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magnumd90
Messaggio: #1
Buongiorno a tutti,

recentemente ho scattato due rullini a colori Kodak 200 asa, il primo con una Ricoh Singlex tls dotata di obiettivo Rikenon 50 f/1,4, il secondo con una Nikon FE dotata di 50 f/1,8.
Rispetto alle stampe che ottengo dalle foto digitali, queste da pellicola hanno colori veramente spenti, nel senso di veramente poco saturi, ed hanno una grana che mi sembra eccessiva.

Vi chiedo da cosa potrebbe dipendere. Potrebbe dipendere principalmente da scarsa cura del laboratorio di stampa, o potrebbe anche dipendere dal tipo di pellicola? Esistono pellicole che hanno come caratteristica una maggiore saturazione dei colori?

Grazie a tutti
Antonio Canetti
Messaggio: #2
il fotolab è la catena debole delle stampe da negativo, per un prova cambia fotolab e vedi quali differenze ci possono essere.


Antonio
bergat@tiscali.it
Messaggio: #3
QUOTE(magnumd90 @ Sep 20 2011, 11:41 AM) *
Buongiorno a tutti,

recentemente ho scattato due rullini a colori Kodak 200 asa, il primo con una Ricoh Singlex tls dotata di obiettivo Rikenon 50 f/1,4, il secondo con una Nikon FE dotata di 50 f/1,8.
Rispetto alle stampe che ottengo dalle foto digitali, queste da pellicola hanno colori veramente spenti, nel senso di veramente poco saturi, ed hanno una grana che mi sembra eccessiva.

Vi chiedo da cosa potrebbe dipendere. Potrebbe dipendere principalmente da scarsa cura del laboratorio di stampa, o potrebbe anche dipendere dal tipo di pellicola? Esistono pellicole che hanno come caratteristica una maggiore saturazione dei colori?

Grazie a tutti




Sei un fotografo di questo decennio che hai deciso di sperimentare la pellicola a colori.

Le pellicole sono dotate di un'emulsione con un certo grado di granularità (la famosa grana). La grana dipende quindi dalla pellicola e da come viene sviluppata. Si esistono pellicole con colori più saturi. Penso ad esempio alle invertibili come ad esempio la fuji velvia 50.

Chiaramente con la pellicola avrai sempre grana anche se utilizzi pellicole a 25 iso, chiaramente meno di una 400 iso ma la grana c'è sempre solo che è più fine... meno granulosa.

Se comunque le foto ti son venute con colori spenti, o hai sbagliato l'esposizione, o la pellicola era scaduta o male conservata, o lo sviluppatore/stampatore/fotografo, non è stato molto bravo.
celterman
Nikonista
Messaggio: #4
QUOTE(magnumd90 @ Sep 20 2011, 11:41 AM) *
Buongiorno a tutti,

recentemente ho scattato due rullini a colori Kodak 200 asa, il primo con una Ricoh Singlex tls dotata di obiettivo Rikenon 50 f/1,4, il secondo con una Nikon FE dotata di 50 f/1,8.
Rispetto alle stampe che ottengo dalle foto digitali, queste da pellicola hanno colori veramente spenti, nel senso di veramente poco saturi, ed hanno una grana che mi sembra eccessiva.

Vi chiedo da cosa potrebbe dipendere. Potrebbe dipendere principalmente da scarsa cura del laboratorio di stampa, o potrebbe anche dipendere dal tipo di pellicola? Esistono pellicole che hanno come caratteristica una maggiore saturazione dei colori?

Grazie a tutti


Ciao
Può dipendere da un'infinità di cose, difficile da dire così...
Possibili cause:
- Se le pellicole erano "fresche", cioè lontane dalla scadenza e conservate correttamente già escludi il primo motivo (pellicole scadute possono abbassare la qualità finale o dare risultati imprevedibili nei colori).
- I soggetti erano poco colorati e il contrasto basso?
- La pellicola è stata esposta correttamente? (controlla il negativo, se i fotogrammi sono correttamente impressi)
- Controlla i numeri dei fotogrammi, se sono troppo chiari o "slavati" potrebbe essere un problema di sviluppo del negativo

Se la causa non è fra le precedenti ipotesi, potrebbe essere la stampa finale. Fai stampare un paio di fotogrammi da un altro laboratorio e controlla i risultati.

Ciao
buone foto

Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #5
C'è anche da dire che bisogna capire e accordarsi su cosa intendi per colori spenti.
Il digitale ha introdotto (oppure è figlio decidete voi) l'epoca dei colori supersaturi e dei forti contrasti, le pellicole in generali erano decisamente più delicate nei passagi tonali.
Le Velvia sparano e contrastano ma ricordo con immenso piacere i colori pastello di alcune Kodak 64 asa.

Comunque quasi sicuramente il tuo problema viene dalla pellicola trattata male.
andreasoft
Messaggio: #6
QUOTE(magnumd90 @ Sep 20 2011, 11:41 AM) *
... Vi chiedo da cosa potrebbe dipendere. Potrebbe dipendere principalmente da scarsa cura del laboratorio di stampa, o potrebbe anche dipendere dal tipo di pellicola? ...


