Il mio mestiere

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  9 anni fa
43.33 Punteggio più alto 01 Novembre 2015
16.16
Image Impact
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Ovviamente oggi si usa quasi solamente il controllo numerico, però fotografare "il parallelo" è più affascinante. E pensare che quando ho iniziato nel 1995 a fare questo lavoro, me ne dovevo quasi vergognare visto che tutti gli altri invece studiavano....

Dati EXIF
Dispositivo iPhone 4S
Obiettivo iPhone 4S back camera 4.28mm f/2.4
Data 10/10/2015 07:56:32
Lunghezza focale 4.28 mm
Diaframma f 2.4
Tempo di posa 1/20 sec
Sensibilità ISO 160
Image Info
Categoria Foto a tema libero
Location
Staticmap?size=255x155&sensor=false&zoom=6&markers=45.59684444444445, 9.340297222222159


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radiocom 9 anni fa
Questo tornio parallelo è bellissimo,anche se piuttosto "moderno".Anche io ho fatto il tornitore e,ai miei tempi,nell'officina dove ho lavorato,c'era ancora una fresatrice con il conopuleggia per il cambio della velocità e trasmissione del moto a cinghia piatta (ogni tanto saltava via! )C'era anche un tornio lungo circa 6 m. che usavamo per i lavori più grossolani,il quale era stato modificato dal proprietario,e per il cambio di velocità aveva il cambio della Fiat 500 di allora!!! E poi non devi vergognarti di nulla,perchè,per fare il tuo mestiere,bisogna essere MOOLTO in gamba...
un caro saluto
radiocom

Bio73 9 anni fa
QUOTE (Grassi Renzo @ 15 Novembre 2015 09:19)
Ottimo lavoro, complimenti !!! Renzo

Grazie Renzo!, buona domenica

Grassi Renzo 9 anni fa
Ottimo lavoro, complimenti !!! Renzo

Bio73 9 anni fa
QUOTE (trentini paolo @ 25 Ottobre 2015 09:28)
col tuo lavoro si può andare a testa alta ciao Paolo

Ti ringrazio Paolo.
Se il lavoro è onesto, qualcunque esso sia, è sempre da lodare.

QUOTE (DUODISCUS @ 25 Ottobre 2015 09:24)
Un plauso a te per tutto quello che hai scritto, il lavoro non è mai una vergogna!!!!
Complimenti, ti auguro di passare una buona domenica.
vittorio

Grazie a te Vittorio per il tuo pensiero e la tua visita.
Buona domenica anche a te!

QUOTE (stefano00000 @ 24 Ottobre 2015 22:33)
Salve Bio73, perché vergognarsi ? il lavoro manuale è alla base di tutto .
Anche mio nonno faceva il tuo stesso mestiere, per questo la tua immagine mi è subito piaciuta.
Grazie per la visita e per i tuoi commenti.
Buon fine settimana,
un saluto, Stefano

Ciao Stefano, anch'io ti ringrazio per il "giro".
Ieri stavo dando un'occhiata ad un giornale locale di Monza (dove vivo) e un articolo nella fattispecie mi ha fatto sorridere.
Diceva che erano iniziate le selezioni in Brianza per poi così decidere il tornitore più bravo d'Italia. Ovviamente è una "gara" per modo di dire anche perchè organizzata da una agenzia interinale.
L'articolo diceva che buona parte dei partecipanti era di origine straniera, non che in questo ci sia niente di male per carità; ma ti fa capire quanto ai ragazzi italiani possa interessare un "lavoro manuale".
Ci si sporca, si respira aria non proprio di montagna, e alle volte può essere anche pesante.
Da qui il mio pensiero.
Io ho iniziato a lavorare nel 1990 a 17 anni perchè la voglia di studiare era quella che poteva essere.......; e a differenza di tanti ragazzi che vedo oggi, venni "obbligato" da mio padre a cercare un lavoro, perchè guai stare a casa senza "fare niente".
Dopo aver girato un paio di posti, nel 1995 poi entrai nella mia prima officina meccanica a lavorare su di un tornio.
Allora quasi come adesso, la maggioranza dei ragazzi erano indirizzati più per lostudio che per i lavori manuali. "un pezzo di carta può aprirti sempre una porta" era la frase che si usava dire.
Delle varie persone che conosco io ero uno dei pochi a lavorare in una officina, da qui il discorso relativo alla "vergogna". Avevo 22 anni, e quando si andava in giro e capitava di parlare con qualcuno, io ero uno dei pochi che non stava studiando informatica, ragioneria, o elettronica.
Ora ne ho 42, e mi rendo conto che la mia poca voglia di studiare di allora forse non è poi stato così tanto un male. Faccio un mestiere che sempre meno persone nell'arco del tempo hanno deciso di fare, e questo ha portato che pur avendo chiuso la ditta presso la quale lavoravo (per andare in Polonia) tutto sommato non ho fatto questa "gran fatica" a trovare altri posti. E come lavoro non mi dispiace affatto, anzi.
Scusami per averti trattenuto con il racconto della mia vita lavorativa, ma ci tenevo a spiegarti il perchè della parola vergognarsi.
Ti ringrazio ancora e auguro anche a te una buona settimana!

