Ciao a tutti! 
All'inizio di luglio andrò due settimane in Messico in viaggio di zonne... (WOW!!!)
E naturalmente vorrei portare con me la mia D100 con due o tre obiettivi, flash, ecc...
Secondo voi c'è qualche rischio a portare l'attrezzatura all'estero? Cioè, posso essere fermato alla dogana e rischiare il sequestro dell'attrezzatura?
(penso soprattutto al viaggio di ritorno...)
Come posso fare?
Vi ringrazio molto se potrete aiutarmi in questo dubbio..
Ciao a tutti!
All'inizio di luglio andrò due settimane in Messico in viaggio di zonne... (WOW!!!)
E naturalmente vorrei portare con me la mia D100 con due o tre obiettivi, flash, ecc...
Secondo voi c'è qualche rischio a portare l'attrezzatura all'estero? Cioè, posso essere fermato alla dogana e rischiare il sequestro dell'attrezzatura?
(penso soprattutto al viaggio di ritorno...)Come posso fare?
Vi ringrazio molto se potrete aiutarmi in questo dubbio..
Ciao a tutti!
ciao,prima di tutto in bocca al lupo x il tuo matrimonio,ti sei assicurato che il fotografo del tuo matrimonio usi materiale nikon??????
per quanto riguarda la tua attrezzatura vai tranquillo non puoi avere nessun problema al tuo rientro dal messico,gli unici problemi che io avuto tornando dai miei viaggi sono stati quando rientravo dalle cayman,da san barth e america,ma ho' imparato viaggiando parecchio di dichiarare tutta la merce che porto con me prima di partire in dogana in modo che al ritorno il solito rom......e non mi faccia perdere 1 0ra prima di poter andarmene a casa
Anche le garanzie Nital e la fattura d'acquisto in Italia, risolverebbero il problema.
Però, se non vuoi perdere tempo al ritorno, dichiara cosa porti, alla partenza.
Però, se non vuoi perdere tempo al ritorno, dichiara cosa porti, alla partenza.
Questo è quello che prevede la legge, sia per i professionisti che non.
Per quanto concerne l’attrezzatura da trasportare, non occorre alcuna formalita' quando ci si sposta nei paesi della Comunita' Europea. Teoricamente parlando, invece, quando si passa (anche solo transitando) per un Paese extracomunitario, occorrerebbe munirsi dei coupon ATA per l’attrezzatura "temporaneamente esportata". Un esempio classico e' la Svizzera, Paese extracomunitario, di fatto frequente meta di servizi o transito per altri Paesi.
Si e' detto "teoricamente parlando" perche', in effetti, sono molto meno le persone ed i professionisti che adempiono questo teorico obbligo, rispetto a quelli che lo ignorano.
In mancanza di meglio, una soluzione ufficiosa accettata frequentemente in molte dogane e' quella di preparare una lista della propria attrezzatura, redigendola su carta intestata, e facendola firmare al valico di frontiera in uscita. In questo modo, al reingresso in patria si avra' modo di dimostrare che quell’attrezzatura e' stata portata oltreconfine provenendo dall’Italia, e non acquistata all’estero.
Volendo fare le cose come si deve, per i Paesi extracomunitari (non UE) occorrerebbe comunque preparare i carnet ATA. Tale documento va richiesto all’apposito ufficio (ufficio ATA) presso la propria Camera di Commercio.
L’apertura del carnet non ha costi molto elevati: si pagano poche decine di euro di fisso, che comprendono moduli per quattro viaggi; va poi fatto un versamento a fondo perduto all’Assitalia, che ha vinto la gara d’appalto per garantire la Unioncamere per i carnet ATA esportazione temporanea. La percentuale del versamento e' pari allo 0,1125% del valore dichiarato.
Se si e' iscritti alla Camera di Commercio, il versamento puo' essere fatto mediante bollettino di conto corrente postale; diversamente, occorrera' recarsi presso una sede Assitalia, comunque indicata dall’ufficio dei carnet ATA.
