| QUOTE |
| Usu peritus hariolo veracior - Fedro. (L' esperto è più degno di fede dell' indovino) |
e se lo dico io.....
| QUOTE (lambretta @ Apr 21 2004, 12:57 PM) |
La meglio è la DokoKoyo....  Auguri a Monia per la sua nuova D70... aho mo' ce devi fa vede' chi sei... Falla strippa l'amica tua con la Cacchion 300Dispari... |
Grazie Lambretta... dammi il tempo di capire come funziona una reflex e poi il Rosicone d'oro lo vince la mia amica...
(se mi legge mi picchia... fortuna che lei legge solo il forum canon) ciau
Mah?
Che volete che vi dica, non so se sarò fedele per sempre alla Nikon, anzi, pensandoci, già non lo sono,.
Ho anche altre macchine fotografiche, più o meno buone, mi piacciono, mi danno soddisfazione, mi ci diverto e me le tengo.
Mi da anche soddisfazione il tratamento che la Nital riserva ai suoi clienti.
La sorpresa del logo Nikonista mi ha molto rallegrato.
Il servizio efficente e attento alle esigenze dell' utenza (nonchè la piccola ruffianata), viene sempre premiato.
Per chi sta sul mercato essere premiato significa continuare a vivere e sentirsi stimolato a far meglio.
La Nital da quando la conosco tende sempre a far meglio.
Lunga vita alla Nital e ai suoi lavoratori, soprattutto.
Quindi, più che giurare la mia fedeltà alla Nikon e alla Nital, mi auguro che Nikon e Nital, giurino la loro fedeltà a noi clienti.
Come sempre, Io.
Che volete che vi dica, non so se sarò fedele per sempre alla Nikon, anzi, pensandoci, già non lo sono,.
Ho anche altre macchine fotografiche, più o meno buone, mi piacciono, mi danno soddisfazione, mi ci diverto e me le tengo.
Mi da anche soddisfazione il tratamento che la Nital riserva ai suoi clienti.
La sorpresa del logo Nikonista mi ha molto rallegrato.
Il servizio efficente e attento alle esigenze dell' utenza (nonchè la piccola ruffianata), viene sempre premiato.
Per chi sta sul mercato essere premiato significa continuare a vivere e sentirsi stimolato a far meglio.
La Nital da quando la conosco tende sempre a far meglio.
Lunga vita alla Nital e ai suoi lavoratori, soprattutto.
Quindi, più che giurare la mia fedeltà alla Nikon e alla Nital, mi auguro che Nikon e Nital, giurino la loro fedeltà a noi clienti.
Come sempre, Io.
[QUOTE]ConteMaxS Inviato il Apr 21 2004, 02:06 PM
Quindi, più che giurare la mia fedeltà alla Nikon e alla Nital, mi auguro che Nikon e Nital, giurino la loro fedeltà a noi clienti.
Come sempre, Io.
ConteMaxs Sindaco di Milano!!!!!
Quindi, più che giurare la mia fedeltà alla Nikon e alla Nital, mi auguro che Nikon e Nital, giurino la loro fedeltà a noi clienti.
Come sempre, Io.
ConteMaxs Sindaco di Milano!!!!!
Hey!!! Io non l'ho prenotato per la mia città...gli ho solo proposto la piazza più importante d'Italia
Al ballottaggio: Gattuso vs. ConteMaxs.
Che sfida!!!
Al ballottaggio: Gattuso vs. ConteMaxs.
Che sfida!!!
| QUOTE (Flanker78 @ Apr 21 2004, 04:14 PM) |
| Hey!!! Io non l'ho prenotato per la mia città...gli ho solo proposto la piazza più importante d'Italia Al ballottaggio: Gattuso vs. ConteMaxs. Che sfida!!! |
OOOOOOOOHhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!! 'nt'allargà co 'sta piazza!
Nikonista? io no, semplice consumatore, forse più Nitalista che Nikonista.
Stefano Z.
Stefano Z.
| QUOTE (Claudio Orlando @ Apr 21 2004, 04:16 PM) | ||
OOOOOOOOHhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!! 'nt'allargà co 'sta piazza! |
Vi ringrazio, ma ho troppe cose da fare e poi, leggete un po' qui.
Non c' entra niente con la discussione ma io sono un conte, poi è sera e a quest' ora nessuno ci vede.
P.s. Chi si offende è un fesso. Chi già sa, taccia!!!
