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Al museo Ebraico di Berlino ho interpretato questi scatti mentre mi trovavo nel giardino dei rejetti, degli esiliati - ho visto questo uomo che correva in questo giardino dal pavimento decisamente inclinato e tra questi enormi parallelepipedi di CLS; non vado oltre, penso che le foto parlino ... ditemelo voi.
Raffa
Jewish Museum Berlin
Vista dall'alto
Interessanti..
hai provato a ricavarne un trittico?
hai provato a ricavarne un trittico?
Dovresti creare con PS un documento abbastanza grande da contenerle tutte e poi le disponi come preferisci
nella mia esaltante ignoranza ti dico che questi scatti mi hanno fatto vibrare le corde più profonde dell'anima...
penso che sia una sintesi poetica ben riuscita, visto che mi hai fatto passare per la mente l'intero dramma di un popolo, con soli tre scatti.
la foto parlano?
gridano! urlano un senso di panico! di terrore! di ingiustizia!!! di salvezza!!!
i miei più sinceri complimenti!!!!!!!
Giod
penso che sia una sintesi poetica ben riuscita, visto che mi hai fatto passare per la mente l'intero dramma di un popolo, con soli tre scatti.
la foto parlano?
gridano! urlano un senso di panico! di terrore! di ingiustizia!!! di salvezza!!!
i miei più sinceri complimenti!!!!!!!
Giod
Giod5000 ti ringrazio.
Forse visitare il museo aiuterebbe ulteriormente e questo lo dico senza retorica.
La sensibilità non è e non può essere per tutti alla stessa maniera, lo sò, è uno scatto molto più conceptual che street.
Non potevo aspettarmi di meglio che il tuo commento.
Grazie
Raffa
Forse visitare il museo aiuterebbe ulteriormente e questo lo dico senza retorica.
La sensibilità non è e non può essere per tutti alla stessa maniera, lo sò, è uno scatto molto più conceptual che street.
Non potevo aspettarmi di meglio che il tuo commento.
Grazie
Raffa
Bravo Raffa, gli scatti mi piacciono molto ad di là delle emozioni che possono trasmettere e ne vedrei un bel trittico come suggerito da Gianmaria.
Ciao Alberto
Ciao Alberto
un trittico interessante con la prima che ha maggior forza
mitia
mitia
ciao Raffaele
la situazione e' bella tosta...
le ho guardate e riguardate...
le sensazioni arrivano...ma le parole fanno piu' fatica ad esprimerle..
poi ho capito:
nella prima foto, la corsa del ragazzo non mi sembra una fuga, non e' abbastanza disperata, rispetto al lugo
in cui si svolge l'azione...
se ascolto il racconto senza vedere quei calzoni corti da turista...allora tutto diventa come io penso tu lo volessi....
il concetto e la realizzazione, anche il bienne, sono fatti in modo calzante...quel particolare, in una serie cosi'
impegnata, mi porta fuoti tema....
scusa....
Bianca
poi ho capito:
nella prima foto, la corsa del ragazzo non mi sembra una fuga, non e' abbastanza disperata, rispetto al lugo
in cui si svolge l'azione...
se ascolto il racconto senza vedere quei calzoni corti da turista...allora tutto diventa come io penso tu lo volessi....
nella prima foto, la corsa del ragazzo non mi sembra una fuga, non e' abbastanza disperata, rispetto al lugo
in cui si svolge l'azione...
se ascolto il racconto senza vedere quei calzoni corti da turista...allora tutto diventa come io penso tu lo volessi....
Innanzitutto Bianca, non devi scusarti per il commento (è anche quello che cerco , la critica) che daltronde portava già delle tue perplessità espresse a latere del forum; si posso concordare sul turista con i calzoni corti e probabilmente con le mani in tasca solo però se guardo lo scatto da un punto di vista amplindo forse vedresti la drammaticità nell'attuale ovvero il semplice turista che fugge da una realtà non sua ma che probabilmente sente sulla propria pelle anche solo per l'ambiente nel quale si trova.
