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Otturazione elettronica e/o meccanica...
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apelle13
Messaggio: #1
Ciao a tutti,

ho una domanda tecnica generica riguardo le reflex digitali e forse OT, ma visto che vedo scrivere persone estremamente preparate ne approfitto.

In una reflex analogica la tendina ha lo scopo di consentire l'esposizione della pellicola per il tempo stabilito, mentre lo specchio posto dinanzi ad essa ha l'unica funzione di riflettere la luce verso il pentaprisma sollevandosi al momento dello scatto.

La domanda è questa: perché nelle reflex digitali si usa il medesimo schema (specchio/tendina), quando la luce che colpisce il sensore (CCD/CMOS) potrebbe essere tranquillamente dosata elettronicamente attraverso interruzioni "on/off"?
Perché usare un sistema meccanico che seppur raffinatissimo introduce limiti (vibrazioni, intervallo tra gli scatti) quando elettronicamente sarebbe addirittura più semplice ? (infatti, se non vado errato, nelle videocamere la tendina non esiste…).
L'esistenza dello specchio è forse solo dovuta a questioni di costi e semplicità costruttiva ?

Forse la mia domanda è da sempliciotto, ma vi ringrazio comunque delle risposte.

Walter
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #2
QUOTE (apelle13 @ Aug 31 2004, 09:42 AM)
...perché nelle reflex digitali si usa il medesimo schema (specchio/tendina), quando la luce che colpisce il sensore (CCD/CMOS) potrebbe essere tranquillamente dosata elettronicamente attraverso interruzioni "on/off"?
Perché usare un sistema meccanico che seppur raffinatissimo introduce limiti (vibrazioni, intervallo tra gli scatti) quando elettronicamente sarebbe addirittura più semplice ? (infatti, se non vado errato, nelle videocamere la tendina non esiste…).
L'esistenza dello specchio è forse solo dovuta a questioni di costi e semplicità costruttiva ?

Non scordiamo le sostanziali differenze,

costituite dalle dimensioni dei sensori. Le telecamere come le compatte hanno sensori sostanzialmente più piccoli che rendono le operazioni di trasferimento cariche più agevoli.

E' dunque corretto immaginare un'otturazione esclusivamente elettronica che però può essere utilizzata con specifiche tipologie di sensore. Tra le numeroisissime variabili troviamo nei sensori impiegati in fotografia, la lettura a scansione lineare, a scansione progressiva, a canali differenziati...
Tutte le tecnologie di lettura e trasferimento diferenziato offrono pregi e svantaggi legati a specifiche prestazioni d'otturazione, qualità, raffica e costi scelti in base alla fascia di prodotto ed all'intento di destinazione.

Le funzioni attribuite alle tendine dell'otturatore si estendono inoltre talvolta in altre funzioni come nel caso delle D2 che costituiscono il riferimento di riflessione grigio medio impiegato in determinate rilevazioni aggiunte e preventive all'esposizione.

Lo specchio invece viene impiegato per riportare lo schema ottico e di misurazione esposimetrica nel mirino oltre a costituire attraverso il sub specchio il riporto di misurazione AF.

Il futuro (non prossimo) riserverà comunque, attraverso tecnologie di sensori ancora funzionanti solo sulla carta, evoluzioni sostanziali che porteranno a rivedere le dinamiche riguardanti i tre distinti schemi ottici, di misurazione e sequenza sopra solo sintetizzate. Ma ora non corriamo troppo...

Giuseppe Maio
www.nital.it

 
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