<
San Gennaro risponde: “Signore mio, che t’aggia dì, quando vedo Napoli così caotica, io mi piglio collera. Non funziona niente, c’è il traffico, la disoccupazione….vedete Signore mio, io una soluzione ce l’avrei”
“E qual’ è?”, risponde Gesù.
“Vedete, il guaio dei Napoletani è che sono troppo intelligenti e allora la testa non la fanno stare tranquilla, capite?”
“Quindi, Gennaro, cosa vuoi dire, cosa vorresti fare?”
“Secondo me, Padreterno mio, dobbiamo far diventare scema il 30% della popolazione napoletana”
“Gennaro tu sei impazzito…”
“Ma statemi a sentire, proviamoci, Io lo so che è così”
“Gennaro, Gennaro, che cosa mi fai fare….?”
Dopo qualche settimana Gesù, preoccupato, convoca San Gennaro.
“Allora Gennaro, che mi dici, come va nella tua Napoli?”
“Eeehhh, e che bellezza, le cose vanno già meglio, il traffico si è ridotto, la gente ha cominciato a lavorare…..”
“Già meglio? Ma cosa dici?”
“Patatè, se vogliamo che le cose vadano meglio, dobbiamo raggiungere il 50%”
“Gennaro smettila, tu non sai cosa dici”
“Non fate così Signore mio, proviamo, voi siete il Re del cielo, voi tutto potete, nel caso qualcosa non funzionasse, potete sempre tornare indietro”
“Gennaro, tu mi rovinerai…. e così sia”
Passano ancora delle settimane e questa volta San Gennaro corre da Gesù.
“Gesù Cristo mio voi non ve lo immaginate, guardate ‘llà”
“Vedo Gennaro, vedo, sono contento per te ma soprattutto per i Napoletani, adesso sarai soddisfatto?”
“Soddisfatto mò, contento…..”
“Gennà non continuare….”
“Ma voi mi dovete ascoltare!!”
“Gennaro smettila”
“L’80%, arriviamo all’80%”
“Vai fuori Gennaro, vai fuori, io non posso….”
“Signò, se sto sbagliando mi cacciate dal paradiso e mi mandate negli inferi”
“Gennaro, io ti accontento, ma non tornare se non per dirmi che a Napoli tutto va più che benissimo”
“Grazie Signò, grazie, quella bella mamma vostra vi deve benedire…”
Passati alcuni mesi, Gesù e San Gennaro si rincontrano per un resoconto
“Gennaro, vedo che il tuo entusiasmo è alle stelle”
“E guardate a Napoli che succede, quello mi sembra il paradiso terrestre”
“Esagerato”
“Appunto, che esagerato, però potrebbe esserlo, no?”
“Non ci provare sai…ricordati i patti”
“Ma come, un padre come voi che ha il coraggio di non completare l’opera?”
“Senti Gennaro, io non so tu a che gioco stai giocando, ma non è più possibile andare oltre”
“Vi prego, mi faccio come il tappetino sotto i vostri piedi, siamo ad una passo dalla perfezione, ma voi ci pensate, questi figli vostri che finalmente trovano un po’ di pace, pago io Signore, pago io per qualsiasi errore…ci parlo io col resto del paradiso”
“Ti prego lascia stare, davvero mi vuoi rovinare? Allora, cosa devo fare?”
“Il 100% e non se ne parla più”
“Vada per il 100%”
Passano i giorni, le settimane, i mesi, Gesù non riesce ad incontrare San Gennaro, preoccupato per la cosa manda il suo angelo a cercarlo.
San Gennaro, dopo la chiamata, si reca dal Signore ma è triste, più di quel primo incontro, sembra sull’orlo di una crisi depressiva.
“Gennaro ma che hai, ho esaudito il tuo desiderio, allora? Forse le cose non vanno bene?”
“Nooo, va tutto bene…”
“E allora?”
“Va tutto bene, mi sembra di vedere il meccanismo di un orologio Svizzero, tutto funziona, tutto è perfetto…..”
“Benissimo, è quello che cercavi, no?”
“Diciamo di si……”
“Diciamo di si, Gennaro? Mi dici cosa c’è che non va?”
“Patatè, che vuoi che ti dica, mo la città è perfetta, ma i Napoletani, dopo che sono diventati tutti scemi………si so messi a cantà: O mia bella Madunnina….”>>
Cià gualiù, fate i bravi.
Mannacci' a' morte!!! Mi è scappato un pezzeto....mo la metto un' altra volta.
