Anche nei posti più secchi e desolati ci si può imbattere in angoli di paradiso. Questa foto ne è la prova. Dopo ore di dune e rocce che passavano al di là del finestrino della jeep, ci fermammo in una piccola oasi. Scendendo, notai che c'era vegetazione, ma non acqua e la cosa era strana perchè se c'è del verde significa che c'è dell'acqua. Omar, la nostra guida, ci disse di seguirlo e cominciammo ad addentrarci in una gola scavata tra due pareti rocciose. Sotto i piedi c'era solo sabbia, ma qua e là crescevano rigogliosi cespugli e ciuffi di erba verde che si facevano via via più fitti. Poi, con sorpresa, feci un passo e sentii che il mio scarpone fece un rumore strano: sotto di me, la sabbia iniziava a farsi più scura e bagnata. Di lì a poco arrivammo ad una pozza dove, dato il caldo, entrai per rinfrescarmi e, dopo essermi immerso con il viso a sfiorare la superficie liquida, vidi questo bellissimo punto di vista che decisi di fotografare.