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Ho dedicato il mio tempo molto volentieri e continuo a farlo altrettanto volentieri e con estremo piacere visto che la tua risposta alimenta questa occasione di interessante approfondimento e confronto assolutamente reciproco!!! Le tue foto mi hanno colpito ... perché tutto ciò che orbita intorno a quel "buco nero" della storia mi colpisce ... e ferisce, sempre! Poi sono stato istintivamente portato a leggere la tua biografia ... insomma ho percepito una persona che ha tutti i presupposti per tirare fuori dalle sue foto "tantissimo". Detto questo, io, CREDIMI, non sono assolutamente nessuno per dirti che hai sbagliato!!! E secondo me tu non hai sbagliato assolutamente nulla, anzi ... e la prova concreta sta nel fatto che sono ritornato sulle tue foto a rivederle più volte ... È vero la fotografia è soggettiva e rispecchia tanto di noi ma a volte confrontandosi e sperimentando un po' possiamo scoprire nuovi confini di questo straordinario hobby. Ti ringrazio a ti saluto. Alla prossima. Giuseppe.

Grazie di aver dedicato qualche attimo per un tuo commento. Mi domando però, cosa non va bene secondo te delle mie foto, perché non ho ben compreso. Dove pensi ho sbagliato? A modo mio, ho cercato di cogliere ciò che la mia anima ha captato, con grande umanità e profondo rispetto. C'è un po' di reportage e un po' di scatti istintivi. Poi, si sa, la fotografia è molto personale e rispecchia ciò che noi siamo.

Ciao, ho letto la tua biografia ... ho visto le tue foto ... sei senz'altro una persona dotata di grande sensibilità! Ed è per questo che mi permetto di proporti un approccio diverso alla fotografia ... è solo una proposta e se oso troppo ti chiedo anticipatamente scusa!
Con la fotografia di può dire, anzi, raccontare tantissimo, secondo me ... e coloro che hanno il dono di una grande sensibilità sono, a maggior ragione, "più predisposti" a "raccontare con le foto". Con gli scatti ai campi di sterminio hai certamente voluto trasmettere drammaticità, farci riflettere sugli eventi accaduti, mettere a nudo la disumanità di ciò che ti circondava. Un punto di ripresa"diverso" ad esempio, poteva, forse, aiutarti a trasmettere con immediatezza molto di tutto questo ... un filo di ferro spinato in primissimo piano ... un binario che, ripreso dal basso non lascia allo sguardo altra alternativa, altra scelta, altra strada che il campo sullo sfondo ... un bianco e nero leggermente sottoesposto toglie colore e luce laddove ha regnato il buio più totale. Non può essere un corso ad insegnarcelo , non deve essere uno sforzo che ci distrae dal contemplare ciò che ci circonda .... è la nostra anima, la nostra sensibilità che cerca il colpo d'occhio ma lo cerca laddove altri difficilmente arrivano a guardare, difficilmente trovano qualcosa da raccontare. Con il tempo, poco tempo (se "adori fotografare") tutto diviene istintivo quasi da non poterlo evitare ... La tua mente arriva a fotografare anche senza macchina fotografica, oserei dire. Scusami se mi sono permesso, solo per esperienza personale, di aprire questo momento di confronto .... che per me è stato molto piacevole e costruttivo ... e del quale ti ringrazio ... soprattutto per le importantissime foto che hai condiviso! Saluti, Giuseppe.