Con la negativa colore sei alla totale mercè del laboratorio, che è capace di trasformare le stampe da un negativo non scaduto, perfettamente esposto e correttamente sviluppato, in un pastone melenso e spento. Purtroppo è così. Tutto ciò non succede con la diapositiva, che è l'unico modo per imparare velocemente a fotografare a colori in analogico.

QUOTE(magnumd90 @ Sep 20 2011, 11:41 AM) *
... Esistono pellicole che hanno come caratteristica una maggiore saturazione dei colori? ...


Si, ma appunto, come dicevo prima, devi trovare un lab professionale che stampa seguendo le tue indicazioni.

La Fuji Superia ha colori, saturazione e contrasti molto più vivaci di una Fuji Reala, che è tenue e delicata, ma bisogna dare in pasto i due rulli ad un laboratorio che permette di vedere queste differenze. Ci sono laboratori (purtroppo la maggioranza ...) che se gli consegni un rullo scattato con la compattina della Zia Maria in automatico ed uno con la F100 e l'80-200 scattando in manuale, sfornano stampe identiche, ovviamente penose ... Ciò non avviene con la diapositiva, dove la differenza tra una Velvia 50 ed una Sensia 100 si vede, sempre.

Ciao
Andrea.

Messaggio modificato da andreasoft il Sep 21 2011, 08:21 AM
magnumd90
Messaggio: #7
Grazie a tutti per le vostre risposte.

Temo che le considerazioni di Andrea (Andreasoft) siano le più probabili, in quanto la pellicola non era scaduta e l'esposizione delle foto è corretta (posterei delle immagini se avesssi uno scanner degno, ho provato con quello che ho in ufficio ma i risultati sono orrendi).

Per i prossimi rullini, se anziché richiedere le stampe mi facessi digitalizzare i negativi per poi stampare le foto dove so che lavorano bene (ma purtroppo solo da file, non da negativi) potrei risolvere il problema? O anche il solo sviluppo del negativo potrebbe rovinare i colori?
andreasoft
Messaggio: #8
QUOTE(magnumd90 @ Sep 21 2011, 12:40 PM) *
Grazie a tutti per le vostre risposte.

Temo che le considerazioni di Andrea (Andreasoft) siano le più probabili, in quanto la pellicola non era scaduta e l'esposizione delle foto è corretta (posterei delle immagini se avesssi uno scanner degno, ho provato con quello che ho in ufficio ma i risultati sono orrendi).

Per i prossimi rullini, se anziché richiedere le stampe mi facessi digitalizzare i negativi per poi stampare le foto dove so che lavorano bene (ma purtroppo solo da file, non da negativi) potrei risolvere il problema? O anche il solo sviluppo del negativo potrebbe rovinare i colori?


Lo sviluppo è la parte più delicata dell'intero processo fotografico analogico, perchè è irripetibile.

Quindi esso può si rovinare i colori, ma dalla mia esperienza decennale con i laboratori (professionali e non) ti dico che è assai più probabile che essi vengano rovinati in fase di stampa. La digitalizzazione ai fini della stampa crea più problemi di quanti ne risolva (inoltre la stampa da digitale è sempre una stampa, soggetta alle interpretazioni di chi stampa), e poi non vedo l'utilità, allora tanto vale scattare in digitale. L'analogico è bello ed ha senso proprio perchè è analogico. La digitalizzazione ha senso per la semplice condivisione Web o la provinatura veloce, o il salvataggio di negativi con valore storico.

Il mio consiglio è cercare un buon laboratorio che stampa all'ingranditore e creare con esso un rapporto, spiegando bene cosa si vuole ottenere, ed essendo disposti a pagare di più del normale. E' sempre stato così, la qualità si paga, sia in analogico che in digitale. Altrimenti, se vuoi svincolarti dalle mal-interpretazioni del processo di stampa, rimanendo nell'analogico colore, l'unica è scattare con la diapositiva, che poi è ciò che ho fatto io per tanti anni. Ma anche la diapositiva buona costa, certo sempre molto meno che cambiare corpo digitale, computer e schede di memoria ogni due anni ...

Ciao
Andrea.
ZoSo74
Nikonista
Messaggio: #9
Se vuoi scattare a colore senza fare da te o spendere una fucilata è conveniente, di solito, lasciar perdere i piccoli lab che utilizzano spesso chimici stra-scaduti e dove regna l'incompetenza, e rivolgersi a grandi catene che spediscono i negativi a grossi centri di sviluppo.
Io ad esempio il colore 35mm lo faccio fare alla FNAC. Lo sviluppo costa 1 euro e lo fanno fare fuori, in un centro che sviluppa negativi per mezza italia. Questo da la certezza (o quasi) di chimici freschi e macchine ben tarate. Per ora ho sempre avuto risultati soddisfacenti.

 
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