San Gennaro è triste, se ne va a spasso per il paradiso a testa bassa e con aria afflitta.
San Gennaro risponde: “Signore mio, che t’aggia dì, quando vedo Napoli così caotica, io mi piglio collera. Non funziona niente, c’è il traffico, la disoccupazione….vedete Signore mio, io una soluzione ce l’avrei”
“E qual’ è?”, risponde Gesù.
“Vedete, il guaio dei Napoletani è che sono troppo intelligenti e allora la testa non la fanno stare tranquilla, capite?”
“Quindi, Gennaro, cosa vuoi dire, cosa vorresti fare?”
“Secondo me, Padreterno mio, dobbiamo far diventare scema il 30% della popolazione napoletana”
“Gennaro tu sei impazzito…”
“Ma statemi a sentire, proviamoci, Io lo so che è così”
“Gennaro, Gennaro, che cosa mi fai fare….?”
Dopo qualche settimana Gesù, preoccupato, convoca San Gennaro.
“Allora Gennaro, che mi dici, come va nella tua Napoli?”
“Eeehhh, e che bellezza, le cose vanno già meglio, il traffico si è ridotto, la gente ha cominciato a lavorare…..”
“Già meglio? Ma cosa dici?”
“Patatè, se vogliamo che le cose vadano meglio, dobbiamo raggiungere il 50%”
“Gennaro smettila, tu non sai cosa dici”
“Non fate così Signore mio, proviamo, voi siete il Re del cielo, voi tutto potete, nel caso qualcosa non funzionasse, potete sempre tornare indietro”
“Gennaro, tu mi rovinerai…. e così sia”
Passano ancora delle settimane e questa volta San Gennaro corre da Gesù.
“Gesù Cristo mio voi non ve lo immaginate, guardate ‘llà”
“Vedo Gennaro, vedo, sono contento per te ma soprattutto per i Napoletani, adesso sarai soddisfatto?”
“Soddisfatto mò, contento…..”
“Gennà non continuare….”
“Ma voi mi dovete ascoltare!!”
“Gennaro smettila”
“L’80%, arriviamo all’80%”
“Vai fuori Gennaro, vai fuori, io non posso….”
“Signò, se sto sbagliando mi cacciate dal paradiso e mi mandate negli inferi”
“Gennaro, io ti accontento, ma non tornare se non per dirmi che a Napoli tutto va più che benissimo”
“Grazie Signò, grazie, quella bella mamma vostra vi deve benedire…”
Passati alcuni mesi, Gesù e San Gennaro si rincontrano per un resoconto
“Gennaro, vedo che il tuo entusiasmo è alle stelle”
“E guardate a Napoli che succede, quello mi sembra il paradiso terrestre”
“Esagerato”
“Appunto, che esagerato, però potrebbe esserlo, no?”
“Non ci provare sai…ricordati i patti”
“Ma come, un padre come voi che ha il coraggio di non completare l’opera?”
“Senti Gennaro, io non so tu a che gioco stai giocando, ma non è più possibile andare oltre”
“Vi prego, mi faccio come il tappetino sotto i vostri piedi, siamo ad una passo dalla perfezione, ma voi ci pensate, questi figli vostri che finalmente trovano un po’ di pace, pago io Signore, pago io per qualsiasi errore…ci parlo io col resto del paradiso”
“Ti prego lascia stare, davvero mi vuoi rovinare? Allora, cosa devo fare?”
“Il 100% e non se ne parla più”
“Vada per il 100%”
Passano i giorni, le settimane, i mesi, Gesù non riesce ad incontrare San Gennaro, preoccupato per la cosa manda il suo angelo a cercarlo.
San Gennaro, dopo la chiamata, si reca dal Signore ma è triste, più di quel primo incontro, sembra sull’orlo di una crisi depressiva.
“Gennaro ma che hai, ho esaudito il tuo desiderio, allora? Forse le cose non vanno bene?”
“Nooo, va tutto bene…”
“E allora?”
“Va tutto bene, mi sembra di vedere il meccanismo di un orologio Svizzero, tutto funziona, tutto è perfetto…..”
“Benissimo, è quello che cercavi, no?”
“Diciamo di si……”
“Diciamo di si, Gennaro? Mi dici cosa c’è che non va?”
“Patatè, che vuoi che ti dica, mo la città è perfetta, ma i Napoletani, dopo che sono diventati tutti scemi………si so messi a cantà: O mia bella Madunnina….”