Il permesso vale per un numero illimitato di transiti, e puo' essere usato anche per una sola porzione del materiale dichiarato.
Come accennato, per i Paesi della Comunita' Europea NON occorre il carnet (in realta', non occorre nessuna formalita') I Paesi convenzionati per i carnet ATA sono la quasi totalita' di quelli normalmente oggetto di viaggi. Fra questi: Svizzera, Sud Africa, Stati Uniti D’America, Cina, Algeria, Canada, Hong Kong, India, Israele, Giappone, Libano, Malta, Malaysia, Nuova Zelanda, Polonia, macedonia, Marocco, Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca, Romania, Senegal, Singapore e molti altri. Molti Paesi dell’America Latina NON sono, invece, compresi dalla convenzione.
Per concludere, Mille auguri per il matrimonio. 
Per quanto concerne l’attrezzatura da trasportare, non occorre alcuna formalita' quando ci si sposta nei paesi della Comunita' Europea. Teoricamente parlando, invece, quando si passa (anche solo transitando) per un Paese extracomunitario, occorrerebbe munirsi dei coupon ATA per l’attrezzatura "temporaneamente esportata". Un esempio classico e' la Svizzera, Paese extracomunitario, di fatto frequente meta di servizi o transito per altri Paesi.
Si e' detto "teoricamente parlando" perche', in effetti, sono molto meno le persone ed i professionisti che adempiono questo teorico obbligo, rispetto a quelli che lo ignorano.
In mancanza di meglio, una soluzione ufficiosa accettata frequentemente in molte dogane e' quella di preparare una lista della propria attrezzatura, redigendola su carta intestata, e facendola firmare al valico di frontiera in uscita. In questo modo, al reingresso in patria si avra' modo di dimostrare che quell’attrezzatura e' stata portata oltreconfine provenendo dall’Italia, e non acquistata all’estero.
Volendo fare le cose come si deve, per i Paesi extracomunitari (non UE) occorrerebbe comunque preparare i carnet ATA. Tale documento va richiesto all’apposito ufficio (ufficio ATA) presso la propria Camera di Commercio.
L’apertura del carnet non ha costi molto elevati: si pagano poche decine di euro di fisso, che comprendono moduli per quattro viaggi; va poi fatto un versamento a fondo perduto all’Assitalia, che ha vinto la gara d’appalto per garantire la Unioncamere per i carnet ATA esportazione temporanea. La percentuale del versamento e' pari allo 0,1125% del valore dichiarato.
Se si e' iscritti alla Camera di Commercio, il versamento puo' essere fatto mediante bollettino di conto corrente postale; diversamente, occorrera' recarsi presso una sede Assitalia, comunque indicata dall’ufficio dei carnet ATA.
Il permesso vale per un numero illimitato di transiti, e puo' essere usato anche per una sola porzione del materiale dichiarato.
Come accennato, per i Paesi della Comunita' Europea NON occorre il carnet (in realta', non occorre nessuna formalita') I Paesi convenzionati per i carnet ATA sono la quasi totalita' di quelli normalmente oggetto di viaggi. Fra questi: Svizzera, Sud Africa, Stati Uniti D’America, Cina, Algeria, Canada, Hong Kong, India, Israele, Giappone, Libano, Malta, Malaysia, Nuova Zelanda, Polonia, macedonia, Marocco, Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca, Romania, Senegal, Singapore e molti altri. Molti Paesi dell’America Latina NON sono, invece, compresi dalla convenzione.
Per concludere, Mille auguri per il matrimonio.
Grazie a tutti per le gentili risposte!!
Questo forum mi piace sempre più!
E grazie infinite per gli auguri... davvero graditi!
P.S.: Il fotografo è nikonista da vent'anni.
CIAO!!!
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E grazie infinite per gli auguri... davvero graditi!
P.S.: Il fotografo è nikonista da vent'anni.
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