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Quel Bel Libro...di Andrea
Uno spunto di discussione.
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Francesco T
Messaggio: #1
"Cerco di fissare con fedeltà la realtà che ci circonda senza particolari trucchi o sofisticate elaborazioni." (Mario Calzolai)

Questo l'incipit di un bellissimo libro di fotografie b/n, dal titolo "Mugello in bianco e nero", ragalatomi da Andrea lapi, nell' ultimo incontro.

Ringraziarlo è d'obbligo (ffato in pvt); in questa sede volevo anche una vostra opinione su quelle parole.

Cosa significano per voi? Come si possono tradurre in realtà fotografica?

Esempio: ninete filtri? O luci o post correzioni, elettroniche o chimiche che siano?

Grazie, saluti.

Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #2
PREMESSA: Il Libro "Mugello in bianco e nero" di Calzolai, regalatomi da Andrea, è davvero un gran libro applausi.gif pieno di immagini da sogno che hanno fermato il tempo in un luogo da sogno. Lo guardo spessissimo e ogni volta mi ritrovo a stupirmi per la bellezza, la semplicità e la descrittività di quelle foto, accompagnate per altro dagli splendidi commenti della mamma di Andrea.

Venendo ora alla tua domda intrigante: il commento che mi sorge spontaneo è che Calzolai è interessato solo ed esclusivamente a tramandare, così come li ha visti e soprattutto come li ha sentiti, scorci, personaggi, momenti e luoghi.
Tradurre tutto questo in fotografia non significa necessariamente, secondo me, far a meno di filtri o particolari alchimie chimiche o elettroniche, significa riproporre all'attenzione di chi guarda, le sensazioni che si provano quando si è al cospetto di un soggetto che ci piace, sia esso una persona, un luogo, un momento e riportarlo così come lo abbiamo visto e senza intervenire sull'essenza di ciò che si è ripreso. Basta un taglio diverso, la scelta di includere o non includere un particolare per dare alla fotografia un senso completamente nuovo. Quindi credo che le parole citate debbano servire come monito a non stravolgere l'essenza delle cose, a non contaminarle ma riportarle così come sono, o perlomeno così come ci appaiono.

nuvolarossa
Messaggio: #3
Il libro di Calzolai ho avuto l'onore di vederlo a Roma dalle mani di Andrea, che poi, con il suo gran cuore, mi ha spedito a casa... applausi.gif applausi.gif applausi.gif

Mi sono emozionato allora e mi emoziono tuttora ogni volta che lo sfoglio, sembra di fare un salto indietro nel tempo, nell'Italia di 50 anni fa. Credo che l'intenzione dell'autore sia stata proprio questa: Quella di fermare il tempo così come lui lo ha vissuto....
Francesco T
Messaggio: #4
Caro Claudio (permetti che usi l'appellativo caro??),
devo ammettere che per me è la prima volta che affronto una discussione sul tema immagine, in fotografia..il che sinceramente si traduce in vertigini, sudoramenti, lingua secca e mani intrecciate blink.gif tanto lo sento difficile...
..resto quindi ad "ascoltare" le vs. parole, sperando di poterne raccogliere l' essenza.

Grazie a te e a tutti coloro che vorranno rispondere.

Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #5
Caro Franceso, wink.gif Pollice.gif
la questione che hai posto credo faccia venire i sudoramenti a tutti e non solo a te. Rispondere compiutamente non è cosa facile, ancora più difficile è cogliere l'essenza di una frase come quella di Calzolai. Spero che in molti dicano la loro così da poter trarre tutti quegli spunti che al momento non ci appaiono ma che sommandoli potrebbero dare una risposta se non definitiva (chi ha di risposte definitive?) almeno in parte completa.
Credo sarebbe buona cosa, visto che la questione l'hai posta, dirci cosa ha detto a te quella frase. Magari proprio per averla scelta ci hai riflettuto su più di noi. Ciao. wink.gif
Francesco T
Messaggio: #6
Caro Claudio wink.gif ,
il libro ha per me un valore doppio. Da una parte è una miriade di suggerimenti, tanto da farlo apparire come un "manuale", dal'' altra apre le porte a dei ricordi, di cui volentieri parlerò alla prima occasione...

In quella realtà contadina, fatta di cose concrete, c' era e c'è poco spazio per dei camuffamenti, arifici o qualsivoglia cosa, che possa farti apparire qualcosa diversa dalla realtà. Semmai l' unico filtro tra la realtà e non, è la fantasia, magari di quando si è bambini.
La "caurara", la pentola enorme di rame, ormai nera, con cui si giocava a farsi il bagno d'estate, è una piscina solo agli occhi dei bambini. Poi sarà sempre una pentola nera... Non c'è molto da aggiungere!

In questo senso, ho inteso le parole...estremizzando; se in quel posto c'è un' ombra, che purtroppo fotograficamente non rende, pazienza..non puoi cambiare la natura delle cose.

Ti suona come estrema, questa interpretazione?
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #7
Mi sembra tuttaltro che estrema, credo sia l'essenza stessa della frase che tu, con grande capacità di sintesi e interpretazione, sei riuscito a cogliere senza tutti i giri di parole di chi, come me, non ha avuto modo di conoscere dall'interno una realtà fatta sì di cose e persone semplici ma dalla profonda conoscenza della priopria realtà e della vita che li circonda e di cui sono parte essenziale come attori e come spettatori.
QUOTE
se in quel posto c'è un' ombra, che purtroppo fotograficamente non rende, pazienza..non puoi cambiare la natura delle cose


In questa frase credo sia nascosta la filosofia che ha guidato l'occhio e il sentire di Calzolai.
sergiobutta
Messaggio: #8
Credo che la frase di Calzolai, racchiuda proprio quello che avete segnalato : il suo lavoro è come la sua terra : nessuna sofisticazione !
L'epoca di Photoshop non era ancora arrivata, ma , evidentemente, non ha voluto manipolare gli scatti con filtri o in camera oscura.
morgan
Messaggio: #9
Ringrazio Andrea, per avermi donato questo bellissimo libro fotografico, vent’anni d’immagini, sono davvero tanti!! E’ stato un tuffo negli anni 60-70, che mi ha dato l'opportunità di apprezzare intensi momenti di vita passata, ed i ricordi della mia infanzia, che quasi avevo dimenticato!! Per i più giovani la possibilità che conoscere tracce di un'epoca non lontanissima, ma dove i valori della vita erano ben altri. E, poi l’intramontabile bianco e nero ancora oggi, secondo il mio modesto parere, più espressivo del colore!! Un grande plauso all’autore Mario Calzolai, vero artefice di questa splendida opera. applausi.gif applausi.gif applausi.gif
 
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