Fabio


QUOTE (stefano00000 @ 24 Ottobre 2015 22:33)
Salve Bio73, perché vergognarsi ? il lavoro manuale è alla base di tutto .
Anche mio nonno faceva il tuo stesso mestiere, per questo la tua immagine mi è subito piaciuta.
Grazie per la visita e per i tuoi commenti.
Buon fine settimana,
un saluto, Stefano

Ciao Stefano, ringrazio anch'io te per il "giro".
Ieri stavo dando un'occhiata ad un giornale locale di Monza (dove vivo) e un articolo nella fattispecie mi ha fatto sorridere.
Diceva che erano iniziate le selezioni in Brianza per poi così decidere il tornitore più bravo d'Italia. Ovviamente è una "gara" per modo di dire anche perchè organizzata da una agenzia interinale.
L'articolo diceva che buona parte dei partecipanti era di origine straniera, non che in questo ci sia niente di male per carità; ma ti fa capire quanto ai ragazzi italiani possa interessare un "lavoro manuale".
Ci si sporca, si respira aria non proprio di montagna, e alle volte può essere anche pesante.
Da qui il mio pensiero.
Io ho iniziato a lavorare nel 1990 a 17 anni perchè la voglia di studiare era quella che poteva essere.......; e a differenza di tanti ragazzi che vedo oggi, venni "obbligato" da mio padre a cercare un lavoro, perchè guai stare a casa senza "fare niente".
Dopo aver girato un paio di posti, 1995 poi entrai nella mia prima officina meccanica a lavorare su di un tornio.
Allora quasi come adesso, la maggioranza dei ragazzi erano indirizzati più per lostudio che per i lavori manuali. "un pezzo di carta può aprirti sempre una porta" era la frase che si usava dire.
Delle varie persone che conosco io ero uno dei pochi a lavorare in una officina, da qui il discorso relativo alla "vergogna". Avevo 22 anni, e quando si andava in giro e capitava di parlare con qualcuno, io ero uno dei pochi che non stava studiando informatica, ragioneria, o elettronica.
Ora ne ho 42, e mi rendo conto che la mia poca voglia di studiare di allora forse non è poi stato così tanto un male. Faccio un mestiere che sempre meno persone nell'arco del tempo hanno deciso di fare, e questo ha portato che pur avendo chiuso la ditta presso la quale lavoravo (per andare in Polonia) tutto sommato non ho fatto questa "gran fatica" a trovare altri posti. E come lavoro non mi dispiace affatto, anzi.
Scusami per averti trattenuto con il racconto della mia vita lavorativa, ma ci tenevo a spiegarti il perchè della parola vergognarsi.
Ti ringrazio ancora e auguro anche a te una buona settimana!

Fabio

col tuo lavoro si può andare a testa alta ciao Paolo

DUODISCUS 9 anni fa
Un plauso a te per tutto quello che hai scritto, il lavoro non è mai una vergogna!!!!
Complimenti, ti auguro di passare una buona domenica.
vittorio

stefano00000 9 anni fa
Salve Bio73, perché vergognarsi ? il lavoro manuale è alla base di tutto .
Anche mio nonno faceva il tuo stesso mestiere, per questo la tua immagine mi è subito piaciuta.
Grazie per la visita e per i tuoi commenti.
Buon fine settimana,
un saluto, Stefano

Il mio mestiere