Una delle foto selezionate per due esposizioni dedicate alla donna in generale, ed alla violenza sulle donne.
"La pelle è una mappatura temporale di noi stessi e delle nostre scelte. Essa come pagine di un libro raccontano le nostre emozioni, ci descrivono, sono messaggere di ricordi. Come quando la pelle si accappona per una sensazione positiva o silente che corre lungo la tua mente, oppure come testimone di un momento forte intrisa di inchiostro e tatuata. Il cellophane è per l’artista la pelle che si è composta nel tempo di una vita all’insegna della sofferenza, dello smarrimento dell’amore, del rispetto per se stesse e per chi ti è vicino, perché ti è stata graffiata, corrotta, morsa, strappata. Questa muta sopprime ogni voce, ogni azione, diventa una rete da cui si può vedere tutto ma non può essere vista. Frammenti e brandelli di pelle cadono, vengono raschiati ma il baratro che si è formato dentro non potrà mai essere sostituito se non viene del tutto squarciata via."
Dott. Marco Fiore
Grazie mille Giuseppe :)
Grazie mille Mimmo, gentilissimo... *__*