Con molta lentezza mi sto avvicinando all'astrofotografia, ed ora ho un'altro dubbio :]
Seguendo le indicazioni ricevute qui sul forum ho acquistato un anello T per la mia D70 e ora devo prendere il tubo di raccordo.
Il negoziante vuole sapere se mi serve a fuoco fisso o variabile, consigliandomi caldamente quello fisso (il variabile costa una ventina di euro in piu').
Qualcuno ha esperienza in materia?
Grazie,
Luca
Seguendo le indicazioni ricevute qui sul forum ho acquistato un anello T per la mia D70 e ora devo prendere il tubo di raccordo.
Il negoziante vuole sapere se mi serve a fuoco fisso o variabile, consigliandomi caldamente quello fisso (il variabile costa una ventina di euro in piu').
Qualcuno ha esperienza in materia?
Grazie,
Luca
Il fuoco fisso o il fuoco variabile dipende molto anche dal tipo di telescopio che utilizzi per fare le foto e dagli oculari, nonchè dal soggetto di interesse, se puoi postarmi grosso modo questi dati posso darti una risposta più precisa.
Il raccordo fisso si preferisce sostanizialmente perchè risente meno di fenomeni meccanici, non avendo giunture ed altro è meno facile che subisca flessioni o slittamenti durante l'esposizione, compromettendo lo scatto.
Sostanzialmente il raccordo per foto in proiezioni standard è costituito di un semplice tubo con un attacco da 31,8mm (misura standard degli oculari amatoriali di media fascia) da una parte per poterlo inserire nel portaoculari del telescopio e una vite filettata dall'altra che alloggerà l'adattaore per la fotocamera. Il variabile è simile ma ha due tubi che scorrono l'uno nell'altro, in modo tale da poter variare l'ingrandimento utilizzando un solo oculare.
Mentre è raro che i due tubi flettano tra di loro, può essere più frequente che scorrano l'uno sull'altro mandando fuori fuoco l'immagine. In generale quindi se si dispone di oculari diversificati, sui pianeti come sul cielo profondo, è prefribile il fisso, qualora invece si abbai pochi oculari è evidente la necessità del variabile. motlo dipende ovviamente da cosa si vuole fotografare, infatti a volte è preferibile ingrandire l'immagine successivamente. Molto dipende dal campionamento (con le digitali) insomma dammi qualche info in più e sarò più preciso.
Cris
Il raccordo fisso si preferisce sostanizialmente perchè risente meno di fenomeni meccanici, non avendo giunture ed altro è meno facile che subisca flessioni o slittamenti durante l'esposizione, compromettendo lo scatto.
Sostanzialmente il raccordo per foto in proiezioni standard è costituito di un semplice tubo con un attacco da 31,8mm (misura standard degli oculari amatoriali di media fascia) da una parte per poterlo inserire nel portaoculari del telescopio e una vite filettata dall'altra che alloggerà l'adattaore per la fotocamera. Il variabile è simile ma ha due tubi che scorrono l'uno nell'altro, in modo tale da poter variare l'ingrandimento utilizzando un solo oculare.
Mentre è raro che i due tubi flettano tra di loro, può essere più frequente che scorrano l'uno sull'altro mandando fuori fuoco l'immagine. In generale quindi se si dispone di oculari diversificati, sui pianeti come sul cielo profondo, è prefribile il fisso, qualora invece si abbai pochi oculari è evidente la necessità del variabile. motlo dipende ovviamente da cosa si vuole fotografare, infatti a volte è preferibile ingrandire l'immagine successivamente. Molto dipende dal campionamento (con le digitali) insomma dammi qualche info in più e sarò più preciso.
Cris
Mi ero scordato di aggiungere che il raccordo a fuoco fisso, una volta calcolata la Focale equivalente essa vale sempre per quel determinato oculare, mentre per il variabile essa va calcolata di volta in volta in base all'allungamento. Insomma col secondo ci vuole un po' più di pazienza e di attenzione.
Se posso esserti utile fammi sapere.
Cris
Se posso esserti utile fammi sapere.
Cris
