura Simeoni