San Gennaro è triste, se ne va a spasso per il paradiso a testa bassa e con aria afflitta.
San Gennaro risponde: “Signore mio, che t’aggia dì, quando vedo Napoli così caotica, io mi piglio collera. Non funziona niente, c’è il traffico, la disoccupazione….vedete Signore mio, io una soluzione ce l’avrei”
“E qual’ è?”, risponde Gesù.
“Vedete, il guaio dei Napoletani è che sono troppo intelligenti e allora la testa non la fanno stare tranquilla, capite?”
“Quindi, Gennaro, cosa vuoi dire, cosa vorresti fare?”
“Secondo me, Padreterno mio, dobbiamo far diventare scema il 30% della popolazione napoletana”
“Gennaro tu sei impazzito…”
“Ma statemi a sentire, proviamoci, Io lo so che è così”
“Gennaro, Gennaro, che cosa mi fai fare….?”
Dopo qualche settimana Gesù, preoccupato, convoca San Gennaro.
“Allora Gennaro, che mi dici, come va nella tua Napoli?”
“Eeehhh, e che bellezza, le cose vanno già meglio, il traffico si è ridotto, la gente ha cominciato a lavorare…..”
“Già meglio? Ma cosa dici?”
“Patatè, se vogliamo che le cose vadano meglio, dobbiamo raggiungere il 50%”
“Gennaro smettila, tu non sai cosa dici”
“Non fate così Signore mio, proviamo, voi siete il Re del cielo, voi tutto potete, nel caso qualcosa non funzionasse, potete sempre tornare indietro”
“Gennaro, tu mi rovinerai…. e così sia”
Passano ancora delle settimane e questa volta San Gennaro corre da Gesù.
“Gesù Cristo mio voi non ve lo immaginate, guardate ‘llà”
“Vedo Gennaro, vedo, sono contento per te ma soprattutto per i Napoletani, adesso sarai soddisfatto?”
“Soddisfatto mò, contento…..”
“Gennà non continuare….”
“Ma voi mi dovete ascoltare!!”
“Gennaro smettila”
“L’80%, arriviamo all’80%”
“Vai fuori Gennaro, vai fuori, io non posso….”
“Signò, se sto sbagliando mi cacciate dal paradiso e mi mandate negli inferi”
“Gennaro, io ti accontento, ma non tornare se non per dirmi che a Napoli tutto va più che benissimo”
“Grazie Signò, grazie, quella bella mamma vostra vi deve benedire…”
Passati alcuni mesi, Gesù e San Gennaro si rincontrano per un resoconto
“Gennaro, vedo che il tuo entusiasmo è alle stelle”
“E guardate a Napoli che succede, quello mi sembra il paradiso terrestre”
“Esagerato”
“Appunto, che esagerato, però potrebbe esserlo, no?”
“Non ci provare sai…ricordati i patti”
“Ma come, un padre come voi che ha il coraggio di non completare l’opera?”
“Senti Gennaro, io non so tu a che gioco stai giocando, ma non è più possibile andare oltre”
“Vi prego, mi faccio come il tappetino sotto i vostri piedi, siamo ad una passo dalla perfezione, ma voi ci pensate, questi figli vostri che finalmente trovano un po’ di pace, pago io Signore, pago io per qualsiasi errore…ci parlo io col resto del paradiso”
“Ti prego lascia stare, davvero mi vuoi rovinare? Allora, cosa devo fare?”
“Il 100% e non se ne parla più”
“Vada per il 100%”
Passano i giorni, le settimane, i mesi, Gesù non riesce ad incontrare San Gennaro, preoccupato per la cosa manda il suo angelo a cercarlo.
San Gennaro, dopo la chiamata, si reca dal Signore ma è triste, più di quel primo incontro, sembra sull’orlo di una crisi depressiva.
“Gennaro ma che hai, ho esaudito il tuo desiderio, allora? Forse le cose non vanno bene?”
“Nooo, va tutto bene…”
“E allora?”
“Va tutto bene, mi sembra di vedere il meccanismo di un orologio Svizzero, tutto funziona, tutto è perfetto…..”
“Benissimo, è quello che cercavi, no?”
“Diciamo di si……”
“Diciamo di si, Gennaro? Mi dici cosa c’è che non va?”
“Patatè, che vuoi che ti dica, mo la città è perfetta, ma i Napoletani, dopo che sono diventati tutti scemi………si so messi a cantà: O mia bella Madunnina….”