E' chiaro che poi si può dire di tutto sul turista, anche che è lì per caso; ovvio anche che un trittico del genere è costruito a posteriori, non avrei mai pensato di chiedere al turista di posare per me, magari gli avrebbe anche fatto piacere.
La fuga, tutto rotea intorno alla fuga da un luogo della memoria - questo è o vuole essere il messaggio che mi interessava lanciare. Con questa mia di spiegazione volevo dare una ulteriore chiave di lettura.
Bianca, se temessi la critica non posterei.
Grazie
Raffa
ciao raffa
per me niente trittico. è perfetta la prima... veramente una gran bella foto... e se non fosse per la bruciatura per me sarebbe anche da "lode"!!!
simone
per me niente trittico. è perfetta la prima... veramente una gran bella foto... e se non fosse per la bruciatura per me sarebbe anche da "lode"!!!
simone
ciao raffa
per me niente trittico. è perfetta la prima... veramente una gran bella foto... e se non fosse per la bruciatura per me sarebbe anche da "lode"!!!
simone
per me niente trittico. è perfetta la prima... veramente una gran bella foto... e se non fosse per la bruciatura per me sarebbe anche da "lode"!!!
simone
Ciao Simo, quale piacere.
Non voglio rilanciare ogni volta, indichi "la luce" come bruciata. E' vero "la luce" è la libertà, per quello l'ho sparata oltre il limite, sicuramente tu ricorderai quando John Belushi e Dan Aykroyd entrano nella basilica e nel bel mezzo del Sermone di James Brown vedono "la luce", un fascio di luce bianca accecante che travolge Belushi ... tutto questo per spiegare la quasi bruciatura, so che capirai.
Raffa
Ps.: scusate l'up. Per me era tutto chiaro, pensato e studiato nel particolare ... forse solo per me che dite, starò impazzendo?
Occorre entrare in questo trip per capire la sequenza ed il contesto.
Una volta entrati ... tutto torna, tout se tient.
E la bruciatura è un vero must.
Bravo, bravo Raffa.
Paolo
Una volta entrati ... tutto torna, tout se tient.
E la bruciatura è un vero must.
Bravo, bravo Raffa.
Paolo
si raffaele capisco benissimo...
solo che questa non è "luce", è bruciatura. cosa ben diversa
poi è tutta una questione di gusti e di "cultura" fotografica... la mia è una cultura forse integralista (secondo cui gli errori sono errori e non possono essere piegati alle nostre personali interpretazioni); la tua sarà forse una cultura fotografica liberista (nel senso che sei pronto a nuove ipotesi). per paolo, infine, la bruciatura è addirittura un must (dal dizionario hoepli: "ciò che si deve assolutamente fare"). come vedi ognuno ha le sue idee.
io, ripeto, l'idea della luce avrei cercato di darla con la luce e non con una bruciatura... è come voler fare una ciambella vaniglia e cioccolato ma in mancanza di cioccolato lasci la ciambella nel forno per farla bruciare, facendo sembrare le bruciature come cioccolato... se riesci a farla col cioccolato è ok altrimenti falla solo vaniglia anzichè bruciarla e far finta che sia cioccolato. questo è ciò che penso io.
simone
solo che questa non è "luce", è bruciatura. cosa ben diversa
poi è tutta una questione di gusti e di "cultura" fotografica... la mia è una cultura forse integralista (secondo cui gli errori sono errori e non possono essere piegati alle nostre personali interpretazioni); la tua sarà forse una cultura fotografica liberista (nel senso che sei pronto a nuove ipotesi). per paolo, infine, la bruciatura è addirittura un must (dal dizionario hoepli: "ciò che si deve assolutamente fare"). come vedi ognuno ha le sue idee.
io, ripeto, l'idea della luce avrei cercato di darla con la luce e non con una bruciatura... è come voler fare una ciambella vaniglia e cioccolato ma in mancanza di cioccolato lasci la ciambella nel forno per farla bruciare, facendo sembrare le bruciature come cioccolato... se riesci a farla col cioccolato è ok altrimenti falla solo vaniglia anzichè bruciarla e far finta che sia cioccolato. questo è ciò che penso io.
simone