Nelle migliaia di discussioni sull'operare in post produzione o meno o quanto, ho sempre sostenuto di voler arrivare dove avevo conoscenza della camera oscura e non di più. Ma oggi mi sono imbattuto in un artista che senza il digitale non sarebbe stato tale, ha la totale padronanza del mezzo e riesce ad esprimere quello che sente con il mezzo digitale, dallo scatto fotografico alla post, non eccessiva...di più!
Pertanto, anche se dopo un poco trovo le sue opere ripetitive, ma questa è colpa di internet, perché ne puoi vedere decine e decine tutte assieme, devo ammettere che senza i mezzi tecnologici o tennologici Lui non esisterebbe e noi non avremmo potuto vedere le sue espressioni.
Per chi come me non lo conosceva andate a vedere:
http://www.olegdou.com/

e fatemi sapere.
C.

Nelle migliaia di discussioni sull'operare in post produzione o meno o quanto, ho sempre sostenuto di voler arrivare dove avevo conoscenza della camera oscura e non di più. Ma oggi mi sono imbattuto in un artista che senza il digitale non sarebbe stato tale, ha la totale padronanza del mezzo e riesce ad esprimere quello che sente con il mezzo digitale, dallo scatto fotografico alla post, non eccessiva...di più!
Pertanto, anche se dopo un poco trovo le sue opere ripetitive, ma questa è colpa di internet, perché ne puoi vedere decine e decine tutte assieme, devo ammettere che senza i mezzi tecnologici o tennologici Lui non esisterebbe e noi non avremmo potuto vedere le sue espressioni.
Per chi come me non lo conosceva andate a vedere:
http://www.olegdou.com/

e fatemi sapere.
C.

Iconograficamente mi dà la sensazione di cose già viste (non so se mi sia mai capitato di vedere anche proprio lui). Per assurdo, senza i mezzi tecnologici del digitale, sarebbe potuto esistere benissimo con i vecchi mezzi artigianali: colori e pennelli. L'arte digitale è più figlia della pittura che della fotografia (secondo me), così come tanta pittura contemporanea è più figlia della fotografia che di quella antica. Probabilmente è più facile stravolgere una fotografia piuttosto che (magari) partire da zero. Con questo non denigro la fotografia e l'arte digitale, però la Pittura ha un altro sapore e la preferisco. Non nego la sua bravura ma trovo una freddezza in questi lavori che mi lascia il vuoto e certe cose del suo stile tecnicamente non mi piacciono. Sono solo il mio gusto e la mia opinione.

Detto in simpatia, quanto al discorso "digitale sì, digitale no" e il limitarsi a fare solo quello che si poteva fare prima in camera oscura (e non ci indurre in tentazione), è un principio che non capisco e non condivido. Perchè a nessuno è mai venuto in mente di far trainare i treni dai cavalli?
Pellicola e digitale sono due mezzi tecnici simili ma diversi. Stare ancora a paragonarli è anacronistico e castrare le nuove potenzialità di uno per "rispetto reverenziale" all'altro è illogico. Se nello sviluppo della pellicola si fossero potute fare cose che facciamo oggi solo col digitale, si sarebbero fatte e nessuno le avrebbe demonizzate. Ci attacchiamo a scuse nostalgiche per non vedere che il mondo è andato avanti e il nostro tempo sta passando? Pensa se quando sono uscite le prime lenti zoom qualcuno le avesse comprate per usarle ad una sola lunghezza focale perchè prima c'erano solo i fissi. Come se poi la (vera) Fotografia, quella a pellicola, e le tecniche di sviluppo che molti (io no) conoscono non fossero a loro volta figlie di evoluzione e di qualcosaltro precedente.
Che passato un certo limite possiamo smettere di chiamare fotografia l'elaborazione digitale ci sta. E' altro, ma meno male che c'è e si può fare. Autocastrarsi è un forma di sicurezza. Invece le sicurezze e le convinzioni andrebbero sempre messe in dubbio e a volte buttate.
Mi fa piacere per te che qualcuno con i suoi lavori sia riuscito a farti abbattere un muro mentale.

Parafrasando il capitano Oliver "Holly" Hutton: il digitale è tuo amico

Messaggio modificato da Clau_S il Sep 23 2012, 02:12 AM

Vedi anche io uso il digitale, ma l'essermi auto castrato a far ciò che facevo in camera oscura e non molti di più è, e l'ho sempre ammesso, un mio fattore di pigrizia mentale. Nato in pellicola sono migrato al digitale per mancanza di spazio fisico per la camera oscura, altrimenti sarei ancorato alla pellicola. Trovo tuttavia certi utilizzi del digitale puerili, come appiattire la pelle o migliorare curve fisiche in contesti futili ma economicamente redditizi. Invece nel caso di Oleg, è la prima volta che capisco il pensiero di un "nativodigitale" il quale vede, pensa e mira diritto come un fuso al suo scopo finale, l'elaborazione al computer, che è esattamente la mia visione ma nella pellicola, è per questo che ammiro il suo operato, non sempre le sue opere.
C.